Garmr (o Garm) è un cane infernale che compare nella mitologia norrena.

Garmr, saldamente legato a una catena, sorveglia l'entrata di Hel (il regno dei morti), appostato dinanzi a una caverna chiamata Gnipahellir, la cui più antica menzione si trova nella Vǫluspá, uno dei poemi dell'Edda poetica.[1][2] Quando giungerà il Ragnarǫk, la fine del mondo, Garmr abbaierà e si libererà da ciò che lo lega, al pari di altre creature mostruose. Parteciperà quindi assieme ai giganti alla battaglia finale.Garmr affronterà Tyr il dio della guerra da un solo braccio , alcune versioni vedono Garmr trionfare, altre li vedono perire insieme all'avversario . Questo terribile canide è inoltre associato in altre versioni con Fenrir figlio di Loki che stando a quest' ipotesi avrebbe, prima ucciso Odino e poi Tyr per perire poi per mano di Viðarr figlio d' Odino.

Garmr viene descritto come un feroce mastino il cui pelo è lordato di sangue. Benché molto feroce, si dice che un'anima possa oltrepassarlo tranquillamente offrendogli un pezzo di pane dolce intriso nel proprio sangue.

Così nella Vǫluspá:

(NON)

«Geyr Garmr miök
fyr Gnipahelli,
festr mun slitna,
en freki rinna,
fiölð veitk fræða,
framm sék lengra
of ragna rök,
römm sigtíva.»

(IT)

«Feroce latra Garmr
dinanzi a Gnipahellir:
i lacci si spezzeranno
e il lupo correrà.
Molte scienze ella conosce:
da lontano scorgo
il destino degli dèi,
possenti divinità di vittoria.»

Nella cultura di massa

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Note

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  1. ^ Garm (Norse Mythology: Gods and Creatures)
  2. ^ Völuspá (The Poetic Edda, by Henry Adams Bellows, 1936)

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