Vittorio Badini Confalonieri | |
---|---|
Ministro del turismo e dello spettacolo | |
Durata mandato | 26 giugno 1972 – 7 luglio 1973 |
Presidente | Giulio Andreotti |
Predecessore | Giovanni Battista Scaglia |
Successore | Nicola Signorello |
Deputato dell'Assemblea Costituente | |
Durata mandato | 25 giugno 1946 – 31 gennaio 1948 |
Gruppo parlamentare | Unione Democratica Nazionale, Liberale |
Collegio | Cuneo |
Incarichi parlamentari | |
| |
Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 25 giugno 1953 – 4 luglio 1976 |
Legislatura | II, III, IV, V, VI |
Gruppo parlamentare | Liberale (II e III legislatura), Partito Liberale Italiano (IV, V e VI legislatura) |
Collegio | Collegio Unico Nazionale |
Sito istituzionale | |
Sottosegretario di Stato al Ministero di Grazia e giustizia | |
Durata mandato | 2 febbraio 1947 – 13 maggio 1947 |
Capo del governo | Alcide De Gasperi |
Predecessore | Fausto Gullo |
Successore | Gennaro Cassiani |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Liberale Italiano |
Titolo di studio | laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Torino |
Professione | avvocato penalista |
Vittorio Badini Confalonieri (Torino, 14 marzo 1914 – Bardonecchia, 3 agosto 1993[1]) è stato un avvocato e politico italiano.
Credente ed einaudiano, oratore raffinato e ironico,[2] all'età di 32 anni prese parte all'Assemblea Costituente. Fu in seguito Sottosegretario di Stato alla Grazia e Giustizia nel quarto Governo De Gasperi; Sottosegretario di Stato agli Esteri nel Governo Scelba e nel primo Governo Segni. Fu Ministro del Turismo e dello Spettacolo nel secondo Governo Andreotti. Fu anche presidente nazionale del PLI dal 1967 al 1972 succedendo a Gaetano Martino.
Fedele al motto di famiglia "Ostendo sed non ostento",[2] fu europeista e ammiratore di Marcello Soleri, presidente della Sitrab, la società creata per il traforo del Gran San Bernardo, e della Fondazione Luigi Einaudi di Roma, collaborò assiduamente a La Tribuna, storico giornale liberale[2] e fu anche commissario dell'Ordine Mauriziano. Tra le carte ritrovate nell'archivio del Mauriziano ci sono anche le sue a conferma della fitta rete di rapporti intrattenuti con il mondo istituzionale. I suoi carteggi, tra i più personali del fondo mauriziano, mostrano spesso le contraddizioni e le difficoltà della politica italiana. Significativo il perentorio "non democristianeggi" con cui chiuse una lettera ad un collega mentre in un'altra emerge lo sconforto che a volte lo prese: "Sono in gran parte combattuto tra i molti buoni amici conosciuti nella vita politica e i non meno numerosi cadreghisti del mio e degli altri partiti".[3]
Era il padre di Alfonso Badini Confalonieri, vescovo della diocesi di Susa. Emilio Pasanisi che è stato direttore generale dell'INA (Istituto Nazionale delle Assicurazioni) era suo cugino acquisito.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 190412495 · ISNI (EN) 0000 0004 4925 8678 · GND (DE) 1130534197 · WorldCat Identities (EN) viaf-190412495 |
---|