Splendor | |
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Titolo originale | Splendor |
Paese di produzione | Italia, Francia |
Anno | 1989 |
Durata | 115 min |
Rapporto | 1,78:1 |
Genere | commedia, drammatico |
Regia | Ettore Scola |
Soggetto | Ettore Scola |
Sceneggiatura | Ettore Scola |
Produttore | Mario e Vittorio Cecchi Gori |
Casa di produzione | Cecchi Gori Group Tiger Cinematografica, Studio EL con Gaumont e Generale d'Images |
Distribuzione in italiano | Warner Bros. Italia |
Fotografia | Luciano Tovoli |
Montaggio | Francesco Malvestito |
Musiche | Armando Trovajoli |
Scenografia | Luciano Ricceri |
Interpreti e personaggi | |
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Splendor è un film del 1989 scritto e diretto da Ettore Scola, con Marcello Mastroianni e Massimo Troisi.
È stato presentato in concorso al 42º Festival di Cannes.[1]
Il film esprime un sentimento di nostalgia per il cinema del passato e per una stagione ormai conclusasi, di cui è metafora la chiusura della sala, alla quale Jordan è costretto per mancanza di guadagni.
Jordan è un vecchio appassionato del grande schermo nonché proprietario di una sala cinematografica, lo Splendor ad Arpino, nel Frusinate. Sin da bambino aveva accompagnato suo padre ed il suo cinematografo itinerante, in giro per l'Italia durante la dittatura.
Ora lo Splendor è in difficoltà per scarsa affluenza. Le basse vendite di biglietti indicano che il cinema non è più un'attività redditizia, e Jordan riflette sulle sue esperienze della gestione di Splendor, dal suo arrivo in città da bambino, insieme a suo padre.
Incontra la showgirl francese Chantal e lei accetta di lavorare per lui come cassiera. Il cinefilo Luigi assiste ripetutamente alle proiezioni de Il Sorpasso pur di far la corte a Chantal, di cui è innamorato e, dopo una breve avventura, inizia a lavorare per Jordan come proiezionista.
La frequentazione del cinema diminuisce ulteriormente con l'avvento in Italia della televisione, e Jordan considera l’ipotesi di trasformare la sala in un varietà, assumendo spogliarelliste.
Il film si apre con un primo piano della locandina di Notte italiana di Carlo Mazzacurati, omaggio al film del regista padovano, il cui protagonista è Marco Messeri, amico di Massimo Troisi.
Si vedono anche clip dei film proiettati in passato: Metropolis, La vita è meravigliosa, La grande Guerra e Amarcord, tra gli altri.