Tofu
kinugoshi tōfu きぬごし豆腐
Origini
Altri nomi
  • dòufǔ
  • caglio di semi di soia
Luogo d'origineBandiera della Cina Cina
DiffusioneAsia, Occidente
Dettagli
Categoriacontorno
Ingredienti principalisemi di soia, caglio di soia

Il tofu[1] (in cinese 豆腐S, dòufǔP; in giapponese 豆腐?, tōfu), talvolta definito come caglio di semi (di soia), è un alimento diffuso in quasi tutto l'Estremo Oriente (Cina, Giappone, Corea, Vietnam, Thailandia, Cambogia). Sebbene in Occidente sia noto con il suo nome giapponese, ha origini cinesi. Viene ricavato facendo cagliare un liquido gelatinoso estratto dalla soia e dalla successiva pressatura in blocchi, generalmente in forma di parallelepipedo. La fabbricazione del tofu dalla soia è simile a quella del formaggio dal latte e per tale motivo è chiamato anche formaggio di soia. Ha l'aspetto di un formaggio fresco ed è quasi insapore perciò assume facilmente l'aroma degli altri ingredienti o delle spezie a cui è associato.

Composizione

I valori nutrizionali del tofu dipendono largamente dal processo e da chi lo produce, per cui è consigliabile guardare sempre le tabelle nutrizionali. Il tofu ha generalmente un elevato contenuto proteico, un moderato contenuto di carboidrati e moderato o elevato contenuto di grassi polinsaturi.

Produzione

Il tofu si ottiene dalla cagliata della spremuta delle fave di soia e dalla successiva pressatura in forme. Tuttavia, anche se è possibile ricavarlo da qualsiasi spremuta delle fave di soia già confezionato, i produttori di tofu preferiscono produrre in proprio la stessa spremuta dei semi di soia, mediante l'ammollo, la frantumazione, la bollitura e la successiva colatura e filtraggio delle fave di soia secche (o più raramente fresche).

Per cagliare la spremuta delle fave di soia vengono utilizzati diversi tipi di cagli e coagulanti.

Il caglio della spremuta delle fave di soia

I moderni produttori di tofu scelgono di utilizzare uno o più cagli a seconda della composizione e della consistenza che desiderano ottenere a prodotto finito. A seconda del caglio utilizzato, si ottengono tofu con diverse porosità e con altre caratteristiche microscopiche. Il caglio viene dissolto in acqua e mescolato alla spremuta delle fave di soia portato ad ebollizione, finché l'impasto non coagula in una forma morbida.

I processi che portano alla formazione della cagliata possono differire a seconda della forma del tofu che si desidera ottenere. Per ottenere il tofu delicato (嫩豆腐) e il tofu floreale (豆花, dòuhuā), la spremuta delle fave di soia viene fatta cagliare direttamente nelle confezioni.

Uno dei metodi più utilizzati per produrre tofu consiste nel cagliarlo mediante filtrazione del liquido (spremuta delle fave di soia) in eccesso, utilizzando un apposito tessuto o una mussola, e successivamente mediante pressatura per formare la forma classica.

Per ottenere il tofu solido, conosciuto in Asia come tofu secco (荳乾), lo si pressa ulteriormente per rimuoverne il liquido in eccesso. La cagliata viene così ottenuta a freddo e il tofu si solidifica. Il prodotto finito è un tofu che può essere tagliato a fette o a cubetti, aromatizzato o utilizzato per altre ricette.

Un sapore eccessivamente acido e leggere striature nel liquido sono segnali di proliferazione batterica e il tofu non può più essere consumato.

Varietà

Esiste una grande varietà di tofu, disponibile sia nei mercati dell'Oriente che in quelli dell'Occidente. Nonostante le grandi varietà disponibili, il tofu può distinguersi in due categorie principali: il tofu fresco, direttamente prodotto dalla spremuta delle fave di soia, e il tofu conservato, direttamente prodotto dal tofu fresco.

Tofu fresco

A seconda della quantità d'acqua che si estrae dalla cagliata, il tofu fresco si può dividere in tre varietà principali:

Cubetti di tofu, cucinati secondo lo stile cinese
Ganmodoki (がんもどき)
Aburaage (あぶらあげ)
Una varietà di tofu secco pressato viene venduta in fette lunghe e piatte, spesse solo 2 millimetri. Questo tofu secco (荳乾絲, dòuqiánsī in cinese) viene sbriciolato e, di solito, servito freddo come la zucca ed il giapponese aburage. Il tofu fresco di solito è venduto immerso in acqua per mantenerne umido il contenuto.

Tofu conservato

Esistono molte varietà di tofu conservato, dovute ai diversi modi con cui si lavora il tofu fresco. Alcune di queste tecniche, probabilmente, hanno avuto origine dalla necessità di conservare il tofu nelle epoche in cui ancora non erano disponibili i frigoriferi, o dalla volontà di aumentare la durata e longevità del prodotto. Per creare tofu con aromi e trame diverse si utilizzano diverse tecniche di produzione.

Fermentato

Il sapore del tofu in salamoia è simile a quello di certi formaggi a causa della presenza di peptoni che si liberano durante la maturazione. Dato che il tofu è insapore e inodore, assume il sapore e il profumo del liquido in cui è immerso. La composizione del tofu secco assomiglia alla crema di formaggio e viene venduto di solito in piccoli barattoli di vetro. Se messo in frigo, si conserva per diversi anni, durante i quali si crede che il gusto migliori nel tempo.

Aromatizzato

L'aromatizzante viene inserito nella spremuta delle fave di soia, durante il processo di formazione della cagliata.

Ci sono numerosissimi tipi di tofu in commercio reperibili anche nei negozi occidentali più forniti: tofu all'aglio orsino, tofu al basilico, tofu piccante al pomodoro, tofu alla pizzaiola, tofu piastrato, filetti di tofu; ognuno di questi prodotti contiene contemporaneamente più verdure ed aromi che lo rendono particolarmente appetibile oltre che più completo nutrizionalmente del semplice tofu.

Fritto

Congelato

Sottoprodotti del tofu

Particolari tipi di tofu

Utilizzi

Il libro Tōfu Hyakuchin (豆腐百珍), pubblicato durante il periodo di Edo, elenca 100 ricette per cucinare il tofu.

La cottura in Occidente

Di solito il tofu molle viene usato per preparare dolci, minestre, frappé e salse. Un altro sistema è di cucinarlo sulla griglia. Questi tipi di tofu sono anche marinati per una notte intera per consentire al liquido di penetrare completamente. Qualche volta sono usati insieme al TVP (farina di soia sgrassata e disidratata) come sostituti della carne. I tofu più leggeri sono utilizzati, anche, per le diete a basso contenuto calorico. Specialmente nella preparazione di torte, viene utilizzato come alternativa ai latticini, così da ottenere ricette vegane.[3]

La versatilità del tofu e delle proteine della soia sono enormi: è possibile ottenere le forme ed i sapori più disparati: dal formaggio al pudding, all'uovo, al sapore di pancetta affumicata, ecc. La consistenza del tofu può essere modificata tramite congelamento, in purea e con la cottura. In America, Europa, Australia e Nuova Zelanda, il tofu viene frequentemente associato al vegetarismo o al veganismo come ottima sorgente di proteine non animali.

La cottura in Oriente

In Asia il tofu viene usato in moltissimi modi: crudo, stufato, fritto, messo nelle minestre, cotto con salse, o farcito. In Oriente, una "fava" dall'aspetto verdastro e dal sapore di tofu è molto apprezzata nella cucina asiatica, mentre il tofu fresco viene spesso cucinato assoluto o semplicemente insaporito. In Giappone, d'estate, il pranzo di mezzogiorno è chiamato hiyayakko; in questa occasione, il tofu viene servito "delicato" o "solido", con lo zenzero, le cipolle verdi e la salsa di soia. In molte parti della Cina, il tofu fresco viene consumato con salsa di soia, o ulteriormente insaporito con scaglie di sarde, uova (皮蛋) e olio di semi di sesamo.

Un piatto abbastanza conosciuto del Sichuan, una regione situata in Cina, usa un particolare tofu asiatico chiamato mapo tofu (麻婆豆腐), mentre nella regione di Shanghai viene chiamato mala tofu (麻辣豆腐). A Taiwan, il dòuhua (豆花), il tofu coreano, viene guarnito con noccioline, fagioli azuki, farina d'avena, tapioca, fave di mung ed un gustoso sciroppo insaporito allo zenzero, o alla mandorla. Durante l'estate, il dòuhua viene servito con pezzi di ghiaccio, mentre, in inverno, viene servito caldo.

Dofu hua (豆花, letteralmente: "tofu floreale") è un tofu delicato, soffice, condito con dello sciroppo di zucchero. Lamma Island, Hong Kong

In molte parti dell'Estremo Oriente e del Sudest asiatico il tofu viene cucinato immerso nell'olio di girasole o nell'olio di canola. A seconda del tipo di tofu utilizzato, la consistenza e la profondità della frittura può variare da una leggera friabilità superficiale a una simile a una frittella.

Nella cucina cinese, il tofu poco fritto, viene di solito consumato da solo con l'aglio e salsa di soia, mentre il secondo viene farcito con pasta di pesce o aggiunto alle minestre. In Giappone si cucina anche una ricetta l’‘agedahi tofu, cubetti di tofu fritto conditi con una salsa alle alghe kombu e dashi.

Alcune ricette orientali

Gan guo di tofu

Nella cucina coreana, il tofu delicato ("sundubu" in coreano) viene usato per uno stufato chiamato sundubu jjigae. Invece, il tubu chorim, è fatto con cubetti di tofu soffritti ed insaporiti con salsa di soia, aglio ed altri ingredienti. Cubetti di tofu crudo, freddo e condito con salsa di soia, cipolla verde e zenzero, vengono preparati in modo simile al giapponese hiyayakko.

Storia

Si sa molto poco sulle origini storiche del tofu e dei suoi metodi di produzione. Pur essendoci moltissime teorie, le informazioni sono abbastanza scarse, tali da relegare le ipotesi a pura leggenda o speculazione. Come per il formaggio o il burro, le esatte origini del tofu non sono mai state verificate. Ciò che si sa è che le tecniche di produzione sono molto antiche e che si sono diffuse ampiamente in tutta l'Asia.

Le sue origini: tre teorie

Una teoria molto comune è che il tofu sia stato inventato nel Nord della Cina attorno al 164 a.C. dal nobile Liu An, un principe vissuto durante il periodo della Dinastia Han. Anche se è un'ipotesi probabile, la scarsità di informazioni su questo periodo rende difficile affermare con certezza se sia stato Liu An a inventarlo. Tanto più che nella storia cinese importanti invenzioni sono state spesso attribuite a leader o a figure carismatiche del tempo.

Un'altra teoria afferma che la produzione del tofu sia stata scoperta per caso facendo bollire delle fave di soia mescolate a del sale marino sporco, che probabilmente conteneva sali di calcio e magnesio, attivando così il processo di formazione del caglio e la successiva coagulazione dell'impasto. Tale ipotesi è molto plausibile in quanto il latte di soia è sempre stato utilizzato fin dai tempi più remoti per cucinare saporite minestre. Nonostante tutto, vi sono poche prove evidenti al riguardo.

Una terza teoria sostiene che gli antichi cinesi abbiano imparato il metodo di formazione del caglio dalla spremuta delle fave di soia copiando dai mongoli le analoghe tecniche impiegate con il latte di mucca. Questa teoria però si scontra con la realtà, in quanto i cinesi, pur essendo già allora una cultura molto avanzata, non conoscevano nessuna tecnica di tali processi. Comunque, a sostegno di questa teoria vi è la similitudine etimologica tra i termini mongolo e cinese per indicare il latte cagliato: ‘‘rufu’’, che letteralmente significa "latte andato a male", simile a doufu. Non vi sono comunque evidenze storiche per confermarlo, al di là di una pura speculazione accademica.

Certezze storiche

Anche se il tofu probabilmente esisteva prima di Liu An, si sa con certezza che questo alimento era conosciuto, prodotto e consumato in Cina già nel II secolo d.C. Tuttavia le varietà prodotte a quei tempi differivano da quelle contemporanee. Si conoscono a questo proposito scritti e poesie risalenti alla Dinastia Song e alla Dinastia Yuan in cui vengono illustrate delle tecniche di produzione del tofu già standardizzate e molto simili a quelle odierne.

Successivamente, tali tecniche furono introdotte in Giappone durante il periodo Nara, verso la fine del VII secolo, e in altre parti dell'Est Asiatico. Tale diffusione probabilmente ha coinciso con quella del Buddhismo, che riteneva il tofu un'importante fonte di proteine come base di una dieta vegetariana. Da allora divenne uno degli alimenti di maggior consumo in molti paesi: Vietnam, Thailandia e Corea, caratterizzato da leggere variazioni nei metodi di produzione, consistenza, sapore e tecniche di cottura. Prima del XX secolo, il tofu non era ancora molto conosciuto nel mondo occidentale; tuttavia, l'incremento degli scambi culturali e un progressivo aumento di interesse verso la dieta vegetariana lo hanno reso un prodotto facilmente reperibile anche in Occidente.

Conservazione

Il tofu può andare facilmente a male se non opportunamente refrigerato durante il trasporto; qualsiasi traccia di sapore o di odore è segno del suo progressivo deterioramento. In contenitori ermetici può essere tenuto in frigorifero anche per diverse settimane, ma una volta aperto, il tofu dovrebbe essere consumato o cucinato in pochi giorni. L'acqua nella quale il tofu è tenuto dovrebbe essere cambiata giornalmente.

Note

  1. ^ http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/T/tofu.aspx?query=tofu
  2. ^ a b c (EN) Shizuo Tsuji, Japanese Cooking: A Simple Art, Kodansha International, 2007, p. 58, ISBN 4770030495.
  3. ^ Mugcake cremosa alla stracciatella e caffè - Blogusto, su WeGather, 28 febbraio 2020. URL consultato il 1º marzo 2020.

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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