Metropolitana di Napoli | |
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Stazione Toledo della Linea 1. | |
Stato | Italia |
Città | Napoli |
Apertura | 1993 |
Gestore | ANM |
Sito web | www.anm.it |
Caratteristiche | |
Numero linee | 2 |
Stazioni | 27 |
Lunghezza | 24,3 km |
Scartamento | Scartamento normale |
Materiale rotabile | linea 1: vedi linea 6: vedi |
Statistiche | |
Passeggeri annuali | 35 000 000 (2023)[1] |
Mappa della rete | |
La metropolitana di Napoli è una rete di linee metropolitane a servizio della città di Napoli. È costituita da due linee, di cui solo la linea 1 operativa, integrate in una più ampia rete di servizi su ferro aventi origini e caratteristiche diverse, contraddistinti in alcuni documenti di pianificazione da un sistema di numerazione comune.
È composta da due linee: la linea 1, di tipo tradizionale o pesante, e la linea 6, una metropolitana leggera progettata inizialmente come Linea Tranviaria Rapida, entrambe gestite dall'Azienda Napoletana Mobilità (ANM), società del comune di Napoli.[2] La linea 6 è attualmente senza traffico per consentire la sua estensione fino a Municipio, futuro interscambio con la linea 1.
La rete risulta a sua volta interconnessa al più vasto servizio ferroviario metropolitano di Napoli oltre che alle funicolari cittadine: tale sistema è caratterizzato da un sistema di numerazione condiviso, tariffazione integrata e vari nodi di interscambio. In particolare, la linea 1 interseca sia la linea 2 (operata da Trenitalia sul passante ferroviario), sia le linee della Circumvesuviana e la linea Napoli-Giugliano-Aversa (gestite dalla società capogruppo regionale Ente Autonomo Volturno).[3]
È la terza rete metropolitana più estesa d'Italia, preceduta da quella di Milano e quella di Roma.
Nel 1925 a Napoli fu inaugurato il primo passante ferroviario urbano d'Italia, gestito dalle Ferrovie dello Stato[4], e noto come "metropolitana FS"[5][6]. La linea tutt'oggi è di fondamentale importanza per la città poiché collega la periferia ovest (Bagnoli) con quella est (San Giovanni - Barra) passando per i punti nevralgici del centro cittadino, come Fuorigrotta, Mergellina, piazza Amedeo, Montesanto, piazza Cavour e piazza Garibaldi. Dal 1997 il servizio è denominato come linea 2 nel piano comunale trasporti.
La storia della linea 1 inizia negli anni sessanta, quando si iniziò a pensare alla realizzazione di una quinta funicolare che collegasse i Colli Aminei con il centro della città, spingendosi fino alla zona di Capodimonte. Il progetto di funicolare fu però subito riconvertito in quello di metropolitana, data l'impossibilità di adottare un sistema a fune per un percorso così lungo. Essa, proprio per la sua elevata pendenza e le zone collinari attraversate, fu denominata inizialmente metropolitana collinare, ed in seguito, prima della fine degli scavi, linea 1.
Gli scavi della linea 1 cominciano il 22 dicembre 1976 ma subiscono una brusca frenata per il terremoto dell'Irpinia del 1980. Con la ripresa degli scavi i lavori proseguono lentamente a causa della complessa struttura morfologica del territorio cittadino (prevalentemente collinare) ma anche per problemi di carattere prettamente economico.
Il 28 marzo 1993 entra in funzione la prima tratta collinare Vanvitelli-Colli Aminei che collega il Vomero con la zona ospedaliera.
Il 19 luglio 1995 viene inaugurata la tratta in viadotto Colli Aminei-Piscinola che collega la zona collinare con l'area nord di Napoli.[7]
Nel 2001 si raggiunge il centro della città con la stazione Museo e viene inaugurato il corridoio di collegamento con la stazione di Piazza Cavour della storica Linea 2. Nel corso degli anni vengono inaugurate le stazioni Dante, Salvator Rosa e Materdei.
Nel 2007 entra in funzione anche la linea 6, una metropolitana leggera che collega il quartiere Fuorigrotta, nell'area ovest della città, a Mergellina. La linea è stata costruita in parte sul tracciato della "Linea Tranviaria Rapida" (LTR)[8], una linea metrotranviaria progettata negli anni ottanta che avrebbe dovuto collegare la zona di Fuorigrotta al quartiere Ponticelli, nell'area est della città. I lavori però non furono mai portati a termine e dopo una serie di lunghe vicissitudini si decise di riconvertire le opere già realizzate in metropolitana. Dopo essere stata aperta con 4 stazioni, a causa della scarsa attrattiva la linea è stata chiusa al pubblico nel 2013 per poter proseguire i lavori in modo più celere. Negli ultimi anni la linea 6 ha infine raggiunto il quartiere Chiaia e termina a piazza Municipio dove trova un nodo di interscambio con la Linea 1.[9]
Nel biennio 2011-2012 sono state inaugurate le stazioni Toledo e Università della Linea 1. Il 31 dicembre 2013 è stata inaugurata l'apertura all'esercizio della stazione Garibaldi (progettata da Dominique Perrault), permettendo di collegare con un unico interscambio la Linea 2, la Circumvesuviana e la rete ferroviaria nazionale, nonché quella dell'alta velocità, con la linea 1.[10][11] Il 2 giugno 2015 viene messa in esercizio la stazione Municipio, mentre il 6 agosto 2021, dopo venti anni di cantieri, è stata inaugurata ed aperta al pubblico la stazione Duomo. Stessa cosa per le stazioni Centro Direzionale, Tribunale e Poggioreale.
Dagli anni 2000 in poi, la costruzione delle nuove opere relative alla metropolitana di Napoli ha visto un importante contributo economico dell'Unione europea, tramite i fondi FESR e PON Metro.[12][13][14][15]
La rete metropolitana si compone attualmente di due linee:
Linea | Inizio | Fine | Inaugurazione | Ultima estensione | Stato | Materiale rotabile | Lunghezza | Stazioni | Passeggeri giornalieri | Tempo di percorrenza |
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Piscinola-Scampia | Garibaldi | 1993 | 2021 | In esercizio | CAF Inneo Serie M1 |
18,8 km[16] | 19 | 101.000 | 34 min | |
Municipio | Mostra | 2007[17] | —[17] | Chiusa | Serie L6 | 5,5 km | 8 | —[17] | —[17] | |
Totale | 24,3 km | 27 | 101.000 | 34 min |
Ad agosto 2021, data dell'ultimo ampliamento, l'estensione della rete risultava pari a 24,3 km. Il numero totale delle stazioni è 27, di cui attualmente attive sono solamente le 19 della linea 1.
La linea 1 è stata la prima metropolitana su tracciato riservato della città: chiamata anche Collinare in quanto presenta diversi tratti in pendenza e un tratto di galleria "a spirale", unisce il centro cittadino con la zona collinare del Vomero, la zona ospedaliera fino ad arrivare a Piscinola. Inaugurata nel 1993, nel corso degli anni sono state aggiunte numerose stazioni fino ad arrivare al numero di 19. Sono in costruzione e in progetto ulteriori prolungamenti: la linea in base ai lavori e ai progetti diventerà un vero e proprio anello ferroviario.[18]
La linea 1 è interconnessa alle altre 3 linee metropolitane (2, 6, 11) oltre che alla funicolari cittadine.
Essa serve quindi complessivamente 19 stazioni, raggiungendo una pendenza massima di 55‰; per il trasporto all'interno delle stazioni, sono presenti 52 ascensori e 108 strumenti quali scale mobili, marciapiedi mobili, piattaforme elevatrici e montascale.[18]
Effettua ogni giorno circa 242 corse dalle 6:00 alle 23:00 (il venerdì e il sabato il servizio è prolungato fino alle 2:00[19]), con una frequenza pari a 8 minuti nella maggior parte della giornata e con una velocità media di 32 km orari.[20]
In media, il servizio viene utilizzato ogni giorno da 135 000 viaggiatori nei giorni feriali e da 50 000 viaggiatori nei giorni festivi.[18]
La linea 6 è stata inaugurata l'11 gennaio 2007 ed è gestita da ANM. È una metropolitana leggera che collega il quartiere di Fuorigrotta con Mergellina, nei pressi dell'omonima fermata ferroviaria della linea 2. La linea è composta da 4 stazioni: Mostra (dove avviene un altro interscambio con la linea 2), Augusto, Lala e Mergellina. Sono stati ultimati i lavori per il prolungamento da Mergellina a Municipio, nodo di interscambio con la Linea 1, con l'aggiunta di altre 4 fermate.[9]
Tutte le fermate fanno parte del circuito delle stazioni dell'arte. Ha una capacità di trasporto di circa 76 000 passeggeri per ora con una frequenza di circa 5 minuti. Dal 2013 la linea è chiusa al pubblico, a causa dei lavori di estensione.
Complessivamente, la linea è dotata di 25 impianti di risalita di cui 11 sono ascensori e 14 scale mobili.[9]
Al 2024, il materiale rotabile risulta composto da tre tipi diversi di convogli:
I rotabili della linea 1 hanno una velocità massima di 80 km/h;[21] normalmente sono composti da due unità di trazione agganciate l'una all'altra, ogni unità di trazione è composta da due motrici (in testa e in coda) unite tra loro, ogni motrice ha 30 posti a sedere e circa 200 posti in piedi, per un totale di circa 400 posti per ogni unità.[22] I posti totali di ogni treno (2 unità di trazione, cioè 4 motrici totali) sono quindi poco più di 800, di cui 120 a sedere. Inizialmente i convogli erano composti da sei motrici (3 unità di trazione) ed occupavano tutta la lunghezza delle banchine alle stazioni; successivamente, a causa dell'ampliamento della linea e della scarsità dei convogli a disposizione, per mantenere una buona frequenza delle corse i convogli sono stati accorciati. A partire dall'agosto 2023, con l'entrata in servizio del nuovo materiale rotabile targato CAF, i treni hanno ripreso a circolare nella loro originaria composizione di 3 unità di trazione.
I convogli utilizzati sulla linea 6 sono invece le elettromotrici MN L.6 001-006, che vennero ordinate per essere impiegate lungo una tranvia, nota come Linea Tranviaria Rapida la quale doveva originariamente correre da piazzale Tecchio fino a Ponticelli passando per piazza Municipio.
Dal 18 ottobre 2022 sono operativi i primi dieci dei 24 nuovi convogli Inneo della società spagnola CAF. Le nuove vetture sono composte da 6 carrozze tutte collegate tra loro, per una lunghezza totale di 108 metri; le carrozze sono dotate di impianto di condizionamento, Wi-Fi, indicatori LED, display TFT, sistemi per la riduzione del rumore e postazione per sedia a rotelle. I nuovi convogli possono trasportare contemporaneamente circa 1.200 persone, di cui 130 sedute.[23]
Ognuna delle due linee dispone di un deposito, ovvero di un luogo deputato per il rimessaggio e la manutenzione dei convogli.
Il deposito della linea 1, detto «di Piscinola» (in quanto situato in loco), occupa una superficie di 15 000 m² e comprende le seguenti aree:[24]
Le attrezzature tecnologiche dell'officina comprendono:[24]
La linea 6, invece, è dotata di un'officina provvisoria (situata poco dopo la stazione Mostra), costruita per permettere la manutenzione dei pochi convogli che correvano lungo la linea.[22]
Quando verrà attuato il prolungamento fino a piazza del Municipio, si provvederà alla costruzione del «deposito di Arsenale», di maggiori dimensioni e dotato di maggiori attrezzature.[22]
anno | passeggeri | |||
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2023 | 35 000 000 | [25] | ||
2022 | 26 414 680 | 1[26] | ||
2021 | 17 348 438 | 1[27] | ||
2020 | 14 702 862 | 1[28] | ||
2019 | 41 094 499 | [29] | ||
2018 | 41 033 776 | [30] | ||
2017 | 42 523 914 | [31] | ||
note
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Con la costruzione e il potenziamento delle varie linee è stato promosso dal comune di Napoli il progetto Stazioni dell'arte (Piano delle 100 stazioni[32]) che consiste nell'affidare la progettazione delle stazioni a noti artisti ed architetti contemporanei. Successivamente la regione Campania ha emanato una delibera (deliberazione del 19/05/2006 n. 637[33]) sulle linee guida per la progettazione e realizzazione delle stazioni della rete ferroviaria regionale[34][35].
L'obiettivo perseguito dalle amministrazioni è quello di costruire stazioni che siano sia funzionali sia contemporaneamente centri di aggregazione belli e confortevoli; contestualmente l'obiettivo è quello di riqualificare urbanisticamente le zone circostanti.
Per il resto, le stazioni dell'arte sono distribuite lungo le linee 1 e 6 e contengono numerose opere d'arte contemporanea pensate appositamente per le stazioni e prodotte da artisti di fama internazionale oppure da giovani architetti locali, e sono state premiate come le stazioni più belle d'Europa.
Durante gli scavi della metropolitana sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici.
Questi ultimi, attribuibili all'epoca preistorica, greca, romana, bizantina, medievale e aragonese, offrono un'ottima testimonianza della Napoli antica e sono oggi esposti nella Stazione Neapolis, un piccolo ambiente museale facente parte del più grande complesso del Museo archeologico nazionale di Napoli.
Le cinque stazioni dove sono stati portati alla luce più reperti, tutte situate nella tratta bassa della linea 1, sono:
Linea | Tratta | Nuove stazioni previste | Nuovi quartieri serviti dalla linea | Note |
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Linea 1 | Garibaldi - Capodichino | 4 | Centro direzionale, Poggioreale, Aeroporto di Capodichino | Originariamente era prevista un'ulteriore stazione, Santa Maria del Pianto, poi accorpata a Capodichino.[36] |
Linea 1 | Capodichino - Piscinola | 4 | Secondigliano, San Pietro a Patierno, Miano | Dopo questa estensione verrà completato l'anello ferroviario della linea 1. |
Linea 6 | Mergellina - Municipio | 4 | San Ferdinando, Porto | In fase di collaudo in attesa per la riapertura. |
Linea 6 | Mostra - Campegna | 1 | Finanziata. Prevista la realizzazione di un nuovo deposito a via Campegna. | |
Linea 6 | Campegna - Posillipo | 1 | Posillipo | Variante in studio.[37] |
Linea 6 | Campegna - Nisida | 3 | Bagnoli | Variante in studio.[37] |
Il completamento della linea 1 prevede la realizzazione di un «anello strategico» che si chiuderà a Piscinola passando per piazza Garibaldi, il Centro Direzionale e l'aeroporto di Capodichino: in questo modo verrà ampliata notevolmente la lunghezza della linea, che da 18 km diventerà di 25 km.[18]
Il completamento della linea è previsto in due fasi:[18]
Attualmente la frequenza minima garantita dei treni è di 7-8 minuti.[38]
La linea 6 si estenderà verso est e verso ovest. Attualmente è in costruzione il prolungamento verso est, che vedrà un interscambio con la linea 1 a piazza Municipio e quattro nuove stazioni (Arco Mirelli, San Pasquale, Chiaia - Monte di Dio e Municipio), tutte situate nei quartieri di Chiaia e San Ferdinando.
Il prolungamento verso ovest, invece, è ancora in fase di progettazione e prolungherà la linea da piazzale Tecchio con una biforcazione fino al quartiere di Posillipo e il quartiere di Bagnoli.[37]
Nel 2022 è stato definitivamente approvato da Regione Campania, Comune di Napoli e Città Metropolitana - e finanziato con circa 800 milioni di euro - il progetto della Linea 10, nota anche come LAN (Linea Afragola-Napoli): l'infrastruttura metropolitana collegherà il centro della città con la linea dell'Alta Velocità presso la stazione di Napoli Afragola. Il progetto prevede l'utilizzo di una metropolitana leggera automatica (fermate funzionali, banchine corte da 60 metri) con un tracciato lungo 13 km e 13 stazioni, di cui 5 all'interno del comune di Napoli e la restante parte nei comuni di Casavatore, Casoria e Afragola: Principe Umberto (interscambio con linee 1 e 2), Carlo III, Ottocalli, Leonardo Bianchi e Di Vittorio.[39][40]
Nel 2021 viene presentato il progetto di una linea (sia urbana che extraurbana) per servire la zona nord di Napoli, che colleghi la stazione Chiaiano della linea 1 alla stazione Licola della ferrovia Circumflegrea, utilizzando in parte il sedime della vecchia e dismessa ferrovia Alifana bassa, attraversando i comuni di Giugliano, Qualiano, Villaricca, Calvizzano, Marano e Mugnano, con una biforcazione per raggiungere il Litorale Domizio.[41]
Data | Tratta | Linea | Annotazioni |
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28 marzo 1993 | Vanvitelli - Colli Aminei | Linea 1 | |
19 luglio 1995 | Colli Aminei - Piscinola | Linea 1 | |
14 aprile 2001 | Vanvitelli - Museo | Linea 1 | Provvisoriamente esercita a binario unico ed è servita da un collegamento navetta che terminerà il 14 dicembre 2002 |
27 marzo 2002 | Museo - Dante | Linea 1 | Provvisoriamente esercita a binario unico ed è servita da un collegamento navetta che terminerà il 14 dicembre 2002 |
5 luglio 2003 | Materdei | Linea 1 | Stazione compresa nella tratta Vanvitelli - Museo |
4 febbraio 2007 | Mostra - Mergellina | Linea 6 | |
26 marzo 2011 | Dante - Università | Linea 1 | Provvisoriamente esercita a binario unico ed è servita da un collegamento navetta che terminerà il 2 dicembre 2013 |
17 settembre 2012 | Toledo | Linea 1 | Stazione compresa nella tratta Dante - Università |
31 dicembre 2013 | Università - Garibaldi | Linea 1 | L'intera linea funziona a doppio binario senza interruzioni |
2 giugno 2015 | Municipio | Linea 1 | Stazione compresa nella tratta Toledo - Garibaldi |
6 agosto 2021 | Duomo | Linea 1 | Stazione compresa nella tratta Toledo - Garibaldi |