Sertorio Quattromani (Cosenza, 1541Cosenza, 19 novembre 1603) è stato uno scrittore, filosofo e filologo italiano.

Biografia

Sertorio Quattromani nasce a Cosenza nel 1541 da Bartolo ed Elisabetta d'Aquino, lontana parente di Antonio Telesio. Cresciuto in un ambiente strettamente collegato alla cultura e alla nobiltà cosentina, egli viene educato alle idee religiose valdesiane del suo maestro Onorato Fascitelli.

Tra il 1560 e il 1564, come si desume dal suo epistolario, si trasferisce a Roma. Qui frequenta la Biblioteca Apostolica Vaticana e ha modo di intessere relazioni con diversi esponenti del panorama intellettuale e culturale romano. I suoi primi studi riguardarono il Canzoniere di Petrarca, con particolare riferimento alle sue fonti[1].

Nel 1565, dopo un breve soggiorno a Napoli, Quattromani torna a Cosenza. Da qui, due anni più tardi, scrive a Berardino Rota, per suggerirgli alcune correzioni alla seconda edizione accresciuta delle sue Rime[2]. Tra il 1568 e il 1581 effettua una serie di spostamenti tra la sua città natale e Roma. Il periodo è contrassegnato da alcune sue epistole, a carattere storico-letterario, con corrispondenti, quali Giovanni Battista Ardoino, Peleo Ferrari e Vincenzo Toraldo d'Aragona.

Dal 1583 al 1585 risiede a Napoli. Rientrato a Cosenza scrive a Giulio Cavalcanti, che sarà con lui consulente della Congregazione dell'Indice, e dal 1588 assume la direzione della Accademia cosentina, cui Quattromani diede nuovo impulso, sia dal punto di vista squisitamente letterario, sia incentivando l'attenzione per gli studi filosofici.

A Napoli, tra il 1589 e il 1590, pubblica La philosophia di Berardino Telesio, che dedica a Ferrante Carafa e le rime dedicate a Giovanni Maria Bernaudo. Rimonta, invece, al 1595 la sua traduzione de Le historie del Cantalicio, nelle quali il nome è celato dietro lo pseudonimo di «Incognito Academico Cosentino»[3].

Il suo ultimo periodo di vita lo trascorre a Cosenza, dove muore il 19 novembre 1603.

Opere

Manoscritti

Contiene i seguenti scritti di Sertorio Quattromani:

cc. 7r-9r, Sonetto di Ms. della Casa esposto dal Sr. Sertorio Quattromani Achademico Cosentino
cc. 9r-12v, Oratione di Marco Catone tradotta dal medesimo S.rio Q.ni
cc. 236v-237v, Giuditio di S. Q. sopra alcune stanze di Torquato Tasso

Contiene i seguenti scritti di Sertorio Quattromani:

cc. 19v-22v, Commento a tre sonetti del Casa
cc. 22v-23v, Lettera ad Annibal Caro
cc. 23v-24r, Lettera a Francesco Mauro
c. 24r, Lettera al S. Principe della Scalea
c. 28r-v, Lettera a G.B. Ardoino
cc. 28v-29r, Lettera a Vincenzo Bombino
c. 29r-v, Lettera a F.A. d'Amico
c. 30r-v, Lettera a Fabrizio Marotta
cc. 31r-35r, Oratione di Marco Catone
cc. 49r-50v, Lettera a Gio. Maria Bernaudo
cc. 50v-52r, Lettera a G.V. Egidio
cc. 52r-54r, Lettera a Vincenzo Bilotta
cc. 140r-144v, Parallelo tra il Petrarca et il Casa del Q.ni
cc. 147r-157v, Delle metafore
cc. 220r-223r, Parallelo tra il Petrarca et il Casa
cc. 255r-280v, Poetica di Orazio tradotta da Quattromani (in prosa)
cc. 284v-285r, Sentimento del Q.ni della Poet.ca d'Orat.o
cc. 285v-306r, La Poetica d'Orat.o volgarizzata da Sartorio Q.ni (in versi)
cc. 320r-324r, Oratione di Marco Catone
cc. 327r-332r, A Torquato Tasso Il Monta.no Acc.co Cose.no
cc. 332r-344v, Delle metafore
cc. 426v-427r, Lettera ad Horatio Pellegrino
cc. 427r-428r, Lettera a Teseo Sambiase
c. 428v, Lettera alla Duchessa
cc. 428v-429r, Lettera a Teseo Sambiase
cc. 430r-431v, Lettera a Teseo Sambiase
cc. 431v-433r, Lettera a Teseo Sambiase
cc. 433v-434v, Lettera a Teseo Sambiase

Contiene:

c. 231r, Autografo della Lettera al Cardinale Guglielmo Sirleto, 1583.

Contiene:

Istoria della Città di Cosenza | Di Sertorio Quattromani

(ora in prima edizione moderna, a cura di Michele Orlando, tesi di dottorato di ricerca in Italianistica, Università di Bari 2006)

Contiene:

Copia | delle | Lettere Originali | Del Sigr. Sertorio Quattromani | dirette Al Sig.r Giovanni Maria Bernaudo | da una raccolta | (cucite in fascicolo) | Favoritami dal Sigr. Frascritto Bombini | 1889

Contiene:

Luoghi difficili del Bembo

Contiene:

c. 29r, Autografo della Lettera a S. Reski, 1599

Contiene:

cc. 1r-24r, Annotationes D.ni Sertorii Quattrimani in Barrium

Stampe

Note

  1. ^ A questo proposito, in un'articolata lettera inviata, da Roma a Cosenza, il 24 luglio 1563, Quattromani illustrò a Marcello Ferrao le ragioni per cui l'opera del Petrarca meritava la sua attenzione, e la ricerca che stava compiendo sui poeti provenzali, riferendo che di ciò aveva già parlato con Paolo Manuzio.
  2. ^ Edizione veneziana di Giolito de' Ferrari
  3. ^ Stessa cosa si verificherà per la seconda edizione del 1597, mentre soltanto postumo, nell'edizione napoletana del 1607, comparirà il nome di Quattromani quale traduttore.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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