Icon Comics
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StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Fondazione2004
Sede principaleNew York
GruppoMarvel Comics Group
Persone chiave
  • Joe Quesada, direttore creativo Marvel Comics
  • Damien Lucchese, Supervisore alla produzione
  • Nicole Boose, redattore
SettoreEditoria
Prodotti
  • Fumetti seriali (o Comic books in originale)
  • Graphic Novels
  • Raccolte in edizione cartonata (o Hardcover in originale)
  • Raccolte in edizione brossurata (o Trade Paperbacks in originale)
Sito webwww.marvel.com/comics/Icon

Icon Comics è un marchio di fumetti della casa editrice statunitense Marvel Comics. È stata fondata nel 2004 per pubblicare fumetti i cui diritti d'autore rimangono ai rispettivi creatori, scrittori e disegnatori. Sotto di essa vengono accorpate queste serie, i cui personaggi non rientrano all'interno dell'Universo Marvel. La loro distribuzione avviene all'interno del cosiddetto "Direct Market", canale distributivo che include le fumetterie e il circuito librario ma esclude le edicole.

Linea editoriale

Questa etichetta Marvel garantisce agli autori e i loro studios indipendenti la piena autonomia sul materiale prodotto e il relativo indirizzo editoriale sia a livello di marketing che di target di pubblico. Tutti i diritti su storie e personaggi esulano totalmente dal controllo del Gruppo Marvel Comics e gli autori sono liberi di gestirne i diritti in piena autonomia. Questo vale anche per i contenuti editoriali e difatti le pagine della posta e i rispettivi editoriali rimangano totalmente in mano agli autori o agli studios di riferimento. Basti l'esempio della serie Powers che mantiene la lettera della posta dal nome The Line Up curata dallo stesso Bendis o l'equivalente Tear Drops su Kabuki[1]. Come conseguenza il logo Marvel non appare mai in copertina sugli albi Icon che presentano invece solo il simbolo dell'Imprint. Questi vengono però sollecitati al pubblico tramite il catalogo ufficiale della Marvel, cioè Marvel Previews, anche se in una sezione separata da quella che pubblicizza gli albi relativi ai personaggi dell'Universo Marvel[2].

Storia

Debutto editoriale (2004)

Le prime due serie ad essere lanciate con l'Imprint Icon sono Kabuki (Vol.7) di David Mack (testi-disegni) e Powers (Vol.2) di Brian Michael Bendis (testi) - Mike Avon Oeming (disegni). Entrambe le serie partono dal n.1 e passano dalla Image alla Marvel. La data di copertina è luglio 2004. Come precisano gli stessi autori, non vi saranno pubblicità all'interno dei loro titoli, la gestione dei personaggi continuerà in piena autonomia e manterranno la proprietà dei fumetti pubblicati[3]. La precedente serie di Powers è stata distribuita dalla Image tra il 2000 e il 2004 (sempre realizzata dai creatori Bendis-Oeming)[4] con successo di pubblico e di critica[5]. Il fumetto Kabuki ha avuto diverse serie ed è stata distribuita a partire dal 1993 dalla Caliber Press (prima di passare alla Image). Anche in questo caso ci si trova di fronte ad un fumetto legato da sempre al suo creatore David Mack e osannato dalla critica fumettistica e non solo[6].

Prime pubblicazioni originali (2005-2008)

Nel 2005 arrivano le prime due opere originali pubblicate sotto l'Imprimt Icon[7]. Entrambe sono dello scrittore Joseph Michael Straczynski, si tratta di una miniserie di 7 numeri dal titolo The Book of Lost Souls e l'albo unico Dream Police disegnato da Mike Deodato. Nel 2006 arriva la prima miniserie Criminal ideata da Ed Brubaker e pubblicata tra il settembre 2006 e l'ottobre 2007 per un totale di 10 numeri. Quest'ultima pubblicazione viene accolta con grande successo da parte della critica che la premia come miglior nuova serie del 2007 con un Eisner Award. Lo stesso Brubaker coadiuvato dall'artista Sean Phillips realizza nel 2008 due miniserie dal titolo Incognito e Incognito:Bad Influences, dove unisce il genere classico della crime story ad elementi tipici del genere supereroistico.

Millarworld (2008-2012)

Lo stesso argomento in dettaglio: Millarworld.

A partire dal 2008 l'etichetta comincia a pubblicare le opere creator-owned di Mark Millar che di fatto rientrano a far parte di una sotto-etichetta denominata Millarworld il cui logo comapare in tutte le pubblicazione scritte dall'autore scozzese. Queste opere risultano ben presto le serie a fumetti di maggior successo pubblicate dalla Icon e la quantità di pubblicazioni e nuovi personaggi creati da Mark Millar lo rendono l'autore più attivo e prolifico della Icon[8].

La prima miniserie ad essere pubblicata dalla Millarworld è Kick-Ass, creazione originale dello stesso Millar e di John Romita Jr. (ai disegni) esplora la possibilità di cosa potrebbe succedere ad un teenager che volesse diventare un supereroe nel mondo reale, con conseguenze sia drammatiche che grottesche[9]. La pubblicazione ha talmente successo che richiama l'interesse di Hollywood che ne realizza un film di discreto successo e fedele (anche se non pienamente) alle vicende della prima miniserie a fumetti del personaggio. La serie viene seguita nel 2010 da Kick-Ass 2 e da uno spin-off nel 2012 dal titolo Hit Girl sempre del duo Millar-Romita e dedicato alla giovane protagonista già vista nelle due miniserie. Questa storia si colloca cronologicamente tra Kick-Ass e Kick-Ass 2[10].

Opere pubblicate

Accoglienza

Il debutto dell'etichetta è positivo in quanto Powers riesce a prendere il 39º posto delle vendite con 40389 copie mentre Kabuki ottiene il 91º posto con 25306 copie, entrambi i dati riguardano il mercato diretto in quanto è l'unico canale distributivo della Icon[12]. L'eccellente risultato è dimostrato dal fatto che il fumetto del duo Bendis-Oeming risulta essere la serie creator-owned di maggior successo tra gli albi distribuiti quel mese e si trova ad avere venduto più copie di serie intitolate a celebri personaggi quali Capitan America, Flash, Thor, Spawn e molti altri[12].

Nel 2008 con l'arrivo delle serie create da Mark Millar quali Kick-Ass, Nemesis e Superior, le vendite migliorano ulteriormente. Difatti Kick-Ass n.1 è l'albo più venduto dalla fondazione dell'etichetta, sfiorando le 48000 copie di pre-ordinazione presso il distributore unico Diamond Comic Distributors[13]. Risulta essere l'albo creator-owned (cioè i cui diritti appartengono all'autore) più venduto, superando The Boys di Garth Ennis (sulle 28000 copie vendute) e staccando di molto le serie Image più vendute cioè Spawn e The Walking Dead che si attestano intorno alle 22000 copie[13].

Premi

Adattamenti cinematografici

Lo stesso argomento in dettaglio: Kick-Ass (film), Kick-Ass 2 (film) e Kingsman - Secret Service.

Note

  1. ^ The Line Up ha come indirizzo: PMB #32-6336 SE Milwaukie Ave.-Portland, OR 97202 mentre Tear Drops: 13 Boone Street Bromley,KY 41016.
  2. ^ Marvel Previews, Marvel Entertainment LLC, New York, 2011-2012, v.sezione Icon e Marvel Checklist.
  3. ^ Kabuki (Vol.7) n.1, v. Marvel Icon & MikeOemingBendis, Marvel Comics-Icon, New York, luglio 2004, p. terza di copertina
  4. ^ B.M.Bendis (testi) - M.A.Oeming (disegni), Powers (Vol.1) nn.1-37, Image Comics, aprile 2000 - febbraio 2004
  5. ^ La serie ha vinto un Will Eisner Comic Industry Award come Miglior nuova serie nel 2001.
  6. ^ La serie Kabuki, nelle sue varie incarnazioni, è stata nominata a 5 Eisner Awards, 4 International Eagle Awards, al Kirby Award e Harvey Award.
  7. ^ Kabuki aveva esordito alla Caliber Press nel 1993 mentre Powers aveva avuto i suoi natali alla Image nel 2000.
  8. ^ Tra il 2008 e il 2012 Mark Millar lancia cinque nuove miniserie originali, una sequel-miniserie e una spin-off.
  9. ^ Mark Millar (testi), John Romita Jr. (matite), Kick-Ass nn.1-8, Marvel Comics-Icon, New York, 2008-2010
  10. ^ Mark Millar (testi), John Romita Jr. (matite), Kick-Ass 2 n.7, v. Editorial di Mark Millar, Marvel Comics-Icon, New York, maggio 2012, p.terza di copertina
  11. ^ a b Also by Mark Millar in, Mark Millar (testi) e Ricardo Lopez Ortis (disegni), Hit-Girl n.2, Image Comics, Portland, marzo 2018, pp.26-28
  12. ^ a b July 2004 Comic Book Sales Figures[collegamento interrotto]. URL consultato il 10 febbraio 2012.
  13. ^ a b February 2008 Comic Book Sales Figures. URL consultato il 2 maggio 2012.
  14. ^ (EN) Eisner Awards 2010-present [collegamento interrotto], su comic-con.org. URL consultato il 9 maggio 2018.
  15. ^ a b c Anteprima n.248, v. La difficile vita del CineComic di Stefano Feltri, Panini Spa-Divisione Pan Distribuzione, Modena, aprile 2012, p.10
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