Rocca San Giovanni comune | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Fabio Caravaggio (lista civica Rocca del domani) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 42°15′N 14°28′E |
Altitudine | 155 m s.l.m. |
Superficie | 21,7 km² |
Abitanti | 2 276[1] (31-12-2022) |
Densità | 104,88 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Fossacesia, Lanciano, San Vito Chietino, Treglio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 66020 |
Prefisso | 0872 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 069074 |
Cod. catastale | H439 |
Targa | CH |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 429 GG[3] |
Nome abitanti | roccolani |
Patrono | san Matteo |
Giorno festivo | 21 settembre |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Rocca San Giovanni è un comune italiano di 2 276 abitanti[1] della provincia di Chieti in Abruzzo.
Il suo territorio è esteso 21,47 km². Sorge su un colle roccioso che si affaccia sulla splendida Costa dei trabocchi.
Il paese fu fondato nell'XI secolo da Oderisio I ed ampliato da Oderisio II abati del monastero di San Giovanni in Venere come forte di rifugio per i monaci dell'abbazia stessa.[4] In effetti il primo documento in cui viene menzionato il paese è del 1º marzo 1046 in un diploma dell'imperatore Enrico III per il monastero stesso. Nel 1346 i cittadini di Lanciano espugnarono il paese per rubare il grano ivi contenuto. Nel 1381 un nuovo saccheggio con susseguente incendio interessò il paese da parte di Ugone Ursini conte di Manoppello. A partire dal 1461 ebbe una zecca dove Innico d'Avalos faceva coniare oro, argento e rame a suo nome. Il terremoto del 1626 distrusse gran parte delle mura. Nel XIX secolo il territorio comunale non subisce modificazioni strutturali.
Il 24 gennaio 1863 l'allora sindaco Giustino Croce fece voto di debellare il brigantaggio nel territorio comunale. Egli stesso afferma che il brigantaggio «ha preso una misura colossale in tutta Italia. È espressione solenne e concorde di tutto un popolo che protesta contro tutte le scene di sangue e desolazione e riafferma incontrastabilmente il concetto unitario in cui tutto il popolo anela!…» Agli inizi del XX secolo un grande esodo interessò il paese con meta Stati Uniti, Canada, Argentina ed Australia. I nazisti distrussero una torre quadrangolare detta "Il castello" l'8 novembre 1943.[5]
Nello stemma, riconosciuto con decreto del capo del governo del 18 marzo 1936.[6], sono raffigurate tre torri merlate poste su un ponte a due archi.
Si sviluppa a spina di pesce, ed era interamente cinto da mura, come è possibile vedere dalla parte sud-orientale con il torrione, in vicolo IV Novembre, ma alcune tracce sono visibili anche a nord-ovest in via Occidentale. Il centro storico ottocentesco, appena fuori le mura, si sviluppa lungo viale Mazzini sino al cimitero, poi si entra in Piazza degli Eroi con la chiesa madre e il palazzo comunale, infine due grandi assi stradali conducono al belvedere Paolucci: corso Garibaldi e via Cesare Battisti, con i relativi vicoli; tra Largo Lentisco e Piazzale Oberdan si trova un palazzo che in origine era il monastero di Sant'Antonio Abate. Fonti confermano che sotto il centro, a partire dalle catacombe della chiesa madre, ci sia un percorso sotterraneo di emergenza, edificato nel Medioevo, per i monaci benedettini dell'abbazia di San Giovanni in Venere nella vicina Fossacesia, per fuggire nella cittadella fortificata in casi di pericolo. Tale percorso fu irrimediabilmente danneggiato dalle bombe della seconda guerra mondiale.
Lo stesso argomento in dettaglio: Costa dei Trabocchi e Zoo d'Abruzzo.
|
La zona marittima di Rocca San Giovanni fa parte della Costa dei Trabocchi, caratterizzata dalla presenza delle macchine da pesca note come trabocchi, sia antichi che moderni; i trabocchi presenti nella fascia comunale della costa sono Punta Cavalluccio, Punta Torre, Spezzacatena, La Foce, Punta Isolata, Valle Grotte e Punta Tufano. Il paese è membro dell'associazione I borghi più belli d'Italia.
Dal 2011 è attivo lo "Zoo d'Abruzzo", unica struttura di questo tipo in regione. Lo zoo ospita alcune varietà di zebre, ippopotami, foche, canguri, gufi, elefanti, coccodrilli, orsi, struzzi, tigri e leoni.
Abitanti censiti[12]
Acquarelli, Foce, Lappeto, Montegranaro, Perazza, Piane di Marche, Piane Favaro, Pocafeccia, Pontone del Signore, Puncichitti, San Giacomo, Santa Calcagna, Tagliaferri, Vallevò, Vetiche, Sterpari, Scalzino, Codacchie
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
6 giugno 1993 | 27 aprile 1997 | Raffaele Tiro | Lista civica | Sindaco | [13] |
28 aprile 1997 | 13 maggio 2001 | Silvino D'Ercole | Lista civica | Sindaco | [14] |
14 maggio 2001 | 28 maggio 2006 | Dina Fulvi Firmi | Lista civica Unione civica | Sindaco | [15] |
29 maggio 2006 | 4 ottobre 2021 | Giovanni Enzo Di Rito | Lista civica di centro-destra (2006-2011) Lista civica Voglia di futuro (2011-2021) |
Sindaco | [16][17][18] |
4 ottobre 2021 | in carica | Fabio Caravaggio | Lista civica Rocca del domani | Sindaco |