Este
comune
Este – Stemma
Este – Bandiera
Este – Veduta
Este – Veduta
Veduta di Este dal mastio del castello
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Padova
Amministrazione
SindacoMatteo Pajola (liste civiche + centro-sinistra) dal 18-10-2021
Territorio
Coordinate45°13′41″N 11°39′19″E / 45.228056°N 11.655278°E45.228056; 11.655278 (Este)
Altitudine15 m s.l.m.
Superficie32,81 km²
Abitanti15 980[1] (30-11-2021)
Densità487,05 ab./km²
FrazioniDeserto, Motta, Prà, Schiavonia

Quartieri esterni al centro storico: Meggiaro con Este Nuova, Pilastro, Torre

Comuni confinantiBaone, Lozzo Atestino, Monselice, Ospedaletto Euganeo, Sant'Elena, Santa Caterina d'Este, Villa Estense
Altre informazioni
Cod. postale35042
Prefisso0429
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT028037
Cod. catastaleD442
TargaPD
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 436 GG[3]
Nome abitantiestensi, atestini
Patronosanta Tecla
Giorno festivo23 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Este
Este
Este – Mappa
Este – Mappa
Posizione del comune di Este all'interno della provincia di Padova
Sito istituzionale

Este è un comune italiano di 15 980 abitanti[1] della provincia di Padova in Veneto, situato a meridione dei Colli Euganei, in posizione sud-ovest rispetto al capoluogo. I Colli Euganei offrono alla città una parziale protezione dalle correnti fredde da nord-est.

Geografia fisica

Il comune di Este, situato sul versante meridionale dei Colli Euganei, dista 32 km da Padova e 24 da Rovigo.

Origini del nome

Il nome di Este (dal latino Ateste) è collegato con quello del fiume Adige (Athesis in latino e greco), che lambiva la città fino al 589 d.C., ai tempi della disastrosa rotta della Cucca.[4]

Storia

Antichità

Lo stesso argomento in dettaglio: Civiltà atestina.

La città di Este (Ateste) è abitata da tempi molto antichi: già nell'età del ferro, infatti, era il principale insediamento degli antichi Veneti o Paleoveneti, i quali svilupparono la città, facendo fiorire l'economia grazie agli scambi con le civiltà limitrofe, ma anche con i Greci e i Romani.

In seguito, nel III-II secolo a.C., Este fu riconosciuta colonia romana, mentre il Veneto divenne alleato di Roma. Reperti di questi periodi sono conservati nel Museo Nazionale Atestino. Nell'89 a.C., con la lex Pompeia, venne concesso il diritto latino; nel 49 a.C., all'inizio della guerra civile tra Pompeo e Cesare, quest'ultimo, per ottenere l'appoggio della popolazione, concesse il diritto romano a tutta la Gallia Cisalpina, di cui era stato proconsole tra il 58 e il 49. Con la morte di Cesare, vi furono anni di guerra civile. In seguito alla battaglia di Azio, Augusto affida ai soldati della V e XI legione i territori dell'agro di Este (formato dai territori di Galzignano, Teolo, Lonigo, Noventa Vicentina, Trecenta, Pernumia, Monselice, e Cinto Euganeo). In seguito alle invasioni barbariche e alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, Este si spopolò, riducendosi a villaggio rurale: secondo alcuni, ciò accadde a causa dell'opposizione ad Attila, poiché quest'ultimo era solito distruggere ogni città che gli si mostrava ostile. Este cadde quindi sotto la mano degli Unni e successivamente sotto quella degli Ostrogoti, che decretarono la fine dell'Impero romano.

Medioevo - Rinascimento

Stemma nobiliare della casata Este dal 1239

«[...] E prima fu l'insegna d'Este,
che l'aquila d'argento incoronata
portar solea nel bel campo celeste:
or d'uno struzzo bianco è figurata,
impresa del tiranno e di sue gesta»

All'inizio dell'Alto Medioevo, Este era inclusa nel regno degli Ostrogoti (secc. V-VI d.C.). In seguito il villaggio fu annesso all'Impero bizantino, il quale detenne il potere sui territori veneti soltanto per pochi decenni, poiché già alla fine del VI secolo fu soppiantato in loco dai Longobardi; tale popolazione istituì un regno che sopravvisse per due secoli, e fu infine sconfitto dal Sacro Romano Impero di Carlo Magno. Tra il IX e il X secolo la casata dei Marchesi Adalberti di Toscana[5], da cui originò quella degli Obertenghi, conquistò un vasto territorio a nord dell'Adige e infine si impossessò del vasto agro controllato da Este, acquisendone presto il nome (casa d'Este o casata degli Estensi) e contribuendo alla sua rinascita: dopo il XI secolo la città si ripopolò attorno al castello fatto costruire dal marchese Alberto Azzo II d'Este nel 1056 circa e che vi trasferì la sua residenza nel 1073.[6] Anche Este fu una delle località interessate dalle travagliate vicende umane e storiche che si svolsero in Veneto tra l'XI e il XIII secolo. Dapprima essa divenne una delle numerose proprietà dei vari componenti della famiglia degli Ezzelini, tra cui il più celebre fu Ezzelino III da Romano; proprietà che furono certosinamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel 1259, per mano di Azzo VII d'Este, nella battaglia di Cassano d'Adda. Ezzelino III da Romano, alleato di Federico II di Svevia, conquistò per ben due volte Este (1238 e 1249), e nel farlo danneggiò fortemente il castello marchionale; la famiglia d'Este frattanto aveva trasferito la sua residenza a Ferrara (1239), città che sarebbe divenuta la loro nuova capitale. Dopo la morte di Ezzelino, in un panorama regionale che vedeva contrapposti Scaligeri, Carraresi e Visconti, apparve sulla scena atestina Cangrande della Scala (sempre ghibellino), il quale distrusse il castello nel 1317. Nel 1339, Ubertino da Carrara, signore di Padova, fece ricostruire il castello così com'è tuttora. Nel 1405 la città si sottomise spontaneamente alla Repubblica veneziana per sfuggire al controllo dei padovani e agli scontri di questi con i veronesi. Sotto il dominio veneziano conobbe un periodo di grande prosperità, fiorendo nell'ambito dell'economia, della cultura e dell'arte, in un processo che venne interrotto solo dalla peste del 1630.

XVIII-XIX secolo

Sotto il dominio veneziano (1405-1797), Este divenne un insediamento prospero. In seguito la Repubblica veneta venne conquistata da Napoleone Bonaparte, che cedette tutti i suoi territori all'Impero asburgico: anche la cittadina euganea, dunque, entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto. Tra il Settecento e l'Ottocento, molti poeti fecero visita alla città atestina: tra loro spiccano i nomi di George Byron, Percy Shelley e Ugo Foscolo. [7]

Dal 1850 al 1853 fu sede di una commissione militare austriaca, avente lo scopo di debellare il brigantaggio diffusosi nel territorio dopo i moti del 1848-49.

Nell'Ottocento, Este diede i natali a una delle figure più importanti dell'intransigentismo cattolico, monsignor Pietro Balan (1840-1893), il quale (seppur di umili origini) divenne storico e giornalista, autore di innumerevoli opere che gli conquistarono una fama europea.[8] Nel 1866 Este, con il Veneto, fu annessa al Regno d'Italia. Dopo l'annessione, qui come in tutta la regione crebbe considerevolmente l'emigrazione.

Storia contemporanea

Durante la seconda guerra mondiale, Este ospitò le truppe tedesche, le quali si scontrarono contro i partigiani e le truppe degli Alleati. Vennero deportati dalla cittadina persone di religione ebraica. Nel 1943 il territorio atestino fece parte della Repubblica Sociale Italiana. Il 28 aprile 1945 vi arrivarono le truppe alleate, che costrinsero alla ritirata le truppe dell'Asse. [9] Nel 1946 Este divenne parte della neonata Repubblica Italiana.

Simboli

Lo stemma araldico del Comune è quello definito nel 1829 all'atto della concessione ad Este del titolo di Città[10] ed è stato riconosciuto assieme al gonfalone con decreto del capo del governo del 26 maggio 1936.[11]

«D'oro, al castello di rosso, torricellato di due pezzi dello stesso, merlato ciascuno di sei pezzi, il muro del castello a forma di capriolo, merlato di tredici pezzi, è sormontato da una terza torre di rosso, più elevata e merlata di sette pezzi: il tutto murato e finestrato di nero: la porta aperta del campo, caricata di una croce latina di rosso e cimata dal Leone andante di San Marco d'oro. Lo scudo sarà bordato d'argento e cimato di corona ducale.»

Il gonfalone comunale, raffigura una croce latina di rosso in campo giallo e riporta nel quarto superiore sinistro lo stemma araldico del Comune.[10]

Monumenti e luoghi d'interesse

Santa Tecla libera la città di Este dalla peste, Este, Duomo Abbaziale di Santa Tecla

Architetture religiose

Architetture militari

Le mura del castello
Rocca di Ponte di Torre

Architetture civili

Vigna Contarena
L'orto segreto

Altre opere

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[26]

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 1 363, ovvero l'8,23% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[27]:

  1. Macedonia, 295
  2. Kosovo, 252
  3. Romania, 201
  4. Albania, 154
  5. Marocco, 129
  6. Ucraina, 93
  7. Cina, 70
  8. Moldavia, 20

Cultura

Eventi

"Este in fiore" viene organizzata per festeggiare il ritorno della primavera: tutta la città viene addobbata da piante e fiori di ogni tipo, che vengono anche messi in vendita. La manifestazione si svolge il terzo sabato e domenica del mese di aprile.[senza fonte]

"Alla Corte degli Estensi", rievocazione storica iscritta al Registro Regionale delle Manifestazioni storiche di interesse locale[28] e organizzata da Este Medievale, associazione storico culturale no profit che rende testimonianza degli antichi fasti del Casato d'Este. La festa si prefigge lo scopo di far conoscere e praticare la storia e la tecnica delle arti medievali, come arco storico, scherma antica, danza e fuoco[29]. La manifestazione si svolge ogni anno, solitamente tra fine maggio ed inizio giugno, e coinvolge altre associazioni, quali Ferrara, Grottazzolina e Vàrpalota, facenti parte del Consorzio "Terre e Castelli Estensi".

Economia

A Este sono presenti varie aziende legate al settore metalmeccanico; vi ha sede la filiale italiana di Komatsu Limited.

Infrastrutture e trasporti

Strade

Ferrovie

La stazione ferroviaria di Este, posta lungo la ferrovia Mantova-Monselice, è servita da corse regionali svolte da Trenitalia e Sistemi Territoriali nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Veneto.

Fra il 1906 e il 1934 la città era servita da una linea tranviaria che dalla centrale piazza Vittorio Emanuele II (poi rinominata piazza Maggiore) conduceva alla stazione ferroviaria e, tramite una diramazione, alla stazione di Sant'Elena-Este, posta sulla ferrovia Padova-Bologna.

Amministrazione

Il gonfalone comunale

Sindaci dal 1946

Sindaco Partito Periodo Elezione
Antonio Guariento Democrazia Cristiana 1946-1964 1946
1951
1956
1960
Carlo Fracanzani Democrazia Cristiana 1964-1970 1964
Giorgio Meneghini Democrazia Cristiana 1970-1973 1970
Ilario Rossi Democrazia Cristiana 1973-1975 (1970)
Guido Bussi Democrazia Cristiana 1975-1976 1975
Ilario Rossi Democrazia Cristiana 1976-1980 (1975)
Franco Greggio Democrazia Cristiana 1980-1987 1980
1985
Gabriella Miatton Democrazia Cristiana 1987-1993 (1985)
1990
Giovanni Cappellari Partito Liberale Italiano 1993-1995 (1990)
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995)
Fabio Toso Grande coalizione (PDS-PPI-LN) 1995-1996 1995
Luca Marchese (Commiss. straordinario) - 1996-1997 -
Vanni Mengotto Centro-destra 1997-2006 1997
2001
Giancarlo Piva Centro-sinistra 2006-2016 2006
2011
Roberta Gallana Centro-destra 2016-2021 2016
Matteo Pajola Liste civiche - Centro-sinistra 2021-in carica 2021

Gemellaggi

Un patto di amicizia è stato siglato con Frederiksburg, Stati Uniti[33]

Sport

La principale squadra di calcio della città, Associazione Calcio Este, dal 2005-2006 milita in serie D.

È presente anche una società di Tchoukball: il Tchoukball Redentore Este ASD con due squadre, Knights e Templars, militanti nella serie B del campionato italiano.[34][35]

Le altre squadre di calcio della città sono l'A.S.D. Deserto e il Redentore che militano in Terza Categoria.

L'altro sport di squadra è il tennis da tavolo, con il team ASD Tennistavolo '91 Paiuscato Este, militante nel campionato nazionale A1.

Impianti sportivi

Nel quartiere Este Nuova, sono presenti vari impianti sportivi, come lo Stadio Nuovo, la Piscina Comunale e i campi da tennis del Tennis Club.

Note

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Enciclopedia Treccani, su treccani.it.
  5. ^ Giuseppe Gullino, Sante Bortolami, Lorenzo Braccesi, Giorgio Roverato: Storia di Padova - dall'antichità all'età contemporanea, p.96.
  6. ^ Claudio Maria Goldoni: Atlante estense, p.33.
  7. ^ ESTE, su lepergolette.it.
  8. ^ Riccardo Pasqualin, Pietro Balan, un difensore del Papato e le sue Memorie, in «Padova e il suo territorio», Anno XIII, n° 194, agosto 2018, pp. 28-30.
  9. ^ L'arsenale delle Ss nel cortile dell'ex Vescovile, Il Mattino, 28 agosto 2007.
  10. ^ a b Statuto del Comune di Este (PDF), Art. 13 - Sede, stemma, gonfalone.
  11. ^ Este, decreto 1936-05-26 DCG, riconoscimento di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 10 aprile 2023.
  12. ^ Catholic.org - Basilicas in Italy
  13. ^ Cenni storici sulla Chiesa della “Salute”, in Le Radici, 10 - giugno 2005.
  14. ^ Comune di Este, Monumenti principali - Palazzo del Principe, su comune.este.pd.it (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2015).
  15. ^ http://www.solobike.it/, Presentazione "Atestina Superbike 2012" di Este(PD), su solobike.it (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  16. ^ Associazione Ville Venete, Ville Venete Tour, su villevenetetour.com.
  17. ^ a b c Guida di Este, Colli Euganei, Terme Euganee e dintorni, Editore Rosen, Venezia.
  18. ^ Villa Benvenuti (PDF), su irvv.regione.veneto.it.
  19. ^ Terra D'Este, Gabinetto di lettura Este, 1743, p. 154.
  20. ^ Villa Benvenuti, su collieuganei.it.
  21. ^ a b Loredana Capuis e Anna Maria Chieco Bianchi, Este II. La necropoli di Villa Benvenuti, in Accademia Nazionale dei Lincei (a cura di), Monumenti antichi, Giorgio Bretschneider, 2006, ISBN 9788876892325.
  22. ^ Selmin, Francesco., Este : guida storico-artistica, Cierre, 2006, ISBN 9788883141737, OCLC 69982577.
  23. ^ Gamba, Mariolina. e Palazzo della ragione (Padua, Italy), Venetkens : viaggio nella terra dei veneti antichi, 1. ed, Marsilio, 2013, ISBN 9788831715591, OCLC 846456761.
  24. ^ a b Villa Benvenuti in Este - L'idea, il recupero, il restauro, Scouteste Onlus, pp. 5-7.
  25. ^ Antonello Nave, Il monumento a Garibaldi in Este (1882-1890)ìì, in «Terra d’Este. Rivista di storia e cultura», XXI, 41, gennaio-giugno 2011, pp. 103-120
  26. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  27. ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 14 novembre 2012 (archiviato il 22 giugno 2013).
  28. ^ REGISTRO REGIONALE DELLE MANIFESTAZIONI STORICHE DI INTERESSE LOCALE DELLA REGIONE VENETO, su regione.veneto.it.
  29. ^ Este medievale - Chi siamo, su estemedievale.it. URL consultato il 10 febbraio 2017.
  30. ^ Città gemellate dal sito ufficiale, su rijeka.hr. URL consultato il 24 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2011).
  31. ^ (EN) Este, su bethlehem-city.org.
  32. ^ Gemellaggio con Betlemme Este sarà la prima in Italia, in il Mattino di Padova, 10 gennaio 2006.
  33. ^ Città Gemellate, su Città di Este.
  34. ^ A.S.D. Tchoukball Redentore Este, su tchoukballeste.com. URL consultato il 29 ottobre 2022 (archiviato il 4 settembre 2022).
  35. ^ https://www.facebook.com/TchoukballEsteKnights/[collegamento interrotto]

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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