La Consulta provinciale degli studenti (CPS) è il massimo organo istituzionale di rappresentanza degli studenti della scuola secondaria di secondo grado italiana. Fu istituito con Decreto del presidente della Repubblica n.567 nel 1996[1].
L’organo è dotato di personalità giuridica e totale autonomia operativa ed è legato alle competenze della Direzione generale per lo studente, l'inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell'istruzione.
Ogni Presidente di CPS fa parte del Consiglio Nazionale (CNPC), organo attivo durante l’anno per l’elaborazione di progetti che si riunisce periodicamente per formalizzare le proposte.
Collaborano con l’ufficio scolastico regionale del Ministero dell'Istruzione[2] per quanto concerne le attività locali. Le realtà provinciali di una regione si riuniscono in Coordinamenti Regionali (CoR).
Il compito principale delle CPS è garantire il più ampio confronto fra studenti e ministero; tale compito è attuato tramite la realizzazione di progetti che coinvolgano il più ampio numero di studenti ed istituti, l'ottimizzazione e l'integrazione in rete di attività extracurricolari, la formulazione di proposte che superino la dimensione del singolo Istituto, la stipulazione di accordi con enti locali, associazioni e organizzazioni del mondo del lavoro.
Svolge un ruolo consultivo in merito alle politiche di formazione, istruzione e diritto allo studio, formulando proposte ed esprimendo pareri agli uffici competenti del Ministero, enti locali, associazioni, organizzazioni e Imprese.
La Consulta si batte per la corretta applicazione sul territorio dello Statuto delle studentesse e degli studenti, con particolare riferimento ad azioni di orientamento, di sportello consultivo e eventuali lacune presenti.[1]
Sono presenti sul territorio italiano 108 CPS (di cui una per le 107 aree con competenza amministrativa provinciale italiane, ad eccezione per le aree territoriali della Provincia del Sud Sardegna e della Città Metropolitana di Cagliari che sono rappresentate da un'unica CPS, quale appunto CPS Cagliari, e per la provincia autonoma di Bolzano, la quale ha 3 CPS distinte per le minoranze linguistiche), ciascuna formata da due rappresentanti delegati da ogni istituto di istruzione secondaria superiore della provincia.
Per la realizzazione dei propri compiti la consulta dispone di fondi ministeriali.[1]
La consulta è formata da due rappresentanti per ogni istituto scolastico della provincia.
Il mandato dei rappresentanti ha durata biennale[3]. Gli eletti che per qualsiasi causa cessano dall'incarico o perdono i requisiti di eleggibilità, anche per aver conseguito il diploma, sono sostituiti dai primi dei non eletti nelle rispettive liste e, soltanto in caso di esaurimento delle liste, si procede ad elezioni suppletive[4].
L'incarico non presenta incompatibilità con tutti gli altri uffici della rappresentanza studentesca, così come la rappresentanza di istituto.
Ogni consulta, essendo autonoma nella creazione e attuazione del proprio regolamento, istituisce differenti cariche e sotto-uffici interni. Le uniche strutture comuni ad ogni consulta sono quelle definite dal DPR 567/96 e successive integrazioni, quali l'assemblea plenaria, il Consiglio di Presidenza, le commissioni territoriali e di lavoro.
L'assemblea, formata da tutti i rappresentanti eletti dagli istituti presso una CPS, è l'organo che ha potere deliberativo sulle politiche da intraprendere negli ambiti di competenza.
La consulta può istituire commissioni che si occupino di una determinata sotto-area territoriale di competenza o che perseguano un determinato obiettivo stabilito dall'assemblea plenaria.
La Giunta, formata dal Presidente della Consulta e dai coordinatori delle varie commissioni di lavoro, si occupa dell'effettiva attuazione di quanto discusso in assemblea plenaria. Costituisce un comitato ristretto rispetto alla stessa assemblea. Esso può essere costituito secondo altri criteri stabiliti nel regolamento.
È istituito, in ambito Regionale, il Coordinamento Regionale delle Consulte Provinciali Studentesche (CoR), ogni coordinamento ha libertà di adottare un regolamento che ne disciplini composizione e modalità organizzative.[5]
I Presidenti delle CPS di ogni singola regione eleggono un Coordinatore Regionale che ha il ruolo di portavoce delle istanze decise collegialmente.
Inoltre, il Coordinamento Regionale delle CPS ha il compito di pianificare interventi di in-formazione sui temi della partecipazione studentesca in ragione delle esigenze che emergono dai territori di specifica competenza, coerentemente con le politiche giovanili e scolastiche che si vogliono proporre.
Il CoR elegge internamente due rappresentanti che andranno a far parte dell'Organo di Garanzia Regionale, organo mieto genitori-studenti-scuola che ha lo scopo di giudicare in merito alla legittimità delle sanzioni disciplinari emesse dai Dirigenti Scolastici.
Nella regione Trentino-Alto Adige, l'organizzazione delle consulte studentesche è significativamente diversa rispetto al resto d'Italia a causa dell'autonomia speciale delle due province autonome. Questa autonomia conferisce alle province di Trento e Bolzano competenze che spesso appartengono alla regione nel suo complesso.
Nel Trentino, c'è una sola consulta provinciale degli studenti il cui funzionamento e le cui normative sono molto simili alle direttive nazionali. Poiché non ci sono altre consulte nella provincia, il presidente della consulta trentina assume automaticamente il ruolo di Coordinatore Regionale presso l'Ufficio di Coordinamento Nazionale (UCN) per la provincia autonoma di Trento.
Nell'Alto Adige/Südtirol, invece, ci sono tre consulte provinciali degli studenti, ciascuna rappresentante uno dei tre gruppi linguistici presenti nella provincia: tedesco, italiano e ladino. Queste tre consulte si alternano annualmente nel rappresentare la provincia presso l'Ufficio di Coordinamento Nazionale. Inoltre, a differenza delle consulte nel resto d'Italia, la carica degli studenti nell'Alto Adige ha una durata triennale anziché biennale.
Queste differenze organizzative sono il risultato dell'autonomia a statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige, che conferisce alle due province autonome un'ampia autonomia decisionale e competenze specifiche, comprese quelle relative all'istruzione. Pertanto, le consulte studentesche sono adattate alle esigenze e alle caratteristiche particolari della regione.
Nel corso del 2023, le tre consulte studentesche dell'Alto Adige e la consulta trentina hanno firmato un accordo di collaborazione che mira a identificare opportunità di cooperazione e condivisione di progetti e problematiche in tutta la regione "Trentino-Alto Adige".
Questo patto di collaborazione è stato esteso anche alla rappresentanza della regione del Tirolo in Austria, al fine di promuovere lo scambio di progetti e idee in tutto l'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino e quindi la regione storica Tirolo. La prima seduta in congiunta tra la Consulta Trentina, Le consulte Altoatesine, e la rappresentante tirolese è avvenuta lunedì 27 marzo 2023 davanti al Presidente della provincia di Trento e presidente dell'Euregio Maurizio Fugatti, presentando il progetto di un abbonamento per la mobilità pubblica tra gli studenti di tutto il territorio dell'Euregio.
Consiglio Nazionale dei Presidenti di Consulta | |
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Sigla | CNPC |
Stato | Italia |
Tipo | Organo istituzionale di rappresentanza del Ministero dell'Istruzione |
Istituito | 1996[6] |
Numero di membri | 108 |
Sede | Palazzo del Ministero della Pubblica Istruzione |
Indirizzo | Viale Trastevere, 76/a - 00153 Roma |
Sito web | spazioconsulte.it |
Il Consiglio Nazionale dei Presidenti di Consulta (CNPC) rappresenta il massimo organo consultivo nazionale per il Ministero dell'Istruzione e assicura una sede permanente di confronto e di rappresentanza degli studenti a livello nazionale. Esso è costituito dai presidenti delle C.P.S. di tutte le province, i quali in tale sede hanno l'opportunità di scambiarsi informazioni, ideare progetti integrati, discutere dei problemi comuni delle CPS e di confrontarsi con il Ministro dell'Istruzione formulando pareri e proposte.
Ai sensi del proprio Statuto, il CNPC:
Sono organi del Consiglio Nazionale: l'Ufficio di Coordinamento Nazionale e le Commissioni.
Ufficio di Coordinamento Nazionale delle Consulte Studentesche | |
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Sigla | UCN |
Stato | Italia |
Tipo | Organo istituzionale di rappresentanza del Ministero dell'Istruzione |
Istituito | 2013 |
Ufficio amministrativo | Portavoce Nazionale: Luca Santo (Viterbo) Vice Portavoce: Matteo Bonetti Pancher (Trento) |
Sede | Palazzo del Ministero della Pubblica Istruzione |
Indirizzo | Viale Trastevere, 76/a - 00153 Roma |
Sito web | spazioconsulte.it |
I Presidenti dei Coordinamenti Regionali delle Consulte Provinciali Studentesche (e i rappresentanti delle province autonome di Bolzano e Trento) si riuniscono nell'Ufficio di Coordinamento Nazionale (UCN). Viene istitutivo nel 2013 con lo scopo di attuare le istanze proposte dal CNPC e dei COR, eleggendo un portavoce.
N° | Portavoce Nazionale | CPS di provenienza | Partito-Associazione | Anno Scolastico | |
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1 | Bilel Akkari | Como | Rete degli Studenti Medi | 2013-2014 | |
2014-2015 | |||||
2 | - | - | - | 2015-2016 | |
3 | Biase D'Andrea | Campobasso | Unione Degli Studenti | 2016-2017 | |
4 | Lorenzo Pedretti | Monza e Brianza | Federazione degli Studenti | 2017-2018 | |
5 | Alexander Fiorentini | Forlì-Cesena | Rete degli Studenti Medi | 2018-2019 | |
- | vacante | 2019-2020 | |||
- | 2020-2021 | ||||
6 | Marco Scognamillo[7] | Sassari | Indipendente | 2021-2022 | |
7 | Walter Noli | Sassari | Azione Studentesca | 2022-2023 | |
8 | Luca Santo | Viterbo | Azione Studentesca | 2023-2024 |