Giovanni Antonini (Milano, 1965) è un flautista e direttore d'orchestra italiano.
Nato a Milano, ha frequentato la Civica Scuola di Musica di Milano e il Centre de Musique Ancienne di Ginevra, studiando flauto dolce e flauto traverso barocco.[1] Nel 1985, insieme a Luca Pianca, ha co-fondato il Giardino Armonico,[2][3] che dirige dal 1989.
Specializzatosi nell'esecuzione e interpretazione del repertorio di musica barocca e classica[4], Antonini si è esibito nel corso degli anni con artisti illustri, tra cui Christoph Prégardien, Giovanni Sollima, Katia e Marielle Labèque, Viktoria Mullova, Giuliano Carmignola e Cecilia Bartoli. Ha tenuto tournée in tutto il mondo e ha ricevuto numerosi premi, tra cui, con Il Giardino Armonico, il Gramophone Award, Diapason d'Or e Choc du Monde de la Musique.[4]
Come direttore ha collaborato con orchestre come i Berliner Philharmoniker, la Chicago Symphony, la London Symphony e l’Orchestra reale del Concertgebouw di Amsterdam, eseguendo programmi di musiche barocche e classiche.[3][5]
Nel 2011 ha rivestito il ruolo di direttore artistico per il Festival Mozart della città di Barcellona, mentre nel 2013 per il festival Wratislavia Cantans.[5]
Nel 2014, Antonini, insieme a Il Giardino Armonico e all'Orchestra da Camera di Basilea, ha avviato un progetto con l'obiettivo di eseguire e registrare su strumenti d'epoca l'integrale delle sinfonie di Franz Joseph Haydn entro il 2032, per commemorare il 300º anniversario della nascita del compositore[6][1].
Nel 2019 ha diretto l'opera Giulio Cesare in Egitto di Händel al Teatro alla Scala di Milano.[7][8]