Luras comune | |
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(IT, SC) Luras (SDN) Lùrisi | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Sassari |
Amministrazione | |
Sindaco | Mauro Azzena (lista civica) dall'11-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 40°56′09″N 9°10′29″E |
Altitudine | 508 m s.l.m. |
Superficie | 87,59 km² |
Abitanti | 2 369[1] (30-11-2023) |
Densità | 27,05 ab./km² |
Comuni confinanti | Arzachena, Calangianus, Luogosanto, Sant'Antonio di Gallura, Tempio Pausania |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 07025 |
Prefisso | 079 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 090037 |
Cod. catastale | E752 |
Targa | SS |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) luresi (SC) luresincos (SDN) lurisinchi |
Patrono | Nostra Signora del SS. Rosario |
Cartografia | |
Posizione del comune di Luras nella provincia di Sassari | |
Sito istituzionale | |
Luras (Luras in sardo, Lùrisi in gallurese) è un comune italiano di 2 369 abitanti[1] della provincia di Sassari nella subregione storica della Gallura. È situato a oltre 500 metri sul livello del mare. Fa parte dell'Unione dei Comuni "Alta Gallura"[3].
Luras è stato attestato in passato con la forma Lauras. Quella attuale, nella lingua locale, si presenta come "Lùra-a". Il suo significato è da rintracciare nella voce "Laurus", col significato di "alloro". Secondo altri studi, il toponimo Luras deriva dal latino lura, che significa otre o sacco. La denominazione sarebbe nata dalla fantasia dei locali che intravedevano nelle particolari rocce presenti forme di "otri" o "sacchi".
Il territorio di Luras fu abitato in preistoria, come attestano i dolmen ed i resti di qualche nuraghe rinvenuti nel territorio. In epoca medievale fece parte della curatoria di Gemini, nel Giudicato di Gallura. Alla caduta del giudicato (1296), con la morte dell'ultimo giudice Nino Visconti, divenne possedimento d'oltremare della Repubblica di Pisa. Passò poi nel regno di Sardegna con la conquista aragonese a partire dal 1324. Nel XVIII secolo fu incorporato nel marchesato di Gallura, sotto la signoria dei Fadriguez Fernandez, ai quali rimase fino al 1839, quando fu loro riscattato con l'abolizione del sistema feudale.
Linguisticamente presenta una particolarità: pur essendo in Gallura, gli abitanti di Luras parlano una variante del logudorese, analoga in alcune parti alla variante gallurese di Calangianus, cittadina vicinissima.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Luras sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 29 febbraio 1996.[4]
«Semipartito, troncato: nel primo, di azzurro, al dolmen di Ladas, di argento, sostenuto dalla pianura di verde, declinante in sbarra; nel secondo, d'oro, al tralcio di vite, di verde, posto in banda, pampinoso di tre all'insù, di verde, fruttato di due grappoli d'uva, di rosso; nel terzo, di azzurro, all'olivastro di verde, fustato e sradicato al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di rosso.
Sono inoltre presenti:
Luras deve la sua importanza ai monumenti preistorici, in particolare i dolmen, esistenti nel centro abitato o nelle sue immediate adiacenze. Nell'ambito dei 78 esempi di dolmen sinora identificati nella Sardegna,[5] infatti, Luras è il centro abitato maggiormente rappresentato, con ben quattro esempi: i dolmen di Ladas, Alzoledda, Ciuledda e Billella. Questi monumenti furono realizzati, a partire dal Neolitico recente (3500 - 2700 a.C.) come sepolture collettive e come luogo dedito al culto; esse si confrontano con gli esemplari delle regioni basca, catalana e francese, di Minorca e della Corsica. I luresi solevano chiamarli sepulturas de zigantes o de paladinos.
Fra i più importanti si possono citare:
Olivastri millenari
In particolare in località Santu Baltòlu di Carana, presso la chiesetta di campagna dedicata a San Bartolomeo, è situato il più vecchio di questi olivastri, che dai luresi viene confidenzialmente e rispettosamente chiamato S'Ozzastru. Esso presenta una circonferenza di 12 metri a circa 1,30 m da terra ed è alto 8 metri. La sua età, secondo alcuni esperti, è stimata tra i 3 000 ed i 4 000 anni, risultando così uno dei più vecchi d'Europa.
Nel 1991, questo "patriarca della natura", è stato dichiarato monumento naturale ed inserito con decreto ministeriale, per la regione Sardegna, nella lista di "venti alberi secolari", uno per ogni regione italiana.
Abitanti censiti[8]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2013 la popolazione straniera residente era di 137 persone (68 maschi e 69 femmine). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Pur essendo situato nel cuore della Gallura, ha conservato il sardo logudorese, un tempo parlato in tutta la zona ma da alcuni secoli sostituito dal gallurese, idioma di origine còrsa meridionale ed affine al dialetto di Sartene. Il sardo di Luras è però molto accostabile alla variante gallurese di Calangianus per quanto riguarda alcune parti del lessico e della pronuncia (ad es. "carrasciale" per "carrasciali" che in sardo si traduce con "carrassegare"/carnevale).
altra particolarità del dialetto locale è l'inesistenza dell'articolo plurale maschile "sos", ma solo il femminile "sas" (es.: sing. su fizu, pl. sas fizos; sing. su caddu, pl. sas caddos; sing. s'omine, pl. sas omines).
Il blasone comune (in gallurese "stivignu") in Gallura nei confronti dei luresi è quello di "lurisinchi maccioni" (luresi astuti come volpi). In Sardegna correva la leggenda secondo cui gli abitanti di Luras sarebbero di etnia ebraica, in quanto i luresinchi (abitanti del villaggio di Luras) sono sempre stati dei bravi commercianti e contabili.[9]
Il comune è servito dalla stazione di Luras, situata nel territorio comunale di Calangianus e posta lungo la ferrovia Sassari-Tempio-Palau, linea utilizzata in questo tratto sino al 1997 per i servizi di trasporto pubblico e successivamente per esclusivi impieghi turistici legati al Trenino Verde. Da tale stazione sino al 1958 si diramava anche la dismessa linea ferroviaria Monti-Tempio.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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6 giugno 1993 | 27 aprile 1997 | Antonio Pinna | lista eterogenea | Sindaco | [12] |
27 aprile 1997 | 13 maggio 2001 | Antonio Pirisinu | PPI | Sindaco | [13] |
13 maggio 2001 | 28 maggio 2006 | Alberto Lentinu | lista civica | Sindaco | [14] |
28 maggio 2006 | 15 maggio 2011 | Giuseppina Maria Careddu | lista civica | Sindaco | [15] |
15 maggio 2011 | 5 giugno 2016 | Giuseppina Maria Careddu | lista civica "Luras" | Sindaco | [16] |
5 giugno 2016 | 11 ottobre 2021 | Maria Giuseppina Careddu | lista civica "Per Luras" | Sindaco | [17] |
11 ottobre 2021 | in carica | Mauro Azzena | lista civica "Luras progetto futuro" | Sindaco | [18] |
La principale squadra di calcio della città è la S.S. Lauras 1946 che milita in Terza Categoria. I colori sociali sono il nero ed il bianco ed è nata nel 1946. La Polisportiva Juve Luras si occupa principalmente di calcio a livello giovanile, collezionando diversi trofei a livello provinciale e regionale e partecipando ogni anno a tornei di livello internazionale, arrivando a contribuire alla Rappresentativa Sardegna vincitrice della Coppa Mediterraneo 2014 con quattro dei suoi ragazzi[19][20][21]. L'attività polisportiva comprende attività come badminton, pallavolo e pallacanestro.
Una seconda società giovanile era in attività fino al 2016 col nome Football Club Luras. Attualmente, l'organico societario della stessa organizza il Torneo Internazionale Manlio Selis.[22]