Tzav, Tsav, Zav, Sav, o in ebraico biblico Ṣaw (ebraico: צַו — tradotto in italiano: "Comanda!” sesta parola e incipit di questa parashah) 25ª porzione settimanale della Torah (ebr. פָּרָשָׁה – parashah o anche parsha/parscià) nel ciclo annuale ebraico di letture bibliche dal Pentateuco, seconda nel Libro del Levitico. Rappresenta il passo 6:1-8:36[1] di Levitico, che gli ebrei leggono durante il 24º o 25º Shabbat dopo Simchat Torah, generalmente a marzo o ai primi di aprile.
La parshah insegna come i sacerdoti eseguivano i sacrifici e descrive l'ordinazione di Aronne e dei suoi figli.
La tabella riporta il modello di istruzione e la costruzione del Tabernacolo e dei suoi arredi:
Articolo | Istruzione | Costruzione | ||
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Ordine | Versetti | Ordine | Versetti | |
Contributo | 1 | Esodo 25:1-9[2] | 2 | Esodo 35:4-29[3] |
Arca | 2 | Esodo 25:10-22[4] | 5 | Esodo 37:1-9[5] |
Tavola | 3 | Esodo 25:23-30[6] | 6 | Esodo 37:10-16[7] |
Menorah | 4 | Esodo 25:31-40[8] | 7 | Esodo 37:17-24[9] |
Tabernacolo | 5 | Esodo 26:1-37[10] | 4 | Esodo 36:8-38[11] |
Altare dei Sacrifici | 6 | Esodo 27:1-8[12] | 11 | Esodo 38:1-7[13] |
Corte del Tabernacolo | 7 | Esodo 27:9-19[14] | 13 | Esodo 38:9-20[15] |
Lampada | 8 | Esodo 27:20-21[16] | 16 | Numeri 8:1-4[17] |
Vesti Sacerdotali | 9 | Esodo 28:1-43[18] | 14 | Esodo 39:1-31[19] |
Rituale di Ordinazione | 10 | Esodo 29:1-46[20] | 15 | Levitico 8:1-9:24[21] |
Altare dell'Incenso | 11 | Esodo 30:1-10[22] | 8 | Esodo 37:25-28[23] |
Lavabo | 12 | Esodo 30:17-21[24] | 12 | Esodo 38:8[25] |
Olio dell'Unzione | 13 | Esodo 30:22-33[26] | 9 | Esodo 37:29[27] |
Incenso | 14 | Esodo 30:34-38[28] | 10 | Esodo 37:29[29] |
Artigiani | 15 | Esodo 31:1-11[30] | 3 | Esodo 35:30-36:7[31] |
Shabbat | 16 | Esodo 31:12-17[32] | 1 | Esodo 35:1-3[33] |
Secondo lo Sefer ha-Chinuch, ci sono 9 comandamenti (mitzvot) positivi e 9 comandamenti negativi in questa parshah.[34]
La haftarah della parshah è Geremia 7:21-8:3[53] & Geremia 9:22-23[54]
Sia la parshah che la haftarah si riferiscono all'olocausto (ebraico: עֹלָה, olah) e al sacrificio (ebraico: זֶבַח, zevach). (Levitico 6:1-6[55]; Levitico 7:11-18[56]; Geremia 7:21[57]). Nella haftarah, Geremia parla della priorità dell'obbedienza alla Legge divina sul solo rituale sacrificale. (HE 7:22–23.[58])
Quando la parshah coincide con lo Speciale Shabbat HaGadol (lo Shabbat speciale subito prima della Pesach — come succede negli anni 2012, 2013, 2015 e 2017), la haftarah è Malachia 3:4-24[59]. Shabbat HaGadol significa “il Grande Shabbat” e la haftarah per lo Speciale Shabbat si riferisce ad un grande giorno che Dio sta preparando. (Malachia 3:17-23[60]).
Quando la parshah coincide con Shabbat Zachor (lo speciale Shabbat subito prima di Purim — come succede nel 2014), la haftarah è:
Nello Shabbat Zachor, lo Shabbat appena prima del Purim, gli ebrei leggono Deuteronomio 25:17-19[63], che istruisce gli ebrei: “Ricordati (zachor) cosa ti ha fatto Amalek” attaccando gli Israeliti. (Deuteronomio 25:17[64]). La haftarah per lo Shabbat Zachor, 1 Samuele 15:2-34[65] o 1–34, descrive l'incontro di Saul con Amalek ed il trattamento del re amalecita Agaga da parte di Saul e Samuel. Purim, a sua volta commemora la storia di Ester e la vittoria del popolo ebraico contro il piano di Aman di uccidere gli ebrei, raccontata nel Libro di Ester. (Ester 1:1-10:3[66]). Ester 3:1[67] identifica Aman come agagita e quindi discendente di Amalek. Numeri 24:7[68] identifica gli agagiti con gli amaleciti. Alternativamente una Midrash narra la storia che tra la cattura di re Agag da parte di Saul e la sua uccisione da parte di Samuele, Agag ebbe un figlio dal quale a sua volta discese Aman.[69]