Gallese comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Viterbo |
Amministrazione | |
Sindaco | Danilo Piersanti (lista civica) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 42°22′28″N 12°23′59″E |
Altitudine | 135 m s.l.m. |
Superficie | 37,17 km² |
Abitanti | 2 582[1] (31-8-2022) |
Densità | 69,46 ab./km² |
Frazioni | Rocchette |
Comuni confinanti | Calvi dell'Umbria (TR), Civita Castellana, Corchiano, Magliano Sabina (RI), Orte, Otricoli (TR), Vasanello, Vignanello |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 01035 |
Prefisso | 0761 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 056027 |
Cod. catastale | D870 |
Targa | VT |
Cl. sismica | zona 2B (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 661 GG[3] |
Nome abitanti | gallesini |
Patrono | san Famiano |
Giorno festivo | 8 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Gallese nella provincia di Viterbo | |
Sito istituzionale | |
Gallese è un comune italiano di 2 582 abitanti[1] della provincia di Viterbo nel Lazio.
Gallese sorge sopra una collina tufacea di 130 metri circa di altezza, circondata da ogni parte da alte rupi, la cui base è scavata da torrenti profondi. Geograficamente nella Valle del Tevere, situato sulla destra del Tevere, il territorio di Gallese non può considerarsi né montuoso né perfettamente pianeggiante in tutta la sua estensione.[4] Il panorama che si può ammirare è vario: lontano, dalla parte oriente, al di là del Tevere, è possibile scrutare la catena montuosa preappenninica tra Lazio e Umbria, a occidente, il sole, tramontando, si nasconde dietro i Monti Cimini.
Classificazione climatica: zona D, 1661 GR/G
L'origine del nome Gallese viene sovente, ed erroneamente, accostato ai Galli. Questi, secondo alcuni studiosi, disfatti da Camillo, si sarebbero ritirati tra i Falisci come nemici di Roma. A questa opinione basta opporre l'autorità di storici, come Lucio Floro ed Eutropio, dalle cui storie si rileva che gli avanzi dei Galli furono distrutti completamente da Dolabella presso il lago Vadimone, onde non rimanesse nessuno di quell'esercito che si potesse vantare in seguito della conquista e dell'incendio di Roma.[4]
Da un esame etimologico, il nome Gallese rimanda all'eroica leggenda di Aleso (Halesium), figlio di Agamennone, re di Micene. Aleso, dopo la morte del padre, sarebbe fuggito recandosi in Italia, dove fondò la città di Falerii, metropoli falisca nell'Etruria meridionale.
I primi insediamenti nella Valle del Tevere possono essere fatti risalire al periodo paleolitico superiore, stando ai reperti di industria litica ritrovati negli strati più antichi all'interno delle grotte che si erano formate spontaneamente per la corrosione delle acque. Nel 1920 il Rellini studiò la tipologia di tali ripari, dislocati lungo le pareti scavate dal Rio Fratta (affluente del Tevere nel territorio di Gallese): chiamò le grotte Cavernette falische e ipotizzò che fossero state abitate, nella tarda età del bronzo, da un nucleo di poche decine di persone.
Nell'età del bronzo medio, la zona di Gallese era popolata di pastori provenienti dagli Appennini che, oltre ai pascoli, sfruttarono anche il sottobosco nelle vicinanze della Valle del Tevere (oggigiorno chiamati Piani), ricavando risorse alimentari e materie prime, tra le quali selce e legname. La loro presenza è documentata dai reperti di ceramica ritrovati negli strati del terreno. Quando iniziarono a coltivare la terra, si formarono delle comunità.
Durante l'età del ferro, gli abitanti avevano già lasciato, ma non del tutto abbandonato, i terreni attigui al fiume Tevere per trasferirsi sul vicino pianoro tufaceo, dove attualmente sorge la Città di Gallese, che raggiunse l'apogeo con la civiltà falisca (Dal X al III secolo a.C.), in larga parte contemporanea di quella etrusca,
In epoca romana, Gallese fu al centro di intensi traffici commerciali grazie alla sua posizione nei pressi del fiume Tevere e di alcune importanti vie di comunicazione (via Flaminia e Amerina). Divenuta di proprietà della Chiesa nel 733 d.C., nell'XI secolo venne conquistata da Gerardo, conte di Sutri, e poi, dopo aver attraversato un periodo di autonomia, venne sottomessa da Viterbo; in seguito fu feudo di illustri famiglie, come gli Orsini, gli Spinelli, i Colonna, i Della Rovere, i Carafa, i Madruzzo e gli Altemps. Elevato al rango di ducato nel 1585 da papa Sisto V, nell'Ottocento passò alla famiglia Hardouin, dopo che Giulio contrasse matrimonio con Lucrezia Altemps, e che successivamente ricevette nel 1861 il titolo ducale dal pontefice Pio IX, originariamente degli Altemps.
Il toponimo era in origine un appellativo geografico riferito a una località esposta al sole e allude alla posizione dell’abitato. Nell'ambito del patrimonio storico-architettonico si segnalano la cattedrale, ricostruita nel 1780, la chiesa romanica di San Famiano, nella quale è sepolto il Santo Patrono, e la chiesa dedicata a Sant’Agostino, contenente interessanti opere pittoriche e affreschi di pregevole fattura; il Palazzo ducale, di origine medievale, come testimoniano le massicce torri, è stato profondamente modificato nel Cinquecento da Giacomo della Porta, allievo del Vignola.[5]
Abitanti censiti[11]
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[12]
2015 | 2014 | 2013 | ||||||||
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Numero imprese attive | % Provinciale Imprese attive | % Regionale Imprese attive | Numero addetti | % Provinciale Addetti | % Regionale Addetti | Numero imprese attive | Numero addetti | Numero imprese attive | Numero addetti | |
Gallese | 147 | 0,63% | 0,03% | 630 | 1,06% | 0,04% | 155 | 626 | 160 | 644 |
Viterbo | 23.371 | 5,13% | 59.399 | 3,86% | 23.658 | 59.741 | 24.131 | 61.493 | ||
Lazio | 455.591 | 1.539.359 | 457.686 | 1.510.459 | 464.094 | 1.525.471 |
Nel 2015 le 147 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,63% del totale provinciale (23.371 imprese attive), hanno occupato 630 addetti, l'1,06% del dato provinciale (59.399 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato quattro persone (4,29).
Nel comune di Gallese sono presenti due stazioni ferroviarie:
Gallese è collegata, tramite la Strada Provinciale 73 "San Luca", al limitrofo comune di Corchiano e, tramite la Strada Provinciale 34 "Gallesana", ai comuni di Vasanello, Vignanello e Vallerano. Per raggiungere il capoluogo di provincia Viterbo è possibile optare per due assetti viari principali: la Superstrada Orte-Viterbo con accesso dalla SP61 (in località Soriano nel Cimino) o realizzando un percorso verso la nuova circonvallazione della SP25 in località Centignano del comune di Vignanello. Il comune di Orte è raggiungibile percorrendo la Strada Statale 315 da Gallese Scalo in direzione Orte. L'accesso alla capitale è garantito dalla presenza di molteplici arterie stradali: è infatti possibile raggiungere Roma tramite la Strada statale 3 Via Flaminia seguendo la direzione Roma, immettendosi in Autostrada A1 dal vicino casello di Magliano Sabina (40' per raggiungere i quartieri di Roma Nord) oppure percorrendo la SS 331 da Civita Castellana fino a Nepi, immettendosi poi sulla Strada statale 2 Via Cassia (Cassia Bis "Veientana") in direzione Roma.
Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Viterbo, Gallese passò dalla provincia di Roma a quella di Viterbo.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 238126891 · SBN RMLL001198 |
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