Il Reichstag (/ˈʀaɪ̯xsˌta:k/) o dieta imperiale fu il massimo organo legislativo del Sacro Romano Impero. La sua evoluzione nei secoli portò questa sorta di parlamento di príncipi ad essere composto dai rappresentanti degli stati tedeschi che componevano l'impero, distinti in tre collegi elettorali (grandi elettori, principi e conti, città imperiali).

Dal 1663 fu di fatto permanentemente in funzione (Immerwährender Reichstag), con sede a Ratisbona, in quanto i rappresentanti che lo componevano vi lavoravano tutto l'anno anche come plenipotenziari dei rispettivi principi deleganti. Tuttavia, era una perpetuità implicita non essendovi alcun documento ufficiale che la sancisse.

Esso operò ininterrottamente fino alla sua soppressione unilaterale, di dubbia legittimità costituzionale, da parte dell'imperatore Francesco II d'Asburgo su pressione di Napoleone Bonaparte: nell'agosto del 1806 fu dichiarata così la fine dell'impero millenario. Per tradizione, con la cessazione del Sacro Romano Impero, continuarono ad essere chiamati Reichstag i parlamenti austriaco e tedesco nelle loro costituzioni imperiali successive.

Etimologia e funzione

Il termine Reichstag si compone delle parole tedesche Reich (reame ma anche impero, o più genericamente paese di una certa importanza) e -tag (assemblea; qui il termine indica "giorno" in senso di "data dell'assemblea"; affine a dieta, derivante dal latino dies "giorno"). Il termine latino corrispondente era curia imperialis e tale dicitura era utilizzata soprattutto nella documentazione ufficiale prima del XVIII secolo.

La Dieta del Sacro Romano Impero esercitò spesso la propria influenza sulla politica imperiale. Ecco perché alcuni storici definiscono Sacro Romano Impero come una "repubblica oligarchica di principi tedeschi" di cui l'imperatore era il presidente, almeno formalmente elettivo (anche se a più riprese gli imperatori in carica riuscirono a far valere la successione dinastica).

Come supremo organo decisionale della costituzione imperiale, il Reichstag esprimeva la diretta volontà dei principi che vi erano rappresentati con propri deputati; non fu quindi un vero parlamento ma un organo rappresentativo dei maggiori principi tedeschi.

Storia

Dal 1663: il “Reichstag perpetuo”

Nel 1663 venne istituita la "Dieta perpetua" (immerwährender Reichstag), con sede a Ratisbona, assemblea permanente dei rappresentanti degli ordini o Collegi elettorali che dal 1648 erano divenuti tre (Grandi Elettori, Principi e conti, Città imperiali). Essa rappresentava i soli principi tedeschi e non più i loro popoli.[1]

Sino al 1663 la dieta imperiale fu convocata una quarantina di volte, e si riunì per un periodo che poteva andare da alcune settimane fino a qualche mese. Quando non era ancora un'istituzione permanente dell'impero, la dieta aveva inizio con la lettura della "Proposizione Imperiale", ovvero l'ordine del giorno, che era stabilito dall'imperatore, e terminava con la lettura e la promulgazione delle decisioni della dieta (recessus imperii). L'ultima dieta prima dell'istituzione della dieta perpetua fu convocata a Ratisbona, per trattare argomenti che non erano stati considerati dalla pace di Vestfalia.

Non esiste alcuna decisione formale che fece di quella del 1663 la dieta "perpetua", ma ciò era implicito nelle disposizioni della pace di Vestfalia. La dieta - secondo l'opinione della moderna storiografia - non divenne mai un vero parlamento, né un organo permanente di rappresentanza del popolo, ma rimase un'istituzione che rappresentava stati e i principi elettori. Divenne ben presto una riunione di rappresentanti, cui ben raramente prendevano parte i principi imperiali. Non per questo la sua importanza può essere considerata marginale: anche l'atto che, di fatto, pose fine al Sacro Romano Impero (Reichsdeputationshauptschluss) venne deliberato dalla Dieta.

Dopo il 1792

Lo stesso argomento in dettaglio: Partecipanti alla dieta imperiale del 1792.

Era composto dagli "Stati dell'impero" cioè da quelle entità sovrane (Reichsstände) che avevano diritto di seggio e di voto nella Dieta perpetua che dal 1667 si teneva al Reichstag di Ratisbona. Tali stati erano distinti e suddivisi per collegi elettorali, per fede religiosa, e distribuiti nei 10 circoli o Province dell'impero per un totale di 108 voti e seggi. Il numero dei suoi componenti fu sempre fluttuante fino alla fine, sia nel numero dei Grandi Elettori che in quello dei Principi. Gli Elettori, inizialmente sette, arrivarono a raggiungere a metà del XVIII secolo il numero di nove membri, con l'aggiunta del regno di Boemia, reintrodotto per volontà di Maria Teresa d'Asburgo. Il numero dei Principi ecclesiastici fu intorno alle 37 unità con relativi voti, dopo le soppressioni avvenute con il protestantesimo; quello dei Principi laici di circa 63 con l'aggiunta dei "Nuovi Principi" introdotti dalla metà del XVII secolo e 9 terre secolarizzate (ex principati ecclesiastici passati a principi protestanti). Con la Pace di Westfalia del 1648, vi fu aggiunto con diritto di voto anche il Collegio delle libere città imperiali che poteva esprimere il proprio voto solo dopo che gli altri due collegi avevano raggiunto voto unanime.

Il sub-Collegio dei Conti e Signori dell'impero era distinto in 4 circoli propri (Wetterau con 12 famiglie, Franconia con 17 famiglie, Svevia con 23 famiglie, Vestfalia con 32 famiglie) aventi alla Dieta 4 voti collettivi (uno per ogni circolo). Ogni soggetto che era ammesso in uno dei 4 circoli dei Conti dell'impero aveva egualitariamente un voto che poteva essere ripartito tra i rappresentanti dei vari rami sovrani di una stessa famiglia o di un solo soggetto individuale (Personaliststimmen).

Composizione

Gli stati sovrani aventi diritto di voto (Reichsstände) avevano un preciso ordine di precedenze. Di seguito si elencano gli stati suddivisi per collegi elettorali, secondo l'ordine di precedenza di voto ed indicando tra parentesi il circolo imperiale di appartenenza:

Dopo trecento anni, in seguito alla Guerra dei Trent'anni vennero creati altri due elettori:

Dopo il Trattato di Lunéville

Con la Pace di Luneville le gravose condizioni imposte da Napoleone sconvolsero la struttura dell'impero. Anche la composizione della sua Dieta fu profondamente mutata nella presenza dei suoi membri. Molti dei principati ecclesiastici scomparvero, venendo assorbiti dai principati laici che ampliarono i propri possessi. Nuovi principi furono introdotti con diritto di voto al Reichstag. I tre collegi elettorali che componevano il Reichstag subirono così delle trasformazioni.

Il Consiglio del Grandi Elettori vide aboliti i due elettorati ecclesiastici di Treviri e di Colonia, mentre quello di Magonza fu cambiato in quello di Aschaffenburg. Furono aggiunti nel collegio i nuovi elettori di Salisburgo, Assia Kassel, Württemberg e Baden e tali rimasero fino alla fine dell'impero, nonostante le richieste dello zar di Russia di creare un nuovo elettorato in favore del Ducato di Meclemburgo-Schwerin.

Il consiglio dei Grandi elettori è così composto:

Il collegio dei Principi raggiunge invece, dopo il 1801, 131 voti e seggi:

Il collegio delle città imperiali continuò ad esistere sebbene molte città fossero progressivamente annesse dai vari principati limitrofi:

Il Reichstag in Germania

Con la caduta del Sacro Romano Impero e la costituzione post-napoleonica della Confederazione Germanica (Deutscher Bund, 1815) venne ricostituito il Reichstag a Francoforte con gli stati superstiti:

Con il nuovo Impero tedesco (Deutsches Reich) la sede del Reichstag divenne finalmente Berlino. Era presieduto dai capi di governo prussiani e cancellieri dell'impero e dai deputati eletti a suffragio universale diretto. Il Reichstag imperiale non aveva di fatto alcuna influenza decisionale sulla politica imperiale ormai dominata dai prussiani. Infatti era affiancato dal Bundesrat, l'assemblea dei rappresentanti dei 25 principi tedeschi superstiti federati con la Prussia, dove l'imperatore assumeva la figura di sovrano quasi assoluto. A tale proposito si parlava di Kaiserreich, individuando con tale termine la monarchia federale tedesca a differenza dell'antico Reich che designava il primo impero come entità statale, ma senza individuarne la forma monarchica. Nella costituzione imperiale del 1871, il Reichstag era formato da 382 membri eletti a suffragio universale, diretto ed a scrutinio segreto, che esercitava, con un mandato di 5 anni, il potere legislativo insieme al Consiglio federale (Bundesrat) in un sistema bicamerale perfetto, dove, cioè, l'accordo delle maggioranze di entrambe le camere era necessaria e sufficiente per l'approvazione di ogni legge. Di tale composizione ben 236 deputati erano prussiani. Questa costituzione, però, subordinava l'assemblea nazionale a quella federale, in quanto il Reichstag poteva non essere convocato al momento della convocazione del Bundesrat, ma non l'inverso. Va aggiunto, inoltre, che la dieta non influenzava né esprimeva alcun voto sul Cancelliere, la cui nomina era esclusivamente affidata all'arbitrio dell'Imperatore.

Repubblica di Weimar e Germania nazista

La Costituzione della Repubblica di Weimar (1919), affidava il potere legislativo esclusivamente al Reichstag. Il Reichsrat poteva solo opporsi alle leggi approvate dalla dieta, provocando una procedura di conciliazione tra le due camere, la quale se non portava ad una conclusione positiva avrebbe condotto ad un referendum o alla promulgazione della legge o alla sua non promulgazione a seconda che la dieta avesse espresso il suo voto favorevole con una maggioranza dei due terzi. Al Reichstag, inoltre, veniva attribuita la nomina del governo, infatti, il Cancelliere ed i ministri, benché nominati dal Presidente della Repubblica, avevano bisogno della fiducia della camera "nazionale", senza la quale erano obbligatorie le dimissioni.

Dopo la seconda guerra mondiale il Reichstag, nella Repubblica Federale Tedesca, è stato sostituito dal Bundestag (Dieta federale), unico detentore del potere legislativo federale, mentre nella Repubblica Democratica Tedesca dalla Camera del popolo, legislatore unicamerale. Il Bundesrat, infatti, ha solo il potere di ritardare l'approvazione delle leggi o di promuoverne delle modifiche. I rapporti con l'esecutivo sono disciplinati dall'articolo 63 della legge fondamentale, il quale dispone che il Cancelliere federale sia eletto senza dibattito dalla Dieta federale su proposta del Presidente federale. La medesima camera può esprimere la propria sfiducia solo eleggendone uno nuovo contestualmente (cosiddetta sfiducia costruttiva).

Il Reichstag in Austria

Lo stesso argomento in dettaglio: Reichsrat (Austria).

Vi fu un Reichstag in Austria nel 1848-1849; il termine fu successivamente evitato e nel 1861 fu introdotto il Reichsrat per sottolineare la sua funzione meramente consultiva nei confronti dell'imperatore. Con il compromesso austro-ungarico del 1867, tuttavia, anche il parlamento ungherese si poté chiamare con il termine Reichstag.

Note

  1. ^ Marco Meriggi e Leonida Tedoldi (a cura di), Storia delle istituzioni politiche. Dall'antico regime all'era globale, Carrocci, 2014, p. 30, ISBN 978-88-430-7420-4.

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