Leonetto Amadei | |
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Presidente della Corte costituzionale | |
Durata mandato | 5 marzo 1979 – 28 giugno 1981 |
Predecessore | Paolo Rossi |
Successore | Leopoldo Elia |
Deputato dell'Assemblea Costituente | |
Gruppo parlamentare | Partito Socialista Italiano |
Circoscrizione | Pisa |
Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 1948 – 1976 |
Legislatura | I, II, III, IV, V, VI |
Gruppo parlamentare | Partito Socialista Italiano (I, II, III e inizio IV legislatura), Partito Socialista Italiano - Partito Socialista Democratico Italiano Unificati (IV legislatura e inizio V legislatura), Partito Socialista Italiano (V e VI legislatura) |
Circoscrizione | Pisa |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista Italiano |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Avvocato |
Leonetto Amadei (Seravezza, 7 agosto 1911 – Marina di Pietrasanta, 10 novembre 1997) è stato un giurista e politico italiano.
Laureatosi giovanissimo all'università di Pisa, Amadei fece il tirocinio presso lo studio dell'avvocato Luigi Salvatori, che negli anni 1919-1920 fu deputato socialista nel collegio della Versilia. Come avvocato, Leonetto Amadei patrocinò spesso cause in difesa dei più deboli, degli oppressi e dei lavoratori.
Nel 1946 venne candidato dal Partito Socialista Italiano alle elezioni per la Assemblea Costituente, e successivamente alla sua elezione fu nominato nella Commissione dei 75. Si impegnò soprattutto nell'elaborazione della prima parte della Costituzione della Repubblica Italiana.
Successivamente venne eletto deputato nella circoscrizione di Lucca, Livorno, Pisa e Massa Carrara, sempre nelle liste del PSI, e ricoprì anche l'incarico di Sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia nel primo Governo Rumor. Venne rieletto per diversi mandati parlamentari consecutivi fino al 1972, anno in cui divenne componente della Corte Costituzionale.
Eletto giudice costituzionale dal Parlamento il 27 giugno 1972, giurò il 28 giugno 1972. Venne eletto Presidente della stessa Corte il 5 marzo 1979 e cessò dalla carica di Presidente il 28 giugno 1981.