Eric Maskin (New York, 12 dicembre 1950) è un economista statunitense. Nel 2007 ha vinto il premio Nobel per l'economia (assegnatogli il 15 ottobre) insieme a Leonid Hurwicz e Roger Myerson per i loro contributi alla teoria sull'allocazione delle risorse in ambiente incerto.[1]
Maskin nasce nel 1950 da una famiglia ebrea. Attualmente è docente di scienze sociali all'Institute for Advanced Study. Ha frequentato l'università di Harvard dove si è laureato e ha conseguito il proprio dottorato. Successivamente, nel 1976, si è trasferito, come ricercatore, presso il Jesus College dell'Università di Cambridge. Nel 1977 ha ricevuto un master onorario dall'Università. Tra il 1980 e il 1984 ha svolto la funzione di assistente al Massachusetts Institute of Technology con un breve intermezzo, tra il 1980 e il 1982, presso il Churchill College di Cambridge.
Ha lavorato in diverse aree della teoria economica come la teoria dei giochi, l'economia degli incentivi e la teoria dei contratti. In particolare, è noto per i suoi articoli sulla teoria dell'allocazione delle risorse e delle loro dinamiche. I suoi attuali progetti di ricerca includono i diversi sistemi elettorali, le loro iniquità e lo studio della formazione delle coalizioni.
È membro dell'American Academy of Arts and Sciences della Econometric Society, dell'European Economic Association e membro corrispondente della British Academy. È stato presidente della Econometric Society nel 2003.
Nel giugno 2020 ha firmato l'appello internazionale per l'economia viola («Per un rinascimento culturale dell'economia») pubblicato sul Corriere della Sera[2], El País[3] e Le Monde.[4]