Diocesi di Angers
Dioecesis Andegavensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Rennes
 
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoEmmanuel Delmas
Vescovi emeritiarcivescovo Jean-Louis Bruguès, O.P.
Presbiteri231, di cui 179 secolari e 52 regolari
2.522 battezzati per presbitero
Religiosi94 uomini, 926 donne
Diaconi52 permanenti
 
Abitanti811.470
Battezzati582.800 (71,8% del totale)
StatoFrancia
Superficie7.107 km²
Parrocchie62 (12 vicariati)
 
ErezioneIV secolo
Ritoromano
CattedraleSan Maurizio
Santi patroniSan Maurizio e compagni
Indirizzo10 rue du Parvis Saint-Maurice, B.P. 90246, 49002 Angers CEDEX 01, France
Sito webwww.diocese49.org
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Francia
La cattedra episcopale, nella cattedrale di San Maurizio ad Angers
L'abbazia di Fontevrault.
Il palais du Tau, antico palazzo episcopale di Angers, oggi centro delle opere diocesane.
La tour Saint'Aubin è tutto ciò che resta dell'antica abbazia di Saint'Aubin, fondata nel VI secolo.

La diocesi di Angers (in latino Dioecesis Andegavensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Rennes. Nel 2020 contava 582.800 battezzati su 811.470 abitanti. È retta dal vescovo Emmanuel Delmas.

Territorio

La diocesi comprende il dipartimento francese del Maine e Loira.

Sede vescovile è la città di Angers, dove si trova la cattedrale di San Maurizio. Nella stessa città sorge anche la basilica minore di Santa Maddalena.

Il territorio si estende su 7.107 km² ed è suddiviso in 62 parrocchie, raggruppate in 12 decanati.

Storia

La diocesi è attestata per la prima volta nel 372, anno in cui il vescovo Difensore partecipò all'elezione dell'arcivescovo di Tours. A partire da questo momento gli antichi cataloghi episcopali riportano una presenza ininterrotta di vescovi, molti dei quali attestati da documenti storici.

Juliomagus, capitale del popolo celtico degli Andecavi, era una civitas della provincia romana della Gallia Lugdunense terza, come testimoniato dalla Notitia Galliarum dell'inizio del V secolo.[1] Dal punto di vista religioso, come di quello civile, Angers dipendeva dalla provincia ecclesiastica di Tours, sede metropolitana provinciale.

Nel 453 viene celebrato ad Angers un concilio che radunò i vescovi della provincia ecclesiastica. Nel 470 è per la prima volta menzionata la cattedrale.

San Licino nel 601 ricevette da Gregorio Magno una lettera di raccomandazione per Agostino e i suoi compagni, che si apprestavano ad evangelizzare i popoli anglosassoni della Britannia: è la più antica testimonianza conosciuta delle relazione tra la Chiesa di Angers e quella di Roma.

In un diploma del 1096 sono indicati per la prima volta i tre arcidiaconati in cui era suddiviso il territorio della diocesi, Angers, oltre Loira e oltre Maine. Ogni arcidiaconato era costituito da arcipreture o decanati per un totale di 10. Questa suddivisione rimase in vigore fino all'Ottocento.

Durante il Medioevo Angers era un'importante città monastica, con sei monasteri: Sant'Albino (Saint-Aubin), San Sergio, San Giuliano, San Nicola, Ognissanti e Ronceray. I primi monasteri furono fondati nel VI secolo, ma è soprattutto fra XI e XIV secolo che la diocesi vide fiorire innumerevoli fondazioni monastiche: si contavano in diocesi 7 abbazie benedettine, 5 agostiniane e 4 cistercensi.

Nel 1229 papa Callisto II visitò la diocesi, durante l'episcopato di Guillaume de Beaumont.

Nel 1244 fu fondata l'università con le facoltà di diritto civile e canonico, a cui nel 1432 furono aggiunte le facoltà di teologia, medicina e arte.

A partire dal XIV secolo la diocesi vide la nascita e lo sviluppo di un alto numero di confraternite; se ne conoscono 33 nella città di Angers e 61 nelle parrocchie rurali. La maggior parte di queste erano dedicate ai santi (in particolare san Nicola, san Giacomo e santa Caterina) oltre a quelle dedicate al Santissimo Sacramento.

La diocesi, prospera dal punto di vista religioso e culturale, vide un periodo di decadenza morale e religiosa a partire dalla metà circa del XV secolo, in cui si susseguirono sulla sede di Angers una serie di vescovi più preoccupati dei propri affari che di amministrare con merito la diocesi. Si segnala in particolare il doppio episcopato di Jean Balue e l'amministrazione di François de Rohan, arcivescovo di Lione, che resse la sede di Angers per oltre 30 anni.

Nella seconda metà del XVI secolo la diocesi fu devastata dai duri scontri tra cattolici e ugonotti, che avevano in Saumur uno dei loro principali e più produttivi centri di diffusione dell'eresia luterana. Da parte sua, la sede di Angers fu occupata in questo periodo da valenti vescovi che seppero affrontare la crisi con zelo pastorale e fermezza; tra questi si segnalano Gabriel Bouvery (1540-1572), Guillaume Ruzé (1572-1587) e Charles Miron (1588-1626). In quest'epoca furono decine gli ordini e congregazioni religiose che fecero il loro ingresso in diocesi, contribuendo al rinnovamento della vita religiosa del clero e dei fedeli.

Per quasi tutta la seconda metà del XVII secolo la sede di Angers fu occupata dal vescovo Henri Arnauld (1650-1692), imparentato con Antoine Arnauld e Angélique Arnauld, badessa del monastero di Port-Royal, uno dei principali centri di diffusione del giansenismo in Francia. Lo stesso vescovo aveva simpatie per questa dottrina condannata dalla Santa Sede.

In seguito al concordato, con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 i confini della diocesi vennero fatti coincidere con quelli del dipartimento del Maine e Loira. Questa operazione costò alla diocesi la perdita di 24 parrocchie, cedute all'arcidiocesi di Tours, e di altre 109 passate alla diocesi di Le Mans[2] In compenso la nuova diocesi di Angers incorporò 16 parrocchie che erano appartenute alla diocesi di Nantes, 37 alla diocesi di La Rochelle e 18 all'arcidiocesi di Poitiers.[3]

Nel 1998 la suddivisione pastorale della diocesi è stata riorganizzata, accorpando le oltre 400 parrocchie storiche in 85 nuove parrocchie.

L'8 dicembre 2002, con la riorganizzazione delle circoscrizioni diocesane francesi, è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Rennes.

Il 2 marzo 2017 la diocesi si è ingrandita con l'acquisizione dell'ex comune di Le Fresne-sur-Loire, già appartenuto alla diocesi di Nantes.[4]

Cronotassi dei vescovi

Diversi sono i cataloghi episcopali antichi che riportano la serie dei vescovi di Angers. Secondo Louis Duchesne, si possono ridurre a due tipologie: un catalogo primitivo del IX secolo; e il catalogo detto "di Archanald", riportato da sei manoscritti diversi, risalente al X secolo o all'inizio dell'XI.

Nella presente cronotassi si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Istituti religiosi presenti in diocesi

Nel 2013, contavano case in arcidiocesi le seguenti comunità religiose:[10]

Statistiche

La diocesi nel 2020 su una popolazione di 811.470 persone contava 582.800 battezzati, corrispondenti al 71,8% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1959 475.000 518.000 91,7 1.078 928 150 440 220 3.500 417
1970 530.000 584.709 90,6 957 784 173 553 373 3.582 420
1980 553.000 638.000 86,7 766 675 91 721 1 202 2.938 421
1990 611.000 719.000 85,0 643 564 79 950 7 178 2.436 419
1999 573.000 705.869 81,2 511 455 56 1.121 17 134 1.909 85
2000 586.300 732.942 80,0 494 444 50 1.186 22 131 1.852 85
2001 583.000 732.942 79,5 465 416 49 1.253 21 130 1.737 85
2002 583.300 732.942 79,6 450 400 50 1.296 13 135 1.695 85
2003 564.700 752.942 75,0 442 394 48 1.277 23 130 1.697 85
2004 564.706 752.942 75,0 438 381 57 1.289 29 129 1.635 85
2006 559.114 745.486 75,0 405 353 52 1.380 28 109 1.576 85
2012 566.000 783.000 72,3 338 289 49 1.674 37 104 1.268 85
2015 573.000 790.000 72,5 294 243 51 1.948 48 100 1.152 62
2018 578.550 805.555 71,8 265 210 55 2.183 50 107 1.000 62
2020 582.800 811.470 71,8 231 179 52 2.522 52 94 926 62

Note

  1. ^ Monumenta Germaniae Historica, Auctores antiquissimi, vol. IX, Chronica minora saec. IV, V, VI, VII, p. 555.
  2. ^ Di queste 109 parrocchie, 55 passarono alla diocesi di Laval quando questa fu eretta nel 1855.
  3. ^ Dati riportati da Uzureau, Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, vol. III, col. 107.
  4. ^ AAS 109 (2017) (PDF), p. 675.
  5. ^ Dopo Maurilio, Gallia christiana inserisce un san Renato, che non appartiene ai più antichi cataloghi episcopali ed è una inserzione frutto di una leggenda spuria del X secolo relativa a san Maurilio; cfr. Duchesne, Fastes épiscopaux, pp. 350-352.
  6. ^ Dopo Albino, Gallia christiana inserisce Eutropio, assente nei cataloghi più antichi; secondo Duchesne è frutto di interpolazioni successive, nate da una falsa vita di san Mauro, definita dallo storico bretone come "una impostura". Le versioni più recenti del catalogo di Archanald collocano Eutropio in posizioni diverse, segno che all'epoca non era nemmeno chiaro in quale epoca fosse vissuto questo presunto vescovo. Cfr. Fastes épiscopaux, pp. 352-355.
  7. ^ Un vescovo con il nome Aiglebertus, ma senza indicazione della sede di appartenenza, firmò una carta del 683.
  8. ^ Consacrato il 23 giugno 1095.
  9. ^ Contestualmente nominato arcivescovo titolare, titolo personale, di Costanza di Tracia.
  10. ^ Les communautés religieuses, su catholique-angers.cef.fr. URL consultato il 13 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2013).

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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