Il Tantum Ergo Sacramentum è un inno liturgico in Latino estratto (si tratta delle ultime due strofe) dal Pange lingua, composto da San Tommaso d'Aquino per la celebrazione della solennità del Corpus Domini su espressa richiesta di papa Urbano IV.
Gli altri due inni attribuiti a san Tommaso sono O salutaris Hostia e Panis Angelicus.
Il canto di questo inno è indicato nella celebrazione della benedizione eucaristica[1].
Il Liber Usualis prevede sette versioni del Tantum Ergo da cantarsi in giorni differenti.
Al Tantum Ergo Sacramentum (seguito da due orazioni) e al Pange Lingua sono collegate due indulgenze, valide anche per le anime dei defunti.
Tantum ergo sacramentum |
Adoriamo, dunque, prostrati |
Dunque per noi si adori |
Il Tantum ergo è stato musicato da moltissimi musicisti, anche in più versioni: il solo Vincenzo Bellini ha composto:
Gioachino Rossini ha composto una versione per organo e tenore. Vanno anche ricordate versioni di Wolfgang Amadeus Mozart, Giuseppe Verdi, Franz Joseph Haydn, Pierluigi da Palestrina, Anton Bruckner, François Couperin, Franz Liszt, Franz Schubert, nonché edizioni rock e pop, tra le quali merita di essere ricordata quella di Danilo Sacco, con i Nomadi e con la sua nuova band. La versione di gran lunga più conosciuta e più eseguita nelle celebrazioni liturgiche rimane comunque quella in canto gregoriano; piuttosto simile a quella gregoriana è la versione in canto ambrosiano.