Carlo Maria Giulini

Carlo Maria Giulini (Barletta, 9 maggio 1914Brescia, 14 giugno 2005) è stato un direttore d'orchestra italiano.

Biografia

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Giulini nacque a Barletta da una famiglia originaria di Ponti sul Mincio, il padre lavorava nello stabilimento Feltrinelli di Barletta. Nel 1920 la famiglia si trasferì a Gries, che pochi anni dopo venne incorporata dal comune di Bolzano. Qui Giulini studiò alla civica scuola musicale (futuro Conservatorio Claudio Monteverdi), dapprima il violino poi presto passando alla viola, fino al 1929, quando si aggiudicò una borsa di studio all'Accademia nazionale di Santa Cecilia; si diplomò nel 1936.[1] Fu violista di fila nell'orchestra dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia dal 1934 esibendosi nella sala dell'Augusteo di Roma. In quell'ambito ebbe l'occasione di suonare sotto la direzione dei più grandi musicisti e direttori dell'epoca, tra cui Richard Strauss, Bruno Walter e Wilhelm Furtwängler.

In seguito diplomatosi in composizione (1939) al Conservatorio Santa Cecilia a Roma, ha conseguito nel 1941 il diploma di perfezionamento in direzione d'orchestra, iniziando tre anni dopo la carriera nei Concerti sinfonici dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia ed, in teatro, nel 1950 a Bergamo, dirigendo La traviata.

Direttore stabile dell'Orchestra Sinfonica della RAI di Milano dal 1945 al 1952, per poi passare al Teatro alla Scala di Milano, prima come assistente di Victor de Sabata, quindi, nel 1953, come direttore stabile fino al 1956.

Per la Scala diresse:

Nel Teatro La Fenice di Venezia nel 1951 dirige la ripresa di Attila di Giuseppe Verdi ed un concerto con Claudio Arrau, nel 1952 un concerto e la prima rappresentazione di La diavolessa di Baldassarre Galuppi, un concerto nel 1955, uno nel 1956, la Messa di requiem (Verdi) nel 1957 e nel Cortile di Palazzo Ducale (Venezia) con Fiorenza Cossotto nel 1958, un concerto sinfonico vocale con musiche di Ludwig van Beethoven nel 1963, uno con musiche di Wolfgang Amadeus Mozart nel 1967 ed infine un concerto nel 1972.

Nel 1951 diresse la prima rappresentazione radiofonica in concerto nell'Auditorium RAI di Milano di Il mondo della luna di Franz Joseph Haydn e la ripresa nel Teatro Donizetti di Bergamo di La traviata di Giuseppe Verdi con Renata Tebaldi/Maria Callas.

Nel 1952 diresse la prima rappresentazione radiofonica nell'Auditorium RAI di Milano di Gli Orazi e i Curiazi di Cimarosa con Giulietta Simionato e diresse al Maggio Musicale Fiorentino.

Nel 1955 diresse la prima rappresentazione nel Teatro Comunale di Firenze di Dom Sébastien di Gaetano Donizetti con Fedora Barbieri.

A Edimburgo dirige nel 1955 Falstaff con Fernando Corena e la Royal Philharmonic Orchestra e nel 1965 Don Giovanni.

Lasciata l'Orchestra del Teatro alla Scala nel 1955, si trasferì a lavorare fuori dall'Italia, debuttando negli Stati Uniti con la Chicago Symphony Orchestra dal 1955 al 1958. Nel 1958 è stato direttore della Philharmonic orchestra di Londra.

Presto abbandonò le produzioni operistiche per dedicarsi esclusivamente alla direzione del repertorio sinfonico.

Carlo Maria Giulini nel 1962

Nel 1958 dirige Don Carlos con Tito Gobbi, Boris Christoff e Fedora Barbieri al Royal Opera House di Londra. Ancora al Covent Garden dirige nel 1960 Il barbiere di Siviglia con Rolando Panerai e Teresa Berganza, nel 1961 Falstaff con Mirella Freni, nel 1964 Il trovatore con Gwyneth Jones e Giulietta Simionato, nel 1967 La traviata.

Nel 1960 fu in tournée in Giappone.

Al Teatro dell'Opera di Roma dirige nella stagione 1963/1964 Falstaff e Le nozze di Figaro, nel 1964 il Don Carlo in cinque atti, con la regia di Luchino Visconti e nel cast Cesare Siepi, Gianfranco Cecchele, Carlo Cava, e nel 1965 Il barbiere di Siviglia.

Nel Teatro Comunale di Firenze diresse nel 1966 la ripresa di Rigoletto di Giuseppe Verdi con Renata Scotto e Luciano Pavarotti, nel 1971 la ripresa della Sinfonia n. 9 (Mahler), nel 1983 la ripresa di Falstaff con Cecilia Gasdia/Barbara Hendricks, Katia Ricciarelli e Renato Bruson e nel 1999 musiche di Anton Bruckner.

Dal 1969 ha diretto ancora la Chicago symphony orchestra fino al 1972 come Direttore ospite principale. Dal 1973 al 1976 diresse i Wiener Symphoniker di Vienna.

Alla Scala nel 1977 dirige tre concerti sinfonico vocali con Margaret Price e Lucia Valentini Terrani, nel 1978 tre concerti con musiche di Johannes Brahms, nel 1980 un concerto con la Los Angeles Philharmonic Orchestra, nel 1983 tre concerti con Maurizio Pollini con musiche di Beethoven, nel 1984 quattro concerti con musiche di Brahms l'ultimo dei quali trasmesso da Canale 5, nel 1985 tre concerti con Salvatore Accardo, nel 1986 dei concerti trasmessi da Canale 5 dei quali uno con musiche di Schubert, la Sinfonia n. 9 (Beethoven) con la Valentini Terrani, la Missa Solemnis (Beethoven) con Barbara Hendricks nel Duomo di Milano trasmesso da Raiuno e ripetuto alla Scala, nel 1987 un concerto con musiche di Mozart trasmesso da Canale 5. Dirige inoltre, sempre nel 1987, il Concerto No. 23 K. 488 per pianoforte e orchestra di W.A. Mozart con l'orchestra del Teatro alla Scala e Vladimir Horowitz al pianoforte, la Sinfonia n. 9 di Anton Bruckner, nel 1988 quattro concerti uno dei quali trasmesso da Canale 5, nel 1989 quattro concerti due dei quali con musiche di Brahms, nel 1990 due concerti uno dei quali trasmesso da Retequattro e la Messa in Si minore con Bernadette Manca di Nissa, nel 1991 un concerto con Gidon Kremer con musiche di Beethoven ed altri tre concerti, nel 1992 un concerto con musiche di Beethoven trasmesso da Retequattro, la Sinfonia n. 7 (Beethoven) trasmesso da Canale 5 e tre concerti con Maxim Vengerov, nel 1993 Ein deutsches Requiem trasmesso da Retequattro e la Sinfonia n. 7 (Beethoven), nel 1993 all'auditorium di Torino dirige l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nella Sinfonia numero 9 in Re minore di Anton Bruckner, trasmessa dalla RAI, nel 1994 un concerto trasmesso da Retequattro, ed infine nel 1997 due concerti trasmessi da Retequattro.

Nel 1978 sostituì Zubin Mehta alla Los Angeles Philharmonic Orchestra, dove rimase fino al 1984. Nel 1978 diresse la prima esecuzione assoluta nel Dorothy Chandler Pavilion at Music Center di Los Angeles di "Andirivieni" di William Kraft. Diresse anche la Philharmonia Orchestra di Londra.

Tra il primo del 1972 e l'ultimo nel 1989 vinse sei Grammy Award.

Nel 1991 partecipò alle celebrazioni mozartiane in Vaticano e cominciò un sodalizio artistico con l'Orchestra Giovanile Italiana.[2][3] Problemi di salute lo obbligarono ad abbandonare la direzione d'orchestra nel 1998. Ha continuato ad insegnare fino a poco tempo prima della morte. Nella primavera del 2005 è stato ricoverato presso la clinica Domus salutis di Brescia dove è morto nel giugno del medesimo anno. È sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero di Bolzano.

Affrontò principalmente il repertorio ottocentesco, con rare ma significative puntate nella produzione della prima metà del Novecento, preferendo gli autori di maggior rigore formale e di massima intensità espressiva, quali Mozart, Beethoven (la sua interpretazione della quinta sinfonia è stata scelta da una giuria di critici europei), Schubert, Verdi, Brahms, Bruckner, Ravel.

Il suo rigoroso stile interpretativo, asciutto, a tratti lento, austero e fortemente pensoso, con una preferenza per la dilatazione dei tempi interpretativi, si coniuga con una grande potenza espressiva.

Carlo Maria Giulini è stato definito "un grande artista e un uomo di fede"[4].

Discografia parziale

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Onorificenze

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Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
— Roma, 18 ottobre 1985[5]
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 30 luglio 1980[6]
Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
— 2 marzo 1999[7]
Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte
— 2 giugno 1963[8]

Nel 1988 ha ricevuto ex aequo con Luciano Berio il Premio Feltrinelli conferito dall'Accademia dei Lincei.[9]

Presidenze Onorarie

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Carlo Maria Giulini è stato presidente onorario:

Note

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  1. ^ Heinrich Von Trotta, Minima Musicalia: Carlo Maria Giulini e Bolzano, su Minima Musicalia, venerdì, gennaio 02, 2015. URL consultato il 10 aprile 2023.
  2. ^ Alfredo Gasponi, Il suono dell'Utopia. Piero Farulli dal Quartetto italiano alla Scuola di musica di Fiesole, Antella (Bagno a Ripoli), Passigli, 1999.
  3. ^ Scuola di Musica di Fiesole. Annuario. 1974-2014: quarant'anni di vita, Firenze, Ente Cassa di Risparmio, 2014.
  4. ^ Giovanni Arledler, Ricordo di Carlo Maria Giulini, in Quaderni della Civiltà Cattolica, n. 3731, anno 2005, vol. IV, p. 467.
  5. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  6. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  7. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  8. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  9. ^ Premi Feltrinelli 1950-2011, su lincei.it. URL consultato il 17 novembre 2019.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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