Tony Dallara
Tony Dallara nel 1961
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica leggera[1]
Pop[1]
Rock and roll[1]
Musica d'autore[2]
Periodo di attività musicale1957 – in attività
EtichettaMusic, Barclay, Bluebell Records, Jolly, Ri-Fi, Signal, Rex 70, Telerecord, City, Euro Music Corporation, Fonit Cetra
Studio12
Premio del Festival di Sanremo Festival di Sanremo 1960 Campioni

Tony Dallara, pseudonimo di Antonio Lardera (Campobasso, 30 giugno 1936), è un cantante e personaggio televisivo italiano.

Biografia

I primi passi nel mondo musicale

Ultimo di cinque figli, quattro maschi e una femmina (tutti nati a Campobasso), di un ex corista della Scala, il milanese Battista Lardera, e di Lucia, una ex governante (originaria di Campobasso) presso una ricca famiglia del capoluogo lombardo, Tony cresce sin dall'infanzia a Milano. Dopo la scuola d'obbligo inizia a lavorare, prima come barista e poi come impiegato ma, a causa della sua passione per la musica, inizia a cantare in vari gruppi, tra cui i Rocky Mountains (che cambieranno poi il nome in I Campioni), insieme ad alcuni amici (tra cui Paolo Ordanini), con cui inizia a esibirsi nei locali di Milano.

Tony è un ammiratore di Frankie Laine e, soprattutto, di un nuovo gruppo vocale che in quel periodo sta raccogliendo successi in tutto il mondo, The Platters. È ispirandosi al modo di cantare del solista Tony Williams che rielabora canzoni del repertorio melodico italiano, con lo stile terzinato lanciato da Only You. Con I Campioni inizia ad avere i primi contratti per serate retribuite: il primo di una certa consistenza è al Santa Tecla di Milano (duemila lire a serata), dove conosce tra gli altri Adriano Celentano.

Nel 1957 viene assunto come fattorino alla Music, dove il direttore Walter Guertler viene a sapere per caso dell'attività di cantante di Tony, va ad ascoltarlo al Santa Tecla e decide di metterlo sotto contratto insieme al gruppo; gli trova il nome d'arte di "Dallara" (Lardera è considerato un cognome poco musicale) e gli fa incidere su 45 giri la canzone Come prima, (musica di Vincenzo Di Paola e Sandro Taccani, parole di Mario Panzeri), già proposta alla commissione d'ascolto del Festival di Sanremo nel 1955, ma senza passare la selezione.

Il successo

Il 45 giri viene pubblicato nel dicembre del 1957: in breve tempo Come prima raggiunge il primo posto della hit-parade italiana, rimanendovi per molte settimane e vendendo 300 000 copie, nei Paesi Bassi per 5 settimane ed anche nelle Fiandre in Belgio. Per l'epoca stabilisce un record di vendita e diventerà un "evergreen" della musica internazionale. Oltre che alla validità della canzone e della base musicale, il merito del successo va soprattutto alla tecnica ed alla potenza vocale di Dallara, per il quale viene coniato il nuovo termine urlatore: si stacca dalla tradizione melodica italiana dei Villa, Tajoli, Togliani e si collega piuttosto ai nuovi modelli statunitensi. Il brano, nella versione inglese, entrerà, fra gli altri, nel repertorio dei Platters, con Tony Williams alla voce principale[3][4].

Chiamato ad effettuare il servizio militare (fa il CAR ad Avellino insieme ad un giovane pianista, Franco Bracardi), continua tra la fine del 1958 e il 1959 a pubblicare molti 45 giri di successo, come Ti dirò, Brivido blu, Non partir, Ghiaccio bollente, Julia. Sempre nel 1959 gira due film: Agosto, donne mie non vi conosco di Guido Malatesta, con Memmo Carotenuto e Raffaele Pisu, e I ragazzi del Juke-Box di Lucio Fulci, con Betty Curtis, Fred Buscaglione, Gianni Meccia e Adriano Celentano.

Festival di Sanremo 1960.
Tony Dallara canta Romantica. Pino Rucher (primo da sinistra) con l'orchestra Angelini.

Nel 1960 vince il Festival di Sanremo in coppia con Renato Rascel con Romantica. Nello stesso anno gira altri due film: Sanremo, la grande sfida di Piero Vivarelli, con Teddy Reno, Domenico Modugno, Sergio Bruni, Joe Sentieri, Gino Santercole, Adriano Celentano, Renato Rascel e Odoardo Spadaro, e I Teddy Boys della Canzone di Domenico Paolella, con Delia Scala, Tiberio Murgia, Ave Ninchi, Teddy Reno e Mario Carotenuto. Con Romantica vince anche l'edizione 1960 di Canzonissima.

Romantica è il suo più grande successo, viene tradotta in diverse lingue, persino in giapponese, e la versione francese è resa celebre dall'interpretazione di Dalida, che già aveva inciso la versione francese di Come prima.

Nel 1961 incide un'altra sua interpretazione celebre: La novia (brano musicale) che raggiunge il primo posto in classifica per otto settimane in Italia e nelle Fiandre in Belgio e raggiunge l'ottava posizione nei Paesi Bassi e partecipa nuovamente al festival di Sanremo in coppia con Gino Paoli con Un uomo vivo; nello stesso anno vince nuovamente Canzonissima con Bambina, bambina, che è il suo ultimo grande successo.

Il declino

Lilly Bonato, Tony Dallara, Iva Zanicchi e Jimmy Fontana nel varietà televisivo I capostipiti RAI 1965

Dal 1962 Dallara abbandona il genere che lo ha portato al successo, accostandosi ad una musica più melodica, con cui però non riesce a ripetere gli exploit di vendita degli anni d'oro.
Ritenta anche la carta di Sanremo, partecipando nuovamente nel 1964 in coppia con Ben E. King con Come potrei dimenticarti, che arriva in finale ma non contribuisce al rilancio dell'artista.

Nello stesso anno partecipa alla prima edizione di "Un disco per l'estate" con la canzone Quando siamo in compagnia, entrando nella rosa dei 14 finalisti. L'anno successivo è ancora in gara alla rassegna estiva con Si chiamava Lucia, ma questa volta non è promosso alle serate finali di Saint Vincent.

Passato alla CBS, partecipa con I ragazzi che si amano al Cantagiro 1966.

Nel 1967, presenta due delicate e interessanti melodie al 15º Festival della Canzone Napoletana: "Comme 'o destino d'e fronne" e "Tante tante tante tante", eseguite in abbinamento con i Jaguars e con Lalla Leone.

Ormai i gusti del pubblico si sono spostati sul beat e, pur continuando ancora ad incidere nuove canzoni per tutti gli anni sessanta, Dallara non riesce più a entrare in classifica: anche la televisione e la radio, lentamente, si dimenticano di lui. Negli anni settanta, dopo un'ultima partecipazione a "Un disco per l'estate 1972" con Mister amore (canzone esclusa dalla fase finale del concorso), si ritira dal mondo della musica e si dedica alla pittura, esponendo i suoi quadri in diverse gallerie e conquistandosi l'amicizia e la stima di Renato Guttuso.

Gli ultimi anni: il revival

Dagli inizi degli anni ottanta Dallara decide di riprendere l'attività, per lo meno per quel che riguarda le serate: grazie anche al revival, torna, soprattutto nei mesi estivi, a riproporre i suoi vecchi successi. Reincide, inoltre, i suoi vecchi successi con nuovi arrangiamenti.

Nel 1991 registra su etichetta Babes record BB-MC di Giorgio Oddoini una raccolta di 12 nuove canzoni intitolata "Pensieri in musica" di cui è coautore in diversi brani...Tra i titoli figura la curiosa "C'è l'inferno" testo di Italo Cafasso, musica di Alberto Baldan Bembo, Italo Salizzato e Giuseppe Damele.

Nel 1993 firma e canta insieme agli autori Riccardo Ceratti [1] Angelo Ceriani [2] e Fabio De March [3], un brano all'interno dell'album "Ciapa la Bùsta" [4] dei Los Muntos, pubblicato dalla Major discografica Dischi Ricordi. Catalogo Dischi Ricordi

Nel 1995 ha partecipato allo Zecchino d'Oro con il brano Ho sognato una canzone.

In seguito, Dallara decide di presentarsi alle selezioni del Festival di Sanremo 2008, con Teo Teocoli con il brano Cartà d'identità ma non verrà ammesso.

Dai primi mesi del 2008, Dallara svolge il ruolo di opinionista televisivo a L'Italia sul 2 su Rai 2.

In autunno 2008 partecipa alla tournée teatrale di Teo Teocoli con lo spettacolo Dal derby al Nuovo. Il 28 dicembre dello stesso anno è stato ospite di "Che tempo che fa" su Rai3. Il 12 maggio 2010 è ospite a Soliti ignoti - Identità nascoste, un programma con Fabrizio Frizzi, e rivela che dipinge quadri astratti.

Nel 2019 partecipa alla canzone Anime del rapper MAK[5][6].

Dopo tanto tempo di assenza per problemi di salute (è stato persino 2 mesi in coma) il 21 e il 28 gennaio 2024 e ancora il 4 febbraio 2024 ritorna in tv partecipando alla trasmissione Domenica in di Mara Venier cantando in diretta live i suoi successi Romantica, Come prima, Ti dirò e Bambina bambina.

Citazioni

Discografia

Italia

In studio

Raccolte

Singoli

Flexy-disc

Sono incisi da un solo lato e allegati in omaggio alla rivista Il Musichiere:

EP

Francia

EP

Altri paesi

Spagna

Stati Uniti d'America

Giappone

Romania

Brasile

Argentina

Venezuela

Filmografia

Note

  1. ^ a b c (EN) Craig Harris, Tony Dallara, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 22 luglio 2016.
  2. ^ √ l'italia non è rock, su rockol.it, Rockol. URL consultato il 10 maggio 2016.
  3. ^ Filmato audio Fonte, su YouTube.
  4. ^ https://www.radiofrance.fr/francemusique/podcasts/repassez-moi-l-standard/repassez-moi-l-standard-come-prima-de-vincenzo-di-paola-mario-panzeri-1957-9678910
  5. ^ https://www.youtube.com/watch?v=rrbEmXUbOPo
  6. ^ Copia archiviata, su meiweb.it. URL consultato il 18 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2021).

Bibliografia

Altri progetti

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