Zerba comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Pietro Rebolini (lista civica di centro-sinistra Un'isola tra i monti) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 44°39′55.84″N 9°17′16.62″E |
Altitudine | 906 m s.l.m. |
Superficie | 24,13 km² |
Abitanti | 71[1] (30-11-2023) |
Densità | 2,94 ab./km² |
Frazioni | Capannette di Pej, Casa della Torre, Cerreto, Codeviglio, Conca d'Oro, Pej, Samboneto, Vesimo |
Comuni confinanti | Brallo di Pregola (PV), Cabella Ligure (AL), Cerignale, Fabbrica Curone (AL), Ottone, Santa Margherita di Staffora (PV) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 29020 |
Prefisso | 0523 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 033047 |
Cod. catastale | M165 |
Targa | PC |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 449 GG[3] |
Patrono | san Michele Arcangelo |
Giorno festivo | 29 settembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Zerba (Ṡèrba in ligure, dialetto piacentino e dialetto bobbiese[4]) è un comune italiano di 71 abitanti[1] della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna.
È il comune meno popolato e il più occidentale della regione Emilia-Romagna e (insieme al limitrofo comune di Ottone) uno dei due comuni della regione a confinare con il Piemonte.
È il comune a maggior altitudine della provincia di Piacenza.
È situato nell'alta val Trebbia, sull'Appennino Ligure (di cui fa parte l'Appennino piacentino).
Il territorio comunale comprende tutto il versante settentrionale della val Boreca, dalla sorgente dell'omonimo torrente ad ovest, prossima al confine col Piemonte, sino al fiume Trebbia ad est. Fa eccezione una "propaggine" verso nord, che incuneandosi nell'alta valle Staffora comprende la piccola frazione di Samboneto.
Il capoluogo Zerba è un agglomerato di quartieri: Villa Soprana con la chiesa di San Michele, Villa Lisamara, Villa Stana, Villa Scarbione con il municipio e Villa Fontana con il vicino castello di Zerba.
Oltre la cittadina consta di numerose frazioni sparse ed alcune molto popolate specie nei fine settimana e nel periodo estivo.
Una leggenda lega la fondazione del paese ad un gruppo di disertori cartaginesi che abbandonarono l'esercito di Annibale nel 218 a.C., ai tempi della Battaglia della Trebbia. Si dice che, per orientarsi, Annibale sia dovuto salire sul monte Lesima, per cui un'antica mulattiera è ancora chiamata strada di Annibale. In base a ciò, la tradizione vorrebbe che il toponimo derivasse, o comunque avesse la stessa origine, di quello dell'isola nordafricana Djerba. Più probabilmente deriva da gerbo, ossia terreno coperto di sterpaglie, terreno incolto.
Come molti territori attigui fu poi concessa da Federico Barbarossa ai Malaspina nel 1164. Passò nel XIII secolo nel Marchesato malaspiniano di Pregola, nel XIV alle famiglie Pinotti e Porro, per tornare nel 1404 ai Malaspina fino alla soppressione napoleonica del feudalesimo.
Fino all'abolizione dei feudi imperiali era inserito nel contado di Ottone.
Nel 1801 il territorio è annesso assieme alla Liguria alla Francia napoleonica fino al 1814. Nel 1814 gli ex territori del contado di Ottone sono inseriti nella Provincia di Bobbio. Nel 1848 come parte della provincia di Bobbio passa dalla Liguria al Piemonte, nel 1859 entrò a far parte nel circondario di Bobbio della nuova provincia di Pavia e quindi della Lombardia. Nel 1923, smembrato il circondario di Bobbio, passa alla provincia di Piacenza e quindi all'Emilia-Romagna[5].
Il 17 luglio del 1908[6] si verificò un violento nubifragio con una piena straordinaria della Trebbia che devastò case e campagne soprattutto nel territorio del mandamento bobbiese di Ottone e fra i confini delle provincie di Genova e Pavia, con gravi danni nell'abitato di Gorreto, distruggendo cinque ponti lungo la statale 45 interrompendo le comunicazioni stradali fra Ottone e Torriglia, e la linea telegrafica fra Bobbio e Genova; danni ed allagamenti anche nel piacentino a Rivergaro e a Sant'Antonio a Trebbia nei pressi di Piacenza. Distruzioni imponenti e danni più ingenti si verificarono, invece, con l'alluvione che colpì la val Trebbia il 19 settembre 1953[7][8].
Lo stemma del Comune di Zerba è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 20 ottobre 1953.[9]
«Bandato di rosso e d'argento, ad uno spino di verde, fiorito di cinque pezzi d'argento, nodrito sulla cima mediana di un monte all'italiana di tre cime di verde, uscente dalla punta. Ornamenti esteriori del Comune.»
Le parrocchie dipendono dal vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della diocesi di Piacenza-Bobbio[10].
Situazione del movimento anagrafico del 2020:
Zerba ha una età media di 65,4. Zerba risulta essere il comune in Italia con l'età media più alta con i 64,3% degli abitanti con un'età superiore di 65 anni. Solo il 4% degli abitanti hanno meno di 14 anni.
Abitanti censiti[11]
Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico che accompagnato dalla fisarmonica, e un tempo dalla müsa (cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste.
Povera l'agricoltura e l'allevamento, nella frazione di Capannette sono presenti impianti per sport invernali.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1º luglio 1985 | 9 giugno 1990 | Giovanni Paolo Borrè | Democrazia Cristiana | Sindaco | [12] |
9 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Giovanni Paolo Borrè | Democrazia Cristiana | Sindaco | [12] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Giovanni Paolo Borrè | lista civica | Sindaco | [12] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giovanni Paolo Borrè | lista civica | Sindaco | [12] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Claudia Borrè | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | [12] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Claudia Borrè | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | [12] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Claudia Borrè | lista civica di centro-sinistra Viviamo la valle | Sindaco | [12] |
27 maggio 2019 | in carica | Pietro Rebolini | lista civica di centro-sinistra Un'isola tra i monti | Sindaco | [12] |
Fa parte della nuova Unione Montana Valli Trebbia e Luretta.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 239709796 |
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