Giorno di San Canuto | |
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Tipo | profana |
Data | 13 gennaio |
Celebrata in | Svezia, Finlandia, parte della Norvegia |
Religione | Cristianesimo |
Oggetto della ricorrenza | fine delle festività natalizie |
Tradizioni profane | saccheggio dell'albero di Natale, knutgubbe |
Data d'istituzione | 1680 ca. |
Altri nomi | (SV) tjugondag Knut, (SV) tjugondedag jul, (SV) tjugondag, (SV) tjugondedag, (NO) tyvendedag jul, (NN) knutsdag, (NN) tjuandedag-Knut, (NN) tjuandedag jul,(FI) nuutinpäivä |
Il giorno di San Canuto o ventesimo giorno di Natale (in svedese: tjugondag Knut o tjugondag jul o semplicemente tjugondag o tjugondedag; in norvegese: tyvendedag jul; in finlandese: nuutinpäivä) è una ricorrenza che si celebra il 13 gennaio in Svezia, Finlandia e in parte della Norvegia, dove viene convenzionalmente considerato l'ultimo giorno del periodo natalizio (che dunque termina esattamente ad una settimana dall'Epifania, data tradizionale della conclusione delle festività in altri Paesi).[1][2][3][4][5][6][7][8] Questa data (in altri Paesi dedicata a sant'Ilario di Poitiers), che non è considerata una giornata festiva in calendario[2], era dedicata in origine a san Canuto Lavard[1][2][4][6], ma è stata associata successivamente anche ad un altro santo danese di nome Canuto, ovvero Canuto IV di Danimarca[6].
La tradizione risale alla fine del XVII secolo (intorno al 1680).[1][2][3][8]
In quel periodo, venne spostata di circa una settimana (all'ottava di Epifania) la data del 7 gennaio, giorno in cui ricorre l'anniversario del martirio di Canuto Lavard, un nobile danese assassinato il 7 gennaio 1131 da rivali politici.[1][2][3][4][8]
Le prime testimonianze riguardo a questa festa si devono ad Olof Rudbeck il Vecchio (1630-1702).[2]
Una delle principali tradizioni di questo giorno è il cosiddetto "saccheggio dell'albero di Natale" (in svedese: julgransplundring), che consiste nel togliere tutti gli addobbi.[1][2][3][4][5] Questa tradizione risale al XIX secolo.[1]
Un'altra usanza è quella del knutgubbe (plur.: knutgubbar) o julknut (plur.: julknutar), che prevede che delle persone vestite da San Canuto girino per le case.[4][9]
Inoltre, i bambini invitano in casa i propri amici e compagni di scuola per mangiare una torta.[5]
Secondo la superstizione popolare, in questo giorno bisogna chiudere bene le proprie case per impedire l'ingresso degli spiriti e dei folletti che vagano durante il periodo natalizio.[4]