Nigel de Jong | ||
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de Jong nel 2011 | ||
Nazionalità | Paesi Bassi | |
Altezza | 174[1] cm | |
Peso | 72[1] kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Centrocampista | |
Termine carriera | 1º agosto 2022 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1993-2002 | Ajax | |
Squadre di club1 | ||
2002-2006 | Ajax | 96 (8) |
2006-2009 | Amburgo | 66 (2) |
2009-2012 | Manchester City | 104 (1) |
2012-2016 | Milan | 79 (6) |
2016 | LA Galaxy | 18 (0) |
2016-2018 | Galatasaray | 18 (1) |
2018 | Magonza | 6 (0) |
2018-2019 | Al-Ahli Doha | 21 (4) |
2019-2021 | Al-Shahaniya | 22 (0)[2] |
Nazionale | ||
1999-2001 | Paesi Bassi U-16 | 7 (0) |
2001-2002 | Paesi Bassi U-19 | 13 (1) |
2002-2005 | Paesi Bassi U-21 | 10 (0) |
2004-2015 | Paesi Bassi | 81 (1) |
Palmarès | ||
Mondiali di calcio | ||
Argento | Sudafrica 2010 | |
Bronzo | Brasile 2014 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. |
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Nigel de Jong (pronuncia ˈnɑjdʒəl də ˈjɔŋ; Amsterdam, 30 novembre 1984) è un dirigente sportivo ed ex calciatore olandese, di ruolo centrocampista, direttore sportivo della nazionale olandese.
Suo padre Jerry, di origine surinamese, era anch'egli un calciatore.[3]
È sposato con Winonah, con la quale ha due figli: Isaura-Siënna e Kyan.[4]
Cresciuto nelle giovanili dell'Ajax, in cui arriva all'età di 9 anni.[3] Il 19 ottobre 2002 de Jong debutta con la maglia della prima squadra, in occasione della partita di campionato vinta per 6-2 contro l'AZ Alkmaar.[5] Fa il suo esordio nelle competizioni UEFA per club il 22 ottobre seguente, nell'incontro di Champions League pareggiato per 1-1 all'Amsterdam ArenA contro il Rosenborg, subentrando all'83º minuto al connazionale Richard Witschge.[6] In questa competizione mette a segno anche un gol, il primo da professionista,[3] nella partita pareggiata sempre per 1-1 il 18 febbraio 2003 in casa dell'Arsenal.[7] In questa stagione viene spesso schierato titolare nella zona bassa del centrocampo, sul lato destro, ma, col passare del tempo, parte sempre di più dalla panchina, subentrando spesso a partita inoltrata. Chiude l'annata con i Lancieri con 17 presenze in campionato, 10 (con 1 gol) in Champions League e una presenza nella coppa nazionale, l'allora Amstel Cup.[8]
Nel gennaio 2006 si trasferisce all'Amburgo, in Germania. Il suo primo impatto sulla Bundesliga è positivo: segna un gol ai rivali del Bayern Monaco, decretandone la sconfitta che è stata, fra l'altro, la prima dei bavaresi nel loro nuovo stadio.
Dopo tre anni, il 21 gennaio 2009 passa al Manchester City in cambio di 18 milioni di sterline.[9] De Jong sceglie la maglia numero 34. Debutta con i Citiziens contro il Newcastle il 28 gennaio successivo, per poi diventare punto fermo del centrocampo celeste. In quel campionato totalizza 16 presenze. Comincia la stagione 2009-2010 in panchina per le prime 3 partite, riconquistando il proprio posto in mezzo al campo a partire da un 4-2 inflitto all'Arsenal il 12 settembre. Il 5 dicembre seguente, dopo una vittoria per 2-1 contro il Chelsea, viene nominato Man of the match, definendo la partita come i migliori 90' giocati in tutta la sua carriera.[10] Il 3 ottobre 2010, nella partita di campionato contro il Newcastle, è autore di un'entrata scomposta sul fantasista francese Hatem Ben Arfa, che procura a questi una doppia frattura, tibia e perone, della gamba sinistra.[11] Segna la sua prima rete con la maglia del Manchester City contro il West Ham[12] il 1º maggio 2011.[13]
In totale, nelle tre stagioni e mezza trascorse con i Citizens, disputa 137 partite ufficiali segnando 2 gol.[12]
Il 31 agosto 2012, ultimo giorno della sessione estiva di calciomercato, passa a titolo definitivo al Milan per 3,5 milioni di euro,[12] con cui firma un contratto triennale fino al 30 giugno 2015[14] e sceglie di mantenere la sua maglia numero 34.[1] Esordisce con la squadra milanese il giorno seguente, in occasione della vittoria esterna per 3-1 contro il Bologna nella seconda giornata di campionato.[15] Segna la sua prima rete con la maglia rossonera il 20 ottobre 2012, nel corso del match perso per 3-2 in casa della Lazio.[16][17] Il 9 dicembre seguente, durante la partita vinta per 4-2 in casa del Torino,[18] rimedia una rottura sottocutanea del tendine d'Achille sinistro.[19] L'infortunio lo costringe a chiudere anticipatamente la stagione, nella quale totalizza 16 presenze e 1 gol. Nella stagione seguente è il giocatore milanista più impiegato durante l'annata, nella quale, il 4 maggio 2014, realizza anche la rete che consente ai rossoneri di vincere per 1-0 il derby con l'Inter.[20] Il 14 settembre seguente, in occasione della partita vinta per 5-4 contro il Parma, segna il suo primo gol nella stagione 2014-2015.[21] Il 13 gennaio 2015 realizza anche la rete del definitivo 2-1 nella vittoria in Coppa Italia contro il Sassuolo, partita valida per gli ottavi di finale. Conclude la sua terza stagione con 30 presenze e 4 reti e il 26 giugno rinnova il suo contratto con il Milan fino al 30 giugno 2018.[22]
Il 1º febbraio 2016 rescinde consensualmente il suo contratto col Milan restando svincolato.
Il 3 febbraio 2016 viene ufficializzato il suo trasferimento nel club californiano.[23]
Il 31 agosto 2016 si trasferisce al club turco, firmando un contratto biennale.[24] Ma tuttavia nel gennaio 2018 rescinde il suo contratto.[25]
Il 5 gennaio 2018 fa ritorno dopo nove anni in Bundesliga, firmando un contratto di sei mesi con il Magonza.[26]
Nell’estate 2018 passa alla squadra qatariota Al-Ahly Doha, firmando un contratto annuale fino al 30 giugno 2019.[27] Nel contempo diventa opinionista per l’emittente qatariota BeIN Sports.
Il 2 agosto 2019 diventa un nuovo giocatore dell'Al-Shahaniya e questa è la sua ultima esperienza da calciatore.[28]
Il 31 marzo 2004 debutta con la maglia dei Paesi Bassi in un'amichevole contro la Francia.[3] Non viene preso in considerazione per Euro 2004 e salta i Mondiali del 2006 per un infortunio al ginocchio.[3]
Viene convocato da Marco van Basten per Euro 2008, e gioca tutti i 90' del 3-0 all'Italia, nel quale riceve un cartellino giallo per un fallo su Massimo Ambrosini. Il 13 giugno 2008 gioca ancora una volta 90' contro la Francia, con la partita che finisce 4-1 per gli arancioni. Durante la manifestazione viene schierato come "schermo" davanti alla difesa in coppia con Orlando Engelaar nel 4-2-3-1 di van Basten. Anche grazie al loro contributo,[senza fonte] l'Olanda subisce un solo gol nella fase a gironi.
Segna il suo primo gol con la maglia arancio nelle qualificazioni per i Mondiali del 2010, il 6 giugno 2009 contro l'Islanda.
Durante un'amichevole, il 3 marzo 2010, de Jong frattura una gamba allo statunitense Stuart Holden in un contrasto per il quale riceve solo un cartellino giallo. Dopo la partita, non mostrando alcun rimorso, dichiara:[29]
«Such offenses are part of football. I went for the ball and got the opponent at the end. I had no evil intent.»
«Guai del genere sono parte del calcio. Ho cercato il pallone e alla fine ho trovato l'avversario. Non avevo cattive intenzioni.»
De Jong viene convocato dal CT Bert van Marwijk per i Mondiali 2010 in Sudafrica.[30] Il giocatore viene schierato titolare nel primo incontro della competizione, una vittoria per 2-0 sulla Danimarca.[31] Gioca molte altre partite disputando anche la finale persa 1-0 contro la Spagna. Durante la partita entra in maniera cruenta sul centrocampista avversario Xabi Alonso, colpendolo con un calcio in pieno petto e rimediando un'ammonizione; lo stesso arbitro dell'incontro Howard Webb successivamente ha ammesso che il giocatore avrebbe dovuto essere invece espulso.[32]
Nel 2022 viene inserito nella Hall of Fame della nazionale olandese.[33]
Nel 2021 è opinionista dell’Europeo su ITV Football.
Il 4 gennaio 2023 diventa dirigente della federcalcio olandese come directeur topvoetbal.[34]
Nello stesso periodo, insieme ad altri ex giocatori olandesi, entra a far parte della squadra di Viaplay Sport, piattaforma streaming che trasmette anche la Bundesliga e la Coppa di Lega inglese.[35]
Statistiche aggiornate al 20 agosto 2020.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
2002-2003 | Ajax | ED | 17 | 0 | CO | 1 | 0 | UCL | 10 | 1 | SO | 0 | 0 | 28 | 1 |
2003-2004 | ED | 32 | 1 | CO | 1 | 0 | UCL | 5 | 0 | - | - | - | 38 | 1 | |
2004-2005 | ED | 31 | 5 | CO | 2 | 0 | UCL+CU | 6+2 | 1+0 | SO | 1 | 0 | 42 | 6 | |
2005-gen. 2006 | ED | 16 | 2 | CO | 1 | 0 | UCL | 7 | 3 | SO | 1 | 0 | 25 | 5 | |
Totale Ajax | 96 | 8 | 5 | 0 | 30 | 5 | 2 | 0 | 133 | 13 | |||||
gen.-giu. 2006 | Amburgo | BL | 12 | 1 | CG | 0 | 0 | CU | 3 | 0 | - | - | - | 15 | 1 |
2006-2007 | BL | 18 | 0 | CG+CdL | 1+1 | 0 | UCL | 5 | 1 | - | - | - | 25 | 1 | |
2007-2008 | BL | 29 | 1 | CG | 3 | 1 | Int+CU | 2+9 | 0+1 | - | - | - | 43 | 3 | |
2008-gen. 2009 | BL | 7 | 0 | CG | 2 | 0 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 11 | 0 | |
Totale Amburgo | 66 | 2 | 7 | 1 | 21 | 2 | - | - | 94 | 5 | |||||
gen.-giu. 2009 | Manchester City | PL | 16 | 0 | FACup+CdL | 0 | 0 | CU | 0 | 0 | - | - | - | 16 | 0 |
2009-2010 | PL | 34 | 0 | FACup+CdL | 3+5 | 0 | - | - | - | - | - | - | 42 | 0 | |
2010-2011 | PL | 32 | 1 | FACup+CdL | 4+0 | 0 | UEL | 5 | 0 | - | - | - | 41 | 1 | |
2011-2012 | PL | 21 | 0 | FACup+CdL | 1+4 | 0+1 | UCL+UEL | 5+4 | 0 | CS | 1 | 0 | 36 | 1 | |
ago. 2012 | PL | 1 | 0 | FACup+CdL | 0+0 | 0 | UCL | 0 | 0 | CS | 1 | 0 | 2 | 0 | |
Totale Manchester City | 104 | 1 | 17 | 1 | 14 | 0 | 2 | 0 | 137 | 2 | |||||
2012-2013 | Milan | A | 12 | 1 | CI | 0 | 0 | UCL | 4 | 0 | - | - | - | 16 | 1 |
2013-2014 | A | 33 | 2 | CI | 1 | 0 | UCL | 10[36] | 0 | - | - | - | 44 | 2 | |
2014-2015 | A | 29 | 3 | CI | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | 30 | 4 | |
2015-gen. 2016 | A | 5 | 0 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 6 | 0 | |
Totale Milan | 79 | 6 | 3 | 1 | 14 | 0 | - | - | 96 | 7 | |||||
2016 | Los Angeles Galaxy | MLS | 18 | 0 | USOC | 2 | 0 | CCL | 2 | 0 | - | - | - | 22 | 0 |
2016-2017 | Galatasaray | SL | 18 | 1 | TK | 6 | 0 | - | - | - | ST | 0 | 0 | 24 | 1 |
2017-gen. 2018 | SL | 0 | 0 | TK | 0 | 0 | UEL | 0 | 0 | - | - | - | 0 | 0 | |
gen.-giu. 2018 | Magonza | BL | 11 | 0 | CG | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 12 | 0 |
2018-2019 | Al-Ahly Doha | QSL | 21 | 4 | QSC+EQC | 1+3 | 0+0 | ACL | 0 | 0 | - | - | - | 25 | 4 |
set. 2019-2020 | Al-Shahaniya | QSL | 22 | 0 | EQC | 4 | 1 | - | - | - | - | - | 26 | 1 | |
2020-2021 | QSD | 14?+1+[37] | 0?+0+[37] | - | - | - | - | - | - | - | 15+ | 0+ | |||
Totale Al-Shahaniya | 36?+1+ | 0?+0+ | 4 | 1 | - | - | - | - | 41 | 1 | |||||
Totale carriera | 449+1 | 22+0 | 49 | 4 | 81 | 7 | 4 | 0 | 584 | 33 |