Verso la conclusione e fin dopo la prima guerra mondiale notevoli sconvolgimenti travagliarono l'Europa orientale, tra cui la guerra civile russa, quella che Nikolaj Lenin (nome vero: Vladimir Il'ič Ul'janov) definì "inizio dell'era della rivoluzione sociale".

1914

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Stati nel mondo

1915

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Stati nel mondo

1916

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I piani francesi per la futura Europa

1917

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Stati nel mondo

Oltre a questi, è un pullulare di Soviet, locali e nazionali, e di sindacati (dei contadini, dei ferrovieri, dei postelegrafonici, dei minatori, della flotta, dei dipendenti pubblici, dei commercianti, dei vetturini, dei cosacchi, delle varie nazionalità, ecc)
Nel corso del Congresso il 18 un gruppo di vecchi rivoluzionari russi (tra cui la famosa Vera Figner) emette un appello per la continuazione della guerra contro il Kaiser. Una manifestazione pacifista indetta da Lenin per il 23 giugno (e già sconsigliatagli dal CC bolscevico, per cui Lenin minaccia le sue dimissioni da esso) è proibita dal Soviet: Lenin definisce i soviet "foglia di fico della controrivoluzione" puntualizzando che essi contraddicono Marx stesso il quale parlava in loro riferimento di "cretinismo parlamentare" - Molotov esprime a Stalin perplessità sulla salute mentale di Lenin
I territori ucraini riconosciuti dalla Repubblica Russa (in verde chiaro non tratteggiato)
Il fronte orientale prima del 3 settembre 1917
la Conferenza vota per un governo provvisorio senza il partito Cadetto, ma di fronte all'insistenza di Kerenskij anch'esso viene inserito nel governo con una soluzione di compromesso "temporanea": il 3 ottobre il presidente Kerenskij sostituisce le funzioni della Duma (dal 12 marzo esistita come suo "Comitato provvisorio", sciolto da Kerenskj il 16 settembre) con il Consiglio provvisorio della Repubblica russa, con Avksent'ev (già Ministro degli affari interni nel "Direttorato") presidente, "pre-parlamento" provvisorio fino alla convocazione dell'Assemblea Costituente ed incaricato di organizzarne le elezioni, con sede a Palazzo Mariinskij (ex sede del Governo provvisorio fino a luglio, e del Consiglio di Stato chiuso l'11 marzo dallo Zar e più ripristinato). Questa "soluzione" scontenta bolscevichi (che rifiutano di parteciparvi con propri deputati) e alcuni dissidenti negli altri partiti, tra i quali anche alcuni previsti nuovi ministri (che rifiutano così di parteciparvi, di conseguenza Kerenskij deve sostituirli). Questo atteggiamento rappresenta la pietra tombale sul consenso popolare a menscevichi e socialisti rivoluzionari, che, divisi al loro interno sui rapporti da tenere verso il partito Cadetto ed il nuovo governo, perdono da ora agli occhi del proletariato ogni credibilità. Incalzata dai bolscevichi, la Conferenza indice per il 2 novembre il Congresso panrusso dei Soviet dei deputati degli operai e dei soldati, che secondo Statuto avrebbe dovuto tenersi a settembre, ma contro il cui svolgimento si sta mobilitando non solo l'intero apparato filo-governativo ma anche socialisti rivoluzionari e menscevichi, ufficialmente poiché fiduciosi nell'attesa delle elezioni per l'Assemblea Costituente ora indette dal Presidente Kerenskij per dicembre, in realtà perché timorosi di perdere l'egemonia acquisita nel Soviet: il Vcik (nel quale il PSR è maggioritario) cessa di fatto di rappresentarli realmente, per cui esso incomincia a opporsi al Congresso (e quindi a nuove elezioni che ne avrebbero inevitabilmente modificato radicalmente la propria composizione). Tra tutti il più feroce avversario del Congresso panrusso dei Soviet dei deputati degli operai e dei soldati è il "Comitato Esecutivo Centrale panrusso dei Soviet dei deputati dei contadini", egemonizzato dai socialisti rivoluzionari di Sergej Salazkin e Semën Maslov (ministri nel governo di Kerenskij), che indice una conferenza per il 23 novembre. L'opposizione generalizzata da parte dei "conciliatori" al tenersi del Congresso mobilita ovunque in suo favore il proletariato e aumenta ulteriormente i consensi ai bolscevichi.
L'8 ottobre il Consiglio provvisorio della Repubblica russa abolisce il "Direttorato" ricreando un vero governo, "provvisorio", affidato sempre a Kerenskij e comprendente anche ministri cadetti; contestualmente a Tomsk annunciata l'autonomia della Siberia e creata la Duma regionale siberiana guidata da Grigorij Nikolaevič Potanin
La rivoluzione (ma secondo molti autori è un termine improprio dato che non si è trattato di un evento spontaneo, ma preparato) attecchisce facilmente nelle città, mentre nelle campagne stenta ad imporsi; al fronte vige la totale anarchia. Il governo centrale si è dissolto lasciando di fatto tutto il governo in mano alle sole autorità locali costrette a far fronte con le proprie forze ai bolscevichi.

«Nell'interesse della loro congiura, se un siffatto governo non fosse esistito, lo si sarebbe dovuto inventare»

Secondo molti autori questa è la sola possibile ragione del successo del colpo di mano attuato da una piccola oligarchia (che Zinaida Nikolaevna Gippius definì "banda di scappati da un manicomio" paragonando gli eventi alla trasposizione nella realtà del romanzo "Il sistema del dott. Catrame e del prof. Piuma") priva di alcun consenso rilevante fuori della Capitale. Lo storico Richard Pipes parla di "continuità autocratica" ripristinata ("contro-rivoluzione") e perpetuata fino a oggi dopo la breve pausa seguita alla caduta dello Zar.
Nel corso del mese di novembre i bolscevichi prendono il potere in varie città dell'ex Impero
La zona di operazioni di Pietrogrado
L'Ucraina per come presentata al congresso di Parigi
Il 2 dicembre, nel corso della conferenza (o, per loro, "Congresso straordinario") i delegati della sinistra del PSR indicono un Congresso della propria fazione del partito
Risultati delle elezioni del 1917 per l'assemblea costituente russaPartito Operaio Socialdemocratico Russo (bolscevico) 24% (10.661.000)Partito Operaio Socialdemocratico Russo (menscevico) 2,6% (1.144.000)Partito Social Democratico del Lavoro della Georgia (menscevico) 1,5% (662.000)Dashnaktsutiun (menscevichi armeni) 1,3% (560.000)Musavat (menscevichi azeri) 1,4% (616.000)Alash Orda (menscevichi kazaki) 0,9% (407.000)Socialrivoluzionari di sinistra 1% (451.000)Partito Socialista Rivoluzionario 40,4% (17.943.000)Partito Socialista Rivoluzionario ucraino 7,7% (3.433.000)Altri socialisti 3,5% (massa di candidati di tendenza socialista o trudovica presentatisi autonomamente solo nel loro collegio e vari partiti socialisti di singole etnie)Partito Socialista Popolare 0,8% (401.000)vari partiti di estrazione liberal-democratica 2,2%Partito Democratico Costituzionale ("cadetto") 4,7% (2.088.000)vari partiti nazionali 4,1% (partiti autonomisti delle varie etnie)Cosacchi 2,2% (varie liste)varie liste reazionarie di: imprenditori 0,1%; proprietari terrieri 0,4%; religiosi 0,6%; di destra 0,6%
Risultati delle elezioni del 1917 per l'assemblea costituente russa
L'Asia centrale prima della rivoluzione
L'Asia centrale dopo la rivoluzione

1918

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Stati nel mondo

Il 26 si svolge il III Congresso dei Soviet dei deputati dei contadini indetto a fine novembre 1917 (prima della sua fusione col Vcik) dal CEC filo-bolscevico del disciolto (dal 19, assieme all'Assemblea Costituente) Soviet dei deputati dei contadini, il quale decide di fonderlo con il Soviet dei deputati degli operai e dei soldati, da cui nasce il "Soviet dei deputati degli operai, dei soldati, dei contadini", a cui si aggiunge "e dei cosacchi".
Sulla discussa questione delle modalità della pace si creano 3 fazioni:
  • pace subito a qualunque condizione: Lenin, Stalin, Sverdlov
  • attendismo, smobilitazione unilaterale: Trockij
  • guerra rivoluzionaria: Bucharin, Dzeržinskij
I territori rivendicati prima dal Rumčerod e poi dalla RSS Odessa (giallo Edisan, arancio Bessarabia)
L'insorgenza dei turchi nel Caucaso nel 1918
L'Ucraina riconosciuta dagli Imperi centrali
La pace di Brest-Litovsk (prevede la restituzione alla RSFS russa dell'area in verde chiaro tra Gomel-Minsk-Pskov)
Semireč'e ("sette fiumi")
Maggio 1918 secondo il trattato di Brest-Litovsk (ma la Bielorussia ha dichiarato l'indipendenza)
La guerra civile russa
Subito avviene la prima rivolta contro questo sistema, a Balakovo dove i kulaki, contadini ex poveri divenuti ufficialmente proprietari (dal 9 febbraio con la "Legge fondamentale sulla socializzazione della terra"), linciano gli esattori bolscevichi; nel corso dei mesi e anni seguenti rivolte di questo tipo si susseguiranno una dietro l'altra, coinvolgendo complessivamente l'intero territorio russo seppur con cadenze temporali diverse
Le I° elezioni per i Soviet nel territorio del Komuč %
Partito Socialista Rivoluzionario 57,1
partiti delle varie nazionalità 23,1
Bolscevichi 16,1
Cadetti 3,7
Linea del fronte a metà agosto 1918, nei pressi di Kazan'
Autunno 1918
La situazione a oriente nel tardo autunno 1918
Spartizione dell'impero austro-ungarico
In giallo ocra sono indicati i territori promessi all'Italia con il Patto di Londra del 1915. La Dalmazia settentrionale, nel 1919, venne invece assegnata, contro la volontà dell'Italia, al nuovo regno serbo-croato-sloveno. La mancata annessione della Dalmazia all'Italia fu una delle cause di insoddisfazione che portarono alla definizione di "vittoria mutilata", che venne in parte mitigata dal trattato di Rapallo (1920), per i risultati della pace; Fiume è lasciata all'Impero austro-ungarico dato che non se ne prevedeva la dissoluzione.

Voci correlate

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