Cava Manara comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Michele Pini (lista civica) dal 26-5-2014 |
Territorio | |
Coordinate | 45°08′N 9°06′E / 45.133333°N 9.1°E |
Altitudine | 79 m s.l.m. |
Superficie | 17,26 km² |
Abitanti | 6 640[1] (31-12-2021) |
Densità | 384,7 ab./km² |
Frazioni | Aliarolo, Borra, Brondelli, Burroni, Ca' Matta, Cascina Roveda, Casearia, Casotti, Favone, Gallo, Gerre Chiozzo, Mandella, Mezzana Corti, Pülé, Rotto, Spessa, Torre de' Torti, Tre Re |
Comuni confinanti | Bastida Pancarana, Bressana Bottarone, Carbonara al Ticino, Rea, San Martino Siccomario, Sommo, Travacò Siccomario, Zinasco |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27051 |
Prefisso | 0382 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018041 |
Cod. catastale | C360 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 619 GG[3] |
Nome abitanti | cavesi |
Patrono | sant'Agostino |
Giorno festivo | 28 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cava Manara nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Cava Manara (La Càva in dialetto lomellino) è un comune italiano di 6 640 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova presso il Po, alta sul bordo del terrazzo alluvionale, non lontano dalla confluenza del Ticino, al confine tra la Lomellina e la piccola regione del Siccomario.
Cava è nota fin dal XIII secolo, quando apparteneva al territorio soggetto a Pavia, incluso nella podesteria o squadra di Sommo, nella regione della Lomellina; amministrativamente però la squadra di Sommo era aggregata all'Oltrepò Pavese. Era allora detta Cava Taverna. Nel 1466 fu infeudata alla famiglia Eustachi di Pavia, passando attorno al 1650 ai marchesi Olevano, che terranno il feudo sino all'abolizione del feudalesimo nel 1797. Il territorio di Cava apparteneva allora alla Lomellina, ai confini con il Siccomario; nel 1707 esso passò con la Lomellina ai Savoia, mentre il Siccomario, con l'Oltrepò da cui dipendeva amministrativamente, restava allo Stato di Milano.In questo piccolo territorio trovimo dei piccoli feudi, gestiti al tempo da famiglie facoltose, come un discendente della famiglia dei conti Pilla di San Protaso,(Fiorenzuola), infatti Don Giovanni VIttorio Pilla di San Protaso, classe 1743, si insedio con la sua famiglia nel territorio Nel 1743 anche questo territorio, che comprendeva alcune delle attuali frazioni di Cava, passò al territorio sabaudo. Sotto i Savoia continuò a far parte della provincia di Lomellina, e dal 1859 fu incluso nella Provincia di Pavia. Nel 1863 prese il nuovo nome di Cava Manara in onore di Luciano Manara, che vi aveva combattuto nel 1849. Nel 1871 al comune di Cava Manara furono aggregati i soppressi comuni di Torre de' Torti e di Gerrechiozzo.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 dicembre 1957.[5]
«Di rosso, alle due spade d'argento, guarnite d'oro, poste in croce di S. Andrea, con le punte rivolte in alto. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo troncato di rosso e di bianco.
Abitanti censiti[6]
Cava Manara è collegata con Pavia e con i comuni vicini da servizi di autobus svolti dalla società Autoguidovie.
Le stazioni ferroviarie più vicine al territorio comunale sono due:
Il sindaco attuale è Michele Pini, eletto per la prima volta il 26 maggio 2014 con la lista civica "Lista Pini" e riconfermato per un secondo mandato il 27 maggio 2019, noto in ambito locale soprattutto per le sue battaglie politiche in difesa dell'ambiente. Il 3 novembre 2016 la giunta Pini ha ottenuto il No definitivo dalla Regione Lombardia alla realizzazione di una discarica di amianto a Cava Manara.