Mafia Capitale, denominata anche operazione Mondo di Mezzo, è un termine giornalistico volto a definire la collusione tra funzionari della pubblica amministrazione e diverse società e aziende riconducibili a Massimo Carminati e Salvatore Buzzi nella città di Roma. Tuttavia nel 2020 la Corte suprema di cassazione italiana ha escluso il carattere mafioso degli atti criminali,[1] nonostante un'iniziale conferma nel 2015.[2]

Storia

La presenza di alcune organizzazioni criminali a Roma fu denunciata inizialmente nel dicembre 2012 tramite un articolo di L'Espresso, scritto da Lirio Abbate, in cui si ricostruiva la spartizione della capitale tra diversi gruppi criminali facenti capo principalmente a Massimo Carminati, detto "Er Cecato", ex terrorista dei NAR nonché affiliato della Banda della Magliana.[3] Abbate fu successivamente minacciato, come riportato dalle intercettazioni effettuate dal Raggruppamento operativo speciale (ROS) dei Carabinieri.[4] Le stesse intercettazioni portarono all'arresto, il 2 dicembre 2014, di 28 indagati tra cui: Carminati stesso, Salvatore Buzzi, Riccardo Mancini (ex amministratore delegato di EUR S.p.A.) e Franco Panzironi (ex amministratore delegato di AMA S.p.A.). Tra gli indagati figurò anche l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, successivamente condannato a 6 anni di reclusione per corruzione e finanziamento illecito.[5]

Tra i reati ipotizzati dalla procura della Repubblica di Roma, guidata dal magistrato Giuseppe Pignatone, figurarono corruzione, estorsione, usura, riciclaggio di denaro e associazione di tipo mafioso nell'ambito di presunte infiltrazioni nel tessuto istituzionale ed imprenditoriale raffigurato dall'assegnazione illecita di appalti e finanziamenti pubblici da parte di Roma Capitale e delle sue aziende municipalizzate.[6] Gli interessi principali si sono registrati nella gestione dei centri di accoglienza degli immigrati, della raccolta differenziata, dei campi nomadi e nel finanziamento di cene o campagne elettorali come quella dell'ex sindaco Alemanno nel 2013 per le comunali e nel 2014 per le europee, del suo successore Ignazio Marino, di Matteo Renzi nel 2014 e di Nicola Zingaretti alle europee del 2004.[7]

Nel giugno 2015 sono stati effettuati altri 44 arresti tra gli uffici amministrativi di comune e regione e in alcune cooperative con accuse di: associazione di tipo mafioso, corruzione, turbativa d'asta, false fatturazioni e trasferimento fraudolento di valori. Tra di essi figurano: Luca Gramazio (consigliere e capogruppo di PdL nella Regione Lazio), Mirko Coratti (ex presidente PD dell'Assemblea Capitolina), Daniele Ozzimo (assessore comunale alla casa del PD), Pierpaolo Pedetti (consigliere comunale del PD), Massimo Caprari (consigliere e capogruppo in Assemblea Capitolina di Centro Democratico), Andrea Tassone (ex presidente PD del X Municipio di Roma), Guido Magrini (direttore del dipartimento regionale delle politiche sociali), Giordano Tredicine (consigliere comunale di Forza Italia), Stefano Venditti (ex segretario regionale di Legacoop) e Fabio Stefoni (sindaco di Castelnuovo di Porto).[8]

Le accuse

I primi indagati sono:[9][10][11]

Eriches 29 è un consorzio di cooperative sociali, fondato nel 2003, che gestisce appunto il campo nomadi di Castel Romano, nove centri di accoglienza per 491 profughi e richiedenti asilo dislocati nei comuni di Anguillara Sabazia, Tivoli, Ciampino e Marcellina, con appalti assegnati alla cooperativa dal Comune di Roma fin dal 1994, con le amministrazioni di Francesco Rutelli e di Walter Veltroni.[14] Da una nuova ordinanza del 4 giugno 2015 emerge che Buzzi avrebbe portato voti all'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno in vista delle Elezioni europee del 2014 con l'aiuto della 'Ndrina Mancuso, cosa negata dalla sentenza di cassazione che assolve i due calabresi Ruggiero e Rocco.

Tra gli altri indagati troviamo:

Il processo

L'11 agosto 2015 le indagini vengono chiuse e il gip autorizza il processo con rito immediato per Buzzi, Carminati e anche gli altri elementi coinvolti nella seconda tranche di arresti.[35]

Il 3 novembre al termine del rito abbreviato Luca Odevaine patteggia 2 anni e 8 mesi e finisce ai domiciliari, a 4 anni viene condannata Emanuela Salvatori, a 5 anni e 4 mesi Emilio Gammuto, a 4 anni Raffaele Bracci e Fabio Gaudenzi (fedelissimi di Carminati accusati di usura).[36] Due giorni dopo inizia il maxiprocesso con 46 imputati.[37][38] Due mesi più tardi sempre con rito abbreviato vengono condannati a 2 anni e 2 mesi Daniele Ozzimo (ex assessore tornato in libertà il mese precedente) e a 2 anni e 4 mesi Massimo Caprari; oltre a loro vengono condannati a 1 anno e 10 mesi Gerardo e Tommaso Addeo e a 2 anni e 2 mesi Paolo Solvi, torna in libertà Daniele Pulcini mentre patteggiano Francesco Ferrara (2 anni e 8 mesi), Domenico Cammisa, Salvatore Menolascina e Carmelo Parabita (2 anni e 6 mesi).[39]

Nel frattempo il 18 dicembre Gianni Alemanno veniva rinviato a giudizio per i reati di corruzione e finanziamento illecito ai partiti[40] e nel gennaio 2016 la decima sezione penale del Tribunale di Roma decide di non unire il procedimento contro l'ex sindaco nel maxiprocesso per Mafia Capitale.[41] Il 7 febbraio 2017 il gip Flavia Costantini decide di archiviare l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa; rimane in piedi l'accusa di corruzione e finanziamento illecito.[42] Il 25 febbraio 2019 viene condannato per corruzione e finanziamento illecito ai partiti a 6 anni di galera.[43] L’ex sindaco è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e gli sono stati anche confiscati 298.000 euro. Il giudice penale ha altresì condannato Alemanno a risarcire il danno cagionato sia ad Ama che a Roma Capitale, da liquidarsi in sede civile, fissando una provvisionale di 50.000 euro a favore di entrambi gli enti danneggiati.[44]

Il 7 febbraio 2017 il gip Costantini archivia 113 posizioni di indagati per non aver trovato "elementi idonei a sostenere l'accusa"; tra di loro il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti (indagato per concorso in corruzione e tentata turbativa d'asta sulla base delle dichiarazioni di Salvatore Buzzi, che affermava di avergli pagato delle tangenti in cambio di appalti pubblici) e il suo braccio destro Maurizio Venafro (corruzione), Massimo Carminati (associazione per delinquere finalizzata a rapine e riciclaggio), Ernesto Diotallevi e Giovanni De Carlo (sospettati di essere a Roma i referenti di Cosa Nostra), come detto Gianni Alemanno e Riccardo Mancini.[45] Salvatore Forlenza, Alfredo Ferrari e Luca Giansanti verranno invece archiviati nel luglio seguente.[46]

Il 29 marzo seguente, durante un'udienza del processo, Massimo Carminati dichiara:

«Sono un vecchio fascista degli anni Settanta. Sono contento di essere così. Quella è stata la mia vita. Mi sono morti tanti amici e sono contentissimo di essere quello che sono. Questa è la realtà. Io non ho nulla da nascondere, non ho nulla da non essere quello che sono. Questo sia ben chiaro. [...] Se non ci fossi stato io questo processo non sarebbe stato così, sarebbe stata una cosa ridicola. Siccome c'è Carminati è diventata una cosa seria. [...] Veramente possiamo pensare che io so' il Re di Roma? I Re di Roma sono sicuramente altri. Questa cosa nelle persone che fanno un certo tipo di vita questa cosa ti rende ridicolo. Ieri Buzzi ha detto una cosa serissima: "la percezione di Massimo in un certo tipo di ambiente certamente non è quella che avete voi". È una cosa ridicola questo fatto di creare questa situazione di info-intrattenimento in cui da una notizia si crea una finta leggenda soltanto per vendere libri, per vendere giornali, per fare filmetti. Mi rompevano tutti le palle con sto Nero di Romanzo criminale, col Samurai, con tutte ste cose ... mi ci prendevano tutti per il c*** per sta cosa. [...] Adesso io non è che sto dicendo che sono una mammoletta signor Presidente, non ci stiamo a prendere in giro. Ma se io fossi quello che raccontano volerei via dal 41-bis, evidentemente sarei Superman.[47]»

Durante l'udienza del 30 marzo esclude categoricamente che Salvatore Buzzi possa aver dato soldi in nero all'ex sindaco Gianni Alemanno e che "se Buzzi glieli avesse dati certamente me l'avrebbe detto".[48] La settimana seguente Carminati in aula nega di aver mai conosciuto Alemanno esprimendo un giudizio negativo su di lui.[49]

Nel mese di aprile, sentiti gli ultimi testimoni, il processo si chiude[50] e tra le richieste della Procura spiccano i 28 anni per Carminati, i 26 per Buzzi, i 19 e mezzo per Gramazio, i 21 per Panzironi, i 25 per Brugia, i 21 per Calvio e Lacopo jr e i 22 per Testa.

A inizio giugno Buzzi chiede di patteggiare una condanna a 3 anni e 9 mesi ma la Procura, che aveva già chiesto per lui 26 anni e 3 mesi, respingerà la richiesta.[51] A 19 dei 46 imputati, tra cui Carminati, Buzzi, Panzironi, Gramazio, Brugia e Testa, la Procura contesta l'associazione di stampo mafioso e la stessa chiede che Carminati venga dichiarato "delinquente abituale" e che, a condanna scontata, vada per 2 anni in una colonia agricola o in una casa di lavoro. Per l'ex NAR viene anche chiesta la confisca di tutte le opere d'arte ritrovate nella sua villa a Sacrofano e presso la Imeg di Agostino Gaglianone, dove era impegnato a trasferirle.[52]

La sentenza di primo grado

Il 20 luglio seguente nella sentenza di primo grado emessa dalla 10ª sezione del Tribunale penale di Roma, viene derubricata l'associazione a delinquere di stampo mafioso in associazione semplice e confermate le accuse di corruzione, turbativa d'asta così da venire rifiutata l'accusa di associazione di stampo mafioso ipotizzata dalla Procura[53] perciò Massimo Carminati è stato tolto dal regime di carcere duro (41 bis) riservato ai detenuti mafiosi e al quale era sottoposto dal dicembre del 2014.[54] Il Tribunale di Roma quindi condanna:

Su 46 imputati 5 sono stati assolti: Rocco Rotolo, Salvatore Ruggiero, l'ex dg di Ama Giovanni Fiscon, Giuseppe Mogliani e Fabio Stefoni.[57]

Il processo d'appello

Il 6 marzo 2018 inizia il processo d'appello.[58] I PM sostengono ancora che si tratti di un'associazione di stampo mafioso,[59] chiedendo la detenzione a 25 anni per Buzzi e 26 anni per Carminati, e il ripristino dell'articolo 416 bis.[60] L'11 settembre dello stesso anno la terza sezione della Corte d'Appello di Roma ripristina il disposto dell'art. 416 bis c.p., riconoscendo la sussistenza del "metodo mafioso", e condanna:[61]

Assolti, invece, Stefano Bravo, Pierina Chiaravalle, Giuseppe Ietto, Sergio Menichelli e Daniele Pulcini «per non aver commesso il fatto» e Nadia Cerrito «perché il fatto non costituisce reato». Patteggiano Luca Odevaine (5 anni e 2 mesi) e Claudio Turella (6 anni) mentre sono confermate le assoluzioni per Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero.[62][63]

La Cassazione

Il 22 ottobre 2019 la Corte suprema di cassazione annulla l'aggravante mafiosa a carico degli imputati, rilevando la presenza di due distinte associazioni "semplici": quella di Salvatore Buzzi e quella di Massimo Carminati. Delibera inoltre la celebrazione di un nuovo processo d'appello per ricalcolare le pene per Buzzi, Carminati, Luca Gramazio e i principali imputati del processo al Mondo di mezzo avendo riqualificato l'accusa in associazione a delinquere "semplice".[64][65].

Ci saranno da ridefinire le pene di 24 dei 32 condannati. Per gli altri 8 le sentenze sono definitive e si tratta di:

Il secondo processo d'appello

Il 9 marzo 2021 la prima sezione penale della corte d'appello di Roma ricalcola le pene per:

Viene inoltre assolto Angelo Scozzafava.[67]

Il secondo ricorso per Cassazione

Il 29 settembre 2022 la seconda sezione penale della Corte di Cassazione rigetta i ricorsi degli imputati, con l'eccezione di Franco Panzironi, per cui viene ordinato un terzo processo d'appello.[68][69]

Filmografia


Video

Note

  1. ^ Mondo di mezzo, ecco perché per la Cassazione Buzzi e Carminati sono "criminali semplici": "A Roma funzionari assoggettati e collusione sistemica. Forme di corruzione sistematica ma non c’era mafia", in il Fatto Quotidiano, 12 giugno 2020. URL consultato il 14 giugno 2020.
  2. ^ Mafia Capitale, la conferma della Cassazione "Associazione mafiosa. Buzzi resti in carcere", in L'Espresso, 10 aprile 2015. URL consultato il 14 giugno 2020.
  3. ^ Lirio Abbate, I quattro re di Roma, in L'Espresso, 12 dicembre 2012. URL consultato il 14 giugno 2020.
  4. ^ Mafia Capitale, Carminati intercettato: "Bisogna mettere un freno a quel cronista dell'Espresso", in la Repubblica, 8 dicembre 2014. URL consultato il 14 giugno 2020.
  5. ^ Francesco Salvatore, Mondo di mezzo, Alemanno condannato a sei anni per corruzione e finanziamento illecito, in la Repubblica, 25 febbraio 2019. URL consultato il 14 giugno 2020.
  6. ^ Lirio Abbate, Impresa a delinquere, in I Re di Roma, 4ª ed., Milano, Chiarelettere, 2015, pp. 138-139, ISBN 978-8861907065.
  7. ^ Nelle carte si parla anche di 30 mila al sindaco Marino
  8. ^ Maria Elena Vincenzi e Giovanna Vitale, Mafia capitale: 44 nuovi arresti, anche nel centrodestra e centrosinistra. Pd sott'accusa, "ma Marino baluardo di legalità", in la Repubblica, 4 giugno 2015. URL consultato il 14 giugno 2020.
  9. ^ Lirio Abbate, I documenti, in I Re di Roma, 4ª ed., Milano, Chiarelettere, 2015, pp. 228-229, ISBN 978-8861907065.
  10. ^ Processo a Mafia capitale, su lab.gedidigital.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 1º maggio 2020).
  11. ^ ORDINANZA DI APPLICAZIONE DI MISURE CAUTELARI (PDF), su eticapa.it. URL consultato il 13 maggio 2020 (archiviato il 26 marzo 2016).
  12. ^ Eriches 29 giugno Archiviato il 29 ottobre 2019 in Internet Archive.. Consorzio di Cooperative Sociali.
  13. ^ Da Poletti al Pdl tutti a tavola col capo clan Una foto racconta il potere di mafia Capitale Archiviato il 26 ottobre 2019 in Internet Archive.. Emiliano Fittipaldi. Espresso. Repubblica. Inchieste. 2 dicembre 2014.
  14. ^ Mafia Capitale, le mani della Cupola di Carminati e Buzzi anche sull'Atac Archiviato il 29 ottobre 2019 in Internet Archive.. Tgcom24. Cronaca. Lazio. 17 dicembre 2014
  15. ^ Quanto sei sporca Roma: il malaffare dell'Ama e l'emergenza immondizia Archiviato il 26 ottobre 2019 in Internet Archive.. Fabrizio Gatti. Repubblica, Espresso.
  16. ^ Mafia Capitale, Ama e tangenti: via al processo contro Alemanno Archiviato il 26 ottobre 2019 in Internet Archive.. Federica Angeli. Repubblica. Cronaca. 11 gennaio 2018.
  17. ^ op. cit. Ordinanza Mondo di Mezzo pag. 3.
  18. ^ Ragionier Panzironi, gran ciambellano, ecco la storia del re delle assunzioni Archiviato il 29 ottobre 2019 in Internet Archive.. Paolo Boccacci. Repubblica. Cronaca. Roma. 10 ottobre 2012.
  19. ^ Mafia Capitale, chiusura indagini per Alemanno: “Complice di Buzzi, corrotto con 125mila euro”, su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 4 ottobre 2015 (archiviato il 3 ottobre 2015).
  20. ^ Riccardo Brugia, ex Nar e rapinatore di banche diventato famoso per una storia con Anna Falchi Archiviato il 26 ottobre 2019 in Internet Archive.. Marco De Risi. Il Messaggero. Roma. Cronaca. 2 Dicembre 2014.
  21. ^ " Mafia Capitale, Buzzi: Con immigrati si fanno molti più soldi che con la droga Archiviato il 26 ottobre 2019 in Internet Archive.. Marco Pasciuti. Il fatto quotidiano. 2 dicembre 2014.
  22. ^ Lirio Abbate, Le mani sull'emergenza sociale, in I Re di Roma, 4ª ed., Milano, Chiarelettere, 2015, pp. 161-167, ISBN 978-8861907065.
  23. ^ Il Ros scopre poi che nel corso degli anni viene registrato con quattro distinti cognomi ovvero Odevaine, Odovaine (cognome del padre), Odavaine e Odvaine. Come Odovaine nel 1991 è stato condannato in via definitiva a 2 anni e 9 mesi per violazione delle norme sui stupefacenti; sono fatti del 1989, indultati nel 1991 e cancellati con la riabilitazione del 2003. Risulta anche una condanna del 1993 per l'emissione di un assegno scoperto, fatto avvenuto nel 1991. La modifica dell'identità, secondo il Ros, potrebbe essere riconducibile al tentativo dell'uomo "di rendere non più fruibili a terzi notizie connesse ad alcune vicende legate al suo passato".
  24. ^ Lirio Abbate, Le mani sull'emergenza sociale, in I Re di Roma, 4ª ed., Milano, Chiarelettere, 2015, p. 157, ISBN 978-8861907065.
  25. ^ Mafia capitale, così il boss dei vip scoprì le cimici nello studio del legale dei clan, su roma.repubblica.it. URL consultato il 13 maggio 2020 (archiviato il 6 agosto 2018).
  26. ^ op. cit. Ordinanza Mondo di Mezzo pag. 133. Ulteriori fatti che costituiscono l’utilizzazione del capitale istituzionale dell’organizzazione.
  27. ^ Mafia Capitale, interrogatori e scuse bizzarre: il pd Pedetti: «Vabbè, ‘sto milione...», su roma.corriere.it. URL consultato il 10 marzo 2021.
  28. ^ Processo a Mafia capitale, su lab.gedidigital.it. URL consultato il 10 marzo 2021.
  29. ^ L'EX ASSESSORE DI MARINO, DANIELE OZZIMO NELLO SCANDALO: CASE DA BUZZI IN CAMBIO DI "AIUTI", su osservatoreitalia.eu. URL consultato il 10 marzo 2021.
  30. ^ Roma, Mafia Capitale, le mazzette in casa: Non ho tanta fiducia nel sistema banche Archiviato il 30 ottobre 2019 in Internet Archive.. Federica Angeli. Repubblica. Roma. Cronaca. 9 febbraio 2017.
  31. ^ op. cit. Ordinanza Mondo di Mezzo pag. 16.
  32. ^ op. cit. Ordinanza Mondo di Mezzo pag. 6.
  33. ^ op. cit. Ordinanza Mondo di Mezzo pag. 753.
  34. ^ "Buzzi, in accordo con Coltellacci e Caldarelli, prometteva a Salvatori, per lo svolgimento della sua funzione e per il compimento di singoli atti e comportamenti riconducibili al suo ufficio (tra gli altri, informazioni sullo stato delle pratiche amministrative in corso, compilazione della Determinazione Dirigenziale relativa al Campo F dell’insediamento di Castel Romano sotto dettatura di Coltellacci) in violazione dei doveri d’imparzialità della P.A, l’assunzione della figlia, Chiara Derla, in uno dei soggetti economici che materialmente amministrava".
  35. ^ Mafia Capitale, processo immediato per Buzzi e Carminati, su roma.repubblica.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 2 gennaio 2019).
  36. ^ Mafia capitale, Odevaine patteggia due anni e otto mesi, su roma.repubblica.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 28 dicembre 2019).
  37. ^ Mafia Capitale, al via il maxiprocesso, su roma.repubblica.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 25 dicembre 2019).
  38. ^ Mafia Capitale, prime quattro condanne con rito abbreviato. Odevaine ai domiciliari, su roma.repubblica.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 20 dicembre 2018).
  39. ^ Roma, Mafia Capitale: condannati Ozzimo e Caprari, su roma.repubblica.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 2 gennaio 2019).
  40. ^ Mafia Capitale, Alemanno rinviato a giudizio per corruzione, su ilmessaggero.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 30 gennaio 2018).
  41. ^ Roma, Mafia capitale: no a maxiprocesso per Alemanno, su roma.repubblica.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 2 gennaio 2019).
  42. ^ Mafia Capitale, 113 archiviazioni. Alemanno: "Ora voglio le scuse", su adnkronos.com. URL consultato il 28 febbraio 2017 (archiviato il 21 aprile 2019).
  43. ^ Alemanno condannato a 6 anni. I pm: «Così è stato corrotto dal boss di Mafia Capitale Carminati, Tutti i movimento bancari Archiviato il 26 ottobre 2019 in Internet Archive.. Ivan Cimmarusti. Il Sole 24 ore.
  44. ^ Mondo di mezzo, Alemanno condannato a sei anni per corruzione e finanziamento illecito, su roma.repubblica.it. URL consultato il 25 febbraio 2019 (archiviato il 25 febbraio 2019).
  45. ^ Mafia Capitale, archiviazione per Alemanno e altri 112 indagati, su roma.repubblica.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 28 dicembre 2019).
  46. ^ Mafia Capitale, archiviate le accuse al manager pontino Salvatore Forlenza, su ilcaffe.tv. URL consultato il 13 maggio 2020 (archiviato il 10 gennaio 2019).
  47. ^ Radio Radicale, Processo "Mafia Capitale" 4/6, in Radio Radicale, 29 marzo 2017. URL consultato il 3 maggio 2020.
  48. ^ Radio Radicale, Processo "Mafia Capitale" 2/3, in Radio Radicale, 30 marzo 2017. URL consultato il 3 maggio 2020.
  49. ^ Radio Radicale, Processo "Mafia Capitale" 1/3, in Radio Radicale, 3 aprile 2017. URL consultato il 4 maggio 2020.
  50. ^ Roma, Mafia Capitale sentiti gli ultimi testimoni, su roma.repubblica.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 28 dicembre 2019).
  51. ^ Roma, Mafia capitale: Buzzi chiede di patteggiare, 3 anni e 9 mesi, su roma.repubblica.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 28 dicembre 2019).
  52. ^ Mafia Capitale, i pm chiedono 26 anni per Buzzi e 28 per Carminati, su roma.corriere.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 6 luglio 2017).
  53. ^ Mondo di mezzo, i giudici: "Buzzi e Carminati, solo corruzione: la loro non era una cosca", su Repubblica.it, 17 ottobre 2017. URL consultato il 5 aprile 2019 (archiviato il 24 ottobre 2019).
  54. ^ Carminati lascia il carcere duro: Orlando revoca il 41 bis, su ilmessaggero.it. URL consultato il 5 aprile 2019 (archiviato il 26 giugno 2018).
  55. ^ Già condannato in primo grado a 5 anni e 3 mesi di galera, per l'assunzione di persone imparentate nella società da lui gestita, chiamata Parentopoli.
  56. ^ Lascia il carcere il braccio destro di Massimo Carminati dopo la condanna a 11 anni Archiviato il 30 ottobre 2019 in Internet Archive.. Lirio abbate. Espresso. Repubblica. Attualità. 2 marzo 2018.
  57. ^ Mafia Capitale, 41 condanne e 5 assoluzioni, su roma.repubblica.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 28 dicembre 2019).
  58. ^ Mafia Capitale atto secondo, via all'appello. L'avvocato di Carminati insulta Lirio Abbate, su Repubblica.it, 6 marzo 2018. URL consultato il 5 aprile 2019 (archiviato il 4 luglio 2019).
  59. ^ Mondo di Mezzo, parte il processo d’appello. I pm: «È una associazione di stampo mafioso», su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 5 aprile 2019 (archiviato il 2 maggio 2018).
  60. ^ Mondo di mezzo, chiesti 25 e 26 anni di carcere per Buzzi e Carminati. "Ripristino 416bis", su Repubblica.it, 29 marzo 2018. URL consultato il 5 aprile 2019 (archiviato il 13 agosto 2018).
  61. ^ Mafia Capitale, la sentenza d'Appello: a Carminati 14 anni, a Buzzi 18 anni. Pene ridotte ma "erano mafiosi", in Repubblica.it, 11 settembre 2018. URL consultato l'11 settembre 2018 (archiviato il 25 novembre 2018).
  62. ^ Mafia Capitale: sentenza appello associazione mafiosa Archiviato il 26 ottobre 2019 in Internet Archive.. Il Messaggero.
  63. ^ Mafia Capitale: sentenza d'Appello, le condanne per 'Mondo di Mezzo' a Buzzi e Carminati, su romatoday.it. URL consultato il 12 maggio 2020 (archiviato il 24 dicembre 2018).
  64. ^ Mondo di mezzo: sentenza definitiva, carcere per 9 persone Archiviato il 23 ottobre 2019 in Internet Archive.. Ansa. 22 ottobre 2019.
  65. ^ Mondo di Mezzo Archiviato il 23 ottobre 2019 in Internet Archive.. Il Fatto quotidiano. 22 ottobre 2019.
  66. ^ www.ilmessaggero.it Mondo di mezzo, la Cassazione: non è mafia. Le pene saranno ricalcolate in Appello Archiviato il 26 ottobre 2019 in Internet Archive.. Valentina Errante. Il Messaggero. Roma. News. 22 ottobre 2019.
  67. ^ Mafia Capitale appello bis, 10 anni per Carminati e 12 per Buzzi, su lastampa.it, 9 marzo 2021. URL consultato il 6 giugno 2023.
  68. ^ Redazione di Rainews, Confermate dalla Cassazione le condanne per Carminati e Buzzi, su RaiNews, 29 settembre 2022. URL consultato il 6 giugno 2023.
  69. ^ AMDuemila, Mafia Capitale: condannati Carminati e Buzzi, il ras delle cooperative torna in cella, su Antimafia Duemila | Fondatore Giorgio Bongiovanni, 30 settembre 2022. URL consultato il 6 giugno 2023.
  70. ^ Suburra: tra fiction e realtà, "Mafia Capitale" era già in un libro, su Repubblica.it, 14 dicembre 2014. URL consultato il 5 aprile 2019 (archiviato il 19 febbraio 2019).
  71. ^ L’anteprima di “Suburra”, Netflix racconta al mondo la Roma di Mafia Capitale, su LaStampa.it. URL consultato il 5 aprile 2019 (archiviato il 1º luglio 2019).

Bibliografia

Voci correlate

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