Rublo russo | |||
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Nome locale | российский рубль | ||
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Codice ISO 4217 | RUB | ||
Stati | Russia Adozione unilaterale: Ossezia del Sud Abcasia Repubblica di Doneck Repubblica di Lugansk | ||
Simbolo | ₽ | ||
Frazioni | 100 kopeek | ||
Monete | 1, 5, 10, 50 kopeek, 1, 2, 5, 10 rubli | ||
Banconote | 5, 10, 50, 100, 200, 500, 1000, 2000, 5000 rubli | ||
Entità emittente | Banca centrale della Federazione Russa | ||
In circolazione dal | 14 luglio 1992 | ||
Tasso di cambio | 1 EUR = 101 RUB
1 ₽ = 0,016 CHF | ||
Lista valute ISO 4217 - Progetto Numismatica | |||
Il rublo russo, simbolo: ₽, (in russo рубль? rubl'; plurale рубли́, rublí) è la valuta della Federazione Russa e delle autoproclamate repubbliche di Abcasia e Ossezia del Sud. Un rublo è diviso in 100 copechi (o copeche, копе́йка). Il codice ISO 4217 per il rublo è RUB. Il codice precedente, RUR, si riferisce alla valuta precedente al 1998 (1 RUB = 1000 RUR).
Una moneta con lo stesso nome è stata anche la valuta dell'Unione Sovietica (rublo sovietico) e dell'Impero russo.
Lo stesso argomento in dettaglio: Rublo.
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Secondo la versione più popolare, la parola "rublo" derivava dal verbo russo рубить, (rubit'), che significa tagliare. Storicamente un "rublo" era un pezzo di un dato peso tagliato da un lingotto d'argento (grivna), da cui il nome.
In russo, è noto un nome popolare per "rublo", celkovyj (intero), che è una riduzione di celkovyj rubl', cioè un rublo intero, non tagliato. La pratica di tagliare le monete di metallo prezioso era storicamente diffusa in tutto il mondo. Un piccolo pezzo veniva tagliato da una moneta da parte del proprietario prima che la moneta fosse nuovamente ceduta come se fosse del valore pieno. Dopo un po' di tempo, le monete diventavano ovviamente più piccole, ma legalmente avevano ancora il valore nominale pieno. Così, l'aggettivo intero era necessario per distinguere le monete non tagliate.
La parola copeca/kopejka deriva dal russo kop'jo (копьё) – una lancia. Le prime monete da una copeca avevano lo stemma di Mosca con San Giorgio che trafiggeva il drago con una lancia.
Nel tempo la quantità di metallo prezioso in un rublo è variato. Con la riforma valutaria del 1704, Pietro I standardizzò la moneta da un rublo a 28 grammi di argento. Mentre le monete da un rublo erano principalmente d'argento, a volte furono coniate in oro ed alcune monete, nell'Ottocento, erano di platino. Il rublo d'oro introdotto nel 1897 era uguale a 0,774235 g di oro. Il rublo sovietico del 1961 era formalmente uguale a 0,987412 g di oro, ma lo scambio con l'oro non fu mai a disposizione per il grande pubblico. I rubli non sono più collegati ad una parità aurea.
Le monete da 10 rubli sono talvolta informalmente chiamate červonec (черво́нец), poco diffuse, mentre lo è di più la banconota dello stesso valore. In precedenza c'è stata una moneta in oro da 3 rubli.
La carta-moneta russa è attualmente stampata presso l'azienda di Stato Goznak a Mosca, organizzata il 6 giugno 1919 e che continua a funzionare da allora. Le monete sono coniate alla zecca Monetnyj Dvor, che si trova nella Fortezza di Pietro e Paolo a San Pietroburgo, ed è in funzione dal 1724, ed a Mosca.
Nel novembre del 2004 le autorità di Dimitrovgrad, nell'oblast' di Ul'janovsk, hanno eretto un monumento di cinque metri al rublo.
In seguito all'invasione russa dell'Ucraina del 2022 il rublo ha subito una forte svalutazione,[1] poi rientrata dopo l'annuncio della Banca centrale della Federazione Russa di acquistare dagli istituti di credito, tra il 28 marzo e 30 giugno 2022, oro al cambio di 5000 ₽ per grammo.[2] Sono stati inoltre imposti controlli ai capitali in uscita e reso illegale detenere più del 20% del patrimonio in valuta estera. Gli asset in rubli degli investitori stranieri sono stati bloccati e vietata la loro vendita.
Imagine | Valore | Descrizione | Anni di coniazione | Parametri tecnici | Bordo | ||||
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Dritto | Rovescio | Dritto | Rovescio | Peso | Diametro | Composizione | |||
1 коп. | San Giorgio | Valore | 1997–2009 2014, 2017 |
1,5 g[4] | 15,5 mm | Acciaio e cupronichel | Liscio | ||
5 коп. | San Giorgio | 2,6 g[5] | 18,5 mm | Acciaio e cupronichel | |||||
10 коп. | San Giorgio | Valore | 1997–2006 | 1,95 g[6] | 17,5 mm | Ottone | Rigato | ||
San Giorgio | 2006–2015 | 1,85 g | Acciaio placcato di ottone | Liscio | |||||
50 коп. | San Giorgio | 1997–1999 2002–2006 |
2,90 g[7] | 19,5 mm | Ottone | Rigato | |||
San Giorgio | 2006–2015 | 2,75 g | Acciaio placcato di ottone | Liscio | |||||
1 ₽ | Stemma della Banca centrale della Federazione Russa |
Valore | 1997–1999 2005–2009 |
3,25 g | 20,5 mm | Cupronichel | Rigato | ||
Stemma della Banca centrale della Federazione Russa |
Valore | 2009–2015 | 3,00 g | Acciaio placcato di nichel | |||||
Stemma della Russia | Valore | dal 2016 | Acciaio placcato di nichel | ||||||
2 ₽ | Stemma della Banca centrale della Federazione Russa |
Valore | 1997–1999 2006–2009 |
5,10 g | 23 mm | Cupronichel | Liscio e rigato | ||
Stemma della Banca centrale della Federazione Russa |
Valore | 2009–2015 | 5,00 g | Acciaio placcato di nichel | |||||
Stemma della Russia | Valore | dal 2016 | Acciaio placcato di nichel | ||||||
5 ₽ | Stemma della Banca centrale della Federazione Russa |
Valore | 1997–1998 2008–2009 |
6,45 g | 25 mm | Rame placcato di cupronichel | |||
Stemma della Banca centrale della Federazione Russa |
Valore | 2009–2015 | 6,00 g | Acciaio placcato di nichel | |||||
Stemma della Federazione Russa | Valore | dal 2016 | Acciaio placcato di nichel | ||||||
10 ₽ | Stemma della Banca centrale della Federazione Russa |
Valore | 2009–2013, 2015 | 5,63 g | 22 mm | Acciaio placcato di ottone | Liscio e rigato | ||
Stemma della Federazione Russa | Valore | dal 2016 | Acciaio placcato di ottone |