Gianfranco Zola | ||
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Zola al Parma nel 1993 | ||
Nazionalità | Italia | |
Altezza | 168 cm | |
Peso | 67 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante) | |
Termine carriera | 2005 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1980-1983 | Corrasi | |
Squadre di club1 | ||
1985-1986 | Nuorese | 31 (10) |
1986-1989 | Torres | 88 (21) |
1989-1993 | Napoli | 105 (32) |
1993-1996 | Parma | 102 (49) |
1996-2003 | Chelsea | 229 (59) |
2003-2005 | Cagliari | 74 (22) |
Nazionale | ||
1991-1997 | Italia | 35 (10) |
Carriera da allenatore | ||
2006-2008 | Italia U-21 | Coll. tecnico |
2008-2010 | West Ham Utd | |
2011-2012 | Italia U-16 | |
2012-2013 | Watford | |
2015 | Cagliari | |
2015-2016 | Al-Arabi | |
2016-2017 | Birmingham City | |
2018-2019 | Chelsea | Vice |
Palmarès | ||
Mondiali di calcio | ||
Argento | Stati Uniti 1994 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 29 dicembre 2022 |
Gianfranco Zola (Oliena, 5 luglio 1966) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, attualmente vice presidente della Lega Pro.
Leggenda del Chelsea,[1][2][3] è considerato uno degli attaccanti italiani più forti di tutti i tempi.[1][4][5] È stato inserito per due volte tra i candidati alla vittoria del Pallone d'oro, arrivando a ricoprire nel 1995 la sesta posizione.[6] Nel 2004 fu inoltre insignito dell'onorificenza di Ufficiale onorario dell'Ordine dell'Impero Britannico per i meriti sportivi conseguiti durante la sua permanenza nel club londinese[7][8] mentre nel 2023 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.[5] Il Cagliari allo stesso modo lo aveva già inserito nella sua Hall of Fame mentre i tifosi sardi lo hanno votato all'interno della Top 11 Rossoblù - I più forti di sempre, formazione comprendente i più forti giocatori che hanno mai indossato la maglia del club.[9] Con 58 reti realizzate in Premier League, risulta inoltre essere il quarto calciatore italiano ad avere segnato più gol in uno dei quattro principali campionati europei all'infuori dell'Italia (ovvero Inghilterra, Francia, Germania e Spagna) alle spalle di Balotelli, Rossi e Di Canio.[10]
Dopo gli inizi in Sardegna, Zola vestì le maglie di Napoli, Parma e Chelsea, per poi tornare nell'isola e chiudere la carriera nel Cagliari. A livello internazionale fu vincitore di una Coppa UEFA, di una Coppa delle Coppe e di due Supercoppe UEFA.
Con la nazionale italiana fu vicecampione del mondo nel 1994 e partecipò all'Europeo del 1996. In totale vanta con la maglia degli Azzurri 10 reti in 35 presenze.
Fantasista,[11] di piede destro, capace di svolgere il ruolo di trequartista, seconda punta[12] o anche quello di esterno (nel quale, tuttavia, non rendeva al meglio),[13] si distinse per la sua abilità nel dribbling[14][15] e nel fornire assist per i compagni. Dotato di grande tecnica,[14] velocità,[15] visione di gioco[16] e fiuto del gol,[17] si è anche reso celebre per le sue eccelse abilità balistiche sui calci piazzati:[18] con 20 gol, è quinto tra i migliori realizzatori di calci di punizione nella storia della Serie A pur avendo giocato sette anni in Inghilterra.[19]
Iniziò a giocare a calcio nella Corrasi di Oliena, per poi passare alla Nuorese (1984), dove fu impiegato nel ruolo di mezzapunta. Nel 1986 si trasferì a Sassari per indossare la maglia numero 8 della Torres. Con la più longeva società della Sardegna disputò un campionato di Serie C2 e due campionati di Serie C1, tutti vissuti da protagonista, arrivando nel 1988-1989 a tre punti dalla promozione in Serie B. Nell'ultimo torneo in rossoblù segnò 11 gol in 34 partite.
Notato in Serie C1 da Luciano Moggi,[20] fu quindi acquistato dal Napoli per 2 miliardi di lire[20] ed esordì in Serie A nel 1989. In precedenza era stato scartato dal Cagliari per via del suo fisico minuto ed era stato vicino a un trasferimento all'Entella per 80 milioni.[21] Zola, entusiasta del trasferimento, strinse ottimi rapporti con Diego Armando Maradona e Careca, che favorirono la sua integrazione nel club partenopeo.[22]
Nel suo primo ritiro col Napoli, data l'assenza di Maradona, iniziò subito a dimostrare grandi qualità e, con l'assenza di Alemão e Careca, impegnati con il Brasile per la qualificazione ai mondiali di Italia '90, iniziò a giocare da titolare nel campionato 1989-1990, contribuendo con due gol alla vittoria dello scudetto, l'unico della sua carriera:[22][23] il primo gol venne segnato contro l'Atalanta ed il secondo contro il Genoa; in quest'ultima gara Zola segnò in pieno recupero e permise al Napoli di vincere 2-1 e di mantenere inalterato il distacco di 2 punti sul Milan, diretta inseguitrice.[23] Vinse, poi, la Supercoppa italiana del 1990.
All'inizio della stagione 1990-1991, Zola sembrò vicino al passaggio al Lecce, ma all'ultimo momento il club partenopeo decise di confermarlo in squadra. Alla fine di quella stagione, il 17 marzo 1991 (Napoli-Bari), ereditò la maglia numero 10 di Maradona, che lasciò il club proprio quell'anno.[23] Maradona, prima di andarsene, consigliò alla dirigenza partenopea di puntare su Zola, ritenendolo il suo ideale sostituto.[23] Nella stagione 1991-1992, il Napoli, guidato da Claudio Ranieri, terminò il campionato al quarto posto; Zola disputò tutte le partite, realizzando complessivamente 12 reti.[23] Dopo un'altra stagione, Zola concluse la sua esperienza a Napoli con 136 partite e 36 gol.[23]
Zola si trasferì nel giugno 1993 al Parma per 13 miliardi di lire.[24][25] Accusato dai tifosi partenopei di tradimento, Zola rispose di essere stato praticamente costretto alla cessione dalla dirigenza a causa della situazione economica della squadra di Corrado Ferlaino[26]: «Era la società che doveva fare cassa. Tant'è che oltre a me cedettero Thern, Ferrara e Fonseca. Non ho tradito nessuno. Anche se hanno voluto farlo credere».[22]
Con il Parma vinse la Supercoppa UEFA 1993 e la Coppa UEFA 1994-1995, consacrandosi come uno dei giocatori più talentuosi in Italia e trascinando la squadra vicino alla conquista dello scudetto.[27][28][29] Le ottime prestazioni gli valsero il 6º posto nella classifica finale del Pallone d'oro 1995.[6]
Dalla stagione 1995-1996 Zola trovò sempre meno spazio in squadra a causa dell'arrivo di Hristo Stoichkov, che occupava la sua stessa posizione in campo, causando un dualismo tattico tra i due.[23] Nel 1996 arrivò sulla panchina del Parma il tecnico Carlo Ancelotti, che giocava con il modulo 4-4-2. Ancelotti posizionò Zola sulla fascia sinistra di centrocampo, lasciando l'attacco a Crespo e Chiesa.[30] Stufo del ruolo sceltogli da Ancelotti, Zola decise di concludere la sua esperienza al Parma, con il quale aveva disputato 149 gare e realizzato 64 gol.[22]
Nel 1996 passò alla squadra londinese del Chelsea per 12,5 miliardi di lire,[31] dove trovò un altro italiano, Gianluca Vialli.[32] La sua esperienza in Inghilterra sarà di assoluto rilievo e gli varrà l'apprezzamento di stampa[18] e tifosi[33] – che lo ribattezzeranno Magic Box – in virtù delle sue prestazioni e della correttezza mostrata in campo e fuori.
Al termine della prima stagione inglese, conclusa con la vittoria della Coppa d'Inghilterra e durante la quale dimostrò il suo talento,[34][35][36] ottenne il riconoscimento di miglior giocatore del campionato.
Nel 1998 Zola vinse la Coppa di Lega Inglese, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa UEFA. Proprio nella finale di Coppa delle Coppe contro lo Stoccarda, Zola fu protagonista nonostante non fosse partito nell'undici titolare. Entrato in campo al 70', Zola impiegò solo 20 secondi a segnare il gol che valse la vittoria ai danni della formazione tedesca.[23][37]
Nella stagione 1999-2000 il Chelsea di Zola disputò la Champions League, nella quale fu eliminato dal Barcellona ai quarti di finale. I Blues vinsero nella stessa stagione la Coppa d'Inghilterra, battendo in finale l'Aston Villa per 1-0. Al termine di questa stagione, nonostante le insistenze del Napoli che sperava nel suo possibile ritorno[23], Zola decise di rimanere in Inghilterra, dove tornò ad essere allenato da Claudio Ranieri. Nella stagione 2000-2001 realizzò 9 reti, mentre nella successiva soltanto 3, ma si rese comunque protagonista contro il Norwich il 16 gennaio 2002 in una partita di Coppa d'Inghilterra: su un'azione di calcio d'angolo il pallone arrivò verso Zola a mezz'altezza, che lasciò scendere leggermente la palla e la colpì col tacco destro, facendola passare sotto la gamba sinistra e infilandola in rete.[38] Questa rete è annoverata tra i gol più belli della storia del calcio.[23][39] Dopo 14 reti nella stagione 2002-2003, Zola decise di ritornare in Italia. Con il Chelsea aveva giocato complessivamente per 7 stagioni e, in 312 presenze, aveva realizzato 80 reti.[23]
Nell'ottobre 2004, un anno dopo aver concluso l'esperienza londinese, fu insignito del titolo di ufficiale onorario dell'Ordine dell'Impero Britannico.
Nella stagione 2003-2004 Zola rientrò in Italia per indossare la maglia del Cagliari, allora in Serie B.[40]
Zola contribuì alla promozione del Cagliari in Serie A e si apprestò a disputare nel 2004-2005 la sua ultima stagione agonistica. Il suo ultimo incontro ufficiale fu il 29 maggio 2005, Juventus-Cagliari 4-2, nel corso del quale segnò le due reti della sua squadra.[23] Al termine del campionato fu anche premiato con il Pallone d'argento come giocatore più corretto del campionato.[41] Il 29 giugno 2005 Zola annunciò il suo ritiro dalle competizioni agonistiche.
Il Cagliari lo ha inserito nella sua Hall of Fame.[42] e nella Top 11 Rossoblù - I più forti di sempre, la formazione votata dai tifosi comprendente i migliori rossoblù di sempre.[43]
Zola esordì in Nazionale il 13 novembre 1991, a 25 anni, nella prima gara del commissario tecnico Arrigo Sacchi, la partita Italia-Norvegia (1-1) disputata a Genova e valida per le qualificazioni all'Europeo 1992.
Fu convocato per il campionato del mondo 1994, ma la sua esperienza nel torneo fu breve: subentrato nella gara degli ottavi contro la Nigeria giocò appena 12 minuti e poi venne espulso dall'arbitro messicano Brizio Carter,[44] a causa di un contestato contrasto di gioco e fu squalificato per due giornate.[45]
Il 25 marzo 1995 mise a segno i suoi primi gol in Nazionale, realizzando una doppietta nella gara valida per le qualificazioni all'Europeo 1996 contro l'Estonia (4-1) disputata a Salerno. Venne convocato per la fase finale del campionato d'Europa 1996, dove nella terza partita del girone, contro la Germania (0-0), fallì un rigore decisivo per il passaggio ai quarti di finale e gli Azzurri vennero eliminati al primo turno.[46]
Confermato nel gruppo azzurro da Cesare Maldini, il 12 febbraio 1997 segnò il gol che consentì all'Italia di espugnare lo stadio di Wembley per la seconda volta nella propria storia, sconfiggendo l'Inghilterra in un incontro valido per le qualificazioni al campionato del mondo 1998.[47] Tuttavia, non fu convocato per la fase finale del torneo: Roberto Baggio ebbe infatti la meglio sul fantasista sardo e sugli altri giocatori in lizza per l'ultimo posto disponibile nel settore offensivo.[48][49][50]
La sua ultima partita in Nazionale fu quella disputata a Roma l'11 ottobre 1997, nuovamente contro l'Inghilterra, se si esclude l'eccezionale convocazione in azzurro, da parte del C.T. Giovanni Trapattoni, in occasione dell'incontro tra la Nazionale italiana e una selezione di calciatori stranieri militanti in Serie A, in occasione del Giubileo del 2000[51] tenuto all'Olimpico il 29 ottobre 2000.
Il 24 luglio 2006 divenne collaboratore tecnico della Nazionale Under-21 allenata da Pierluigi Casiraghi, suo ex compagno di squadra in nazionale e nel Chelsea, con la quale vinse il Torneo di Tolone 2008 [52].
Dopo due anni di esperienza con gli Azzurrini, l'11 settembre 2008 divenne allenatore del West Ham Utd, con cui firmò un contratto triennale.[53] La sua prima stagione sulla panchina del club londinese si concluse con il nono posto in campionato; nella Coppa d’Inghilterra arrivò al quinto turno, dove venne eliminato dal Middlesbrough e in Coppa di Lega inglese arrivò ai sedicesimi di finale, dove venne eliminato dal Watford per 1-0. Il secondo anno venne eliminato al terzo turno della Coppa d’Inghilterra dall'Arsenal per 2-1 e nella Coppa di Lega inglese venne eliminato ai sedicesimi di finale dal Bolton per 3-1 dopo i tempi supplementari. L'11 maggio 2010 venne esonerato, malgrado avesse ottenuto la salvezza in campionato, e fu sostituito da Avraham Grant.[54]
Divenne poi commissario tecnico della Nazionale Under-16.
Il 7 luglio 2012 firmò un biennale con il Watford, appena rilevato da Giampaolo Pozzo e impegnato nella seconda serie inglese.[55] Venne eliminato al secondo turno della Coppa di Lega inglese dal Bradford City per 2-1 e nella FA Cup 2012-2013 venne eliminato al terzo turno dal Manchester City per 3-0. In campionato si piazzò al terzo posto, ottenendo l’accesso ai play-off, dove venne sconfitto in finale dal Crystal Palace per 1-0.[56] Nella stagione successiva venne eliminato al terzo turno della Coppa di Lega inglese dal Norwich City per 3-2. Il 16 dicembre 2013 rassegnò le dimissioni dopo cinque sconfitte consecutive e venne sostituito da Giuseppe Sannino.[57]
Il 24 dicembre 2014 ritornò al Cagliari, dopo essere stato giocatore e capitano nove anni prima, in sostituzione dell'esonerato Zdeněk Zeman.[58] Fece il suo esordio sulla panchina isolana il 6 gennaio 2015 in occasione della partita persa 5-0 contro il Palermo.[59] La prima vittoria arrivò una settimana dopo, battendo al Sant'Elia il Cesena per 2-1.[60] Il 9 marzo 2015 venne esonerato dopo aver collezionato 2 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte e con la squadra al terzultimo posto in classifica con 20 punti.[61]
L'11 agosto firmò con il club qatariota dell'Al-Arabi, con Pierluigi Casiraghi come vice.[62] Venne eliminato al terzo turno della Emir of Qatar Cup dall'Al-Kharitiyath. Dopo aver portato la squadra all'8º posto in campionato, il 27 giugno 2016 venne esonerato.[63]
Il 14 dicembre seguente divenne il nuovo allenatore del Birmingham City, legandosi alla squadra inglese per due anni e mezzo, ancora una volta seguito da Casiraghi, con Gabriele Cioffi come collaboratore tecnico.[64][65] Venne eliminato al terzo turno nella Coppa d’Inghilterra dal Newcastle Utd. Il 17 aprile 2017, dopo la sconfitta interna per 2-0 contro il Burton Albion e con la squadra a tre punti dalla zona retrocessione, si dimise.[66]
Il 18 luglio 2018 tornò al Chelsea in qualità di vice allenatore di Maurizio Sarri, con cui vinse l'Europa League 2018-2019 [67][68]
Dopo il ritiro da calciatore e le esperienze da allenatore diventa prima opinionista in diverse TV italiane e britanniche per gli incontri di Serie A, Premier League e di Champions League rispettivamente con Sky Sport, BT Sports e Amazon Prime Video.[69], e poi inizia la sua carriera da dirigente sportivo venendo eletto il 9 febbraio 2023, attraverso la vittoria del giornalista Matteo Marani, vice presidente della Lega Italiana Calcio Professionistico, l'ente organizzatore del campionato di Serie C[70].
Tra club e nazionale, Zola ha giocato globalmente 826 partite segnando 247 reti, alla media di 0,30 gol a partita.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1984-1985 | Nuorese | C2 | 4 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4 | 0 |
1985-1986 | Int | 27 | 10 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 27 | 10 | |
Totale Nuorese | 31 | 10 | - | - | - | - | - | - | 31 | 10 | |||||
1986-1987 | Torres | C2 | 30 | 8 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 30 | 8 |
1987-1988 | C1 | 24 | 2 | CI-C | - | - | - | - | - | - | - | - | 24 | 2 | |
1988-1989 | C1 | 34 | 11 | CI-C | - | - | - | - | - | - | - | - | 34 | 11 | |
Totale Torres | 88 | 21 | - | - | - | - | - | - | 88 | 21 | |||||
1989-1990 | Napoli | A | 18 | 2 | CI | 6 | 1 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 26 | 3 |
1990-1991 | A | 20 | 6 | CI | 7 | 0 | CC | 2 | 0 | SI | 0 | 0 | 29 | 6 | |
1991-1992 | A | 34 | 12 | CI | 4 | 1 | - | - | - | - | - | - | 38 | 13 | |
1992-1993 | A | 33 | 12 | CI | 6 | 2 | CU | 4 | 0 | - | - | - | 43 | 14 | |
Totale Napoli | 105 | 32 | 23 | 4 | 8 | 0 | 0 | 0 | 136 | 36 | |||||
1993-1994 | Parma | A | 33 | 18 | CI | 7 | 3 | CdC | 9 | 1 | SU | 2 | 0 | 51 | 22 |
1994-1995 | A | 32 | 19 | CI | 7 | 4 | CU | 12 | 5 | - | - | - | 51 | 28 | |
1995-1996 | A | 29 | 10 | CI | 1 | 0 | CdC | 5 | 2 | SI | 1 | 0 | 36 | 12 | |
lug.-nov. 1996 | A | 8 | 2 | CI | 1 | 0 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 11 | 2 | |
Totale Parma | 102 | 49 | 16 | 7 | 28 | 8 | 3 | 0 | 149 | 64 | |||||
nov. 1996-1997 | Chelsea | PL | 23 | 8 | FAC+CdL | 7+0 | 4+0 | - | - | - | - | - | - | 30 | 12 |
1997-1998 | PL | 27 | 8 | FAC+CdL | 1+4 | 0+0 | CdC | 8 | 4 | CS | 1 | 0 | 41 | 12 | |
1998-1999 | PL | 37 | 13 | FAC+CdL | 6+0 | 1+0 | CdC | 5 | 1 | SU | 1 | 0 | 49 | 15 | |
1999-2000 | PL | 33 | 4 | FAC+CdL | 5+0 | 1+0 | UCL | 15[71] | 3 | - | - | - | 53 | 8 | |
2000-2001 | PL | 36 | 9 | FAC+CdL | 3+1 | 2+1 | CU | 2 | 0 | CS | 1 | 0 | 43 | 12 | |
2001-2002 | PL | 35 | 3 | FAC+CdL | 6+5 | 1+0 | CU | 4 | 1 | - | - | - | 50 | 5 | |
2002-2003 | PL | 38 | 14 | FAC+CdL | 3+3 | 2+0 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 46 | 16 | |
Totale Chelsea | 229 | 59 | 31+13 | 11+1 | 36 | 9 | 3 | 0 | 312 | 80 | |||||
2003-2004 | Cagliari | B | 43 | 13 | CI | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | 44 | 14 |
2004-2005 | A | 31 | 9 | CI | 6 | 4 | - | - | - | - | - | - | 37 | 13 | |
Totale Cagliari | 74 | 22 | 7 | 5 | - | - | - | - | 81 | 27 | |||||
Totale carriera | 629 | 193 | 90 | 28 | 72 | 17 | 6 | 0 | 797 | 238 |
Statistiche aggiornate al 22 gennaio 2017.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | Piazzamento | |||||||||||||||||||
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Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | |||
set. 2008-2009 | West Ham Utd | PL | 35 | 12 | 9 | 14 | FACup+CdL | 4+1 | 3+0 | 0+0 | 1+1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 40 | 15 | 9 | 16 | 37,50 | Sub. 9º |
2009-2010 | PL | 38 | 8 | 11 | 19 | FACup+CdL | 1+2 | 0+1 | 0+0 | 1+1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 41 | 9 | 11 | 21 | 21,95 | 17º | |
Totale West Ham United | 73 | 20 | 20 | 33 | 8 | 4 | 1 | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | 81 | 24 | 21 | 37 | 29,63 | ||||||
2012-2013 | Watford | FLC | 46+3 | 23+1 | 8+0 | 15+2 | FACup+CdL | 1+2 | 0+1 | 0+0 | 1+1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 52 | 25 | 8 | 19 | 48,08 | 3º |
ago.-dic. 2013 | FLC | 20 | 6 | 7 | 7 | FACup+CdL | 0+3 | 2 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 23 | 8 | 7 | 8 | 34,78 | Eson. | |
Totale Watford | 66+3 | 29+1 | 15+0 | 22+2 | 6 | 3 | 0 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | 75 | 33 | 15 | 27 | 44,00 | ||||||
gen.-mar. 2015 | Cagliari | A | 10 | 2 | 2 | 6 | CI | 1 | 0 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 11 | 2 | 2 | 7 | 18,18 | Sub., Eson. |
2015-2016 | Al-Arabi | QSL | 26 | 10 | 5 | 11 | QPC+EQC | 0+1 | ? | 0+1 | ? | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 26 | 8 | 2 | 6 | 30,77 | 8º |
dic. 2016-apr. 2017 | Birmingham City | FLC | 22 | 2 | 7 | 13 | FACup+CdL | 2+0 | 0 | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 24 | 2 | 7 | 15 | 8,33 | Sub., Dimis. |
Totale carriera | 172 | 54 | 44 | 76 | 17 | 7 | 2 | 9 | - | - | - | - | - | - | - | - | 189 | 61 | 46 | 85 | 32,28 |