Mitsubishi G4M "Betty"
Una squadriglia di G4M durante una missione di bombardamento.
Descrizione
Tipobombardiere a lungo raggio
Equipaggio7
ProgettistaKirō Honjō
CostruttoreBandiera del Giappone Mitsubishi
Data primo volo23 ottobre 1939
Data entrata in servizioestate 1941
Data ritiro dal servizio1945
Utilizzatore principaleBandiera del Giappone Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu
Altri utilizzatoriBandiera dell'Indonesia TNI-AU
Esemplari2 446
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
LunghezzaG4M1: 19,97 m

G4M2: 19,63 m
G4M3: 19,50 m

Apertura alare24,88 m
Superficie alareG4M3: 78,13 m²
Peso a vuotoG4M1: 6.741 kg

G4M2: 8.050 kg
G4M3: 8.391 kg

Peso max al decolloG4M1: 12.895 kg

G4M2: 15.451 kg
G4M3: 14.772 kg

Propulsione
MotoreG4M1:2x motori radiali Mitsubishi MK4E Kasei 1.530 hp (1.140 kW)

G4M2: 2x motori radiali Mitsubishi MK4P Kasei 21 1.800 hp (1.340 kW)
G4M3: 2x motori radiali MK4T Kasei 25 1.800 hp (1.340 kW)

Prestazioni
Velocità maxG4M1: 463 km/h a 4.200 m

G4M2: 437 km/h a 4.600 m
G4M3: 480 km/h a 5.066 m

AutonomiaG4M1: 2.176 km

G4M2: 2.500 km
G4M3: 4.334 km

Raggio di azione×
TangenzaG4M1: 9.600 m

G4M2: 8.950 m
G4M3: 9.026 m

Armamento
MitragliatriciG4M1: 4 × mitragliatrici Type 92 da 7,7 mm
1 × cannone Type 99 da 20 mm
G4M2: 3 × mitragliatrici Type 92 da 7,7 mm
2 × cannone Type 99 da 20 mm
G4M3: 1 × mitragliatrice Type 92 da 7,7 mm
4 × cannone Type 99 da 20 mm
Bombe800 kg di bombe o siluri
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Il Mitsubishi G4M (一式陸上攻撃機? aereo d'attacco basato al suolo, nome in codice alleato Betty[1]) fu un bombardiere medio bimotore ad ala medio-bassa sviluppato dall'azienda aeronautica giapponese Mitsubishi Jūkōgyō nei tardi anni trenta.

Utilizzato dalla Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu, la componente aerea della Marina imperiale giapponese, rimase in servizio durante tutto l'arco della Guerra del Pacifico, teatro bellico della seconda guerra mondiale.

Impiego operativo

All'epoca della sua introduzione possedeva un'autonomia eccezionale ed era molto veloce. Comunque era principalmente noto per i suoi serbatoi di carburante poco protetti, che gli guadagnarono il soprannome di "one-shot lighter" (accendino da un colpo) dai piloti alleati, dovuto al fatto che in molte occasioni fu utilizzato per attacchi a bassa altitudine con siluri, che diminuivano molti dei suoi vantaggi. Le dimensioni relativamente grandi ne facevano un facile bersaglio ed il semplice vettore d'approccio permetteva una facile intercettazione. Quando utilizzato per attacchi di bombardamento a quota media o alta contro bersagli stazionari, come depositi di rifornimento o aeroporti il discorso cambiava: sfruttando la grande autonomia e l'alta velocità poteva comparire da qualunque direzione e scomparire prima che i caccia potessero intercettarlo. Verso la fine della guerra fu usato come kamikaze e fu il vettore aereo per la bomba volante MXY7 Ohka.

Probabilmente l'incidente più conosciuto che coinvolga un Mitsubishi G4M durante la guerra fu l'intercettazione dell'aereo che trasportava l'Ammiraglio della Marina Imperiale Giapponese Isoroku Yamamoto da una squadriglia di P-38 Lightning il 17 aprile 1943.

Versioni

(Produzione totale di G4M2 e Modelli 22A-B: 350 esemplari)

(Produzione totale di G6M1-K e derivati: 1.200 esemplari)

Produzione totale di tutte le versioni: 2.446 Esemplari.

Utilizzatori

Uno dei 2 Mitsubishi G4M arresosi agli alleati fotografato sull'isola di Ie Shima il 19 agosto 1945; seguendo le istruzioni degli alleati entrambi erano privi di armamento, dipinti interamente di bianco con croci verdi al posto delle insegne nazionali.[2]
Bandiera del Giappone Giappone
operò con le varie versioni nel periodo 1941–1945 in un totale di 37 kokutai (gruppi di volo).
Bandiera dell'Indonesia Indonesia
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
operò almeno con un esemplare catturato a scopo di valutazione.[3]
Stati Uniti
come la RAF, operò almeno con un esemplare catturato a scopo di valutazione.[4][5]

Esemplari attualmente esistenti

Nell'estate 2013 cinque restauratori giapponesi capitanati da Nobuo Harada hanno portato a termine il restauro della fusoliera di un Betty, rinvenuta in un'isola del Pacifico meridionale nel 1984 senza ali né carrello né motori.[6]

Note

  1. ^ Mikesh 1990, p. 284.
  2. ^ Autori vari, Aircraft in Profile,, vol. 9, Profile Pubblications LTD, 1971. URL consultato il 9 marzo 2020.
  3. ^ Francillon 1969, p. 62.
  4. ^ "TAIC-SWPA No Number Mitsubishi G4M2 Betty (Captured USAAF Mitsubishi G4M "Betty") j-aircraft.com. Retrieved: 17 October 2010.
  5. ^ Francillon 1969, p. 63.
  6. ^ Aerei nella storia 2013, p. 4.

Bibliografia

Pubblicazioni

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