Sono 20 le squadre che partecipano al campionato di Serie A 2023-2024. La seguente tabella indica l'anno dell'ultimo approdo nel massimo torneo nazionale.
Partecipazioni, debutto, ultima partecipazione e stato attuale delle società
Sono 68 le squadre ad aver preso parte ai 92 campionati di Serie A a girone unico che sono stati disputati a partire dalla stagione 1929-1930 fino alla stagione 2023-2024 compresa. Oltre alle squadre elencate sotto merita di essere menzionata l'Andrea Doria che partecipò al girone di Serie A Alta Italia nel 1945-46, quando la Serie A fu divisa in via eccezionale a causa delle difficoltà post belliche nel suddetto girone e nel girone di Serie A-B centro-sud. Questo campionato non rientra nelle statistiche ufficiali della Serie A a girone unico.
Sono 3 le regioni ad aver avuto almeno una squadra (sempre della stessa città, e del rispettivo capoluogo) partecipante in tutte le 91 edizioni della Serie A fin qui disputate:
Piemonte (Torino) (nella stagione 2006-07, quando la Juventus disputò l'unica stagione in Serie B - le restanti sempre in massima serie - il Torino partecipava alla Serie A);
Lazio (Roma) (nella stagione 1951-52, quando la Roma disputò l'unica stagione in Serie B - le restanti sempre in massima serie - la Lazio partecipava alla Serie A).
Fra le altre 6 regioni esordienti alla prima (1929-30) delle 91 edizioni della Serie A fin qui disputate, la Toscana non ha avuto nessuna squadra rappresentata in massima serie solamente nella stagione 1993-94, mentre l'Emilia-Romagna è presente in 87 edizioni (le prime 51 disputate, fino alla stagione 1982-83, e le successive 36 a partire dall'edizione 1987-88).
Il record di squadre partecipanti per regione in un singolo campionato è 6, stabilito dalla Lombardia nel 1951-52, nel 1966-67 e nel 1967-68.
È esclusa dal computo la retrocessione del Bari nella Serie A 1942-1943, in quanto le retrocessioni in tale stagione furono annullate alla ripresa postbellica del campionato.
Nel campionato 1985-86 le tre neopromosse furono contemporaneamente retrocesse in B al termine della stagione, unico caso nella storia della Serie A dal 1929-30 ad oggi. Considerando tutti i campionati di Serie A disputati dal 1929-30 al 2022-23, la retrocessione in B di almeno una neopromossa si è verificata 64 volte su 91, ovvero nel 70% dei casi, percentuale che salirebbe al 71% considerando quella virtuale del 1942-43. Dal 2008-09 al 2022-23 c'è, inoltre, una serie aperta di campionati consecutivi con la retrocessione di almeno una neopromossa.
* Prendendo in considerazione anche i primi posti con successiva revoca del titolo, il primato negativo appartiene al 20º posto della Juventus nella Serie A 2005-2006.
Campioni d'inverno
Il titolo, puramente statistico, di «campione d'inverno» è appannaggio dei club in testa alla classifica al termine del girone d'andata di un campionato.
Nelle 91 edizioni della Serie A tenutesi fino al 2023, solo due squadre campioni d'inverno (la Juventus nel 1935-36 e il Liguria nel 1938-1939) non risultarono classificate nelle prime tre posizioni a fine campionato; sempre nello stesso periodo, in 59 occasioni la capolista a metà campionato, o una di esse, fu campione d'Italia a fine torneo o si piazzò al primo posto in caso di titolo revocato (65%); la percentuale è leggermente più alta nell'epoca dei 3 punti, a partire dalla stagione 1994-95: nel 66% delle volte (19 su 29 campionati) la squadra campione d'inverno ha poi terminato il torneo da primatista.
Ai fini della determinazione dei campioni d'inverno, non sono applicabili i criteri delle classifiche avulse, in quanto validi soltanto per stabilire le posizioni finali del campionato (motivo per cui possono verificarsi ex aequo fra due o più squadre, circostanza accaduta sei volte), e non sono conteggiabili a posteriori i punti conseguiti nelle partite rimandate nel girone d'andata e fatte disputare nel corso del girone di ritorno (ragion per cui, le squadre che hanno conquistato il "titolo" nel 1929-30 e nel 2003-04, Juventus e Roma, hanno beneficiato rispettivamente del rinvio dello scontro diretto con l'Inter e dell'aver temporaneamente giocato una gara in più rispetto al Milan).
Escluse le due stagioni (1991-1992 e 2011-2012) in cui la squadra campione d'Italia ha terminato il campionato imbattuta, in diverse occasioni la squadra vincitrice ha concluso il torneo senza sconfitte in casa o in trasferta
Dall'inizio del girone unico nel 1929-1930 in ventotto occasioni il capocannoniere (o uno dei capocannonieri) del campionato faceva parte della squadra campione d'Italia. In un solo caso, nel campionato 1995-1996, il capocannoniere (Igor Protti del Bari) faceva parte di una squadra retrocessa. Nel 1972-1973, unico caso di tre capocannonieri nella storia della Serie A, nessuno dei vincitori della classifica marcatori faceva parte della squadra vincitrice del campionato.
Partite con più reti
Tutti i campionati
16 reti:
1914-1915 - 1ª giornata andata Eliminatorie Girone A - 4 ottobre 1914: Acqui-Genoa 0-16
1914-1915 - 1ª giornata andata Semifinali nazionali Girone D - 10 gennaio 1915: Inter-Vicenza 16-0
Il Torino nella stagione 1942-1943 e la Juventus nella stagione 2015-16 sono le uniche squadre, in tutti i campionati di Serie A a girone unico, ad aver vinto lo scudetto dopo aver perso le due gare iniziali (Ambrosiana-Torino 1-0 e Torino-Livorno 1-2 per il Torino nel 1942-43 e Juventus-Udinese 0-1 e Roma-Juventus 2-1 per la Juventus nel 2015-2016).
La Juventus è l'unica squadra ad aver superato il tetto dei 100 punti in classifica in un torneo di Serie A, grazie ai 102 punti totalizzati nella stagione 2013-2014 (record nel campionato italiano e sesto assoluto a livello europeo).
L'Inter e la Juventus sono le uniche due squadre ad aver superato il tetto dei 100 punti in Serie A in un anno solare, grazie ai 104 punti totalizzati dall'Inter nel 2021 e ai 101 punti totalizzati dalla Juventus nel 2018.
L'Inter e la Pro Vercelli sono le uniche squadre, tra quelle che hanno partecipato alla Serie A, che non sono mai state promosse in massima serie. Specificamente, l'Inter è l'unica squadra sempre presente in A e, insieme a Monza e Sassuolo, non è mai retrocessa da questa serie. La Pro Vercelli è, invece, l'unica compagine ad aver militato in Serie A fin dalla sua fondazione (1929) che è stata relegata in cadetteria senza poi ottenere la promozione in massima categoria; gli altri club retrocessi dalla A e mai risaliti sono il Casale, l'Avellino, la Pistoiese, il Treviso e il Carpi, i quali hanno esordito nella serie rispettivamente nel 1930, nel 1978, nel 1980, nel 2005 e nel 2015.
La miglior prestazione di una squadra neopromossa in Serie A spetta al Vicenza, che nella stagione 1977-78 raggiunse il secondo posto.[7]
In tre occasioni una squadra (intesa come sezione calcistica di un club) ha vinto lo scudetto nell'anno del centenario della propria istituzione; la prima volta capitò alla Juventus nel 1996-1997, poi al Milan nel 1998-1999, e infine all'Inter nel 2007-2008. Se, tuttavia, prendiamo come riferimento il centesimo anniversario di fondazione delle società in quanto tali, all'elenco precedente va aggiunta la Lazio, vincitrice del campionato nel 1999-2000.[N 21]
Durante la partita del 23 aprile 2016 tra Inter e Udinese (3-1), per la prima volta nella storia della Serie A tra i 22 giocatori scesi in campo dal primo minuto non ne compare nessuno di nazionalità italiana.[8]
Il massimo numero di turni in anticipo in cui è arrivata la matematica vittoria del campionato è di 5, record condiviso da Torino (1946-1947), Fiorentina (1955-1956), Inter (2006-2007), Juventus (2018-2019)[9] e Napoli (2022-2023); la Fiorentina è l'unica ad averlo fatto in un campionato a 18 squadre, mentre le altre in tornei a 20 squadre.
Il Milan nel 2020-2021 è la squadra che si è vista assegnare il maggior numero di rigori (20) in una singola stagione[10].
La partita tra Lucchese e Novara del 26 dicembre 1948 fu l'unica nella storia della Serie A ad essere iniziata senza 22 giocatori in campo. Dei 12 giocatori che la squadra piemontese portò a Lucca, infatti, due ebbero febbre alta e si rivelarono indisponibili, obbligando gli ospiti a scendere in campo in 10 uomini: l'incontro terminò 5-1.[11][12]
Nella storia della Serie A, il Milan è la squadra ad aver trovato la vittoria giocando con la maggiore inferiorità numerica, 9 contro 11, in Bologna-Milan dell'8 febbraio 2017, trovando il gol del definitivo 0-1 all'89º minuto dopo avere subito due espulsioni al 36º al 59º minuto.[13]
Record di calciatori
In grassetto i giocatori ancora in attività in Serie A.
Il record appartiene a Dino Zoff il quale dal 1972 al 1983 disputò 332 partite consecutive in Serie A, con le maglie di Napoli (2 presenze) e Juventus (330 presenze).[14]
Più vecchio calciatore a realizzare una quaterna in Serie A: Marco Parolo, 32 anni e 11 giorni, Lazio (5 febbraio 2017 contro il Pescara)
Più giovane calciatore a realizzare una cinquina in Serie A: Antonio Angelillo, 21 anni e 37 giorni, Inter (12 ottobre 1958 contro la SPAL)
Più vecchio calciatore a realizzare una cinquina in Serie A: Miroslav Klose, 34 anni e 330 giorni, Lazio (5 maggio 2013 contro il Bologna)[27]
Più giovane calciatore a realizzare 6 gol in una partita di Serie A: Silvio Piola, 20 anni e 30 giorni, Pro Vercelli (29 ottobre 1933 contro la Fiorentina)
Più vecchio calciatore a realizzare 6 gol in una partita di Serie A: Omar Sívori, 25 anni e 251 giorni, Juventus (10 giugno 1961 contro l'Inter)[N 30]
Il primato appartiene a Luciano Castellini (Napoli) che tra il 27 febbraio 1983 ed il 29 gennaio 1984 riuscì a non subire reti sul proprio campo per 12 partite intere e due spezzoni pari a 1188 minuti.[56][57]
Imbattibilità in trasferta
Sebastiano Rossi (Milan) restò imbattuto in trasferta tra il 7 novembre 1993 ed il 27 marzo 1994 per 8 partite intere e due spezzoni pari a 825 minuti.
Imbattibilità dall'inizio del campionato
Adriano Reginato (Cagliari) restò imbattuto dalla prima giornata fino al minuto 82 dell'ottava giornata del campionato 1966-67 per complessivi 712 minuti.
Lucidio Sentimenti fu il primo portiere a segnare un gol in Serie A, il 17 maggio 1942, e realizzò un altro calcio di rigore nel campionato di Divisione Nazionale 1945-1946 con la maglia della Juventus.
Antonio Rigamonti realizzò altri tre rigori in Serie B con la maglia del Como[65], diventando in questo modo il portiere con più gol segnati in Italia nel calcio professionistico.
Media di reti segnate per giornata: 28,5 (1929-30)
Minimo numero di reti segnate: 613 (1966-67)
Media di reti segnate per partita: 2,003 (1966-67)
Media di reti segnate per giornata: 18,029 (1966-67)
Massimo numero di vittorie: 250 (1930-31)
Media di vittorie per giornata: 7,35 (1930-31)
Massimo numero di pareggi: 117 (1966-67)
Media di pareggi per giornata: 3,44 (1966-67)
Massimo numero di vittorie in trasferta: 84 (2003-04)
Massimo numero di punti in trasferta: 245 (1991-92); 342* (2003-04)
Massimo quantitativo di calci di rigore: 126 (89 realizzati) nel 1997-98
Massimo numero di reti segnate in una giornata: 48 (5ª giornata 1992-93)
Media di reti segnate per partita: 5,33 (5ª giornata 1992-93)
Minimo numero di reti segnate in una giornata: 8 (8ª giornata 1991-92)
Media di reti segnate per partita: 0,88 (8ª giornata 1991-92)
Massimo numero dei punti in trasferta in una giornata: 13 su 18 (14ª giornata 1954-55; 1ª giornata 1960-61; 19ª giornata 1961-62; 33ª giornata 1991-92); 17 su 27* (11ª giornata 1994-95; 16ª giornata 1997-98; 5ª e 11ª giornata 2000-01; 8ª giornata 2002-03)
Vittorie in trasferta in una giornata: 6 su 9 (1ª giornata 1960-61; 7ª e 19ª giornata 1961-62; 33ª giornata 1991-92)
Miglior serie di giornate in testa al campionato: 71 (Milan: dalla 7ª giornata 1991-92 alla 9ª giornata 1993-94)
Miglior sequenza di partite utili: 58 (Milan: dalla 34ª giornata 1990-1991 alla 23ª giornata del 1992-1993)
Miglior serie iniziale di partite utili: 34 (Milan 1991-92)
Massimo punteggio in classifica: 58 (Inter 1988-89); 82* (Milan 2003-04)
Maggior vantaggio sulla seconda classificata: 12 punti (Fiorentina 1955-56); 11 punti* (Milan 2003-04)
Maggior numero di vittorie complessive: 26 (Inter 1988-89)
Maggior numero di pareggi complessivi: 22 (Mantova 1966-67)
Minor numero di pareggi complessivi: 1 (Napoli 1930-31)
Partite vinte in campo proprio: 16 su 17 (Bologna 1931-32; Juventus 1932-33; Napoli 1989-90)
Partite vinte in trasferta: 11 su 17 (Milan 1963-64; Inter 1963-64; Inter 1988-89; Juventus 1994-95; Milan 2003-04)
Partite consecutive vinte in trasferta: 8 (Milan 1992-93)
Media di reti segnate per partita: 3,329 (1949-50)
Media di reti segnate per giornata: 33,289 (1949-50)
Minimo numero di reti segnate: 955 (2010-11)
Media di reti segnate per partita: 2,513 (2010-11)
Media di reti segnate per giornata: 25,132 (2010-11)
Massimo numero di vittorie: 300 (2016-17)
Media di vittorie per giornata: 7,894 (2016-17)
Massimo numero di pareggi: 125 (2004-05)
Media di pareggi per giornata: 3,289 (2004-05)
Massimo numero di punti in trasferta: 269 (1946-47); 500* (2021-22)
Massimo quantitativo di calci di rigore: 187 (nel 2019-20: 152 realizzati)
Massimo numero di reti segnate in una giornata: 54 (38ª giornata 1950-51)
Media di reti segnate per partita: 5,4 (38ª giornata 1950-51)
Minimo numero di reti segnate in una giornata: 13 (9ª giornata 2010-11; 32ª giornata 2017-18; 2ª giornata 2022-23)
Media di reti segnate per partita: 1,3 (9ª giornata 2010-11; 32ª giornata 2017-18; 2ª giornata 2022-23)
Maggior numero di vittorie interne in una giornata: 10 su 10 (28ª giornata 1951-52)
Minor numero di vittorie in una giornata: 3 su 10 (10ª e 38ª giornata 2004-05; 11ª giornata 2007-08; 24ª giornata 2008-09; 22ª giornata 2009-10; 12ª giornata 2020-21)
Maggior numero di vittorie in trasferta in una giornata: 8 su 10 (36ª giornata 2012-13; 19ª giornata 2015-16)
Minor numero di vittorie interne in una giornata: 0 su 10 (11ª giornata 2007-08; 36ª giornata 2012-13; 12ª giornata 2014-15)
Maggior numero di pareggi in una giornata: 7 su 10 (10ª e 38ª giornata 2004-05; 11ª giornata 2007-08; 24ª giornata 2008-09; 12ª giornata 2020-21)
Maggior numero di punti in trasferta in una giornata: 14 su 20 (14ª giornata 1946-47); 26 su 30* (36ª giornata 2012-13)
Minor numero di punti in trasferta in una giornata: 0 (28ª giornata 1951-52)
Miglior serie di giornate in testa al campionato: 76* ** (Juventus: dalla 1ª giornata 2004-05 alla 38ª giornata 2005-06)
Miglior sequenza di partite utili: 49 (Juventus: dalla 38ª giornata 2010-11 alla 10ª giornata 2012-13)
Miglior sequenza di partite in casa utili: 47 (Juventus: dalla 21ª giornata 2012-13 alla 37ª giornata 2014-15)
Miglior sequenza di partite in trasferta utili: 30 (Napoli: dalla 13ª giornata 2016-17 alla 34ª giornata 2017-18)
Miglior serie iniziale di partite utili: 38 (Juventus: dalla 1ª giornata alla 38ª giornata 2011-12)
Miglior serie di vittorie consecutive: 17 (Inter: dall'8ª giornata alla 25ª giornata 2006-07; la 22ª giornata è stata recuperata dopo la 32ª)
Miglior serie di vittorie iniziali consecutive: 10 (Roma 2013-14)
Maggior numero di partite consecutive senza vittorie: 26 (Genoa: dalla 4ª giornata alla 29ª giornata 2021-22)
Maggior numero di partite iniziali senza reti al passivo: 7 (Bologna 1946-47)
Maggior numero di partite iniziali senza vittorie: 23 (Cremonese 2022-23: 9 pareggi e 14 sconfitte)
Maggior numero di sconfitte consecutive: 14 (Benevento 2017-18)
Miglior media inglese: +6 (Torino 1946-47); +26* (Juventus 2013-14)
Maggior numero di vittorie complessive: 33 (Juventus 2013-14)
Maggior numero di partite vinte in campo proprio: 19 su 19 (Juventus 2013-14)
Maggior numero di punti conquistati in campo proprio: 37 su 38 (Torino 1948-49); 57 su 57* (Juventus 2013-14)
Maggior numero di vittorie complessive in trasferta: 16 su 19 (Milan 2020-21)
Maggior numero di vittorie consecutive in trasferta: 12 (Roma 2016-17 e 2017-18)
Maggior numero di vittorie consecutive in trasferta in un singolo campionato: 11 (Inter 2006-07)
Maggior numero di punti conquistati in trasferta: 32 su 38 (Juventus 1949-50); 49 su 57* (Inter 2006-07, Milan 2020-21)
Maggior numero di sconfitte complessive: 29 (Benevento 2017-18)
Maggior numero di sconfitte casalinghe: 14 (Pescara 2012-13)
Maggior numero di punti persi in campo proprio: 48 su 57* (Frosinone 2018-19)
Minor numero di punti conquistati in trasferta: 2 su 38 (Venezia e Bari 1949-50); 4 su 57* (Messina 2006-07; Benevento 2017-18)
Minor punteggio in classifica: 16 (Venezia 1949-50); 18* (Pescara 2016-17); 17* (−3) (Chievo 2018-19)
Minor numero di vittorie complessive: 2 (Chievo 2018-19)
Minor numero di sconfitte in trasferta: 0 (Inter 2006-07; Juventus 2011-12)
Minor numero di sconfitte complessive: 0 (Juventus 2011-12)
Maggior numero di pareggi complessivi: 18 (Inter 2004-05; Empoli 2014-15)
Maggior numero di calci di rigore all'attivo: 20 (Milan 2020-21)
Maggior numero di calci di rigore al passivo: 14 (Udinese 2020-21)
Minor numero di calci di rigore all'attivo: 0 (Siena 2004-05; Udinese 2019-20)
Minor numero di calci di rigore al passivo: 0 (Inter 2008-09)
Maggior numero di calci di rigore in una giornata: 11 (13ª giornata 1950-51; 8ª giornata 2013-14)
Maggior numero di calci di rigore in una partita: 4 (Atalanta-Livorno 19ª giornata del 1948-49; Inter-Genoa 30ª giornata del 2011-12); Venezia-Sassuolo 28ª giornata del 2021-22)
Maggior numero di reti segnate da un giocatore in una partita: 5 (Mike Mayer, 24ª giornata del 1948-49; Ispiro, 35ª giornata del 1948-49; Klose, 35ª giornata del 2012-13)
Maggior numero di giocatori schierati: 42 (Parma 2020-21, Salernitana 2021-22)
^Dal 6 ottobre 1929 (1ª giornata del campionato 1929-30) al 29 aprile 1934 (34ª giornata del campionato 1933-34).
^Dal 30 settembre 1934 (1ª giornata del campionato 1934-35) al 25 aprile 1943 (30ª giornata del campionato 1942-43).
^Dal 22 settembre 1946 (1ª giornata) al 6 luglio 1947 (38ª giornata).
^Dal 14 settembre 1947 (1ª giornata) al 4 luglio 1948 (40ª giornata).
^Dal 19 settembre 1948 (1ª giornata del campionato 1948-49) al 22 giugno 1952 (38ª giornata del campionato 1951-52).
^Dal 14 settembre 1952 (1ª giornata del campionato 1952-53) al 1º giugno 1967 (34ª giornata del campionato 1966-67).
^Dal 24 settembre 1967 (1ª giornata del campionato 1967-68) al 15 maggio 1988 (30ª giornata del campionato 1987-88).
^Dal 9 ottobre 1988 (1ª giornata del campionato 1988-89) al 16 maggio 2004 (34ª giornata del campionato 2003-04).
^Dal 12 settembre 2004 (1ª giornata del campionato 2004-05) in poi.
^La società si è sciolta nel 1946 fondendosi con l'Andrea Doria, dando origine alla Sampdoria.
^I titoli del 1926-1927 e del 2004-2005 furono revocati rispettivamente a Torino e Juventus senza che i primi posti dei granata e dei bianconeri venissero annullati.
^Nel 1914-1915 il torneo fu sospeso e al Genoa venne assegnato a tavolino il primo posto, mentre il secondo rimase inassegnato; nel 1947-1948 tre squadre si piazzarono seconde a pari merito; nel 1968-1969, nel 1971-1972 e nel 1977-1978 due squadre furono seconde a pari merito.
^Miglior rapporto di punti a partita in un anno solare.
^L'anno di formazione della Polisportiva S.S. Lazio fu il 1900, mentre il settore football biancoceleste fu istituito il 3 ottobre 1910. Negli altri tre casi, la nascita della compagine e della relativa squadra di calcio sono sempre coincise, cfr. Storia del Comitato Regionale Lazio – capitolo I, su crlazio.info. URL consultato l'8 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2014).
^Maldini detiene il record di presenze tra i calciatori di movimento.
^Non è conteggiato Virginio Rosetta (8 scudetti) in quanto vincitore in tutto o in parte di edizioni del campionato non denominate Serie A.
^abDalla 1ª alla 11ª giornata (13 gol, di cui 5 su rigore).
^Dalla 10ª alla 21ª giornata (14 gol, di cui 4 su rigore); non ha disputato la 12ª giornata, Roma-Sampdoria 4-1.
^Dalla 14ª alla 25ª giornata (16 gol, di cui 5 su rigore); non ha disputato la 24ª giornata, Juventus-Brescia 2-0.
^La fonte (per il resto precisa ed attendibile) presenta un errore. Attribuendo erroneamente gli anni di militanza nel Modena (1931-1933) a Giovanni Righi, invece che al fratello maggiore Pietro Righi, il più giovane risulta ingiustamente presente nella classifica su fonte.
^Il marcatore più anziano su azione (esclusi i calci di rigore e i calci di punizione diretti) resta ancora Silvio Piola, dato che sia Costacurta sia Ibrahimović segnarono il loro ultimo gol su calcio di rigore.
^abLa partita fu la ripetizione della sfida di campionato del 16 aprile 1961, che era stata data vinta 2-0 a tavolino all'Inter per via di un'invasione a bordo campo del pubblico presente all'interno dello Stadio Comunale di Torino. La Juventus presentò ricorso contro la decisione, che il successivo 3 giugno venne accolto dalla Commissione di Appello Federale della FIGC, la quale commutò la sanzione ai bianconeri in una multa e dispose di rigiocare il match; con le due formazioni in lotta per lo scudetto, la decisione sancì de facto la vittoria del titolo italiano da parte degli juventini. In segno di protesta, la società milanese, che riteneva la sentenza d'appello frutto dell'ingerenza di Umberto Agnelli (all'epoca presidente sia della FIGC che dei bianconeri), fece scendere in campo nella ripetizione la sua formazione Primavera, cfr. Mario Gherarducci, Boniperti e quel 9-1 all'Inter: «Fu Sivori a voler infierire», in Corriere della Sera, 25 ottobre 2001 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
^Il dato include anche triplette, quadriplette e marcature multiple superiori.
^Non sono conteggiati i minuti di recupero concessi dall'arbitro.
^Dal 64' di Sampdoria-Juventus 1-2 (rete di Antonio Cassano, 19ª giornata) al 48' di Torino-Juventus 1-4 (rete di Andrea Belotti su rigore, 30ª giornata), cfr. Record di imbattibilità per Buffon: 974', su legaseriea.it, 20 marzo 2016. URL consultato il 20 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2017).
^Dal 37' di Milan-Cagliari 2-1 (rete di Matteo Villa, 16ª giornata) al 66' di Milan-Foggia 2-1 (rete di Igor' Kolyvanov, 25ª giornata). Tra la 17ª e la 18ª giornata si recuperò la 15ª giornata (Udinese-Milan 0-0) rinviata per la concomitanza con la Coppa Intercontinentale.
^Dal 41' di Juventus-Fiorentina 2-1 (rete di Nello Saltutti, 9ª giornata) al 44' di Milan-Juventus 2-2 (rete di Gianni Rivera su rigore, 19ª giornata).
^Dal 70' di Genoa-Fiorentina 2-1 (rete di Kurt Hamrin, 8ª giornata) al 52' di Genoa-Bologna 0-2 (rete di Helmut Haller su rigore, 18ª giornata). L'incontro della 16ª giornata (Inter-Genoa 1-0) fu giocato il 29 gennaio 1964, tra la 18ª e la 19ª giornata.
^Dall'47' di Udinese-Juventus 2-6 (rete di Danilo, 9ª giornata) al 28' di Juventus-Milan 3-1 (rete di Leonardo Bonucci, 30ª giornata). Non ha disputato le partite della 12ª, 13ª, 16ª, 17ª, 18ª, 19ª, 20ª, 21ª, 22ª, 25ª e 28ª giornata (al suo posto giocò Wojciech Szczęsny).
^Dal 35' di Juventus-Roma 2-2 (rete di Marco Di Vaio, 3ª giornata) all'89' di Roma-Lecce 3-1 (rete di Ernesto Chevantón, 11ª giornata).
^Dal 50' di Atalanta-Napoli 2-2 (rete di Nicola Caccia, 11ª giornata) all'88' di Atalanta-Vicenza 3-1 (rete di Marcelo Otero su rigore, 20ª giornata). L'incontro della 18ª giornata (Atalanta-Cagliari 4-1) non fu disputato da Pinato per infortunio muscolare (al suo posto giocò Micillo).
^Dall'80' di Fiorentina-Juventus 4-2 (rete di Giuseppe Rossi, 8ª giornata) al 15' di Atalanta-Juventus 1-4 (rete di Maxi Morález, 17ª giornata).
^Non sono conteggiati Giuseppe Milano, Hermann Felsner (4 scudetti) e William Garbutt (3 scudetti), in quanto vincitori in tutto o in parte di edizioni del campionato non denominate Serie A.
^abNon tutte le fonti sono concordi sul numero di presenze, in quanto talvolta vengono conteggiate anche quelle ottenute nei campionati di guerra.
^La Pro Vercelli chiese due volte il rinvio della partita (dal 17 al 24 aprile, e dal 24 aprile al 1º maggio 1910), giustificando la richiesta con la necessità per il club di partecipare ad altrettante amichevoli. La FIGC concesse la prima posticipazione dell'incontro, ma la mancata partecipazione dei vercellesi all'amichevole del 17 aprile determinò la negazione del secondo rinvio, poiché la Federazione ritenne che la Pro Vercelli cercasse un pretesto per recuperare i propri infortunati. I vercellesi, allora, schierarono contro l'Inter il 24 aprile la squadra giovanile dagli undici ai quindici anni, per protesta nei confronti della decisione federale, cfr. Per la decisiva del Campionato italiano, in La Stampa, 23 aprile 1910. URL consultato l'11 aprile 2012.
^Non si considera la partita Inter-Genoa 9-1 della Divisione Nazionale 1945-1946 perché il campionato non fu a girone unico.
^La partita fu la ripetizione della sfida di campionato del 16 aprile 1961, che era stata vinta 2-0 a tavolino dall'Inter per via di un'invasione a bordo campo del pubblico presente all'interno dello Stadio Comunale di Torino. La Juventus presentò ricorso contro la decisione, che il successivo 3 giugno venne accolto dalla Commissione di Appello Federale della FIGC, la quale commutò la sanzione ai bianconeri in una multa e dispose di rigiocare il match; con le due formazioni in lotta per lo scudetto, la decisione sancì de facto la vittoria del titolo italiano da parte degli juventini. In segno di protesta, la società milanese, che riteneva la sentenza d'appello frutto dell'ingerenza di Umberto Agnelli (all'epoca presidente sia della FIGC che dei bianconeri), fece scendere in campo nella ripetizione la sua formazione Primavera, cfr. Mario Gherarducci, Boniperti e quel 9-1 all'Inter: «Fu Sivori a voler infierire», in Corriere della Sera, 25 ottobre 2001 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
^Delle ventotto reti segnate da Mihajlović su calcio di punizione diretto, due hanno trovato una deviazione di un giocatore avversario: Giacomo Dicara in Vicenza-Lazio 1-2 (Serie A 1998-1999) e Lorenzo D'Anna in Lazio-Chievo 1-0 (Serie A 2003-2004); il primo caso viene riportato erroneamente come autogol del giocatore vicentino,[43] mentre nel secondo caso il gol viene correttamente assegnato a Mihajlović.[44] Come ultima precisazione, il gol segnato in Inter-Messina 5-0 (Serie A 2004-2005) è da considerarsi autogol di Dīmītrios Eleutheropoulos, in quanto la punizione, dopo aver sbattuto contro il palo, torna in campo sbattendo sulla schiena del portiere e poi finendo in gol;[45] la circostanza rientra nelle casistiche che definiscono un'autorete, cioè quando «un giocatore devia nella propria porta un tiro, un cross o un passaggio di un avversario non indirizzato nello specchio della porta»
^Andrea Pirlo ha segnato ventisei reti su calcio di punizione diretto; le due reti controverse, che lo porterebbero a quota 28, sono in realtà due autoreti. La prima è un autogol di Sébastien Frey in Verona-Reggina 1-1 (Serie A 1999-2000): la punizione, dopo aver colpito la traversa, torna in campo e, sbattendo sulla schiena del portiere, finisce in rete.[47] Il secondo caso è un autogol di Marco Silvestri in Juventus-Cagliari 3-0 (Serie A 2013-2014): la punizione viene deviata dal portiere sulla parte bassa della traversa, con il pallone che finisce sulla riga di porta senza oltrepassarla completamente; dopo il rimbalzo, la sfera sbatte contro il portiere che la fa carambolare in rete.[48]
^Secondo le linee guida della Lega Serie A, «non sono considerati autogol i tiri nello specchio della porta che vengono deviati da un difensore in maniera fortuita o istintiva. In questi casi si assegna pertanto la marcatura all'autore del tiro in porta. Va inteso come gesto istintivo il frapporsi a una conclusione senza calciare il pallone (anche semplicemente ampliando il volume del proprio corpo, come nel caso di una gamba allargata "a muro" a protezione della propria porta).[50] Le linee guida sono state recepite dalla Lega dal 1998, in ossequio alle direttive FIFA e UEFA.
^Secondo le linee guida della Lega Serie A, «non sono considerati autogol i tiri nello specchio della porta che vengono deviati da un difensore in maniera fortuita o istintiva. In questi casi si assegna pertanto la marcatura all'autore del tiro in porta. Va inteso come gesto istintivo il frapporsi a una conclusione senza calciare il pallone (anche semplicemente ampliando il volume del proprio corpo, come nel caso di una gamba allargata "a muro" a protezione della propria porta).[50] Le linee guida sono state recepite dalla Lega nel 1998, in ossequio alle direttive FIFA e UEFA. Da allora il numero degli autogol è notevolmente diminuito (fino a quel momento, dopo il tiro di un avversario, ogni deviazione in difesa, influente o meno, che terminava nella propria porta era considerata autorete).
^Auguri rigore, un brivido lungo 110 anni, su archiviostorico.corriere.it, 19 settembre 2001. URL consultato il 16 luglio 2022 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).