Il pianeta del tesoro
Jim Hawkins in una scena del film
Titolo originaleTreasure Planet
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2002
Durata95 min
Genereanimazione, commedia, fantascienza, avventura
RegiaRon Clements, John Musker
Soggettodal romanzo L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson
storia di Ted Elliott, Terry Rossio, Ron Clements, John Musker
SceneggiaturaRon Clements, John Musker, Rob Edwards
ProduttoreRoy Conli
Casa di produzioneWalt Disney Feature Animation
Distribuzione in italianoBuena Vista International
MontaggioMichael Kelly
Effetti specialiDave Tidgwell, Kyle Odermatt
MusicheJames Newton Howard
ScenografiaFrank Nissen, Steven Olds, Rasoul Azadani
Art directorAndy Gaskill
AnimatoriJohn Ripa, Glen Keane, Sergio Pablos, Ken Duncan, Oskar Urretabizkaia, Michael Show, T. Daniel Hofstedt, Adam Dykstra, Ellen Woodbury, Marc Smith, Brian Ferguson, Jared Beckstrand, Nancy Beiman, John Pomeroy
SfondiDan Cooper
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Il pianeta del tesoro (Treasure Planet) è un film d'animazione del 2002, diretto da Ron Clements e John Musker; si tratta del 43º classico Disney secondo il canone ufficiale e segue Lilo & Stitch.

Prodotto da Walt Disney Feature Animation e distribuito da Buena Vista International, il film è liberamente ispirato al romanzo L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, qui riproposto in chiave fantascientifica e steampunk. Il cast vocale comprende Joseph Gordon-Levitt, Brian Murray, Emma Thompson, David Hyde Pierce e Martin Short; John Rzeznik, leader dei Goo Goo Dolls, ha scritto per la pellicola una canzone originale intitolata I'm Still Here.

Nonostante sia uno dei più grandi flop commerciali della Disney,[1] negli ultimi anni gran parte della critica e del pubblico lo ha considerato, insieme ad Atlantis - L'impero perduto, come uno dei film più sottovalutati di tutti i tempi.[2]

Trama

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Jim Hawkins è un adolescente che vive solo con la madre Sarah nella loro locanda sul pianeta minerario Montressor, insieme alla compagnia di un loro amico, l'astrofisico Dottor Doppler. Da bambino era appassionato di storie sui pirati, in particolare del famigerato capitano Nathaniel Flint e del suo enorme "bottino dei mille mondi" nascosto sul leggendario Pianeta del tesoro.

Un giorno Jim assiste all'atterraggio di fortuna di una navicella e va a soccorrere il pilota che, appena prima di morire, gli dice di chiamarsi Billy Bones e gli consegna un globo metallico che deve essere protetto da un misterioso cyborg. In quel momento arriva un vascello pirata che assalta e distrugge la locanda, costringendo Jim, Sarah e il dottor Doppler a scappare.

Jim manipola il globo con le mani e lo attiva per caso, scoprendo che è una mappa galattica che consente di arrivare proprio al Pianeta del tesoro: il dottor Doppler convince Sarah che un viaggio del genere potrebbe essere un'importante occasione formativa per Jim e si offre di finanziare la spedizione. Arrivati allo Spazioporto, salgono sulla nave della spedizione, la R.L.S. Legacy: la comandante è la brillante capitana Amelia con il suo fidato vice Arrow, ma la ciurma è composta da personaggi poco raccomandabili. Sulla nave il dottor Doppler collabora con la capitana Amelia mentre Jim viene affidato come mozzo al cuoco di bordo John Silver, un cyborg con buona parte del lato destro del corpo artificiale e con sé come animaletto da compagnia il blob mutaforma Morph.

Durante il viaggio Jim viene mal visto dalla ciurma, in particolare dal violento Scroop. Al tempo stesso, Jim stringe un forte rapporto con Silver, un vecchio "lupo di mare" che gli fa da padre, gli insegna a navigare, scopre in lui talenti nascosti sotto il suo aspetto scontroso, lo sprona a impegnarsi per i suoi sogni e diventare una persona migliore. Un giorno la nave si imbatte nell'esplosione di una supernova, che si trasforma in un grande buco nero che rischia di risucchiare la nave: mentre l'equipaggio collabora per portare in salvo la nave, Jim viene incaricato di fissare le cime di sicurezza della ciurma. Uno scossone fa precipitare dalla nave il signor Arrow, ma viene tenuto salvo dalla cima di sicurezza; Scroop però taglia la corda e lo fa precipitare nel buco. Una volta superata la tempesta è proprio lui ad avvisare l'equipaggio, fingendosi mortificato che il signor Arrow fosse caduto fuori dalla nave e incolpando Jim in maniera implicita. Quella sera, Silver consola Jim dicendogli che se non fosse stato per lui starebbero vagando dentro il buco nero e che ha "la stoffa per compiere grandi imprese". Nessuno dei due si è accorto che Scroop stava ascoltando tutto.

La mattina seguente, Morph ruba uno stivale di Jim e il piccolo blob si nasconde in un barile venendo trovato dal ragazzo. Non venendo notati da nessuno, nella stiva si riuniscono alcuni membri della ciurma e Jim li ascolta. Silver attacca Scroop per l'assassinio di Arrow perché ogni iniziativa personale potrebbe mandare all'aria il piano di ammutinamento che tutti loro covano segretamente. Scroop si difende da Silver dicendogli che lui si è rammollito a causa di Jim, ma il cyborg ribatte che a lui interessa solo il tesoro di Flint, e che ha detto quelle cose al ragazzo solo per ingraziarselo: sentendo quelle parole, Jim rimane sconvolto e ferito perché reputava Silver un vero amico. Improvvisamente il pianeta viene avvistato e tutti accorrono; Silver però si accorge di aver dimenticato il cannocchiale sottocoperta e tornando giù trova Jim e capisce che aveva sentito tutto. Allora Jim rapidamente afferra una pinza e trafigge l'ammortizzatore della gamba del cyborg, infortunandolo e riuscendo a scappare. Silver arranca sul ponte e decide di passare all'azione, anticipando l'ammutinamento. Doppler, Amelia e Jim si armano e si danno precipitosamente alla fuga, ma Morph ruba la mappa e la nasconde in un rotolo di corde. Jim riesce a prendere il globo per primo e fugge su una scialuppa con gli altri, ma uno dei pirati spara con il cannone della nave alla scialuppa ferendo Amelia. Dopo un atterraggio di fortuna sul Pianeta, Jim scopre che la mappa era in realtà Morph camuffato. Va così alla ricerca di un posto per nascondersi e incontra B.E.N., acronimo di Biointelligenza Elettro-Numerica, un robot svalvolato a cui manca una scheda di memoria, il quale gli racconta di aver lavorato con il capitano Flint. B.E.N. offre a Jim, Amelia, Doppler e Morph la sua casa come nascondiglio, e spiega al ragazzo che l'intero Pianeta è in realtà un grande oggetto meccanico artificiale.

Durante la notte Jim, B.E.N. e Morph tornano di soppiatto sulla nave usando una navicella dei pirati lì accampatisi per recuperare la vera mappa: la nave è però pattugliata da Scroop, che ingaggia un combattimento con il ragazzo. Grazie all'aiuto di B.E.N. e Morph, Jim riesce a scagliare Scroop nello spazio e a recuperare la mappa, ma quando tornano sul Pianeta scoprono che Silver aveva anticipato le loro mosse, sequestrando Amelia e Doppler. Silver ordina a Jim di condurlo al tesoro altrimenti avrebbe ucciso i due ostaggi: il ragazzo accetta, ma la mappa non li porta al tesoro bensì in un luogo desolato, dove si scopre che il globo funziona come chiave per aprire un grande portale dimensionale che conduce all'istante in qualunque luogo dell'universo, incluso il centro del Pianeta del tesoro, dove si trova il bottino di Flint.

Una volta raggiunto il tesoro, mentre i pirati sono impegnati a riempirsi le tasche, Jim ritrova lo scheletro di Flit che stringe nella mano la scheda di memoria di B.E.N.; riavuto i suoi ricordi, il robot rammenta che pur di evitare che qualcun altro trafugasse il suo tesoro, Flint preparò una trappola che avrebbe fatto esplodere l'intero pianeta, distruggendo il tesoro con esso: infatti, il complesso meccanismo che bilancia il nucleo meccanico del pianeta va in avaria, iniziando a collassare su sé stesso e distruggendo il tesoro in un inferno di metallo fuso. Nel caos generale, Silver tenta di rubare almeno una parte del tesoro prima di fuggire, ma quando si accorge che Jim rischia di precipitare in un baratro di fuoco, rinuncia al tesoro e salva il ragazzo.

I sopravvissuti tornano in superficie attraverso il portale ma il Pianeta sta comunque per esplodere. L'equipaggio realizza che non hanno più forza sufficiente per allontanarsi in tempo dal pianeta, ma Jim ha l'idea di fuggire all'istante attraverso il portale: costruisce velocemente un surf volante e in maniera rocambolesca riesce a raggiungere la mappa e ad aprire il portale verso lo Spazioporto, mettendo in salvo la nave e i suoi occupanti appena prima dell'esplosione del Pianeta. Non appena riesce a defilarsi, Silver tenta di darsi alla fuga con una scialuppa ma viene raggiunto da Jim: Silver gli propone di scappare con lui per vivere all'avventura ma il ragazzo, facendo tesoro delle stesse parole di Silver, gli dice di voler decidere il suo futuro, inorgogliendo il cyborg. Jim lo lascia andare e Silver gli affida Morph e gli dona con gratitudine una parte del tesoro che aveva messo in salvo in tasca, per poi salpare verso nuove avventure.

Qualche anno dopo, Sarah ha ricostruito la locanda grazie al tesoro di Flint, Amelia e Doppler sono genitori di quattro figli, e Jim torna a casa dopo essersi diplomato all'accademia interstellare; durante la sua festa volge lo sguardo al cielo, ricordandosi di Silver.

Personaggi

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Produzione

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È il terzo adattamento de L'isola del tesoro di Stevenson distribuito dalla Disney, dopo l'omonimo film del 1950 e I Muppet nell'isola del tesoro del 1996.

Sebbene la produzione del film sia iniziata nel 1997, l'idea de Il Pianeta del tesoro (che era inizialmente intitolato Treasure Island in Space) fu proposta per la prima volta da Ron Clements e John Musker (registi de La Sirenetta e Aladdin) nel 1985 al "Gong Show", assieme al progetto de La sirenetta. Tuttavia Michael Eisner, l'allora C.E.O. della Disney, bocciò il progetto, in quanto sapeva che la Paramount Pictures stava sviluppando un sequel di Star Trek ispirato a L'isola del tesoro (che alla fine venne cancellato). Successivamente Clements e Musker riproposero l'idea nel 1989, dopo l'uscita de La sirenetta. Tuttavia la Disney mostrò nuovamente disinteresse al progetto. Nel 1992, dopo l'uscita di Aladdin, Clements e Musker hanno riproposto l'idea a Jeffrey Katzenberg (l'allora direttore del reparto d'animazione della Disney) per la terza volta, ma neanche lui era interessato. Irritati per i continui rifiuti, i due contattarono Roy E. Disney, il presidente della Walt Disney Feature Animation, che sostenne il loro progetto e informò dei suoi desideri Eisner, che ha a sua volta approvò il film. Nel 1995, il loro contratto è stato rinegoziato per consentire loro di iniziare lo sviluppo de Il pianeta del tesoro quando Clements e Musker avevano completato la produzione di Hercules.

Distribuzione

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Data di uscita

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Il film è stato distribuito al cinema il 27 novembre 2002 negli Stati Uniti e il 20 dicembre in Italia.[3]

Edizione italiana

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La direzione del doppiaggio e i dialoghi italiani sono a cura di Maura Vespini, per conto della CVD, con la supervisione artistica di Roberto Morville. La voce italiana di B.E.N. è del comico satirico Maurizio Crozza. I testi italiani delle canzoni e la direzione musicale sono firmati da Ermavilo.[4]

La canzone Ci sono anch'io è cantata da Max Pezzali, con direzione musicale di Claudio Cecchetto e Pier Paolo Peroni, ed è stata incisa presso Jungle Sound Station a Milano.[4]

Accoglienza

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Incassi

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Il film fu un flop economico: a fronte di un budget stimato in 140000000 $,[5] ha guadagnato a livello internazionale 109 578 115 $.[5]

Critica

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Nonostante lo scarso successo al botteghino, il film è stato accolto positivamente dalla critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ottiene il 69% delle recensioni positive.[6]

Riconoscimenti

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Altri media

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La storia delle avventure di Jim Hawkins continua nel videogioco Il pianeta del tesoro: Battaglia su Procyon sviluppato dalla Barking Dog Studios e pubblicato dai Disney Interactive Studios.

Nel videogioco Kingdom Hearts 3 sono presenti delle citazioni del film nella forma della Sfera del tesoro.

Sequel

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Poco prima dell'uscita del film nei cinema, Thomas Schumacher, l'allora presidente della divisione d'animazione della Disney, menzionò la possibilità di un sequel direct-to-video e di una serie televisiva, di cui erano già stati creati degli storyboard e alcune sceneggiature.[7]

Il regista Jun Falkenstein e sceneggiatore aveva iniziato il primo sviluppo del sequel, ma per via delle perdite d'incasso al botteghino il progetto fu abbandonato.[senza fonte]

Note

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  1. ^ La città incantata Premi vinti e nomination, su ComingSoon.it. URL consultato il 22 luglio 2022.
  2. ^ Atlantis e Il Pianeta del Tesoro: fratelli di sventura disneyana che si somigliano, su Movieplayer.it. URL consultato il 22 luglio 2022.
  3. ^ Il pianeta del tesoro @ ScreenWEEK, in screenweek.it, 29 novembre 2013.
  4. ^ a b AntonioGenna.net presenta: IL MONDO DEI DOPPIATORI - ZONA CINEMA: "Il pianeta del tesoro", su www.antoniogenna.net. URL consultato il 22 luglio 2022.
  5. ^ a b (EN) Il pianeta del tesoro, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 18 ottobre 2016. Modifica su Wikidata
  6. ^ (EN) Treasure Planet (2002), su rottentomatoes.com. URL consultato il 18 aprile 2020.
  7. ^ (EN) Jennifer H. Tomooka, Future TREASURE PLANET projects could be in the works, in Mania, 16 ottobre 2002. URL consultato il 15 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2011).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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