Rita dalla Chiesa | |
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Deputata della Repubblica Italiana | |
In carica | |
Inizio mandato | 13 ottobre 2022 |
Legislatura | XIX |
Gruppo parlamentare | Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE |
Coalizione | Centro-destra 2022 |
Circoscrizione | Puglia |
Collegio | 4 (Molfetta) |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Forza Italia |
Titolo di studio | Diploma di liceo linguistico |
Professione | Conduttrice televisiva |
Rita dalla Chiesa (Casoria, 31 agosto 1947) è una conduttrice televisiva e politica italiana.
Nota per il suo impegno animalista, dopo un esordio televisivo sulle reti Rai, lega la sua immagine al longevo programma Forum di Mediaset dal 1988 al 1997 e poi nuovamente dall'8 settembre 2003 al 31 maggio 2013.
In occasione delle elezioni politiche del settembre 2022 viene eletta deputata alla Camera per Forza Italia.
Figlia primogenita del generale dei Carabinieri e vittima della mafia Carlo Alberto dalla Chiesa (1920-1982) e della sua prima moglie Dora Fabbo (1924-1978), è sorella dello scrittore e politico Nando e della giornalista e politica Simona.
Negli anni settanta si sposò con un ufficiale dei carabinieri, Roberto Cirese, con il quale ebbe la figlia Giulia.[1]
Dopo la morte del padre, esordì in televisione nel 1983 conducendo Vediamoci sul Due, trasmesso su Rai 2. Nella stagione 1985/1986 condusse con Fabrizio Frizzi Pane e marmellata, trasmissione per ragazzi in onda sempre su Rai 2. In questo periodo cominciò una relazione con Frizzi, che poi sposò in seconde nozze nel 1992. I due si sono poi separati nel 1998, divorziando nel 2002.[2]
Nel 1984 venne inclusa tra i membri dell'Assemblea Nazionale del Partito Socialista Italiano, su proposta del segretario Bettino Craxi[3].
Ha proseguito la sua carriera di conduttrice televisiva passando a Rete 4, dove ha condotto Parlamento in, dal 1986 al 1988, e poi Forum su Canale 5 dal 1988 che ha condotto anche nel decennio successivo e che la rese popolare.[4][5] Ha condotto anche uno spin-off di Forum, Affari di famiglia, dedicato a controversie familiari, e nel 1993 44 gatti, format musicale in due puntate, durante il quale venivano riproposti i vecchi successi dello Zecchino d'Oro.[6] Concluse l'esperienza a Forum nel 1997. Sempre nel 1997 ha condotto Signore mie, su Canale 5 che non ottenne il successo sperato.[7]
Il 14 febbraio 1998 condusse insieme a Fabrizio Frizzi una puntata di Per tutta la vita...?, in sostituzione di Romina Power, assente poiché in America per una tournée del marito Al Bano.
Dal 1999 al 2001 ha condotto su Rete 4 Il trucco c'è, mentre nel 2002 il reality show C'era una volta la fattoria. Nella stagione 2002/2003 ha fatto un breve ritorno in Rai partecipando a I fatti vostri, trasmissione di Michele Guardì in onda su Rai 2.
Dal 2003 torna a condurre Forum; nel 2008 ha condotto Il ballo delle debuttanti, reality show che però fu un insuccesso di ascolti e critica.[8][9]
Nel 2010 e nel 2011 ha condotto altri due spin-off di Forum: Forum Bau e Forum Famiglie.[10] Nello stesso anno ha recitato in un episodio della serie televisiva I Cesaroni interpretando sé stessa in una finta causa di Forum.[11]
Dal 2013 lascia la conduzione di Forum per contrasti con la produzione e accetta una proposta di lavoro a LA7[12] con la quale firma un contratto biennale,[13] esordendo come giurata per Miss Italia 2013.[14] Lo stesso anno avrebbe dovuto condurre un talk show intitolato: La settima onda[15] che però venne dapprima posticipato al 2014,[16] quindi cancellato definitivamente. A seguito di ciò la conduttrice annunciò l'intenzione di far causa per danni a LA7 e al suo editore Urbano Cairo;[17] tale controversia si è risolta il 9 aprile successivo con la risoluzione consensuale del contratto.[18] Nel frattempo ha partecipato come ospite a diverse trasmissioni televisive della Rai[19] e di Mediaset.
Nel 2015 conduce La Posta del Cuore insieme all'ex marito Fabrizio Frizzi, dal quale era divorziata da ormai oltre dieci anni[20].
Nel 2016 pubblica il suo primo libro per bambini scritto con Fiordaliso, Il cacciatore di stelle. Nel 2018 ha condotto un programma su Rete 4, Ieri oggi italiani e, dal 15 settembre dello stesso anno, è opinionista di Italia sì su Rai 1.
Nel 2019 pubblica il libro Mi salvo da sola e nel 2020 Il mio valzer con papà.
Nel febbraio 2016 Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, le propone di candidarsi a sindaco di Roma per il centro-destra[21], ma la conduttrice declina l'offerta affermando di voler dare priorità alla famiglia e al lavoro.[22]
Nel luglio del 2022 rinuncia alla partecipazione al Grande Fratello VIP e il mese seguente decide di presentarsi alle elezioni politiche del 25 settembre:[23][24] viene candidata nel collegio uninominale di Molfetta per la coalizione di centrodestra e come capolista di Forza Italia nei collegi plurinominali Liguria - 01 e Puglia - 02. Viene eletta nel collegio uninominale con il 40,52% (pari a 78.920 voti) staccando di 28.000 preferenze l'avversario del Movimento 5 Stelle Nicola Grasso (25,87%) e il candidato di centrosinistra Michele Abbaticchio (25,13%).[25] Aderisce al gruppo parlamentare di Forza Italia. Fa parte della VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE) dal 9 novembre 2022 e della Commissione di Vigilanza Rai dal 14 marzo 2023. Nell'aprile del 2023 diventa vicepresidente del gruppo di FI alla Camera.[26]
Il 21 giugno 2020 Rita dalla Chiesa pubblica un post su Twitter in cui scrive: «È peccato mortale volere l’estinzione del popolo cinese?», facendo riferimento al festival di Yulin (in cui vengono uccisi e macellati cani)[28]. La dichiarazione scatena una grande polemica sul web, venendo ritenuta fortemente carica di odio razziale[29]. Contattata da Adnkronos per avere una spiegazione in merito alla controversa affermazione, la dalla Chiesa sostiene che «La mia [il tweet, ndr] è una provocazione, è una domanda. Poi, se non lo capiscono, peggio per loro! Dobbiamo fare casino. Con quello che hanno combinato, poi [in riferimento alla gestione della prima fase della pandemia di COVID-19, ndr], devono solo che stare zitti! Che mi attaccassero, non me ne può frega' de meno!»[30].
Controllo di autorità | VIAF (EN) 281150468298904171641 · GND (DE) 1220706663 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2017113123 |
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