Grone comune | |
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Panorama | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Bergamo |
Amministrazione | |
Sindaco | Enrico Rodolfo Agazzi (lista civica Forza Grone) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°44′N 9°55′E |
Altitudine | 388 m s.l.m. |
Superficie | 7,78 km² |
Abitanti | 865[2] (30-9-2022) |
Densità | 111,18 ab./km² |
Frazioni | San Antonio, San Fermo[1] |
Comuni confinanti | Adrara San Martino, Berzo San Fermo, Casazza, Monasterolo del Castello, Vigano San Martino |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24060 |
Prefisso | 035 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 016119 |
Cod. catastale | E192 |
Targa | BG |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 621 GG[4] |
Nome abitanti | gronesi |
Patrono | santa Maria |
Giorno festivo | 8 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Grone nella provincia di Bergamo | |
Sito istituzionale | |
Grone [ˈɡroːne] (Gru o Grù [ˈɡɾu] in dialetto bergamasco[5][6]) è un comune italiano di 865 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato alla sinistra orografica del fiume Cherio, in val Cavallina, dista circa 22 chilometri ad est dal capoluogo orobico.
Il territorio del comune si estende dalle rive del sovracitato fiume fino ai Colli di San Fermo.
Questi colli, situati tra la Val Cavallina ed il Lago d'Iseo, dominano la vallata e l'intera pianura con la loro mole affusolata, ma maestosa, ricoperti da verdi prati.
Una recente rivalutazione ha fatto sì che questi luoghi diventassero meta sia di escursionisti, grazie a percorsi adatti a qualunque utenza, ma anche di sportivi praticanti differenti discipline, quali la mountain-bike, l'equitazione, il parapendio ed il deltaplano.
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Lombardia.
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Come tutti i paesi della val Cavallina, anche Grone ha avuto nel Medioevo l'epoca di maggior sviluppo e splendore. Sono infatti tuttora presenti tre torri risalenti a quel periodo che testimoniano l'importanza che il paese aveva, in quei tempi, dominato dalla potente famiglia Suardi.
Anche durante gli scavi per la ricostruzione della chiesa parrocchiale, avvenuti nel 1928, sono stati rinvenuti resti di una costruzione fortificata, probabilmente un castello di cui si sono perse le tracce.
All'interno della suddetta chiesa, riedificata sulle basi di una piccola chiesetta risalente al XIV secolo, sono presenti alcuni dipinti del Cavagna ed opere lignee intagliate di pregio.
Di particolare interesse è il molino dell'Acqua Sparsa, l'ultimo tuttora attivo nell'intera valle. Il mulino attuale ha una struttura in legno risalente al 1930, e funziona grazie alla combinazione tra forza idrica ed elettrica.
Dal 1928 al 1947 il paese fu unito ai vicini comuni di Borgo di Terzo, Berzo San Fermo e Vigano San Martino, formando il comune di Borgounito.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 dicembre 1988.
«D'argento, alle tre torri di rosso, mattonate di nero, chiuse e finestrate di uno dello stesso, fondate su tre monti di verde, fondati in punta, il monte centrale caricante parzialmente quelli laterali, la torre centrale accompagnata in capo dalla lettera maiuscola G, di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»
La lettera G è l'iniziale del nome del comune. Le torri rappresentano tre strutture ancora oggi esistenti, probabilmente facenti parte di un sistema difensivo e di un castello eretti sotto il dominio della potente famiglia Suardi.[7]
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[8]