Thorstein Bunde Veblen (Cato, 30 luglio 1857 – Menlo Park, 3 agosto 1929) è stato un economista e sociologo statunitense, uno dei principali esponenti dell'istituzionalismo economico.
Figlio di immigrati norvegesi, studiò a Baltimora ed a Yale ed insegnò all'Università di Chicago ed a quella del Missouri. La sua opera principale è La teoria della classe agiata (1899), in cui sostiene che la proprietà privata non risponde solo a necessità di sussistenza, ma va interpretata come un segno di distinzione e di prestigio sociale che si aggiunge alle qualità personali. Per questo la ricchezza non viene solo accumulata, ma mostrata in società attraverso l'ostentazione di beni costosi; ciò porta anche ad un singolare gusto, per cui il valore estetico di un oggetto è legato strettamente al suo costo economico.
Questa deriva consumistica è tipica in particolare della classe dei capitalisti che vivono di speculazione che chiama classe del dolce far niente, senza produrre beni e lucrando sul lavoro di altri. Ad essi Veblen contrappone gli industriali, i tecnici, gli ingegneri, vale a dire tutti coloro che producono beni effettivi che fanno evolvere la società. Il sociologo statunitense ritiene che questi ultimi finiranno con il prevalere, e che la classe agiata improduttiva, con il suo istinto di rapina, sia destinata a scomparire.
Alla contrapposizione tra classe agiata e classe industriale si lega in Veblen la contrapposizione tra cultura umanistica e cultura tecnologica. La prima, secondo Veblen, è un prodotto dell'ozio della classe agiata e diffonde una visione del mondo magica, anche quando è insegnata nelle Università. La vera cultura, per lui, è quella tecnologica, finalizzata all'efficienza del sistema produttivo.