Resident Evil
videogioco
Titolo originaleバイオハザード
PiattaformaPlayStation, Microsoft Windows, Sega Saturn
Data di pubblicazionePlayStation:
Giappone 22 marzo 1996
30 marzo 1996
1º agosto 1996

Windows:
Giappone 6 dicembre 1996
30 settembre 1997
17 settembre 1997
Sega Saturn:
Giappone 25 luglio 1997
31 agosto 1997
1º ottobre 1997

GenereAvventura dinamica, survival horror
OrigineGiappone
SviluppoCapcom, Nextech (Sega Saturn), Westwood Studios (Windows)
PubblicazioneCapcom, Virgin Interactive
DirezioneShinji Mikami
ProduzioneTokuro Fujiwara, Masayuki Akahori
DesignTakahiro Arimitsu, Isao Ōishi
ProgrammazioneYasuhiro Anpo
SceneggiaturaKenichi Iwao, Yasuyuki Saga
MusicheMakoto Tomozawa, Koichi Hiroki, Masami Ueda
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputDualShock, DualShock 3, gamepad, Sixaxis, tastiera e mouse
Motore graficoGoof Troop modificato
SupportoCD-ROM
Distribuzione digitalePlayStation Network
Fascia di etàACBMA15+ · BBFC15 · CEROD · ESRBM · OFLC (AU): MA · PEGI: 16 · USK: 18
SerieResident Evil
Seguito daResident Evil 2
Logo ufficiale

Resident Evil, distribuito in Giappone come Bio Hazard (バイオハザード?, Baio Hazādo, lett. "Biorischio"), è un videogioco survival horror creato da Capcom. Rappresenta il titolo inaugurale della serie di Resident Evil[1].

È uscito originalmente nel 1996 su PlayStation ed è stato successivamente convertito per il Sega Saturn e PC, più tardi è stato ripubblicato due volte su PlayStation nella versione Director's Cut. Nel 2002 è uscito un remake del gioco per il GameCube, Resident Evil, con una nuova grafica, un nuovo doppiaggio e altri cambiamenti significativi. Una conversione per il Nintendo DS, Deadly Silence, è stata pubblicata nel 2006. Nel giugno del 2009 la collaborazione tra Capcom e Nintendo ha portato all'uscita del remake di Resident Evil per Wii. Nel 2014 Capcom ha portato il remake di Resident Evil per Gamecube alle nuove console.

Fu la Capcom a chiamare per la prima volta questo genere di videogiochi survival horror riferendosi proprio a Resident Evil, così da affermarne l'originalità. Alcuni titoli precedenti come Splatterhouse sarebbero comunque iscrivibili nel genere.

Resident Evil è uno dei primi videogiochi usciti per la console Sony PlayStation e si ispira a sua volta ad alcuni giochi del passato, ad esempio Alone in the Dark, ma soprattutto a Sweet Home[2], gioco del 1989 ispirato al film Sweet Home del quale la Capcom ottenne i diritti. La maggiore ispirazione deriva però dai film di George Romero in cui viene dipinta la paura e il terrore con il volto dei non morti.

Trama

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Il gioco è ambientato nel luglio 1998 (quindi 2 anni nel futuro dalla produzione del videogioco) a Raccoon City, una città fittizia del Midwest americano situata tra i monti Arklay. Alcuni strani casi di omicidio e cannibalismo spingono ad indagare le squadre Bravo ed Alpha delle forze speciali locali "S.T.A.R.S." e, alla scomparsa della prima squadra, viene inviata la seconda per indagare, formata da Chris Redfield[3], Jill Valentine[3], Albert Wesker, Barry Burton, Joseph Frost e Brad Vickers. Atterrata con un elicottero nei pressi di una villa[3], la squadra è attaccata da un branco di cani feroci che uccidono Joseph Frost e la costringono a ripiegare nella misteriosa magione.

Quella che pareva essere una semplice villa si scopre essere l'accesso ad un centro di ricerca della Umbrella Corporation, in cui vengono svolti esperimenti illegali su armi biologiche da impiegare in guerra. Questi test hanno portato alla creazione di nuove specie mutanti assetate di sangue e di un virus capace di modificare la struttura cellulare degli esseri viventi. Il virus ha però un enorme fattore di contagio, e ha nel frattempo contagiato tutto il personale medico e tutti coloro trasformandoli in irrazionali e violenti non morti.

Impersonando Jill Valentine o Chris Redfield il giocatore deve investigare sugli esperimenti condotti dall'Umbrella, trovare eventuali superstiti della squadra Bravo e cercare infine di scappare, il tutto cercando di sopravvivere ai non morti e terrificanti mostri quali il serpente gigante Yawn, delle piante infette, la tarantola Black Tiger e gli squali giganti Neptune. I protagonisti dovranno vedersela anche con una fitta rete di intrighi, tradimenti e orrori che li accompagneranno con un crescendo sempre maggiore per tutto il corso dell'avventura.

Modalità di gioco

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Resident Evil dà ai giocatori la scelta tra due personaggi controllabili, Chris Redfield e Jill Valentine. Le differenze tra i personaggi sono importanti in quanto riguardano cambiamenti nelle abilità, nella capacità del trasporto di oggetti e di supporto tra i personaggi.

Personaggi

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Personaggi

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Nemici

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Quella che segue è una lista dei nemici che il giocatore affronterà durante la partita. Le creature del gioco sono conosciute come Bio-Organic Weapons (o B.O.W.), creature infettate dal virus T e trasformate in pericolosi mostri a scopo di sperimentazione, o accidentalmente mutate in seguito alla fuga del virus.

Censure e diversità

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La pubblicazione del gioco segnò la crescita del target dei giochi per console. I precedenti titoli horror, sia per limitazioni tecniche dei sistemi su cui giravano, che per la censura, non avevano mai mostrato l'orrore e la violenza in maniera esplicita e realistica come Resident Evil. I protagonisti non erano più un ammasso di pixel dall'aspetto cartoonesco come in Castlevania o Splatterhouse. Il filmato introduttivo (girato con attori reali) mostrava un agente di polizia che veniva sbranato vivo da dei cani, mentre durante il gioco, i protagonisti si muovevano all'interno di ambientazioni realistiche in grafica prerenderizzata.

Il gioco fu censurato nella versione per il mercato occidentale. Parecchi filmati furono tagliati, mentre determinate situazioni di gioco (la morte del proprio personaggio in occasione di un game over o il suo sanguinamento in caso di ferite) furono rimosse. Persino i dialoghi non furono risparmiati dalla scure censoria. Va notato che in seguito persino la versione giapponese fu leggermente censurata, mostrando il filmato introduttivo in bianco e nero.[4]

Differenze tra le versioni

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Dalla prima uscita nel 1996 sono state realizzate diverse versioni di Resident Evil per diverse piattaforme durante gli anni; ognuna introduce nuove caratteristiche e nuovi aspetti di gameplay.

Quando Capcom ha distribuito Biohazard in Nord America e in Europa, il titolo del gioco è stato cambiato in Resident Evil, grazie al suggerimento della divisione americana, ma anche perché la band heavy metal Biohazard possiede il copyright in America e in Europa. Quella che segue è una lista delle differenze tra la versione occidentale e quella giapponese del gioco per PlayStation, anche se i cambiamenti sono per lo più validi anche per le versioni successive del gioco.

Director's Cut

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Un paio di mesi dopo aver distribuito la versione per Sega Saturn, nel settembre 1997, la Capcom fece uscire la versione Resident Evil: Director's Cut per PlayStation in modo da compensare il ritardo d'uscita di Resident Evil 2. In questa versione, si trovano nuove angolazioni della telecamera, nemici e oggetti posizionati diversamente, una pistola più potente e nuovi costumi standard per Jill, Chris e Rebecca. Il gioco include anche una nuova difficoltà, Beginner, nella quale il numero di munizioni disponibili nel gioco viene raddoppiato. Una delle aggiunte speciali include una versione zombi del membro del Team Bravo Forest Speyer, ucciso dai corvi. Questo zombi è inoltre più resistente e veloce degli altri, come accadrà per i Crimson Head nel futuro remake; il risveglio di Forest dalla morte venne conservato anche per tutte le seguenti versioni del gioco. Il gioco include inoltre un secondo disco contenente una demo di Resident Evil 2 basata sullo scenario A di Leon.

La versione Director's Cut è disponibile nel PlayStation Network e giocabile per PlayStation 3[5][6], PlayStation Portable[7], PlayStation Vita e PlayStation 5.

Director's Cut Dual Shock Ver.

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Una terza versione del gioco chiamata Director's Cut Dual Shock Ver. è uscita ad agosto del 1998 per PlayStation e fu co-prodotta da Keiji Inafune. Questa versione della Director's Cut (conosciuta come Dual Shock Version) fu distribuita in seguito, in modo da includere le funzionalità del joypad DualShock, la vibrazione e l'utilizzo degli stick analogici per i movimenti[1]. L'altra novità fu una nuova colonna sonora sinfonica (originariamente attribuita a Mamoru Samuragōchi) che sostituiva quella originale.[8] Questa copia del gioco include un secondo disco contenente i video di Resident Evil 1.5 (la versione primitiva e abbandonata di Resident Evil 2).

Negli Stati Uniti d'America, Resident Evil: Director's Cut Dual Shock Ver. è disponibile nel PlayStation Network e giocabile per PlayStation 3.

Computer

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Il gioco venne in seguito convertito per PC. Questa versione includeva i video non censurati della versione giapponese, in più aggiungeva delle nuove armi sbloccabili: un MAC-10 per Jill ed un FN Minimi per Chris, oltre a dei costumi alternativi del tutto nuovi.

Game Boy Color non pubblicato

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Una conversione per Game Boy Color venne programmata dalla Capcom[9], ma successivamente cancellata per via della bassa qualità, oltre che per la difficoltà nel convertire un gioco così ampio per una console così piccola; gli sviluppatori ritennero che le carenze di oggetti e gli angusti spazi avrebbero tolto fascino al gioco[10] Nel 2001 venne prodotto un altro titolo della serie per questa console, Resident Evil Gaiden, ma si tratta di uno spin-off e non di un remake.

Versione per Sega Saturn

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Nel 1997, Capcom distribuì la versione per Sega Saturn di Resident Evil il 27 luglio in Giappone e il 31 agosto in Nord America. La versione per Sega Saturn gode di contenuti esclusivi non presenti nelle altre versioni, tra i quali il Battle Game, una speciale missione secondaria in cui il giocatore deve spostarsi attraverso le varie stanze del gioco e collezionare uccisioni dei nemici. Questa versione introduce dei nemici mai visti prima, come il Tyrant dorato, una razza di Hunter di colore rosso detta Tick e Wesker in versione zombi. I modelli poligonali, sebbene ridisegnati, appaiono più grezzi rispetto alla controparte per PlayStation - questo a causa delle specifiche tecniche della console, meno performante nella gestione della grafica tridimensionale - mentre gli elementi bidimensionali come i fondali godono di una maggiore profondità di colore.[11]

Resident Evil Rebirth (Remake)

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Nel 2002, venne realizzato un remake dell'originale Resident Evil per GameCube e molti anni più tardi, nel 2008, fu portato anche su Wii nella collection intitolata Resident Evil: Archives che includeva anche Resident Evil Zero. Questo fu possibile grazie a un contratto tra Capcom e Nintendo che avrebbe inoltre dato la luce a Resident Evil Zero e Resident Evil 4. Secondo le dichiarazioni di Shinji Mikami, il creatore della serie, questo remake è diverso dall'originale al 70%.

Il gioco, chiamato Resident Evil Rebirth o Resident Evil Remake, includeva fondali fotorealistici, come sempre prerenderizzati e nuove ambientazioni come il cimitero e la casa nella foresta. Il filmato introduttivo, originariamente girato con persone in carne ed ossa, venne realizzato con una sequenza in grafica computerizzata dai toni più cupi e realistici. I dialoghi vennero riscritti da zero e ad essi venne data una tonalità più seria e meno scherzosa, eliminando così i vecchi dialoghi simili a quelli di un B-movie, anche se alcune frasi vennero mantenute perché ormai troppo famose. Alcune funzioni come la rotazione di 180° vennero introdotte per facilitare i movimenti. Rispetto alla versione originale questo remake include una grande varietà di minigiochi ed armi sbloccabili. Completando il gioco molto rapidamente, inoltre, si possono ottenere degli artwork segreti del gioco, oltre a un commento di ringraziamento da parte dello stesso Shinji Mikami.

Il gioco chiarisce alcuni buchi nella trama, tra cui l'identità del costruttore della villa, George Trevor, e di sua figlia, Lisa Trevor, cavia da laboratorio della Umbrella.

Una versione rimasterizzata del remake è uscita in formato digitale per PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360, Xbox One, e PC nel 2015. In Giappone la versione PlayStation 3 del remake è uscita in edizione limitata.[12] Nel 2019 il remake in versione HD uscirà pure per Nintendo Switch.

Nel 2016, Resident Evil HD Remaster è incluso nella compilation Resident Evil: Origins Collection insieme a Resident Evil Zero HD.

Resident Evil: Deadly Silence

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Resident Evil: Deadly Silence, noto anche come Biohazard: Deadly Silence, è stato creato per celebrare il decimo anniversario di Resident Evil ed è uscito nel giugno 2006 per Nintendo DS . Questa versione ha dei leggeri cambiamenti rispetto all'originale, e dei contenuti totalmente nuovi. La modalità Rinascita cambia molte cose dell'avventura principale. Vengono incluse brevi sequenze di battaglia con orde di nemici con una visuale in prima persona. Inoltre, molti enigmi della villa sono stati ricostruiti in modo da sfruttare le funzionalità della console, il touch screen e il microfono. Questa modalità include anche la versione zombi di Forest Speyer, apparsa per la prima volta nella versione Director's Cut.

Un'altra modalità segreta è il minigioco Master of Knifing, incentrato sull'uccisione di nemici tramite il touch screen. Grazie ai movimenti dello stilo, il giocatore sferra micidiali colpi di coltello ai numerosi nemici. Così come accade nelle brevi sezioni di gioco simili nella modalità Rinascita, questo sottogioco usa la visuale in prima persona.

Il gioco prende anche alcuni elementi da altri Resident Evil, come la rotazione di 180° introdotta in Resident Evil 3 e il tasto per estrarre il coltello da Resident Evil 4.

Questa versione include anche una modalità multiplayer, in cui è possibile impersonare quasi tutti i membri della S.T.A.R.S., alcuni dei quali mai visti prima.

Resident Evil: The Umbrella Chronicles

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Pur non essendo un remake, in Resident Evil: The Umbrella Chronicles vi è uno scenario dedicato a questo gioco, più precisamente tratto dalla versione per GameCube. Le battaglie contro alcuni boss vengono riadattate in questo gioco in modo da includere Jill e Chris allo stesso tempo, cosa che non accade nell'originale. Inspiegabilmente, da questa versione viene escluso Barry Burton. Questo gioco chiarisce come Wesker sia potuto sopravvivere alla morte inflitta dal Tyrant e come sia scampato all'esplosione della villa. Inoltre, vengono rivelati alcuni dettagli di cui i giocatori non erano al corrente, come il recupero di un prototipo di Tyrant da parte di Sergei Vladimir.

Cast Live action e doppiaggio

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Attori Live action

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Voci

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Accoglienza

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La versione PlayStation del gioco è diventata la più venduta in Nord America. In totale secondo Capcom la versione originale del gioco ha venduto 5,05 milioni di copie. L'edizione Director's Cut inclusa la versione Dual Shock hanno raggiunto i 3,94 milioni di copie.[13] Il titolo è stato il più venduto nel Regno Unito.[14] Nel febbraio 1997 è stato il più venduto gioco per PlayStation. Le versioni PlayStation e GameCube del gioco hanno venduto 11 milioni di unità in totale a partire dal 2013.[13] La versione rimasterizzata del remake ha venduto 2.3 milioni di copie.[13]

Adattamento cinematografico

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Il film Resident Evil: Welcome to Raccoon City (2021), diretto da Johannes Roberts, è tratto dal primo e secondo capitolo della saga videoludica. Rappresenta un riavvio della serie cinematografica originale di Paul W. S. Anderson dopo cinque anni. Gli interpreti del nuovo film sono Kaya Scodelario (Claire Redfield), Hannah John-Kamen (Jill Valentine), Robbie Amell (Chris Redfield), Avan Jogia (Leon Scott Kennedy), Holly De Barros (Sherry Birkin), Lily Gao (Ada Wong), Tom Hopper (Albert Wesker), Donal Logue (Brian Irons), Neal McDonough (William Birkin) e Janet Porter (Annette Birkin).

Note

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  1. ^ a b La saga su PlayStation, in Play Generation, n. 77, Edizioni Master, marzo 2012, p. 20, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  2. ^ (EN) Sweet Home: The forgotten 1989 game that inspired the survival horror subgenre, su Inverse. URL consultato il 28 febbraio 2023.
  3. ^ a b c La storia di un virus, in Play Generation, n. 38, Edizioni Master, marzo 2009, p. 44, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  4. ^ How The First Resident Evil's Been Censored And Changed Since 1996, su kotaku.com, Kotaku, 22 marzo 2016.
  5. ^ Resident Evil D.C., in Play Generation, n. 67, Edizioni Master, giugno 2011, p. 73, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  6. ^ Resident Evil, in Play Generation, n. 75, Edizioni Master, gennaio 2012, p. 33, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  7. ^ RE: Director's Cut, in Play Generation, n. 67, Edizioni Master, giugno 2011, p. 15, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  8. ^ (EN) Tim Larimer, Mamuro Samuragouchi: Songs of Silence, in Time Magazine, 15 settembre 2001. URL consultato il 7 febbraio 2014.
  9. ^ (EN) Peer Schneider, Resident Evil - IGN, su IGN, News Corporation, 10 settembre 1999. URL consultato il 26 agosto 2015.
  10. ^ (EN) Resident Evil Passes On - IGN, su IGN, News Corporation, 22 marzo 2000. URL consultato il 26 agosto 2015.
  11. ^ (EN) Lens of Truth - Blog Archive - retro Head2Head: Resident Evil : Just telling the truth, su Lens of Truth. URL consultato il 26 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2010).
  12. ^ This Resident Evil HD Remaster Limited Edition Is Only For Japan, su siliconera.com, Siliconera.
  13. ^ a b c Platinum Titles, su capcom.co.jp, CAPCOM.
  14. ^ Gallup UK Playstation sales chart, October 1996, published in Official UK PlayStation Magazine issue 11

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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