Una vignetta satirica inglese del 1798

La flatulenza è la produzione di una miscela di gas, formata da aria ingerita o da gas prodotti dai batteri simbionti e dai lieviti che vivono nel tratto gastrointestinale dei mammiferi, aggiunta a particelle aerosolizzate di feci, che viene rilasciata sotto pressione attraverso l'ano. La maggior parte delle volte è associata a un caratteristico suono e/o ad un odore sgradevole.

Origine dei vari termini

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Il suono della flatulenza

La parola flatulenza deriva da flato, dal latino flātus, ‘soffio’, termine medico che si è specializzato nel significato di ‘gas prodotto dall'organismo’[1], usata soprattutto in medicina e nell'italiano corretto, spesso sostituita con vocaboli dialettali, popolari o volgari; deriva dal proto-indoeuropeo *bʰleh₁-, ‘soffiare’.

Non va confusa con l'altro termine medico, il meteorismo, che indica la sola produzione e ritenzione di gas i quali, non essendo evacuati, risalgono nel tratto gastro-intestinale, dando luogo a dei problemi, uno fra tutti il rigonfiamento dell'addome; questo deriva dal greco antico μετεωρισμός?, meteōrismós, "gonfiore dell'addome, sollevamento", a sua volta da μετεωρίζω, meteōrízō, "sollevare in alto", a sua volta da μετέωρος, metéōros, "che sta in alto"[2].

In Italia la flatulenza viene spesso chiamata con il termine popolare scoreggia e con le sue varianti regionali, che derivano dal colloquiale scoreggiare, ‘togliere la coreggia’ dal latino corrigia, ‘cinghia’, (di origine celtica) antico nome della cintura dei pantaloni, con una metafora scherzosa di ‘lasciar andare la cinghia che sostiene la pancia’[3].

Altri sinonimi popolari di "flatulenza" sono peto, pete, peti dal latino pēditum, dal participio passato di pēdere, dalla radice comune proto-indoeuropea *pezd-, ‘emettere gas intestinali’[4], probabilmente onomatopeica.[5]

Viene chiamata invece "puzzetta" in ambiti molto informali o con bambini.

Quantità e componenti

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L'essere umano rilascia mediamente da 0,5 a 1,5 litri di gas al giorno, suddivisi in un numero di flatulenze tra 11 e 25. La flatulenza espelle principalmente gas inodori, come l'azoto (ingerito), l'ossigeno (ingerito), il metano (prodotto da archei anaerobici), l'anidride carbonica (prodotta dai batteri anaerobi o ingerito) e l'idrogeno (prodotto da alcuni e consumato da altri).[6] L'azoto è il principale gas rilasciato.

Non tutti gli esseri umani producono flatulenze contenenti metano. Per esempio, in uno studio delle feci di nove adulti, solo cinque campioni contenevano batteri capaci di produrre questo gas.[7] L'eventuale cattivo odore deriva principalmente da una piccola percentuale di acidi grassi, come l'acido butirrico (odore di burro rancido), e da composti dello zolfo, come l'acido solfidrico (odore di uova marce) e il solfuro di carbonile, che sono il risultato della decomposizione delle proteine.[8]

Meccanismo

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Nell'ultimo tratto dell'intestino crasso la flatulenza giunge all'ano con lo stesso meccanismo delle feci, causando una sensazione simile, cioè di riempimento fisiologico, di urgenza e di disagio[9], e il rilascio dei gas avviene attraverso la muscolatura volontaria dello sfintere. Il rumore caratteristico è prodotto dalla fuoriuscita del gas attraverso le pareti anali. Avendo una componente elastica, lo sfintere si dilata in seguito alla pressione del gas, statico, interno al retto, fino a quando il gas incomincia a uscire aumentando la velocità. La pressione in prossimità del lato interno dell'ano a questo punto diminuisce a causa dell'effetto Venturi e di perdite di carico in seno al gas. Lo sfintere elastico si richiude, la pressione aumenta di nuovo e il ciclo riparte fino ad esaurimento del quantitativo di fluido. Il processo avviene molto rapidamente e le aperture/chiusure dello sfintere hanno frequenze dell'ordine delle decine di hertz. Si determina così il rumore caratteristico della flatulenza, le cui frequenze sono legate in generale alla pressione e temperatura di ristagno del gas nel retto e all'anatomia specifica dell'ano considerato.

Si può affermare in generale che le flatulenze più rumorose sono quelle meno puzzolenti, dato che non contengono molti composti organici aromatici. Sono solitamente costituite da sacche di aria deglutita intrappolate nell'intestino, compresse dallo scorrimento delle feci. La pressione e la quantità di gas è elevata, dunque si mette in atto il processo vibrazionale descritto precedentemente. Al contrario, le flatulenze prodotte da emissione gassosa di particelle di feci in seguito a processi dovuti ai batteri sono ricche di componenti aromatici, perciò l'odore è più pungente. Hanno però quantità e pressione più basse e quindi vengono espulse dall'ano a flusso continuo con caduta di pressione irrilevante, senza determinare il fenomeno vibrazionale, in maniera silenziosa.

Cause

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Cause fisiologiche

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Il gas intestinale è formato al 10% da aria ingerita attraverso il naso e la bocca e al 90% da gas prodotto nel tratto digestivo. I gas endogeni sono un sottoprodotto della digestione di certi alimenti. I cibi che provocano flatulenza sono solitamente ricchi di carboidrati complessi, specialmente oligosaccaridi come l'inulina, e comprendono fagioli, ceci, latte, cipolle, patate dolci, scorze di agrumi, formaggio, castagne, anacardi, broccoli, cavoli, carciofi, avena, lievito presente nel pane, ecc. Un'eccessiva flatulenza provoca motilità intestinale e quindi feci liquide.

Nei fagioli i gas endogeni sembrano derivare dagli oligosaccaridi, carboidrati resistenti alla digestione: questi passano attraverso l'intestino superiore pressoché inalterati e quando raggiungono l'intestino inferiore vengono assaliti dai batteri che se ne cibano, producendo abbondanti quantità di gas.

Nei pazienti con deficit di lattasi la presenza di lattosio nei cibi può causare un'eccessiva produzione di gas associata a crampi e diarrea. L'eliminazione o almeno la riduzione di prodotti caseari nella dieta migliora nettamente la sintomatologia.

Cause psicologiche

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La flatulenza può essere causata da eccessivo stress, che, a sua volta, favorirebbe alcune delle cause fisiologiche descritte.

Cause patologiche

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La percezione di un eccessivo passaggio di gas attraverso il retto o di un'eccessiva presenza di gas nell'addome, meteorismo, può non essere dovuta a un aumento della quantità, ma a disturbi della motilità intestinale o a un abbassamento della soglia del dolore, secondario a patologie come ulcera peptica, patologie della colecisti, rettocolite ulcerosa, malattia di Crohn, diverticolite. In questi casi l'eccessiva flatulenza può accompagnarsi a calo ponderale, dolore addominale localizzato, diarrea, sangue nelle feci. La presenza di questi sintomi di accompagnamento deve far sospettare la presenza di una patologia organica e va pertanto indagata con esami quali rettosigmoidoscopia, colonscopia o anche ecografia addomino-pelvica per identificare eventuali malattie della colecisti o masse extra-intestinali.

Rimedi

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Dietetici

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Alcune spezie neutralizzano la produzione di gas intestinali, specialmente origano, cumino, anice e semi di finocchio e gli affini curcuma, assa fetida e kombu.[10] A scopo preventivo è comune l'uso di aggiungere 2-3 semi di finocchio o un pezzetto di kombu alle zuppe di verdure e di legumi.

Anche i probiotici[11] e i prebiotici possono ridurre la flatulenza, se usati per ristabilire l'equilibrio della flora intestinale; usati in eccesso, tuttavia, possono creare uno squilibrio che aumenterebbe la flatulenza.

Farmacologici

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I prodotti a base di carbone vegetale sono efficaci nel ridurre l'odore e la quantità delle flatulenze, se presi subito prima dei pasti.

L'integrazione di enzimi digestivi può ridurre sensibilmente la quantità di flatulenze se queste sono causate da alcune componenti non digerite dei cibi. Gli enzimi lattasi, lipasi, proteasi, cellulasi, saccarasi, invertasi, diastasi di malto e pectinasi sono disponibili, da soli o in combinazioni, nei prodotti commerciali. Quando non interessano la produzione stessa dei gas intestinali, agenti con una bassa tensione superficiale possono ridurre le spiacevoli sensazioni legate alla flatulenza, aiutando il dissolvimento dei gas in materia liquida o fecale.

È anche utile ingerire piccole quantità di liquidi acidi insieme ai pasti, come succo di limone o aceto, per stimolare la produzione di acido cloridrico, che a sua volta incrementa la produzione di enzimi. Questo facilita la digestione e può limitare la produzione di gas.

Cosmetici

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Biancheria intima e imbottiture al carbone attivo possono effettivamente ridurre gli odori delle flatulenze, ma non attutiscono il suono. Maggiore sicurezza si può ottenere con l'uso di deodoranti e profumi. Bisogna prestare attenzione alla scelta del profumo usato per combattere l'odore, con note floreali e agrumi o erbe profumate piuttosto che muschio, che potrebbe mettere in risalto l'odore sgradevole.

Negli altri animali

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Solo i mammiferi sono in grado di produrre flatulenze; tra il 2005 e il 2006 in Nord America si sono verificati decine di casi di porcili andati in fiamme a causa delle flatulenze emesse dai maiali al loro interno, provocando la morte di migliaia degli stessi[12].

Impatto ambientale

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La flatulenza contribuisce solo in minima parte alle emissioni di metano prodotte dai bovini

La flatulenza viene considerata erroneamente una significativa fonte di gas serra in base alla considerazione che il flatus del bestiame conterrebbe elevate percentuali di metano.[13] Il bestiame, infatti, è sì responsabile di circa il 20% delle emissioni globali di questo gas nell'atmosfera[14], ma la quasi totalità (90-95%) di queste emissioni sono rilasciate non attraverso l'ano ma tramite la respirazione e l'eruttazione.[15]

La flatulenza nella letteratura, nell'arte, nel costume

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In molte culture, emettere liberamente flatulenze in pubblico è spesso considerato segno di cattiva educazione e porta a sensazioni di vergogna, con la flatulenza che viene vista come imbarazzante e scortese e costituisce un argomento tabù, soggetto naturale per il cosiddetto toilet humour. Per questo motivo, in molti ambiti, ci si sforza di trattenere i peti quando si è in presenza di altre persone e, se proprio non ci si riesce, di occultarne il rumore e l'odore.

La flatulenza può essere considerata comica per via del suono e dell'odore prodotto. È pratica goliardica e cameratesca, diffusa soprattutto tra gli adolescenti, l'avvicinare un accendino o un fiammifero al proprio ano quando si emette una flatulenza, allo scopo di produrre una vistosa fiammata. In alcuni individui l'odore e il contatto diretto facciale con una flatulenza del proprio partner può essere associato all'eccitamento sessuale (eproctofilia, flatofilia, petofilia), una manifestazione facente parte delle parafilie, strettamente connessa con la coprofilia. Alcune volte le flatulenze vengono collegate al face sitting, pratica sessuale BDSM.

Nelle opere letterarie e musicali

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Joseph Pujol, detto "il Petomane" durante un'esibizione

La flatulenza viene citata nella letteratura fin dall'antichità, come nel commediografo greco Aristofane, famoso per utilizzarla con fini parodistici, perfino degli omnia divini, e nel Satyricon di Petronio Arbitro (I secolo), in cui Trimalcione intrattiene i suoi convitati con una lunga dissertazione sull'argomento.

Nel cinema e nella cultura di massa

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Note

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  1. ^ Nocentini 2010, p. 443.
  2. ^ Nocentini 2010, p. 703.
  3. ^ Nocentini 2010, p. 283.
  4. ^ Nocentini 2010, p. 264.
  5. ^ Don Ringe, Review of Lexikon der indogermanischen Verben by Helmut Rix, et al., in Diachronica. International Journal for Historical Linguistics, vol. 18, n. 1, 31 dicembre 2001, pp. 184–187, DOI:10.1075/dia.18.1.15rin. URL consultato il 4 marzo 2019.
  6. ^ Suarez F, Furne J, Springfield J, Levitt M, Insights into human colonic physiology obtained from the study of flatus composition, in Am J Physiol, 272 (5 Pt 1), 1997, pp. G1028–33.
  7. ^ Miller TL, Wolin MJ, de Macario EC, Macario AJ, Isolation of Methanobrevibacter smithii from human feces, in Appl Environ Microbiol, 43(1), 1982, pp. 227–232.
  8. ^ Flatulence and wind, su patient.co.uk, Patient UK. URL consultato l'11 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  9. ^ Read, M. G., Read, N. W., Role of anorectal sensation in preserving continence, in Gut, vol. 23, 1982, pp. 345-347, DOI:10.1136/gut.23.4.345.
  10. ^ Un'alga marina detta anche kelp utilizzata nella cucina giapponese.
  11. ^ Yogurt, kefir, Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus bifidus, ecc...
  12. ^ Filmato audio Natura criminale: Maiali esplosivi, Nat Geo Wild, 10 giugno 2014. URL consultato l'11 agosto 2014.
  13. ^ "Could skippy stop cows farting and end global warming?" Archiviato il 14 ottobre 2007 in Internet Archive., ABC Southern Queensland, 3 febbraio 2006.
  14. ^ Rachel Nowak, Burp vaccine cuts greenhouse gas, su New Scientist, 24 settembre 2004. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2008).
  15. ^ Gary Polakovic, "Bovine belching called udderly serious gas problem - Global warming concerns spur effort to cut methane." Archiviato il 13 agosto 2004 in Internet Archive., Los Angeles Times, 13 luglio 2003.
  16. ^ Fonte: Sdz.aiap.iot Archiviato il 20 gennaio 2007 in Internet Archive..
  17. ^ Fonti: weblog vari su internet; Metronews.it[collegamento interrotto], con un commento di Michele Fusco.
  18. ^ Sub terris tonuisse putes - "potresti credere sia tuonato sottoterra".
  19. ^ In, La rete intertestuale. Percorsi tra testi, discorsi e immagini - pagina 168 di A. Bernardelli - 2010 - si cita che il cantautore umorista genovese Giuliano Gugliotta trasformò la celebre canzone di Domenico Modugno La lontananza in La flautolenza: «la flautolenza sai è come il vento...
  20. ^ La rete intertestuale: percorsi tra testi, discorsi e immagini - Google Libri
  21. ^ anche detta "la vestita"
  22. ^ "Sei il re del fuoco!" - gli dice ammirata dopo un amplesso la moglie Estrellita - "Della scorreggia hai fatto un'arte".
  23. ^ Traduzione non letterale della versione originale francese chien qui pète, bonheur sur ma tête.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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