Strada statale 257 Apecchiese | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regioni | Umbria Marche |
Dati | |
Classificazione | Strada statale |
Inizio | Città di Castello |
Fine | Acqualagna |
Lunghezza | 53,900[1][2] km |
Provvedimento di istituzione | D.M. 16/11/1959 - G.U. 41 del 18/02/1960[3] |
Gestore | Tratte ANAS: nessuna (dal 2001 la gestione è passata alla Regione Umbria, che ha poi ulteriormente devoluto le competenze alla Provincia di Perugia, ed alla Provincia di Pesaro e Urbino) |
La ex strada statale 257 Apecchiese (SS 257), ora strada regionale 257 Apecchiese (SR 257)[4] in Umbria e strada provinciale 257 Apecchiese (SP 257)[5] nelle Marche, è una strada regionale e provinciale italiana di collegamento interregionale.
La strada ha origine nel centro abitato di Città di Castello, dove si distacca dal tracciato della strada statale 3 bis Tiberina. Il tracciato abbandona la val Tiberina in direzione nord-est, raggiungendo Bocca Serriola (730 m s.l.m.), valico politicamente in territorio tifernate e non lontano dal confine regionale tra Umbria e Marche.
Superato questo, il percorso procede fino ad Apecchio, da dove la strada segue il percorso del fiume Candigliano passando per Piobbico e terminando con l'innesto sullo storico tracciato della strada statale 3 Via Flaminia presso Acqualagna.
In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001, la gestione del tratto umbro è passata dall'ANAS alla Regione Umbria che ha poi ulteriormente devoluto le competenze alla Provincia di Perugia, mantenendone comunque la titolarità[6]; la gestione del tratto marchigiano è passata dall'ANAS alla Regione Marche[7]: in realtà su sollecitazione di quest'ultima, la strada è passata di proprietà alla Provincia di Pesaro e Urbino[8].