Levanto
comune
Levanto – Stemma
Levanto – Bandiera
Levanto – Veduta
Levanto – Veduta
Panorama di Levanto
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia La Spezia
Amministrazione
SindacoLuca Del Bello (lista civica di centro-sinistra Levanto insieme) dal 22-9-2020
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°10′10.86″N 9°36′44.04″E
Altitudinem s.l.m.
Superficie36,81 km²
Abitanti5 131[1] (31-8-2023)
Densità139,39 ab./km²
FrazioniVedi elenco
Comuni confinantiBonassola, Borghetto di Vara, Carrodano, Framura, Monterosso al Mare, Pignone
Altre informazioni
Cod. postale19015
Prefisso0187
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT011017
Cod. catastaleE560
TargaSP
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 413 GG[3]
Nome abitantilevantesi
Patronosant'Andrea
Giorno festivo30 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Levanto
Levanto
Levanto – Mappa
Levanto – Mappa
Posizione del comune di Levanto nella provincia della Spezia
Sito istituzionale

Lèvanto (Levanto in ligure, Lievànto nella variante locale[4]) è un comune italiano di 5 131 abitanti[1] della provincia della Spezia in Liguria.

Geografia fisica

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L'agglomerato urbano e le colline di Levanto

Il paese di Levanto è di antica fondazione, adagiato in una valle ricoperta da ulivi, viti e pini ed affacciato direttamente sul mare.

Le dorsali della vallata finiscono in mare col promontorio del Mesco e la punta di Levanto.

Parte del suo territorio rientra inoltre nel Parco nazionale delle Cinque Terre e dell'Area marina protetta Cinque Terre.

Storia

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Già in epoca romana esisteva un borgo denominato Ceula[5], situato sulle colline corrispondenti all'attuale zona di Montale, che costituiva un nodo strategico di grande importanza in virtù della sua ubicazione lungo la Via Ligurum[5], l'antica pista pre-romana che passava vicino alla costa.

Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, anche il borgo romano di Ceula attraversò le vicende del Levante ligure per poi venire incluso nell'Impero bizantino[5], quindi nel regno longobardo e, infine, in quello franco[5].

In età medievale il borgo di Levanto disponeva di un proprio porto fluviale nel torrente Cantarana, dal quale partiva la cosiddetta Via dei Monti che raggiungeva Pontremoli e la Lunigiana. Su questa via percorsa da pellegrini e mercanti, all'inizio del IX secolo, in epoca carolingia[5], il campanile della pieve di Ceula, l'odierna chiesa parrocchiale di San Siro a Montale, fungeva da torre di avvistamento e di difesa contro le incursioni e le razzie dei predoni saraceni provenienti dal mare.

Con diploma imperiale di Federico Barbarossa, datato al 1164[5], il primitivo abitato costiero di Levanto, citato per la prima volta in un documento ufficiale, è confermato quale proprietà feudale della famiglia Malaspina.

Il dominio sul borgo marinaro di Levanto passò successivamente ai Da Passano[5], vassalli dei Malaspina, che incrementarono i traffici commerciali. Soprattutto importante era il commercio del sale, ricavato dalle locali saline, che dal Borgo attraverso l'omonima via, veniva esportato in val di Vara e, dal nodo viario di Varese Ligure, sino alla Pianura Padana.

A partire dal XIII secolo[5] l'importanza dell'abitato collinare, denominato ora Valle e amministrato dai Signori di Zolasco[6],iniziò a ridursi a vantaggio del nuovo insediamento di Levanto, il Borgo, che stava ampliandosi direttamente sul mare e che ebbe inizialmente una sorta di autonomia distinta rispetto alla Valle.

Furono gli stessi Da Passano ad avviare i primi contatti con la Repubblica di Genova che si trasformarono in un vero e proprio atto di fedeltà dal 1132[5] e ancora nel 1229[5] con la totale dedizione verso la repubblica genovese che mantenne alla famiglia i privilegi storici e le proprietà feudali del Borgo.
Anche i possedimenti della Valle, ancora amministrati dai Signori di Zolasco, furono infine da loro ceduti alla repubblica genovese che ne prese definitivo possesso nel 1247[5]

Riunito in un unico centro, amministrato da Genova con un Podestà, Levanto divenne un importante scalo commerciale del Levante ligure alimentato dalle vie di comunicazione terrestri, di cui la più importante era la via Francigena. Fioì il commercio dei prodotti locali quali vino e olio - prodotti principalmente nella Valle - e dell'apprezzato marmo rosso propriamente chiamato Rosso Levanto.

Nei secoli successivi Levanto ebbe un ulteriore e notevole sviluppo con l'edificazione del Borgo nuovo (o Stagno) nella piana del torrente Ghiararo. Questo insediamento mantiene tuttora il suo carattere lineare con interessanti palazzi del XVI e XVIII secolo[5].
Anche nella Valle fiorirono nuove ville patrizie, mentre la difesa della costa e la protezione dei prodotti esportati portarono nello stesso secolo ad una ricostruzione del locale castello.

Nel 1515 la Repubblica cedette alla Casa di San Giorgio la sovranità su Levanto. Poiché tuttavia l'amministrazione dei possedimenti si rivelò antieconomica, la Casa di San Giorgio restituì alla Repubblica tutti i territori che le rimanevano in sovranità, fra cui Levanto, nel 1562[7].

Mappa del 1773 realizzata del cartografo Matteo Vinzoni per la Repubblica di Genova

Dal 1607 fu sede dell'omonimo Capitaneato che seguì le sorti e le glorie della repubblica genovese fino alla dominazione napoleonica.

Con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento del Vara, come capoluogo, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, il territorio di Levanto rientrò nel I cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Mesco e dal 1803 centro principale del I cantone di Levanto nella Giurisdizione del Golfo di Venere.
Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento degli Appennini.

Caduto l'Impero napoleonico, nel 1815 Levanto fu incluso nella provincia di Levante del Regno di Sardegna e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.
Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel VI mandamento di Levanto del circondario di Levante facente parte della provincia di Genova prima e, con l'istituzione nel 1923, della provincia della Spezia poi.

Un'ulteriore fase dello sviluppo urbano si pone tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo con l'apertura degli attuali corso Italia e corso Roma. A partire dal 1950 il borgo si è ulteriormente esteso raggiungendo negli anni settanta l'attuale configurazione.

Intorno all'anno 2005 è iniziata una completa trasformazione del lungomare iniziando dalla zona di Vallesanta, con una passeggiata in parte a sbalzo sopra una serie di locali che dovrebbero essere adibiti a negozi a servizio dell'approdo delle barche a Vallesanta, con aiuole ben piantumate con piante della macchia mediterranea.
La passeggiata porta ad una pista ciclabile corredata da marciapiedi, che seguendo il tracciato delle vecchie gallerie ferroviarie dismesse, porta in meno di mezz'ora, attraverso un itinerario ben illuminato con squarci di visione del mare, al vicino borgo di Bonassola ed a Framura[8]. Il progetto del "water front" deve essere completato dalle attrezzature di un impianto di depurazione e da un proseguimento della passeggiata attrezzata sino allo stabilimento balneare del Casinò.

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 è stata la sede amministrativa della Comunità montana della Riviera Spezzina, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[9] e in vigore dal 1º gennaio 2009.

Il 25 ottobre 2011 una violenta perturbazione ha colpito il levante ligure (bassa e media val di Vara, val di Magra e Cinque Terre) e la Lunigiana (provincia di Massa-Carrara)[10] con esondazioni, danni, vittime e dispersi in diverse località del territorio ligure e toscano. Tra i comuni più colpiti c'è anche Levanto (già interessato nel 1981 da un analogo fenomeno alluvionale) dove le precipitazioni intense hanno provocato danni e disagi (valutati dallo stesso sindaco intorno ai 3 milioni di euro) in porzione limitata o comunque di livello minore rispetto a viciniori comuni della costa e dell'entroterra[11].

Simboli

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Stemma

«D'azzurro, al palo d'oro; al capo di Genova, che è di argento alla croce di rosso.[12]»

Gonfalone

«Drappo di bianco…[12]»

Bandiera

«Drappo di bianco con caricato al centro lo stemma comunale.»

Lo stemma è liberamente utilizzato dal Comune pur essendo privo di un decreto ufficiale di concessione. Il capo di San Giorgio, o di Genova, si riferisce all'appartenenza alla Repubblica di Genova del territorio cittadino.

Monumenti e luoghi d'interesse

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La chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo, nel capoluogo

Architetture religiose

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La pieve parrocchiale di San Siro Vescovo nella frazione di Montale
Panorama di Chiesanuova con la chiesa parrocchiale di San Nicolò

Architetture civili

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Uno scorcio dei giardini di villa Agnelli

Architetture militari

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Il medievale castello, costruito dalla Repubblica di Genova nel 1265 per difendere il paese dalle incursioni saracene nel luogo dove già sorgeva un antico maniero dei Malaspina, è ancora perfettamente conservato. Ha forma allungata, parallela alla costa, leggermente incurvata verso nord est, ove sorge un torrione rotondo dal quale si dipartivano le mura della città.

Aree naturali

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Altro

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Società

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Scorcio della marina

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[34]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Levanto sono 276[35], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[36]:

  1. Romania, 117

Cultura

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Eventi

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Geografia antropica

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Il comune è costituito, oltre il capoluogo, dalle frazioni e località di Casella, Chiesanuova, Dosso, Fontona, Fossato, Groppo, Lavaggiorosso, Le Ghiare, Legnaro, Lerici, Lizza, Mesco, Montale, Pastine, Ridarolo, San Gottardo e Vignana per un totale di 36,81 km².

Confina a nord con i comuni di Framura, Carrodano e Borghetto di Vara, a sud è bagnato dal mar Ligure e Monterosso al Mare, ad ovest con Bonassola e il mar Ligure e ad est con Carrodano, Borghetto di Vara, Pignone e Monterosso al Mare.

Economia

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L'attività prevalente del territorio è legata al turismo. La località ha ottenuto dalla FEE-Italia (Foundation for Environmental Education) il conferimento della bandiera blu per la qualità delle sue spiagge.

La loggia comunale di Levanto

Infrastrutture e trasporti

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Strade

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Il centro urbano di Levanto è attraversato principalmente da due arterie stradali principali: la provinciale 566 dir e la provinciale 64 (già SS 332). La prima gli permette il collegamento viario con il territorio di Carrodano, mentre la seconda, a sud-ovest, con Bonassola; la provinciale 38 collega inoltre alcune frazioni levantesi con Monterosso al Mare.

Ferrovie

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Levanto è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea Genova-Pisa.

Mobilità urbana

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Dal comune di Borghetto di Vara un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'ATC garantisce quotidiani collegamenti bus con Levanto e per le altre località del territorio comunale. Analogo servizio è garantito dall'AMT con corse da Framura.

Piste ciclabili

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Il borgo è collegato ai comuni di Bonassola e Framura grazie a una pista ciclabile; essa si sviluppa lungo il vecchio sedime ferroviario della Genova-Pisa, spostata nel 1970 alle spalle del borgo in occasione dei lavori di raddoppio dei binari.

Amministrazione

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L'ex complesso monastico delle Clarisse, sede del municipio.
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1955 1974 Pietro Zoppi Democrazia Cristiana Sindaco
4 maggio 1988 21 luglio 1990 Pietro Zoppi Democrazia Cristiana Sindaco
21 luglio 1990 21 gennaio 1992 Pietro Zoppi Democrazia Cristiana Sindaco [37]
21 gennaio 1992 6 luglio 1992 Annunziata Gallo Comm. straord.
31 luglio 1992 27 febbraio 1996 Marcello Eugenio Schiaffino Democrazia Cristiana Sindaco [37]
28 febbraio 1996 10 giugno 1996 Mario Rosario Ruffo Comm. straord.
10 giugno 1996 17 aprile 2000 Marcello Eugenio Schiaffino L'Ulivo Sindaco
17 aprile 2000 5 aprile 2005 Marcello Eugenio Schiaffino lista civica di centro-sinistra Sindaco
5 aprile 2005 30 marzo 2010 Maurizio Moggia Partito Democratico Sindaco
30 marzo 2010 1º giugno 2015 Maurizio Moggia Levanto insieme
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
1º giugno 2015 22 settembre 2020 Ilario Agata Levanto insieme
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
22 settembre 2020 in carica Luca Del Bello Levanto insieme
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco

Sport

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Surf da onda

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L'ampio golfo levantese permette la creazione di onde surfabili per lo più quando spirano venti di libeccio e di maestrale, ma, talvolta, il mare è praticabile anche con forti venti di scirocco. La contemporanea presenza di fondali sabbiosi (negli spot del Casinò e della Pietra), misti (Pipetta) e rocciosi (Nadia e Gritta) permette la formazione di onde di diversa misura e qualità, ma la fama di Levanto – considerato da molti un big wave spot - è dovuta più che altro alle dimensioni (anche oltre i 3 metri) delle onde che si riescono a formare in determinate condizioni.

Il riconoscimento ufficiale del circuito surfistico non ha tardato ad arrivare: negli ultimi tempi Levanto ha ospitato manifestazioni surfistiche di gran pregio come il Quicksilver big wave invitational nel 2000 e nel 2001 e il Salomon Blue Games nel 2005, eventi che hanno definitivamente portato al consolidamento di una vera e propria cultura del surf in paese.

Calcio

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Panorama a 360° della zona costiera levantese

Note

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  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ I toponimi dialettali sono citati nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l Fonte dal sito turistico della Provincia della Spezia, su turismoprovincia.laspezia.it. URL consultato il 21 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2011).
  6. ^ Il castello di Celasco è identificabile con il sito posto sulla sommità del Monte Bardellone, nel comune di Levanto.
  7. ^ sito La Casa di San Giorgio, su lacasadisangiorgio.it. URL consultato l'11 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2017).
  8. ^ Giovanni Busco, “Levanto. Guida del borgo e dei centri storici della valle, Edizioni Giacché, 2017. ISBN 978-88-6382-085-0.
  9. ^ Testo della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008 Archiviato il 20 maggio 2009 in Internet Archive.
  10. ^ Fonte dal sito del quotidiano ligure de Il Secolo XIX, su ilsecoloxix.it. URL consultato il 26 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2011).
  11. ^ Fonte dal sito Rai News24.it, su rainews24.it. URL consultato il 29 ottobre 2011.
  12. ^ a b Comune di Levanto – (SP), su araldicacivica.it. URL consultato il 9 novembre 2022.
  13. ^ a b c d Fonte dalla Guida d'Italia-Liguria del Touring Club Italiano, Milano, Mondadori, 2007.
  14. ^ Fonte dal sito turistico della Provincia della Spezia-Arte e cultura, su turismoprovincia.laspezia.it. URL consultato il 22 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2011).
  15. ^ a b c Fonte dal sito del Comune di Levanto-Chiesa e convento dell'Annunziata, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 24 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2013).
  16. ^ a b Fonte dal sito del Comune di Levanto-Chiesa della Madonna della Costa, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 24 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  17. ^ Fonte dal sito del Comune di Levanto-Oratorio di San Giacomo, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 25 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  18. ^ Fonte dal sito del Comune di Levanto-Chiesa di San Rocco, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 25 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  19. ^ Fonte dal sito del Comune di Levanto-Ex convento degli agostiniani, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 28 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  20. ^ a b Fonte dal sito del Comune di Levanto-Località di Busco, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 19 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  21. ^ a b c Fonte dal sito del Comune di Levanto-Chiesa di San Nicolò di Bari, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 19 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  22. ^ a b c Fonte dal sito del Comune di Levanto-Cappella di Sant'Anna di Faraggiana, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 19 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  23. ^ a b c d Fonte dal sito del Comune di Levanto-Chiesa di San Michele Arcangelo, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 20 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  24. ^ Fonte dal sito del Comune di Levanto-Cappella di San Matteo, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 23 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  25. ^ Fonte dal sito del Comune di Levanto-Cappella di Sant'Anna di Groppo, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 19 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  26. ^ a b c d Fonte dal sito del Comune di Levanto-Cappella di Sant'Antonio da Padova, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 23 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  27. ^ Fonte dal sito del Comune di Levanto-Chiesa di San Sebastiano, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 22 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  28. ^ a b c Fonte dal sito del Comune di Levanto-Pieve di San Siro, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 20 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  29. ^ Fonte dal sito del Comune di Levanto-Cappella di Santa Maria Assunta di Pastine, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 22 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2013).
  30. ^ Fonte dal sito del Comune di Levanto-Chiesa di San Giovanni Battista, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 23 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  31. ^ Fonte dal sito del Comune di Levanto-Cappella di San Bernardo, su comune.levanto.sp.it. URL consultato il 27 aprile 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  32. ^ Fonte dal sito del Club Unesco di Levanto, su clubunescolevanto.splinder.com. URL consultato il 27 aprile 2011.
  33. ^ Fonte dal sito Levanto.com-Sant'Antonio del Mesco, su levanto.com. URL consultato il 1º maggio 2011.
  34. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  35. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 26 settembre 2021.
  36. ^ Dati superiori alle 20 unità
  37. ^ a b Si dimette dalla carica amministrativa

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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