Mino Milani nel 2018

Guglielmo Milani detto Mino, anche conosciuto con gli pseudonimi di Stelio Martelli, Eugenio Ventura, Piero Selva, Mungo Graham Alcesti e T. Maggio (Pavia, 3 febbraio 1928Pavia, 10 febbraio 2022) è stato un giornalista, scrittore, fumettista e storico italiano.

Biografia

Di famiglia benestante, viene avviato agli studi liceali presso il Liceo Classico Ugo Foscolo di Pavia per poi proseguirli nella facoltà di medicina dell'ateneo pavese, con l'obiettivo di fargli continuare la professione di due zii materni, entrambi affermati medici. Grazie ai buoni uffici del padre Carlo, all'epoca sindaco di Pavia, viene contemporaneamente accettato come praticante nell'Istituto di Anatomia annesso al Policlinico San Matteo.

In breve tempo Milani capisce che la professione medica non fa per lui e, dopo aver casualmente assistito a una lezione sul Medioevo, decide di iscriversi alla facoltà di lettere. Dopo la laurea in lettere moderne nel 1950, con una tesi sul brigantaggio nelle Calabrie, basata sul carteggio del concittadino Gaetano Sacchi, che diventerà più tardi Romanzo militare, venne assunto nella Biblioteca Civica di Pavia, divenendone direttore e lavorandovi fino al 1964.

La sua attività di giornalista e scrittore iniziò nel 1953 con saltuarie collaborazioni al Corriere dei Piccoli, al tempo diretto da Giovanni Mosca, periodico poi trasformatosi nel Corriere dei Ragazzi, del quale Milani divenne di fatto il fondatore, il redattore e l'autore più prolifico[senza fonte], e al quale collaborò fino al 1977. In questo periodo, Milani adottava vari pseudonimi, come Eugenio Ventura, Piero Selva, Stelio Martelli, Mungo Graham Alcesti o T. Maggio per alternare le firme nella sua produzione.

Tra i suoi libri per ragazzi si ricordano i volumi dedicati alle avventure del cow-boy Tommy River, di Martin Cooper e le collaborazioni con i più importanti disegnatori italiani, tra i quali Hugo Pratt, Milo Manara, Grazia Nidasio, Mario Uggeri, Aldo Di Gennaro, Dino Battaglia, Sergio Toppi e Attilio Micheluzzi.

Terminata la collaborazione con il Corrierino, tenne su La Domenica del Corriere la rubrica La realtà romanzesca, che divenne famosa[1]. In seguito assunse la direzione del quotidiano La Provincia Pavese, incarico che lasciò ben presto per dedicarsi alla scrittura di romanzi e, soprattutto, di saggi e biografie di argomento storico.

Notevole anche la produzione di genere fantasy per adulti, della quale occorre citare Fantasma d'amore, trasposto nell'omonima opera cinematografica da Dino Risi, e Selina, dal quale Carlo Lizzani ha tratto lo sceneggiato televisivo La trappola.

Assai originale l'approccio al genere poliziesco con la produzione di alcuni gialli storici incentrati sulla figura di Melchiorre Ferrari, commissario dell’Imperiale Regia Delegazione di Polizia del Lombardo-Veneto e ambientati nella Pavia di metà Ottocento.

Assumono particolare importanza i libri sulla storia di Pavia, le biografie di Giuseppe (del 1982) e Anita Garibaldi (del 1995), parte di un percorso risorgimentale che era iniziato nel 1971, con la meticolosa ricostruzione della Battaglia di Solferino e San Martino, quest'ultima firmata con lo pseudonimo di Stelio Martelli nell'edizione originale e riedita, quasi quarant'anni dopo, con una corposa appendice curata dall'Associazione Storica Medolese.

Vincitore di numerosi premi letterari, in occasione dell'ottantesimo compleanno, è stato celebrato a Pavia con la mostra Le mani di Mino, curata da Grazia Nidasio e dal MUF, che ripercorre le tappe più significative della sua sterminata produzione letteraria e fumettistica.

Per la sua opera di storico, nel 2011 il Comune di Medole ha conferito a Mino Milani la cittadinanza onoraria.

Nel 2019 gli è stata dedicata l'intera edizione del Festival di letteratura per ragazzi "La vallata dei libri bambini". Il suo archivio è conservato presso il Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell’Università di Pavia[2].

È morto il 10 febbraio 2022 nella sua casa di Pavia, all'età di 94 anni[3].

Stile

Gianni Rodari dice di lui:

«Mino Milani […] non è un romanziere d'una volta, ma uno scrittore d'oggi, contemporaneo del cinematografo e della TV, due invenzioni con le quali ha fatto da un pezzo i suoi conti, traducendo in una tecnica moderna la loro grande lezione: narrare per immagini ritmando velocemente l'azione.»

Onorificenze e riconoscimenti

Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
— Roma, 2 giugno 2008.

Opere

Romanzi e racconti

Ciclo di romanzi di Tommy River:

Ciclo dell'Imperial Regio commissario Melchiorre Ferrari:

Saggistica, arte e storia

Fumetti

Note

  1. ^ Rai Scuola
  2. ^ Milani, Mino (1941 - 2006), su lombardiarchivi.servizirl.it.
  3. ^ Addio a Mino Milani, romanziere e fumettista, su ansa.it, 10 febbraio 2022. URL consultato l'11 febbraio 2022 (archiviato l'11 febbraio 2022).

Bibliografia

Altri progetti

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