Bene protetto dall'UNESCO
Antica Tebe con la sua necropoli
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(i) (iii) (vi)[1]
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1979
Scheda UNESCO(EN) Ancient Thebes with its Necropolis
(FR) Ancient Thebes Necropolis
Mappa di localizzazione: Egitto
Necropoli di Tebe
Necropoli di Tebe
La posizione della necropoli di Tebe in Egitto
Schematizzazione delle posizioni reciproche delle necropoli dell'area tebana, in Egitto
L'area della Necropoli tebana

La necropoli di Tebe (o necropoli tebana) è un sito archeologico egizio, posto sulla sponda ovest del Nilo, nei pressi dell'attuale città di Luxor (l'antica Uaset, la greca Tebe). Infatti, i campi della Duat, ovvero l'aldilà egizio, si trovavano, secondo le credenze, proprio sulla riva occidentale del grande fiume.

Nella sua epoca di utilizzo, l'area era nota come "Quella di fronte al suo Signore" (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o più semplicemente "Occidente di Tebe".[2]

La denominazione "necropoli di Tebe", riconosciuta ed accettata dall'UNESCO che la inserì nella lista del Patrimonio dell'umanità nel 1979, appare di fatto restrittiva, giacché non è individuabile un'entità puntiforme e il termine indica un'area molto vasta che comprende più necropoli, nonché complessi funerari e templari comunque connessi a culti funerari. Sotto il profilo prettamente delle necropoli sono individuabili almeno dieci aree di sepoltura tra cui la Valle dei Re e la Valle delle Regine.

Sepolture nell'area sono attestate dalla fine del Primo periodo intermedio e, in tal senso, la necropoli più antica è quella di el-Tarif.

Successivamente, e conseguentemente all'individuazione della Valle dei Re come area di sepoltura dei sovrani della XVIII - XIX e XX dinastia (1552-1069 a.C. circa), l'area di Sheikh Abd el-Qurna venne prescelta per la sepoltura di nobili, funzionari e artigiani che operavano a favore della corte.

Le tombe della Necropoli, escluse quelle della Valle dei Re e della Valle delle Regine, sono complessivamente oltre 400.

Necropoli reali

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Tombe dei nobili

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Libro dei Morti di Nebhetep, scriba della necropoli, particolare. Tra il 1076 e il 944 a.C. Terzo periodo intermedio dell'Egitto. Museo Egizio, Torino.

Templi funerari

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Mappa dell'area di Deir el-Bahari che ospita i tre complessi di Montuhotep, Hatshepsut e Thutmose III
Il tempio di Montuhotep II
Il tempio di Hatshepsut
Rilievo da Medinet Habu con scene da una battaglia di Ramses III contro i popoli del Mare
Il Ramesseum di Ramses II

Benché non ascrivibili al novero delle tombe in senso stretto, anche i templi funerari dell'area di Deir el-Bahari, manifestazione grandiosa dei sovrani che li fecero erigere e che sono sepolti nella Valle dei Re, rientrano nella Necropoli tebana:

Note

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  1. ^ http://www.unesco.beniculturali.it/index.php?it/9/requisiti-per-liscrizione
  2. ^ Sergio Donadoni, Tebe, Electa, ISBN 88-435-6209-6.
  3. ^ Reeves & Wilkinson (2000)The Complete Valley of the Kings, Thames & Hudson, New York, p. 18.
  4. ^ Christian Jacq (1998), La Valle dei Re, Milano, Mondadori, pp. 19-20.
  5. ^ Kent R. Weeks e Araldo De Luca, Valley of the Kings, Friedman/Fairfax, 2001, ISBN 978-1-58663-295-3., p. 337.
  6. ^ Donald. B. Redford, The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt: P-Z, Oxford University Press, 2001, ISBN 978-0-19-513823-8., p. 386.
  7. ^ Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto, vol. II, pag. 152
  8. ^ Le planimetrie qui riportate non sono in scala ed hanno valore esclusivamente di visione d'insieme; l'ubicazione delle singole sepolture non è topograficamente esatta, ma vuole visualizzare la concentrazione delle tombe in alcune aree, nonché il "disordine" con cui le stesse sono state classificate.
  9. ^ Maurizio Damiano-Appia, Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane, pag.93
  10. ^ (EN) E. Cline e S. Stannish, Sailing the Great Sea? Amenhotep III "Aegean List" from Kom el-Hetan, in Journal of Ancient Egypitian Archaeology, Vol. 3, pp. 6-16, Tucson, 2011.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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