Valentino Macchi (Bologna, 4 agosto 1937 – Roma, 19 marzo 2013) è stato un attore italiano.
Originario di Bologna, Valentino Macchi ha interpretato significative parti di contorno in molti film a partire dai primi anni sessanta tra i quali troviamo titoli importanti come A ciascuno il suo di Elio Petri; La ragazza del bersagliere di Alessandro Blasetti e Boccaccio '70. Stimato, benvoluto e spesso chiamato dai registi Pupi Avati, Giuseppe Orlandini e Alberto Sordi, lavora, tra gli altri, con Franco Zeffirelli ne La bisbetica domata, protagonisti Elizabeth Taylor e Richard Burton; con Francesco Rosi in C'era una volta, protagonisti Sophia Loren ed Omar Sharif; in Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo; ne Lo straniero e Gruppo di famiglia in un interno per la regia di Luchino Visconti; Quién sabe? di Damiano Damiani; Yankee di Tinto Brass; in sei film di Pupi Avati e Bersaglio mobile di Sergio Corbucci.
Macchi ha preso parte a numerosi importanti sceneggiati televisivi nel periodo d'oro delle produzioni di prosa della Rai, molti dei quali per la regia di Roberto Rossellini, oltre ad altri con Anton Giulio Majano, Ugo Gregoretti, Ruggero Deodato e molti altri importanti registi. Valentino Macchi si congeda dal mondo del cinema intorno alla prima metà degli anni ottanta per poi farvi ritorno negli anni novanta, passando da film del genere commedia anche a quelli drammatici. Muore a 75 anni nella sua casa di Roma, dopo aver accusato un malore.[1]