Nel 1993, assieme a Robert Fogel, è stato insignito del premio Nobel per l'economia con la seguente motivazione: «per aver rinnovato la ricerca di storia economica mediante l'applicazione di teoria economica e metodi quantitativi, al fine di spiegare il cambiamento economico e istituzionale».[3]
North è uno dei massimi esponenti della corrente istituzionalista. È un rappresentante della recente tendenza di leggere la storia economica attraverso la cosiddetta cliometria che applica le tecniche dell'analisi statistica ed econometrica.
The economic growth of the United States, 1790-1860, Englewood Cliffs, N.J., Prentice-Hall, 1961.
Growth and welfare in the American past: a new economic history, Englewood Cliffs, N.J., Prentice-Hall, 1966.
The growth of the American economy to 1860, coautore Robert Paul Thomas, Columbia, University of South Carolina Press, 1968.
Institutional change and American economic growth, coautori Lance Edwin Davis e Calla Smorodin, Cambridge, University Press, 1971.
The rise of the Western world; a new economic history, coautore Robert Paul Thomas, Cambridge, University Press, 1973. Trad. italiana L'evoluzione economica del mondo occidentale, Milano, A. Mondadori, 1976.
Structure and change in economic history, New York, Norton, 1981.
Understanding the process of economic change, Princeton, Princeton University Press, 2005. Trad. italiana Capire il processo di cambiamento economico, Bologna, Il mulino, 2006.
Institutions, institutional change, and economic performance, Cambridge, Cambridge University Press, 1990. Trad. italiana Istituzioni, cambiamento istituzionale, evoluzione dell'economia, Bologna, Il Mulino, 2007.
Violence and social orders: a conceptual framework for interpreting recorded human history, coautori John Joseph Wallis e Barry R. Weingast, Cambridge, Cambridge University Press, 2009. Trad. italiana Violenza e ordini sociali: un'interpretazione della storia, Bologna, Il mulino, 2012.