Ustica
comune
Ustica – Stemma
Ustica – Veduta
Ustica – Veduta
Panorama di Ustica
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Palermo
Amministrazione
SindacoSalvatore Militello (lista civica "L'isola - Militello sindaco") dal 10-6-2018 (2º mandato dal 29-5-2023)
Territorio
Coordinate38°43′N 13°11′E / 38.716667°N 13.183333°E38.716667; 13.183333 (Ustica)
Altitudine49 m s.l.m.
Superficie8,65 km²
Abitanti1 306[2] (30-11-2021)
Densità150,98 ab./km²
Frazioninessuna[1]
Comuni confinantinessuno
Altre informazioni
Cod. postale90051
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT082075
Cod. catastaleL519
TargaPA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Nome abitantiusticesi
Patronosan Bartolomeo
Giorno festivo24 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ustica
Ustica
Ustica – Mappa
Ustica – Mappa
Posizione del comune di Ustica all'interno della città metropolitana di Palermo
Sito istituzionale

Ustica (Ùstica in siciliano) è un comune italiano di 1 306 abitanti[2] della città metropolitana di Palermo in Sicilia.

Il territorio comunale coincide con l'isola omonima e gli scogli adiacenti.

Geografia fisica

L'isola di Ustica si trova nel Mar Tirreno a circa 67 km a nord-ovest di Palermo e a 95 km a ovest di Alicudi, ma non fa parte delle Isole Eolie; occupa una superficie di circa 8,65 km² con una circonferenza di 12 km e misura 3,5 km di lunghezza e 2,5 km di larghezza. La caratteristica naturale dell'isola è la presenza di numerose grotte che si aprono lungo le coste alte e scoscese, così come numerosi scogli e secche tutt'intorno all'isola; sono da menzionare la grotta Verde, grotta Azzurra, grotta della Pastizza, grotta dell'Oro, grotta delle Colonne e gli scogli del Medico e della Colombara.

Clima

Sull'isola si trova la stazione meteorologica di Ustica, ufficialmente riconosciuta dall'Organizzazione meteorologica mondiale. Le precipitazioni medie annue si attestano a 505 mm, mediamente distribuite in 68 giorni di pioggia, con minimo in estate e picco massimo in autunno-inverno. L'umidità relativa media annua fa registrare il valore di 78,2% con minimo di 74% a luglio e massimo di 82% a gennaio; mediamente si contano 18 giorni di nebbia all'anno.

Storia

Gli antichi romani la chiamavano Ustica (da ustum, "bruciato"), mentre presso i greci era nota come Osteodes, Οστεώδες, "ossario" per i resti di mercenari che vi sarebbero morti per fame e sete. Da alcuni, come lo storiografo neozelandese L.G. Pocock[4][5] e lo scrittore Marco Carlo Rognoni[6], viene ritenuta l'isola Eèa, la dimora della maga Circe citata nell'Odissea, che trasformava gli incauti visitatori in maiali.

Gli insediamenti umani risalgono al Paleolitico; alcuni scavi archeologici hanno portato alla luce i resti di un antico villaggio cristiano. Sepolture, cunicoli e una gran quantità di reperti archeologici ritrovati anche sott'acqua, a causa dei tanti naufragi avvenuti nel tempo, testimoniano una presenza costante, nel luogo, di vari antichi popoli mediterranei, Fenici, Greci, Cartaginesi e Romani che vi lasciarono vestigia dappertutto. In seguito divenne base dei pirati saraceni e lo rimase per lunghissimo tempo.

Nel VI secolo vi si stabilì una comunità Benedettina, ma fu ben presto costretta a spostarsi a causa delle imminenti guerre fra Cristiani e Musulmani. Nel Medioevo fallirono dei tentativi di colonizzare l'isola a causa delle incursioni dei corsari barbareschi, che fecero dell'isola un proprio rifugio.

Nel 1759 Ferdinando III di Borbone impose una colonizzazione dell'isola; furono edificate due torri di guardia, Torre di Santa Maria e Torre Spalmatore, che facevano parte del sistema di avviso delle Torri costiere della Sicilia, cisterne per raccogliere l'acqua piovana e case che costituirono il centro abitato principale presso la Cala Santa Maria. Vi vennero coloni palermitani, trapanesi ed eoliani, accompagnati da un centinaio di soldati. Nel 1762 la popolazione fu preda dei corsari barbareschi e venne quasi tutta rapita e condotta in cattività in Tunisia. Quindi si intensificarono i lavori a difesa dell'isola, il nuovo ripopolamento avvenne a partire dal 1763, e in particolare l'ingegnere militare brigadiere Giuseppe Valenzuola già nel 1765 aveva redatto il piano urbanistico dell'attuale abitato, che, perdurando gli attacchi dei corsari, su impulso del governatore borbonico Giuseppe Laghi, venne difeso oltre che dalla Torre di Santa Maria, dal Rivellino di San Giuseppe e dalla connessa Fortezza della Falconiera che fu impiantata a partire dal 1800 sul rilievo omonimo[7].

Ustica al tempo dei Borbone fu anche un luogo di confino per prigionieri politici e vi restò anche sotto casa Savoia. Nel 1869 fu oggetto di una visita da parte dell'arciduca Luigi Salvatore d'Asburgo-Lorena, noto per i suoi studi scientifici sul Mediterraneo e quale precursore per la conservazione di importanti aree naturalistiche, che la citò nel suo monumentale volume dedicato alle isole del Mediterraneo edito nel 1869. Durante il regime fascista Ustica fu luogo di confino. Vi furono ristretti Giuseppe Romita, Amadeo Bordiga, Nello Rosselli, Carlo Rosselli, Antonio Gramsci e Ferruccio Parri, oltre che numerosi prigionieri politici senussiti catturati nell'ultima fase della guerra coloniale in Libia[8].

Durante la Seconda Guerra mondiale, dei prigionieri di guerra jugoslavi sono stati ammassati sull'isola, e molti di loro sono morti di malnutrizione e di tubercolosi. Tra i confinati si trovavano anche dei Rom jugoslavi, francesi, belgi e olandesi.

Nel 1961 il confino fu abolito a causa di proteste popolari e da allora incominciò a svilupparsi il turismo.

Strage di Ustica (ITAVIA volo 870)

Lo stesso argomento in dettaglio: Strage di Ustica.

La località è conosciuta, poiché utilizzata come punto di riferimento geografico della cosiddetta Strage di Ustica, avvenuta il 27 giugno 1980, quando il volo Itavia da Bologna a Palermo, precipitò a una notevole distanza dall'isola; in quell'episodio morirono 81 persone tra passeggeri e equipaggio.

Dopo anni di processi penali e teorie, la sentenza n. 1871 del 28 gennaio 2013 della terza sezione civile della Corte di Cassazione ha identificato come causa della sciagura l'impatto del velivolo con un missile, condannando lo Stato Italiano al risarcimento in favore dei familiari delle vittime per non aver eseguito controlli radar adeguati.[9]

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

La chiesa di Ferdinando Re nella piazza principale di Ustica

Architetture militari

Siti archeologici

Area marina protetta Isola di Ustica

Lo stesso argomento in dettaglio: Area marina protetta Isola di Ustica.

Altro

Il Faro, tra aglio selvatico e finocchio marino

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 26 persone.

Distribuzione del gruppo siciliano

Lingue e dialetti

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua siciliana.

Oltre alla lingua ufficiale italiana, a Ustica si parla la lingua siciliana nella sua variante occidentale. La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle lingue romanze e classificato nel gruppo meridionale estremo, deriva dalla posizione geografica dell'isola, la cui centralità nel mar Mediterraneo ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area mediterranea.

Religione

Prodotti tipici

Cultura

Istruzione

Scuole

Si contano un Istituto Comprensivo di II grado che raccoglie la scuola materna, la scuola elementare, la scuola media, e l'istituto tecnico economico per il turismo.

Musei

Economia

Servizi

Sull'isola c'è un servizio di guardia medica con copertura di 24 ore: il servizio dispone di camere iperbariche e di un servizio di elicottero per le emergenze che è collegato con gli ospedali di Palermo.[14] Ci sono inoltre, una postazione fissa dei carabinieri, guardia di finanza, guardia costiera, polizia municipale, ufficio postale, una banca e una farmacia. Tutti i servizi sono accentrati nelle vicinanze del porto. Vista la quasi totale assenza di fonti idriche, sull'isola è stato impiantato un dissalatore che produce 120 000 metri cubi annui d'acqua dissalata.[15]

Infrastrutture e trasporti

Per collegare l'isola a Palermo è in funzione un apposito servizio di traghetti mediante uso di moderni catamarani e aliscafi. Il porto è dotato di attrezzature atte ad accogliere i diportisti.

Sull'isola c'è una sola strada che ne percorre il periplo per un totale di 9 km. È disponibile un servizio di bus navetta che fa il giro dell'isola.

Amministrazione

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
21 marzo 1986 21 maggio 1990 Nicolo Longo Partito Comunista Italiano Sindaco [16]
21 maggio 1990 10 novembre 1991 Franco Taormina Partito Liberale Italiano Sindaco [16]
10 novembre 1991 13 giugno 1994 Domenico Calì Democrazia Cristiana Sindaco [16]
13 giugno 1994 25 maggio 1998 Attilio Licciardi lista civica Sindaco [16]
23 agosto 1997 25 maggio 1998 Rosolino Greco Comm. straordinario [16]
25 maggio 1998 27 maggio 2003 Attilio Licciardi lista civica Sindaco [16]
27 maggio 2003 17 giugno 2008 Aldo Messina lista civica Sindaco [16]
17 giugno 2008 11 giugno 2013 Aldo Messina lista civica Sindaco [16]
11 giugno 2013 11 giugno 2018 Attilio Licciardi lista civica Sindaco [16]
11 giugno 2018 in carica Salvatore Militello lista civica Sindaco [16]

Note

  1. ^ Comune di Ustica - Statuto
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ L.G. Pocock, The Sicilian Origin of the Odyssey. A study of the topographical evidence, Wellington, New Zealand University Press, 1957.
  5. ^ The Odyssey, The Symplegades, And The Name Of Homer (PDF), su smea.isma.cnr.it, pp. 94-97.
  6. ^ Marco Carlo Rognoni, I Viaggi di Ulisse in Sicilia, 2018, pp. 34-35, ISBN 9788892343689.
  7. ^ Vito Ailara, L'ultima colonizzazione dell'isola di Ustica, 4ª parte (Lettera n. 19-20, aprile-agosto 2005 del Centro Studi e documentazione isola di Ustica).
  8. ^ Edward E. Evans- pritchard, Colonialismo e resistenza religiosa nell'Africa settentrionale.
  9. ^ Articolo del 28/01/13 sul Corriere Della Sera
  10. ^ https://www.palermotoday.it/attualita/scoperta-ustica-fortificazione-3000-anni-fa-villaggio-faraglioni.html
  11. ^ Nuova affascinante ed importante scoperta archeologica nel cuore del Mediterraneo, su ilmeteo.net, DOI:10.1016/j.jappgeo.2023.105272.
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  13. ^ Centro studi e documentazione di Ustica, su centrostudiustica.it. URL consultato il 10 dicembre 2016.
  14. ^ Ustica numeri utili Archiviato il 29 giugno 2009 in Internet Archive. ustica.net
  15. ^ Produzione di acqua da fonti non convenzionali Archiviato l'11 maggio 2006 in Internet Archive. uilcemsicilia.org
  16. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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