Le Brigate Bruzzi-Malatesta furono una brigata partigiana anarchica.

Brigate Bruzzi - Malatesta
Descrizione generale
Attivasettembre 1943 - maggio 1945
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ServizioComitato di Liberazione Nazionale
TipoBrigate partigiane
ObiettivoSconfitta dei paesi dell'Asse
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Resistenza italiana
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Nate come "Brigate Malatesta", dopo la morte di Pietro Bruzzi assunsero il nome di "Brigate Bruzzi-Malatesta" e potevano contare, secondo alcune fonti, su circa 1300 militanti partigiani[1] che agivano di concerto con le Brigate Matteotti[2]. In ogni caso si sono conservati elenchi che comprendono oltre 500 nominativi[3]. Giuseppe Pinelli fu staffetta della Brigata autonoma Franco, che alcuni elementi fanno ritenere fosse in contatto con le Brigate Bruzzi - Malatesta [4].

La lapide commemorativa apposta dagli anarchici in memoria di Giuseppe Pinelli, in gioventù membro della Resistenza anarchica milanese.

Le Brigate Bruzzi-Malatesta, attive sia a Milano che nel Pavese e nelle valli bresciane, sono le protagoniste di alcune ardimentose azioni partigiane rimaste nella storia della Resistenza, come la liberazione degli imprigionati a Villa Triste presso Milano, luogo di tortura per partigiani da parte della banda Koch[5], nel 1944 (poco prima della chiusura) ed il 25 aprile 1945 sono sempre le Brigate Bruzzi-Malatesta che dopo aver occupato la Carlo Erba affinché non venisse distrutta dai nazifascisti in fuga, attaccano e prendono possesso del braccio politico di San Vittore e di seguito partecipano all'occupazione della sede EIAR presso corso Sempione[6]. Suddivise in quattro formazioni estesero la loro azione alla Lomellina e alla Val Trompia spingendosi ad operare fino in valli venete. Comandanti militari erano Orazio Mario Perelli[7], Germinal Concordia ed Antonio Pietropaolo (per la zona pavese), mentre Mario Mantovani era commissario politico[8][9]. Anche Romeo Asara ricoprì importanti ruoli militari. I ruoli nell'organizzazione mutarono tuttavia più volte, anche a seguito dell'arresto di Concordia e Pietropaolo [10].

Nascita

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Le future brigate Bruzzi-Malatesta nacquero dalla progressiva fusione di almeno tre nuclei diversi: Un gruppo di militanti anarchici "storici" presenti a Milano, un folto gruppo di giovani antifascisti, animato da Germinal Concordia, costituitosi poco dopo l'8 settembre 1943, un nucleo costituitosi nel Pavese a partire dal gennaio 1944[11]. Particolarmente documentato è lo sviluppo di quest'ultimo gruppo. Presso la fabbrica costruzioni meccaniche Fratelli Guidetti a Santa Cristina e Bissone, nel gennaio 1944 fu costituito il I Comitato di agitazione antifascista, di cui facevano parte Antonio Pietropaolo, Sinogrante Castiglioni, Prospero Saracchi, Bruno Passoni e Luigi Discacciati. Nel contempo venivano organizzate squadre d'azione partigiana in zona Mede-Lomello e territori limitrofi. Di seguito l'organizzazione iniziò a divenire più efficace man mano che la Resistenza si andava sviluppando, determinando la nascita della II Brigata Malatesta in zona Santa Cristina e Bissone, Corteolona, Inverno, Monteleone, Miradolo, Bissone, Boscone nel comune di Calendasco. Iniziarono i rapporti di collaborazione con i partigiani slovacchi di Corteolona e di Santa Cristina e Bissone e nel contempo venivano organizzate fughe e copertura di prigionieri alleati; fra gli slovacchi stessi fu costituita una squadra che confluì nelle Brigate Malatesta e Bruzzi.

Alcune azioni

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Zona della Lomellina

Note

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  1. ^ da socialismolibertario
  2. ^ foto miliziani Brigate Matteotti
  3. ^ pubblicati integralmente in M. De Agostini, F. Schirone, Per la rivoluzione sociale. Gli anarchici nella Resistenza a Milano (1943-1945), p. 153-159, 312-336.
  4. ^ Mauro De Agostini, Franco Schirone, Per la rivoluzione sociale. Gli anarchici nella Resistenza a Milano (1943-1945), Zero in condotta, Milano, 2015, p. 82 - 84.
  5. ^ Pietro Koch Archiviato il 19 marzo 2007 in Internet Archive.
  6. ^ da Anarchici e Resistenza
  7. ^ biografia sintetica, su memoria.provincia.ar.it. URL consultato l'11 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2022).
  8. ^ [1]

    «Conclusasi l'insurrezione e costituitesi alcune Federazioni Comuniste Libertarie,verso la fine di giugno del 1945, e precisamente nei giorni 23, 24 e 25,si tenne a Milano il primo Convegno interregionale per l'Alta Italia. Questo Convegno rappresentò la prima grande presa di contatto ufficiale fra gli anarchici dei centri industriali del nord, con l'intervento di militanti residenti anche nell'Italia centrale. Al Convegno aderirono le seguenti organizzazioni: Lombardia: Federazione Comunista Libertaria Milanese (Ugo Fedeli, Mario Mantovani, Luciano Pietropaolo, Michele Concordia, Mario Orazio Perelli, Gaetano Gervasio, Romeo, Lia)»

  9. ^ a b Centrostudilibertari Archiviato il 23 giugno 2007 in Internet Archive.
  10. ^ Mauro De Agostini, Franco Schirone, Per la rivoluzione sociale. Gli anarchici nella Resistenza a Milano (1943-1945), Zero in condotta, Milano, 2015, p. 156-158.
  11. ^ M. De Agostini, F. Schirone, Per la rivoluzione sociale. Gli anarchici nella Resistenza a Milano (1943-1945), p. 63-73.

Bibliografia

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Bibliografia di base sulle Brigate Anarchiche ed antifascismo anarchico

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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