Fonduta Fondue | |
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La fonduta svizzera con i tipici accompagnamenti | |
Origini | |
Luogo d'origine | Svizzera |
Regione | Vallese |
Diffusione | Savoia, Valle d'Aosta, Piemonte |
Dettagli | |
Categoria | piatto unico |
Ingredienti principali | Formaggi, vino bianco, aglio, spezie. |
La fonduta o fondue è uno dei piatti nazionali e tipici della Svizzera, radicato anche in Italia (Valle d'Aosta e Piemonte) e Francia (Savoia)[1][2].
Per la sua preparazione viene usato un formaggio a pasta dura che viene fuso all'interno di una pentola apposita, detta caquelon[3], per essere mangiato caldo.
A tavola deve essere servita nel caquelon [4] nella quale ogni commensale intinge il suo pezzo di pane grazie all'ausilio di una forchetta da fonduta. Il caquelon è posizionato al di sopra di un supporto metallico (generalmente in ferro battuto), alla base del quale si trova una fonte di calore (solitamente una candela, un fornelletto ad alcool o - nei modelli più moderni - una resistenza elettrica) che mantiene la fonduta alla temperatura desiderata per tutta la durata del pasto.
Ogni commensale ha a disposizione una forchetta apposita di forma allungata con cui infilza un pezzo di pane (più raramente una patata) che va immerso nel formaggio fuso presente all'interno della casseruola. Una volta immerso il pane, s'imprime alla forchetta un movimento rotatorio continuo cercando di non far fuoriuscire il formaggio al di fuori del caquelon; quando si ritiene che il pane abbia raggiunto una temperatura ideale, si può estrarre dal formaggio fuso e gustarlo.
Generalmente, nelle zone d'origine, è possibile acquistare dei mix già pronti di formaggi appositamente scelti.
Pellegrino Artusi la definì cacimperio nel suo libro di cucina La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene.[5]
Le fondute in Italia hanno come ingrediente la panna o il latte al posto del vino, inoltre nelle varianti italiane della fonduta è spesso prevista l'aggiunta di uno o più uova.[6][7]