Paul Romer (Denver, 7 novembre 1955) è un economista statunitense. È stato insignito del Premio Nobel per l'economia nel 2018, insieme a William Nordhaus, <<per i suoi studi sull'integrazione tra le innovazioni tecnologiche nell'analisi macroeconomica di lungo periodo>>.[1] e <<hanno sviluppato metodi che affrontano alcune delle sfide fondamentali e più urgenti del nostro tempo: combinare la crescita sostenibile a lungo termine dell'economia globale con il benessere della popolazione del pianeta>>[2].
Il padre Roy è stato il governatore del Colorado. Paul Romer ha svolto l'attività di docente presso l'università di Stanford per poi lavorare come vicedirettore alla Banca Mondiale.[3]
Ha teorizzato la necessità di fondazione di nuove città denominate charter city, governate autonomamente[4] e non accentrate, di cui un progetto pilota dovrebbe nascere in Honduras chiamata Prospera[5].
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