T-72 | |
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Un T-72B3M in parata a Mosca nel 2018. | |
Descrizione | |
Tipo | carro armato |
Equipaggio | 3 |
Progettista | Leonid K. Venediktov |
Costruttore | Uralvagonzavod |
Data impostazione | 1967 |
Data entrata in servizio | 1973 |
Utilizzatore principale | Russia |
Esemplari | > 30.000 |
Costo unitario | 2 milioni US$[1] (2009) |
Sviluppato dal | T-62 |
Altre varianti | T-90 M-84 M-95 Degman PT-91 Twardy |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 6,67 m |
Larghezza | 3,46 m |
Altezza | 2,19 m |
Peso | 45,6 t |
Propulsione e tecnica | |
Motore | 1 diesel V-92S2F, prodotto dalla ČTZ |
Potenza | 1.130 cv |
Prestazioni | |
Velocità su strada | 60 km/h |
Autonomia | 550 km |
Pendenza max | 60 % |
Armamento e corazzatura | |
Apparati di tiro | 1 mirino Sosna-U 1 apparato ottico TVN-5 |
Armamento primario | 1 cannone 2A46M5 da 125 mm, prodotto dalle officine Motovilicha, dalla Fabbrica Nº 9 e dalla NMZ |
Armamento secondario | 1 mitragliatrice da 12,7 mm 1 mitragliatrice coassiale PKT da 7,62 mm |
Note | dati relativi alla versione: T-72B3M |
dati tratti da: Army Technology [2] | |
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Il T-72 è un carro armato da combattimento di origine sovietica, sviluppato negli anni sessanta, prodotto dalla Uralvagonzavod di Nižnij Tagil ed entrato in servizio nelle forze armate dell'URSS a partire dal 1973. Sviluppato a partire dal T-62 quale opzione più economica al T-64, è stato esportato in più di 40 paesi e prodotto in più di 30.000 esemplari, traguardi che lo hanno insignito del titolo di carro armato più diffuso al mondo.
Progettato per ingaggiare veicoli corazzati nelle pianure dell'Europa occidentale, venne mostrato in pubblico per la prima volta il 7 novembre 1977. Costantemente aggiornato nel corso della sua vita operativa, il T-72 ha visto evolvere la piattaforma originaria su cui era basato su più generazioni e in mezzi dalle denominazioni sempre differenti a seconda delle modifiche apportate dalle industrie nazionali dei paesi utilizzatori, creando un esteso albero genealogico.
Tra le versioni più note, il carro di seconda generazione T-72A introdotto in Unione Sovietica nel 1979, il carro di terza generazione T-72B3 introdotto in Russia nel 2010 ed il T-72B3M, ultima versione in ordine cronologico, il cui sviluppo si è concluso nel 2016. Il T-90, profondo sviluppo del T-72B, è invece considerato un mezzo a sé stante, così ridenominato per ragioni legate al mercato dell'esportazione.
Tra le varianti sviluppate all'estero su licenza, invece, si ricordano il polacco PT-91 Twardy, lo jugoslavo M-84 ed il croato M-95 Degman.
Al 2021, è in servizio presso numerose forze armate nel mondo.
Il T-64 era uno dei più avanzati carri del mondo quando venne introdotto, ma i primi problemi con il suo motore L60, il treno di rotolamento e il cannone carente in precisione fecero richiedere al comando sovietico la creazione di un carro alternativo a bassa tecnologia con prestazioni simili, specialmente dopo che gli alti costi unitari e l'alta qualità dei lavori del T-64 diventarono evidenti. Il carro era troppo costoso per equipaggiare tutte le unità corazzate sovietiche, e tanto meno quelle degli alleati sovietici del patto di Varsavia.
Un carro "economico" dotato del propulsore V-46 fu sviluppato a partire dal 1967 alla fabbrica di Uralvagonzavod a Nižnij Tagil. L'ingegnere capo Leonid Kartsev creò l'"Object 172", il modello iniziale, ma il prototipo, denominato "Object 172M" fu migliorato e finito da Valeri Venediktov. Le prove sul campo durarono dal 1971 al 1973 e una volta accettato il progetto la fabbrica di carri Čeljabinsk cessò immediatamente la produzione dei T-55 e T-62 per iniziare quella del nuovo carro T-72.
Alcune caratteristiche tecniche del T-72 furono inviate alla CIA dal colonnello polacco Ryszard Kuklinski tra il 1971 e il 1982.
Il T-72 (a volte chiamato T-72 "Ural", in quanto la Uralvagonzavod o "UVZ", la società produttrice dei T-72, ha sede nella città di Nižnij Tagil che si trova negli Urali) può essere considerato come un'ulteriore evoluzione dei precedenti T-54/55 e T-62, dei quali mantiene il profilo basso e una torretta arrotondata. Proprio per limitare l'altezza del mezzo e in questo modo renderlo meno vulnerabile, le sue dimensioni sono compatte e l'equipaggio è stato ridotto a soli tre uomini, dato che l'addetto alla ricarica del cannone è stato sostituito da un caricatore automatico, che riesce a caricare un nuovo proiettile in un tempo che varia dai 6,5 ai 15 secondi e richiede che la canna del cannone sia alzata di tre gradi sull'orizzontale per permettere la ricarica. Questo dispositivo, ad azionamento meccanico, soffre di problemi di affidabilità e richiede molta manutenzione. La scelta di ricorrere al caricatore automatico in un carro armato è molto discussa: i suoi sostenitori lo ritengono superiore perché consente di diminuire l'equipaggio del carro e perché spesso è più veloce della ricarica manuale, mentre i detrattori affermano che i suoi problemi di affidabilità limitano la sua capacità operativa, ritenendo inoltre che il caricatore umano possa in certi frangenti ricaricare il cannone in tempi decisamente più brevi rispetto a quello che può fare una macchina.
La compattezza del mezzo ha però, secondo alcuni analisti occidentali, anche i suoi svantaggi: lo spazio dedicato all'equipaggio infatti è ridotto e l'ergonomia dell'abitacolo è carente, favorendo l'affaticamento degli uomini. Altro aspetto fondamentale, le dimensioni ridotte portano ad avere una minima distanza tra carristi e stiva delle munizioni (40-45 colpi, 22 dei quali nel meccanismo che alimenta il caricatore e il restante in torretta): un singolo colpo subito può facilmente far esplodere il munizionamento e uccidere l'equipaggio (sono noti numerosi episodi accaduti durante la Guerra del Golfo del 1991 nei quali la torretta dei T-72 colpiti letteralmente saltava in aria staccandosi dallo scafo e uccidendo gli uomini dell'equipaggio). Altri MBT moderni come l'Abrams americano sono dotati di pannelli che deviano verso l'esterno l'onda d'urto di un'eventuale esplosione nelle munizioni limitando così i danni ai carristi. La cosa innovativa del progetto è proprio il caricatore automatico, che è costituito da una "giostra" con i proiettili separati; quando il cannone deve essere caricato, un elevatore preleva il proiettile, lo inserisce nella carica di lancio, e lo mette in posizione, qui un altro meccanismo lo inserisce nel cannone e chiude la culatta. A questo punto il carro è pronto al fuoco. Una volta sparato il colpo, un meccanismo apre la culatta, estrae il bossolo e lo riporta nel suo spazio all'interno della "giostra" del caricatore. Questo meccanismo si è dimostrato in passato pericoloso per l'equipaggio, in quanto provoca in caso di disattenzione lesioni agli arti dei carristi.
Il T-72 gode di una maggiore mobilità del T-62, grazie a ruote di grandi dimensioni e al motore V12 diesel V-46-6 da 780 CV con cambio a sette rapporti; nelle versioni migliorate del carro (dal T-72B in poi) è stato sostituito da un più potente V-84-1 da 840 CV che può essere alimentato da diversi tipi di carburante (gasolio, benzina, cherosene); il motore è collegato a un generatore di fumogeni che servono a "mascherare" il carro sul campo di battaglia. Le sospensioni sono del tipo a barra di torsione. Il guado di corsi d'acqua profondi fino a circa 5 metri è possibile grazie a uno snorkel che normalmente viene trasportato fissato al retro della torretta. Senza lo snorkel il T-72 può guadare fino a 1,2 metri d'acqua.
L'autonomia del veicolo può essere aumentata con l'aggiunta di barili agganciabili alla parte posteriore. Come tutti gli MBT moderni, il T-72 è dotato di apparati di protezione NBC.
L'armamento primario del T-72 è il cannone 2A46M a canna liscia da 125 mm, arma standard di tutti gli MBT russi contemporanei. Il cannone è prodotto dalle Officine Motovilicha a Perm', dalla Fabbrica Nº 9 a Ekaterinburg e dalla NMZ a Nižnij Novgorod. È dotato di un sistema di stabilizzazione 2E42-2 Zhasmin, che consente di fare fuoco in movimento. I sistemi di controllo del tiro comprendono il puntatore/telemetro 1K13-49, che ha una portata utile di 4000 metri e un margine di errore del 3-5% sulla distanza, il sistema 1A40-1 per la guida dei missili Svir, un visore notturno TPN-3-49 e un illuminatore IR del tipo "Luna". I dati forniti da dispositivi vengono forniti a un calcolatore balistico 1V528 che determina la traiettoria di fuoco ottimale. Le versioni meno moderne e la maggior parte dei T-72 destinati all'esportazione, oltre ad avere sistemi meno sofisticati, non monta telemetri laser e visori termici, uno standard per i carri occidentali. La canna del cannone ha un'elevazione compresa tra -5° 30' e +14° e ha una gittata utile che è compresa tra i 2100 e i 4000 metri a seconda delle munizioni usate. È certificato che può sfondare fino a quaranta centimetri di cemento armato, tuttavia con ovvi rischi di una drastica diminuzione della precisione di tiro causa danneggiamento. Il 2A46 può utilizzare diversi tipi di munizioni:
L'armamento secondario comprende la mitragliatrice coassiale PKT e la mitragliatrice contraerea NSVT. Il carro ha anche a disposizione dei lancia fumogeni 902B sulla torretta.