Laerru comune | |
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(IT, SC) Laèrru | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Sassari |
Amministrazione | |
Sindaco | Massimiliano Leonardo Manca (lista civica) dal 26-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 40°49′02″N 8°50′07″E |
Altitudine | 165 m s.l.m. |
Superficie | 19,85 km² |
Abitanti | 813[1] (31-3-2024) |
Densità | 40,96 ab./km² |
Comuni confinanti | Bulzi, Martis, Nulvi, Perfugas, Sedini |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 07030 |
Prefisso | 079 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 090034 |
Cod. catastale | E401 |
Targa | SS |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) laerresi (SC) laerresos |
Patrono | santa Margherita |
Giorno festivo | 20 luglio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Laerru nella provincia di Sassari | |
Sito istituzionale | |
Laerru (Laèrru in sardo[3][4]) è un comune italiano di 813 abitanti della provincia di Sassari, della regione dell'Anglona.
Il nome, molto probabilmente, deriva dal latino alaternus, che significa alaterno, arbusto sempreverde tipico del luogo.
È un paese di origine antichissima che si trova nel cuore della regione storica dell'Anglona.
L'area fu abitata già nel paleolitico inferiore, in epoca prenuragica e nuragica e poi in epoca romana. Si trovano numerose testimonianze archeologiche risalenti a queste epoche, tra cui Dolmen, tombe dei giganti, domus de janas, nuraghi e tombe romane.
Nel medioevo fece parte del Giudicato di Torres, nella curatoria dell'Anglona. Alla caduta del giudicato (1259) passò ai Malaspina, ai Doria e successivamente (intorno al 1450) agli Aragonesi. Nel XVIII secolo il paese venne incorporato nel principato d'Anglona, sotto la signoria prima dei Pimentel e poi dei Tellez-Giron d'Alcantara, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Laerru sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 settembre 1998.[5]
«Stemma troncato semipartito: il primo di azzurro, alla lettera maiuscola L, accompagnata da quattro stelle di otto raggi d'oro, ordinate in palo; il secondo di rosso, alla bilancia d'oro; il terzo di verde, a sette spighe di grano, impugnate, d'oro, legate di rosso. Ornamenti esteriori da Comune»
Nello stemma sono raffigurati la lettera L, iniziale del nome del Comune, una bilancia dorata che ricorda la storica appartenenza di Laerru al giudicato di Torres e un fascio di spighe per la grande importanza che nella vita economica locale hanno sempre avuto le attività agricole.[6] Il gonfalone è un drappo di giallo bordato di azzurro.
Abitanti censiti[7]
La variante del sardo parlata a Laerru è quella logudorese settentrionale.
Nel comune è presente una stazione ferroviaria posta lungo la ferrovia Sassari-Tempio-Palau, linea utilizzata in questo tratto sino al 1997 per i servizi di trasporto pubblico e successivamente per esclusivi impieghi turistici legati al Trenino Verde.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 16 aprile 2000 | Giuseppe Gavino Fraoni | Centro | Sindaco | [8] |
16 aprile 2000 | 8 maggio 2005 | Giuseppe Gavino Fraoni | lista civica | Sindaco | [9] |
8 maggio 2005 | 30 maggio 2010 | Francesco Fraoni | lista civica | Sindaco | [10] |
30 maggio 2010 | 31 maggio 2015 | Pietro Moro | lista civica "Tradizione e Innovazione" | Sindaco | [11] |
31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Pietro Moro | lista civica "Tradizione e Innovazione" | Sindaco | [12] |
26 ottobre 2020 | in carica | Massimiliano Leonardo Manca | lista civica "Amministrare insieme" | Sindaco | [13] |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 315523612 |
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