Sulla superstizione
Titolo originaleΠερὶ δεισιδαιμονίας
Altro titoloDe superstitione
Busto moderno di Plutarco nella sua Cheronea.
AutorePlutarco
PeriodoII secolo
1ª ed. italiana1841
Generesaggio
Sottogenerefilosofia
Lingua originalegreco antico
SerieMoralia

Sulla superstizione è un'opera filosofica attribuita a Plutarco giuntaci nei suoi Moralia.

Struttura

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Il saggio di Plutarco sulla superstizione[1] è, principalmente, un tentativo di dimostrare che la superstizione è peggiore dell'ateismo. Il suo tono piuttosto fa pensare più ad un'orazione impromptu, quasi improvvisata, che ad un discorso accuratamente ragionato e suggerisce che fosse originariamente preparato per la presentazione pubblica.

Nel Catalogo di Lampria, in cui questo saggio è il numero 155, il titolo è dato come Περὶ δεισιδαιμονίας πρὸς Ἐπίκουρον, e forse questo titolo potesse riferirsi a qualche altro trattato di Plutarcoː il titolo si spiega perché, nella prima pagina del saggio ci sono le parole: "l'universo ... atomi e vuoto ... l'assunto è falso"[2].

Allora, come adesso, bibliotecari e revisori hanno guardato la prima pagina e sono giunti alle loro conclusioni; quindi era naturale che il compilatore del catalogo concludesse che il resto del libro era ugualmente ostile a Epicuro. D'altra parte, questo fornisce una prova interessante che il compilatore del catalogo di Lampria probabilmente aveva una copia delle opere di Plutarco davanti a lui quando ha stilato la sua lista.

Note

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  1. ^ 164e-171f.
  2. ^ 164E.

Bibliografia

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Controllo di autoritàVIAF (EN282011281 · BAV 492/48335 · LCCN (ENn86033426 · GND (DE4404602-9 · BNF (FRcb161863870 (data) · J9U (ENHE987007356910405171